venerdì 8 gennaio 2010

Annapurna la montagna piu pericolosa del mondo

L' Annapurna è un massiccio montuoso situato nel Nepal centrale e fa parte della catena dell'Himalaya. È lungo circa 55 km e la sua cima più alta, l'Annapurna I, è alta 8.091 m. È stato il primo 8.000 ad essere conquistato dall'uomo. Il suo nome, in sanscrito, significa dea dell'abbondanza. Detiene il primato del maggior rapporto tra incidenti mortali ed ascensioni alla vetta.[1

Conformazione [modifica]

Il massiccio dell'Annapurna comprende 6 cime principali:

* Annapurna I di 8.091 m.
* Annapurna II di 7.937 m.
* Annapurna III di 7.555 m.
* Annapurna IV di 7.525 m.
* Gangapurna di 7.455 m.
* Annapurna Sud di 7.219 m.

Prima salita [modifica]

Nel 1950, nonostante la scarsa esperienza di spedizioni alpinistiche extra-europea fino ad allora effettuate, i francesi organizzarono quella che sarebbe diventata la prima spedizione a raggiungere la vetta di un 8.000.

Ne facevano parte Maurice Herzog, in qualità di alpinista e capo-spedizione, gli alpinisti Jean Couzy, Marcel Schatz, Louis Lachenal, Gaston Rébuffat e Lionel Terray; il medico Jacques Oudot; il regista cinematografico Marcel Ichac; gli ufficiali di collegamento Francis de Noyelle ed il nepalese Ghan Bikram Rana; inoltre furono assoldati sul posto 8 portatori d'alta quota.

La partenza dalla Francia avvenne il 30 marzo; dopo aver raggiunto Pokhara, capoluogo della regione, la spedizione si assestò nella località di Tukucha da cui prese ad esplorare la zona per individuare la migliore via di accesso e di salita. Fu solo il 22 maggio che fu piantato il campo base ed iniziò l'ascensione vera e propria. Dal campo base alla vetta c'erano 3.478 metri di dislivello; furono necessari 5 campi intermedi e solo la mattina del 3 giugno i due alpinisti Herzog e Lachenal riuscirono ad arrivare in vetta. Fu la prima vetta di un 8.000 ad essere scalata. Non fu mai usato ossigeno, contrariamente a quanto avvenne in seguito nelle salite degli altri ottomila. Dall'ultimo campo alla vetta vi era un dislivello di 680 metri; furono impiegate 8 ore a percorrerlo con una media di 85 metri di salita all'ora.

Il successo ottenuto fu pagato duramente. La scarsa esperienza, l'equipaggiamento inadeguato e il peggioramento delle condizioni atmosferiche furono tra le cause per cui Herzog e Lachenal riportarono accecamenti e congelamenti estesi di mani e piedi; Lachenal subì amputazioni ad entrambi i piedi.

Dopo la prima salita avventurosa del 1950 l'Annapurna (la Dea del raccolto) è stata scalata da 130 persone. Ma sono ben 53 gli alpinisti morti nel tentativo di raggiungere la vetta, e quindi ad oggi il tasso di letalità è del 40%, valore che pone l'Annapurna come vincitrice indiscussa tra le montagne più pericolose del pianeta.

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