lunedì 31 ottobre 2011

Cassano colto da un malore: ricoverato Indiscrezioni su un principio di svenimento, difficoltà a parlare e muoversi, annebbiamento della vista

MILANO - Antonio Cassano, attaccante del Milan, ha avuto un malessere sabato sera all'arrivo all'aeroporto di Malpensa, dopo la trasferta di Roma. Il calciatore è stato ricoverato al Policlinico di Milano.

IL MALORE - Che cosa abbia avuto esattamente Cassano è per ora circondato dal mistero. Si è alzata una cortina di silenzio per garantire la privacy del giocatore, che in ospedale ha avuto al suo fianco la moglie Carolina praticamente per tutta la giornata di domenica. Chi era a bordo dell'aereo, durante il volo ha visto Cassano alzarsi, sorridere e scambiare battute con i compagni. Poi, una volta sbarcato, incamminandosi verso la navetta, il barese ha avuto un principio di svenimento: annebbiamento della vista, disorientamento, spossatezza, difficoltà di parola e di movimento. In un primo momento si è pensato a un calo di pressione, o ai sintomi violenti di un aggressivo virus intestinale. Certo non un banale principio influenzale, così immediatamente è stato trasportato al Policlinico per esami. «Il ragazzo non sta bene e stiamo indagando», si limita a dire il medico del Milan Rodolfo Tavana, che è stato da subito al fianco di Cassano, fin dal ricovero in Pronto Soccorso sabato sera. Sembra che nelle prime ore del mattino Cassano sia tornato a casa, ma dopo un nuovo malessere sia stato riportato in ospedale e ricoverato nel reparto di Neurologia, dove resterà almeno fino a lunedì per ulteriori controlli e accertamenti con cui si spera di fare luce sulle cause del maloreFORSE UNO STOP - Secondo quanto si è appreso le condizioni di salute non sarebbero gravi e la situazione clinica sarebbe comunque in via di miglioramento. I sintomi che hanno portato al ricovero (annebbiamento della vista, disorientamento, spossatezza, difficoltà di parola) sarebbero tutti risolti. Potrebbe tuttavia essere necessario uno stop temporaneo dell'attività agonistica per effettuare ulteriori accertamenti diagnostici da cui si spera di chiarire con precisione la causa del malore.

IN CAMPO- Contro la Roma il fantasista barese ha giocato l'ultimo quarto d'ora di gara, e si è meritato di nuovo complimenti, in particolare da Adriano Galliani, che ha sottolineato come «i pantaloni della divisa confezionata quest'estate ora gli cascano per terra». Poi all'improvviso il malore e ora ovviamente il fantasista non parteciperà alla trasferta di Champions League a Minsk per la sfida di martedì contro il Bate Borisov. Oltre a lui, Massimiliano Allegri potrebbe dover fare a meno di Kevin Prince Boateng, che a Roma è riuscito a farsi espellere dalla panchina per insulti all'assistente dell'arbitro («Sostiene un'altra versione, ne parleremo in famiglia nella calma di Milanello», ha commentato Adriano Galliani) e ha rimediato una contusione al perone.

IL MILAN - Le cattive notizie finiscono qui. Perchè il Milan ha infilato il quarto successo di fila in campionato, e continua a confermare una impressionante solidità offensiva. È vero che i due gol subiti a Roma erano evitabili, tanto che Christian Abbiati ha fatto mea culpa e la difesa dovrà prima o poi darsi una regolata. Ma finchè i gol arrivano con tanta regolarità il Milan vola. «Se giochiamo in questa maniera non vedo molte squadre che possono preoccuparci», ha detto dopo la partita Zlatan Ibrahimovic, che con la doppietta è arrivato a quota quattro gol e ora punta il Bate Borisov, appena laureato campione di Bielorussia per la sesta volta di fila: «È un match importante e non possiamo sottovalutarlo».
corriere.it

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domenica 30 ottobre 2011

Pitone di 5 metri inghiotte un cervo adulto

MILANO - Anche per un grosso esemplare di pitone come questo, è stato un pasto decisamente fuori dal comune: in Florida, il serpente si è saziato con un cervo adulto di 35 chili. I guardiacaccia hanno abbattuto il rettile ed esibito ai fotografi l’insolita preda. LA CATTURA - Le foto stanno facendo il giro della Rete: un pitone tigre di circa cinque metri - secondo l’agenzia federale della fauna selvatica «uno dei più grossi esemplari mai trovati fino ad ora nel sud della Florida», è stato ucciso dai guardacaccia nelle paludi del parco nazionale di Everglades. Dentro il suo stomaco: un cervo adulto di 35 chili. Di solito il grosso serpente si nutre di piccoli animali e uccelli. Con la cattura i cacciatori contribuiscono a frenare la crescente diffusione di pitoni. Secondo uno studio, infatti, il numero dei pitoni è in forte aumento nella parte meridionale degli Stati Uniti. Il pitone tigre vive principalmente nelle giungle del sud-est asiatico; gli animali si adattano però anche ad altre zone, come per esempio le aree agricole.

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Scandalo in Germania, la Chiesa guadagnerebbe grazie a romanzi porno

MILANO- Il sasso, pesante, l'ha lanciato Die Welt, serioso e conservatore giornale tedesco, qualche giorno fa: «La Chiesa cattolica guadagna un capitale grazie al porno». Un'accusa che ha destato grande scandalo in Germania. I fatti: la Weltbild, una delle più grandi case editrici tedesche, è posseduta al 100% dalla Curia. Ebbene, nel suo portfolio, non si annoverano solo bibbie e testi sacri, ma testi sull'esoterismo e la magia o bestseller come Il Codice da Vinci di Dan Brown, mai troppo amato negli ambienti clericali per le sue interpretazioni eterodosse. 2.500 TITOLI EROTICI - Ma c'è (ben) di più: nel catalogo dell'editrice ci sono 2.500 titoli erotici ( Sesso per intenditori, Storie sporche o La puttana dell'avvocato), con copertine non troppo pudiche. I numerosi fedeli di Germania avevano già espresso la loro riprovazione, nel 2008, inviando un documento di settanta pagine in cui veniva fortemente criticata la linea della casa editrice. Ma dagli ambienti ecclesiastici non è arrivata alcuna risposta. Ora Weltbild è passata al contrattacco, minacciando azioni legali per diffamazione: le pubblicazioni non sarebbero «pornografiche, ma erotiche e incidono per una quota minima sul bilancio dell'azienda». Considerando che il gruppo editoriale fattura un giro d'affari annuo di 1,7 miliardi di euro, il dubbio, nell'opinione pubblica tedesca, rimane. All'insegna del vecchio adagio «Predicare bene e razzolare male».

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sabato 29 ottobre 2011

Quinta puntata di casting per Amici 11

Perché andare in onda con il primo speciale, con la classe formata, con la divisione in squadre e col rischio di portare a casa meno ascolti della settimana precedente? Andiamo invece avanti con casting, selezioni e ulteriori scremature. Immancabile, sabato prossimo, la corsa coi sacchi, in cui l’ultimo di ogni circuito (canto e ballo) sarà eliminato. Dal sabato seguente sarà la lotteria dei calci di rigore, settimana dopo settimana, a rivelarci la classe di Amici 11.
Le prime inquadrature sono dedicate a Luca Zanforlin che, al chiuso di uno studio vuoto, annuncia ai ragazzi che han passato le selezioni precedenti che si terrà uno stage per ridurre ulteriormente i candidati. Una sorta di bootcamp, per capirci. Maionchi e compagni chiamano velocemente un po’ di ragazzi, li mettono in fila e li mandano a casa senza colpo ferire.
Siamo così rimasti con 65 aspiranti alunni. Si torna quindi in studio con Maria per un’ulteriore step: “è l’ultimo sabato prima della formazione della classe”. Ma non dovevano essere solo 4 puntate? 43 cantanti e 22 ballerini non possono ovviamente occupare la classe di Amici (ma sarebbe meraviglioso), vanno ulteriormente sterminati.
Il primo sul palco è Raul Sorrenti che, dice Zanforlin, per ora interessa a tutti e tre. Maria manda un video in cui la demenza senile di Mara Maionchi la fa da padrona contro una ragazza colpevole di essere pettinata da Goku e piena di piercing ma di aver cantato Anna Oxa. La ragazza piange, Mara le urla addosso e urla al tradimento per questa incongruenza tra estetica e contenuti. A cosa serviva il video? “A far capire che dire di no costa”, specifica la sedicente conduttrice. Pensavo servisse a far capire che dopo una certa età ci sono strutture consigliate dove far riposare determinate persone. Raul – sì, c’è anche lui – canta “Oggi sono io”, ma viene bloccato da Rudy. Questo, da 3 sì, dopo lo stage passato, arriva ad essere eliminato senza motivi apparenti. Grande metodo di selezione.C’è Susanna Pieri, ballerina che interessava a Cannito. La Celentano la definì “molle” settimana scorsa. La coreografia è la stessa, il risultato pure: Alessandra la ferma. Stavolta, però, Cannito non la salva.
Tocca ad Alessia Di Francesco (fan del nostro sito su Facebook), sempre fucsia di capelli, sempre alle prese con i Modà. Mara Maionchi la blocca (alla prima selezione prese 3 sì): “la parte estetica ha preso il sopravvento su cuore, passione e comunicazione”. Rudy Zerbi si frega le mani, in sottofondo parte Kelly Clarkson e il professore pelato alza la leva: Alessia passa il turno. Ma niente tuta, quindi boh.
Joce Becerra (uno dei due fratelli ballerini) al primo turno prese tutti sì. Anche oggi riesce a portare a termine la sua esibizione e a passare il turno.
Di seguito arriva Marcos Becerra, per continuare sul filone-Lallai. Fu solo Cannito a interessarsi a Marcos. La Celentano dice no, ma stavolta Cannito non lo salva.
Tocca a un cantante: Gianluca Giagnorio, un cantautore che al primo provino convinse tutti e tre. Questa volta Zerbi lo ferma e dice che ci sono cantanti più forti di lui.
Eleonora Spadaro si trova di fronte il muro di Mara Maionchi. Ancora una volta l’ex giudice di X Factor ha da ridire sulla sua estetica troppo preponderante rispetto al canto. Fermi gli altri due.
Francesca Mariani, anch’essa cantante, prese 3 sì. Oggi canta “It might be you” di Stephen Bishop, sempre accompagnandosi col pianoforte. Stessa sorte per Francesca, che passa senza essere fermata dai professori.
C’è un ballerino di hip hop, Giuseppe Gioffrè, voluto da Cannito. A tre quarti di esibizione la Celentano dice no (“fa solo questo, non ha studiato nient’altro”), ma Luciano Cannito conferma il suo sì.
Claudia Casciaro, cantante salvata in prima istanza dalla Maionchi e accusata di avere un timbro da “Paperina”. Termini tecnici a go go eh? Claudia viene fermata da Grazia Di Michele e fatta passare da Mara Maionchi.
Sergio Nigro, ballerino completamente ignudo tranne slip e calzini. Nei banchi dei professori serpeggia l’ormone. Infatti Sergio balla fino alla fine e passa.
Marco Castelluzzo, cantautore che vuole dare di sé l’immagine del musicista senzatetto, con uno spago a reggere la chitarra al collo. Voce roca, abbastanza particolare, passa con 3 sì. Che poi sono dei “non no”, ma il concetto è quello.

Antonio Sorrentino, cantante voluto dalla Di Michele, canta “Purple Rain”. È Mara Maionchi a fermare la sua corsa verso il banco, ma Grazia lo difende: tuttavia, l’accorata difesa non le è sufficiente a rialzare la leva.
Ballerino: Nunzio Perricone, salvato inizialmente da Garrison. Cannito si oppone al suo passaggio del turno, ma basta il sì di Garrison a farlo passare. L’altezza non è tutto.
Valeria Romitelli canta “Seven Nation Army”: nessuna la ferma e passa.
Una ballerina, Melissa, non passa a causa di Cannito.
Giulia Gallone, cantante, viene bloccata da Zerbi, che dice d’essersi sbagliato sul suo conto.
Altro cantante chiattara-dotato è Gerardo Pulli: una specie di Grignani con la faringite che ottiene il no di Rudy Zerbi. Il ragazzo si lascia andare a confessioni sul suo bisogno di raccontare le emozioni con la sua voce e convince la Maionchi: passa il turno.
Prese 3 sì, al primo turno, Ottavio De Stefano, cantante che oggi porta un brano di Frank Sinatra. Una delle poche voci maschili particolarmente interessanti: inchioda i professori ai loro banchi e passa il turno.
Yunieska Sanchez, la solita ballerina di classico chiamata da qualche paese del terzo mondo per sfamare la Celentano, passa nonostante il no di Garrison, proprio grazie ad Alessandra.
Carlo Alberto di Nicco, cantante che convinse solo la Di Michele. Zerbi lo ferma, ma Grazia, sempre lei, lo fa passare.
La ballerina Selene Scarpolini trova il no della Celentano e il sì di Cannito e passa.
Lidia Pastorello, in mezzo a noi a causa di Zerbi, oggi canta “Rolling in the deep” di Adele. La Di Michele la blocca prima dell’acuto, Rudy si alza dalla sedia indignato. Zerbi la fa passare, com’era ovvio.

“Siete partiti in 13.000, siete rimasti in 43, inizia per voi l’ultima fase. Con voi comincia il daytime di Amici: non ci sarà posto per tutti, qualcuno dovrà ancora andare via”, dichiara Zanforlin ai superstiti di questo mese di provini.

reality house.

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venerdì 28 ottobre 2011

X Factor 5 La seconda puntata di provini

È andata in onda su Sky Uno la seconda puntata dei provini di X Factor 5. Venerdì sera, su Cielo, in chiaro sul digitale terrestre, andrà in onda la replica. Per permettere a chi segue X Factor su Cielo di vedere la puntata senza leggere spoiler, l'articolo rimarrà interamente dopo il continua fino a dopo la messa in onda del venerdì.

Per leggere la cronaca della puntata, clicca su "continua"

È di nuovo tempo di provini in giro per l’Italia che torna a “nutrirsi” di X Factor: il promo della puntata si annuncia scoppiettante.
Siamo a Trento: i giudici arrivano con le macchine nere adibite a product placement per poi venire accolti trionfali sul palco del teatro. Il primo ad esibirsi si chiama Fabrizio Giannini, un Ricucci canterino che si definisce già famoso e conosciuto nell’hinterland romano. Lui dice di voler riportare in primo piano la musica d’autore. Fabrizio canta “Balliamo sul mondo”. Parte la base, lui indossa una faccia cattiva e si mette a gesticolare come il vigile urbano all’angolo tra Corso Buenos Aires e Piazzale Loreto. Secondo Elio andrebbe apprezzato togliendo l’audio e godendosi solo i gesti. Giuria unanime sul rimandarlo a vendere dischi dal nome improponibile nei pressi della Capitale.
Il secondo si chiama Federico Cagliardi, che urla una versione un po’ strozzata di “Always”. I giudici apprezzano tutto tranne il canto: sono 4 no.
Stessa sorte tocca a Vittorio Sollecito, che non arriva alla nota alta di “Perdere l’amore”.La prima donna della serata è Jessica Mazzoli, che ha smesso di andare a scuola perché si sentiva “stretta” e “poco libera”. 1 sprt lbr kuest raga, per intenderci. Simona fa un appunto sulla scelta dell’abito, Jessica le risponde in malo modo. La Ventura vorrebbe già incenerirla, ma Jessica canta “Amandoti” di Gianna Nannini. Voce strana, un po’ sbiascicata, un po’ urlata. A Morgan piace, a Simona (ma va?) meno. Sì di Morgan, no della Ventura e due sì, in sequenza, da parte degli altri giudici: Jessica passa il turno. “Si può essere irriverenti senza essere maleducati”, chiosa Simona.

Conosciamo Rahma Hafsi, nata a Tunisi ma cresciuta in Italia. Vuole entrare per fare un “regalo” alla mamma. Buona esecuzione di “In alto mare” della Bertè. “Fantastica in ogni estensione vocale”, secondo Simona, “ti devi controllare di più” è il giudizio di Arisa. Arrivano comunque 4 sì.
Claudio Cera, barista di 25 anni alle prese con “Oggi sono io” ottiene il plauso di pubblico e giuria: passa con 4 sì.
Nadia Burzotta, giovanissima ma dotata di folta chioma e altrettanto impressionante voce, allo stesso modo, passa all’unanimità.

Claudia Bellitto ha 19 anni e fa la barista a Milano. Canta “Lady Marmalade” e si perde subito sull’inizio. Lì per lì sembra riprendersi, ma la ragazza dimentica il testo e solo sull’acuto finale riesce a far sentire qualcosa. Il no di Elio viene confermato da Arisa. Simona polemizza con i due, soprattutto con Arisa, accusata di aver votato con superficialità e di aver giudicato Claudia per una frase fuori luogo sui soldi messi da parte e non spesi per una scuola di canto. Simona prende la sua causa particolarmente a cuore e aizza il pubblico, convincendo Elio a cambiare idea: la ragazza passa al bootcamp.

Dopo un veloce dietro le quinte in cui i giudici ancora parlano della ragazza vista precedentemente, si chiude la parentesi Trento per trasferirsi a Forlì.
Cominciamo con Nicole Tuzii, 17enne da Sulmona. Nicole canta “Listen” di Beyonce. Per la prima volta, in Italia, sento un’esecuzione di questa canzone non dozzinale, non in italiese e intonata sugli alti. “Quetta ragaccia è ttraordinaria”, direbbe qualcuno senza collo. Dietro le quinte la famiglia la applaude, Morgan la definisce “esageratamente brava”. I quattro sì arrivano spontanei e giusti. Se ci si gioca bene questa carta, Nicole può essere la rivelazione di questa edizione.

Rodolfo Caldarella, ginecologo, canta, come omaggio alla sua professione, “Donna”. Voce calda, quasi alla Mario Biondi, che ricorda anche nel look. Quattro sì per Rodolfo.
Davide Papasidero canta Mika. Un po’ un azzardo, ma è tecnicamente preciso. Quattro sì anche per lui. Il suo applauso finale, in confessionale, è quello di una persona molto soddisfatta dalla collezione autunno inverno di Zara.
Per staccare un po’ con tutti questi talenti (una novità), arriva Maurizio Taurino. Zeppola d’ordinanza, vestito da clown di paese, fa ridere tutti con la sua versione di “Fisico bestiale”. Elio vuole infierire e gli fa cantare, a cappella, anche “Insieme” di Mina. I no, naturalmente, fioccano. Elio gli concede un sì di cortesia.

Eccoci alle sorelle, Le Lallai, unite a forza (e sotto evidente minaccia di cacciarle entrambe) durante la tappa di Trento. A Marisol, naturalmente, rodeva il fatto che sarebbe stata presa, al contrario della sorella, precedentemente scartata. Comunque, oggi le due ci riprovano esibendosi in duo. “Abbiamo fatto le prove assieme, è un passo avanti”. Ma subito dopo Marisol aggiunge “devo dire la verità, io preferirei passare da sola”. Il pezzo portato è “The best”. Arisa urla al miracolo, Morgan parla di esibizione impeccabile. Sarà, ma secondo me senza la storia del litigio familiare queste non saprebbero di niente. Elio dice no, ma per gli altri è sì: le sorelle vanno al bootcamp. Le due vengono riprese anche nei corridoi, Marisol fa per andarsene, Consuelo prova a rincorrerla. Il tutto finisce in un abbraccio commovente: “Mettiamoci una pietra sopra”, “io volevo che passassi anche da sola”. Direi che per loro è già un successo così.

Egidio Antonio Longo, in arte Nico delle Aquile, che francamente dovrebbe passare solo per il nome d’arte, dice di essere “un talento show”. L’attualità la fa da padrona, con “La notte” di Adamo, che Egidio legge direttamente da una cartelletta di fronte a sé. 4 no.
Soraya violenta malamente “Oceano” di Lisa facendo strabuzzare gli occhi ad Elio e portandosi a casa 4 no.
Erika Forte, la controfigura 21enne del picchio Picchiarello, canta “Parlami d’amore” dei Negramaro. Non da buttare come chi l’ha preceduta (ingenerosa l’associazione in effetti), ma comunque non sufficiente: particolare il suo vibrato/belato. Viene giudicata interessante e passa nonostante il no di Elio. Decisiva Simona, che la tiene sul filo di lana fino all’ultimo.

Le Caffè Margot, duo tutto al femminile (ma senza la tamarragine delle Lallai), prende 4 sì.
Canta “Purple Rain” Paolo Bernardini, accompagnato dal cane. 4 sì anche per lui.
Di nuovo due fratelli: I Malviventi cantano “Bandiera bianca” e passano il turno all’unanimità
Alessia De Vito si dice molto determinata e odia essere parte della massa. “Non voglio essere un numero”. Tesoro, guarda cosa hai appeso al vestito. Alessia canta “Worwick avenue” di Duffy. Corretta, senza sbavature ma senza neanche troppa originalità nella voce. Morgan mi smentisce: “timbro originale, non mi ricorda nessun altro”. Alessia passa con 4 sì.

Le Melodike armonie sono un trio di ragazze arrivate dalla Sardegna. Le tre cantano “I wanna dance with somebody”; molto old-fashion, ma mentre le armonie riescono alla perfezione, le voci, prese singolarmente, non spiccano. I giudici le stroncano, una delle tre prova a rispondere alla Ventura, inviperendola definitivamente: “se vuoi saperlo sei proprio la più stonata delle tre”, “sono stanca”, si difende lei, “siamo tutti stanchi, ma è sempre no”, risponde Simona, col veleno tra i denti. Elio dice sì, Arisa le giudica spocchiose, ma dice sì. Il sì di Morgan le fa passare nonostante il giudizio di Simona. “Non hanno dimostrato l’umiltà”, accusa ancora la Ventura. La ragazza, dal palco, le sussurra “maledetta”. Poi, in confessionale, hanno da ridire sui modi di esprimersi della Ventura. A Simona non va giù e continua a polemizzare anche all’uscita dal teatro.

Steven Patrick Piu ha 21 anni e una naturalezza “cazzeggiona” travolgente. Steven canta “50 special”. Niente più di quello che si troverebbe a un qualsiasi karaoke, ma Steven prende 4 sì.
Le Five Sisters eseguono in modo magistrale “La donna cannone”; 4 sì
Stessa sorte per Paola Marotta canta “At last”. Ci fanno sentire poco, ma Arisa la definisce “la più brava finora”.
Tocca a un ragazzo: Paolo Scandale, ha 21 anni, è nato in Romania ed è cresciuto all’estero. Vive in Italia da soli 6 mesi. Paolo canta “Amazing Grace”. Voce potente, non un’esibizione fine a se stessa, ma qualcosa di ‘vero’ trasmesso con il canto. Arisa è vicina a commuoversi, il ragazzo prende quattro sì.

Tocca ad Andrea Pugliese, una sorta di Valerio Scanu emo e con i capelli di Melanie B nella sua fase immediatamente successiva allo scioglimento delle Spice. Il brano è “Estate” dei Negramaro. Già mentre canta (niente di disastroso, è abbastanza intonato), Simona scuote la testa, pronta a mordere. Andrea, appena finito di cantare, fa segno alla Ventura di stare zitta, dato che l’ha sentita sarcastica prima di cominciare. Praticamente un kamikaze. Morgan dice sì, Arisa anche. Il no di Elio complica le cose, Simona si frega le zampine e lo distrugge: “tranne il giorno di Halloween, è no”. E ancora: “la prima regola dell’artista è l’umiltà”. Dietro le quinte Andrea si lascia andare ad altri commenti: “è l’unica dei 4 che non capisce un accidenti di musica”. Morgan lo voleva dentro: “uno che ha un minimo di new age, son tutti dei banali cantanti di liscio”. Elio, come settimana scorsa, lo rimette facilmente al suo posto.

Siamo in chiusura: Gionata Chiellini italianizza “enoder brik” (“Another brick in the wall”). Più gel che voce. Morgan minaccia: “se passa questo, passa anche quello di prima”. Per dar forza alla sua tesi coinvolge il pubblico facendosi applaudire. Difficile, per uno che ha vinto 3 edizioni su 3. La Ventura lo accusa di demagogia e ritiene la minaccia ingiusta verso il ragazzo sul palco. Il no di Elio viene confermato da Simona, che vota “per senso di giustizia”, (“abbiamo mandato a casa gente più brava di te”).
L’ultimo sul palco è Clive Riche, scozzese che si è portato sul palco il testo formato gigante, visto che ha problemi con la nostra lingua. È più per ridere che altro, infatti arrivano i no di Elio e Arisa.

Anche per Forlì è tutto: nella prossima puntata si vedrà la giornata di provini a Milano e i Bootcamp per quelli che hanno superato il primo turno.
relity house

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giovedì 27 ottobre 2011

Licenziamenti facili, è scontro Bonanni: «Pronti allo sciopero»

MILANO - I sindacati annunciano battaglia dura sui licenziamento facile, la riforma promessa da Silvio Berlusconi ai leader europei. Per il leader della Cisl Raffaele Bonanni «è un' istigazione alla rivolta, una provocazione» e se le mani sulle regole saranno messe senza il consenso delle parti sociali, annuncia, «la Cisl andrà allo sciopero».

CAMUSSO: REAGIREMO - «Una misura da incubo, contro la quale reagire» è anche per la Cgil di Susanna Camusso il provvedimento che di fatto è un attacco all'articolo 18. «Altro che indignados», le fa eco il suo predecessore Guglielmo Epifani. E all'indignazione dei sindacati si uniscono molte voci dell'opposizione a partire da quella del leader dei democratici Pierluigi Bersani: «Inaccettabile».[Esplora il significato del termine: BERLUSCONI: L’ITALIA NON È LA GRECIA - «L’Italia non è la Grecia» e le misure sul lavoro «sono sostenibili, non porteranno ad alcuna rivolta sociale» aveva detto di primo mattino Silvio Berlusconi lasciando Bruxelles chiedendo tra l’altro all’opposizione di approvare in Parlamento gli impegni assunti con i leader dell’Eurozona e rivendicando il «bel lavoro fatto» con la lettera di intenti e i successivi accordi raggiunti nella maratona salva-euro. «OPPOSIZIONE ABBANDONI PANNI STRETTI» - Le riforme annunciate «non riguardano interessi di questa o quella parte, soprattutto non della maggioranza o di altre categorie ma gli interessi dell’Italia e degli italiani», ha detto ancora il premier. «Ci auguriamo che l’opposizione voglia uscire dai panni stretti che fino ad ora ha indossato nel dire sempre no e essere sempre contro, e voglia con noi partecipare all’attuazione di queste misure che servono all’Europa e anche all’opposizione». IL TESTO PRESENTATO A BRUXELLES - Entro maggio 2012 l’esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro , è scritto tra gli impegni presi con l’Ue, «funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell’impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato; più stringenti condizioni nell’uso dei ’contratti para-subordinatì dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato»] BERLUSCONI: L'ITALIA NON È LA GRECIA - «L'Italia non è la Grecia» e le misure sul lavoro «sono sostenibili, non porteranno ad alcuna rivolta sociale» aveva detto di primo mattino Silvio Berlusconi lasciando Bruxelles chiedendo tra l'altro all'opposizione di approvare in Parlamento gli impegni assunti con i leader dell'Eurozona e rivendicando il «bel lavoro fatto» con la lettera di intenti e i successivi accordi raggiunti nella maratona salva-euro.

«OPPOSIZIONE ABBANDONI PANNI STRETTI» - Le riforme annunciate «non riguardano interessi di questa o quella parte, soprattutto non della maggioranza o di altre categorie ma gli interessi dell'Italia e degli italiani», ha detto ancora il premier. «Ci auguriamo che l'opposizione voglia uscire dai panni stretti che fino ad ora ha indossato nel dire sempre no e essere sempre contro, e voglia con noi partecipare all'attuazione di queste misure che servono all'Europa e anche all'opposizione».

IL TESTO PRESENTATO A BRUXELLES - Entro maggio 2012 l'esecutivo approverà una riforma della legislazione del lavoro , è scritto tra gli impegni presi con l'Ue, «funzionale alla maggiore propensione ad assumere e alle esigenze di efficienza dell'impresa anche attraverso una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato; più stringenti condizioni nell'uso dei 'contratti para-subordinatì dato che tali contratti sono spesso utilizzati per lavoratori formalmente qualificati come indipendenti ma sostanzialmente impiegati in una posizione di lavoro subordinato»

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mercoledì 26 ottobre 2011

Grande Fratello 12 giorno 2

L’alba del secondo giorno incombe nella casa del Grande Fratello: i ragazzi, di prima mattina, incominciano a fare palestra, arrabattando come utile ogni elettrodomestico della casa. Leone si definisce un pantofolaio e non riesce a far nemmeno un minimo di sforzo fisico: è, infatti, talmente incapace che potrebbe morire da un momento all’altro.
In confessionale dice di sentirsi fuori luogo: sono tutti grossi fuorchè lui. Col tempo, però, ci promette che punterà su altre qualità. Per quale motivo non incominciare da subito mi domando io!
Subito dopo, Claudia spiega ai suoi coinquilini in cosa consiste l’arte del burlesque: il suo approccio alla disciplina non è di tipo erotico ma comico. Lei, infatti, cosi come tutte le sue colleghe, non si è mai spogliata integralmente. Concediamole il beneficio del dubbio: non siamo ad X Factor e lei non può rivedere, a fine puntata, i video delle sue esibizioni.
Danilo spinge ancora il bottone sul tasto famiglia e le dice che non accetterebbe mai questo ipotetico hobby da parte di una sua donna. “La mia donna dev’essere la mia, altrimenti diventa di tutti” – chiosa in confessionale. Appena scopre che è sposata da 10 anni cambia, però, radicalmente idea e le dice che può stare tranquilla. W l’incoerenza sarà il suo slogan preferito: è da appena entrato che dice delle cose ma, con i fatti, ne fa tutt’altre.

Il più interessato all’hobby della donna è sicuramente Filippo. Ilenia non capisce se il burlesque sia o no l’impiego della Letizia. Noi non capiamo per quale ragione la concorrente sia in casa: questione di punti di vista, in pratica.
Floriana cerca di chiarire la discussione avvenuta in puntata con Ilenia. Si scusa per i modi superficiali avuti nel giudicarla: Mario non accetta la sua mossa, definendola come un modo per attaccarsi agli specchi. La Pastorelli decide di metterci una pietra sopra ma a Floriana sembra che le abbia messo un muro contro.
Kiran, dal canto suo, vorrebbe avvicinarsi a lei ma la trova snob e molto fiera di se stessa. Caterina e Chiara gli danno ragione mentre Amedeo si domanda con quale ragazza abbia legato. Ilenia, per niente misurata, la definisce vuota e banale.
Marika Baldini, tamarra, in studio difende Floriana, non riuscendo a convincere i presenti della dolcezza dell’amica. Cita Freud: da quando è sua amica sa che si legge FROID. Sorvoliamo, và.
Subito dopo il blocco inutile nello studio di Barbara D’Urso, capiamo che Rudolf sembra attirare le simpatie delle sue coinquiline. Il rugbista, in confessionale, ammette di provare un certo interesse per Caterina e Ilenia. E le due non sembrano di certo disdegnare le sue attenzioni.
Caterina e l’intrusa Chiara, con l’atteggiamento di chi non vede un uomo da dieci anni (e dunque menzognero, considerando il comportamento delle due), disquisiscono di una sua cicatrice e gli propongono di dormire in loro compagnia.
Rudolf è preoccupato per il suo ormone: a furia di star con loro potrebbe fare la festa. Lui sarebbe fidanzato ma dice a Chiara che vivrà appieno la sua esperienza. Qualcosa mi dice che l’ennesimo triangolo in quelle mura è in agguato.
Caterina non riesce a inquadrare bene Luca: non sa se ci fa o ci è. Il di Tolla dal canto suo sa di possedere delle qualità ma non le manifesta affinché gli altri possano capire da se com’è realmente. Un bel modo per non accettare le proprie mancanze. L’igienista dentale, però, non è convinta: dietro l’atteggiamento da Guru potrebbe, a parer suo, nascondere qualcosa. Valerio Pino ad esempio?
Sofia e Danilo, intanto, continuano a stare attaccati tra di loro, con l’ausilio delle manette. Lei cosi si sente bloccata dal punto di vista della socialitatio (un latinismo in quella casa? Allora nel 2012 finisce realmente il mondo!) e, in confessionale da sola, sente dall’esterno la voce del compagno e gli impone il silenzio. E come se non bastasse, si trattiene per ore dentro di esso.
Alla fine della giornata i due possono separarsi. L’incubo è terminato.
Subito dopo la pubblicità, Danilo definisce Kiran iperattivo: ok lo ammetto, il termine è mio ma il succo del discorso del bergamasco era quello. Persino Ilenia e Filippo sono d’accordo con la sua analisi.
A questo punto, logica vorrebbe, che il daytime continuasse ma, in realtà, è terminato. L’appuntamento col Giorno 3 è, dunque, per domani alla stessa ora.

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martedì 25 ottobre 2011

Turchia, neonata estratta viva da macerie A 48 ore dal sisma. Ha due settimane. Salvate anche la madre e la nonna. Ora si cerca il padre tra le maceri

MILANO - Dopo la neonata turca di due settimane estratta viva martedì mattina dalle macerie nel distretto di Ercis, provincia orientale di Van, colpita domenica da un terremoto di magnitudo 7.2, i soccorritori hanno tratto in salvo anche la madre della bambina, Semiha, 25 anni, e la nonna. Sono state necessarie ore di lavoro per estrarre le due donne dai detriti. La madre in particolare era bloccata vicino a un divano sotto le macerie dell'edificio. Le due donne sono state caricate in un ambulanza fra gli applausi della folla. I medici hanno riscontrato sintomi di disidratazione, ma non avrebbero ferite gravi. La neonata è stata soccorsa a metà mattina con un frenetico lavoro di scavo. La televisione locale ha mostrato immagini dei soccorritori che applaudivano mentre la piccola, Azra Karaduman, veniva salvata dai resti del palazzo. Un uomo cullava la bambina, che in seguito veniva avvolta in una coperta e data a un medico presente sul posto. VITTIME E PANICO - «Ci sono molte vittime. Parecchi edifici sono crollati, c'è tanta distruzione», ha riferito alla televisione turca Ntv il sindaco di Ercis. «Abbiamo urgente bisogno di aiuto, di medici», ha aggiunto. Nella cittadina sono crollati venticinque condomini e un dormitorio. Nella provincia di Mus sono crollati i minareti di due moschee. Nella città di Van - dove lunedì mattina è arrivato il premier Erdogan - le ruspe stanno togliendo le macerie di un palazzo di sei piani, dove si teme che almeno 70 persone siano rimaste in trappola. I soccorritori hanno estratto diversi sopravvissuti dalle macerie, tra cui anche un uomo, a Ercis, che è riuscito a chiedere aiuto tramite il telefono cellulare. Grazie alla sua chiamata sono state salvate anche altre tre persone tra cui due bambini. L'uomo, Yalcin Akay, ha telefonato alla polizia e descritto il luogo in cui si trovava il palazzo a sei piani crollato nel sisma. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa di Stato Anatolia, i quattro sono stati recuperati dopo circa 20 ore dal sisma.

Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia Sisma in Turchia

ISRAELE OFFRE AIUTI - Accantonando la tensione che da mesi rende difficili i rapporti diplomatici tra i due Paesi, Israele ha offerto aiuti umanitari alla Turchia. Anche altri Paesi lo hanno fatto, ma il governo di Ankara non ha finora accettato offerte di aiuto.
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lunedì 24 ottobre 2011

Malesia , tragedia in MotoGp Muore Simoncelli -

MILANO - «Motor sport is dangerous», gli sport motoristici sono pericolosi: sta scritto sui pass che gli addetti ai lavori indossano nei paddock dei circuiti. Ma il fatto che le gare siano pericolose non può impedire di piangere per un ragazzo morto a 24 anni per inseguire la propria passione, correre a 300 all'ora su due ruote, fare staccate al limite, superare avversari e arrivare davanti a tutti. Marco Simoncelli detto Sic era ancora un bambino, è sempre stato un bambino. Felice di poter scatenare la propria passione, una passione per i piloti senza macchia e senza paura di epoche lontane. Così anni Settanta, vintage nell’aspetto e nel carattere, giocherellone, sempre sorridente. E disarmante nei modi: «Tutti mi dicono che sono naif, ma io non so mica che cosa vuol dire naif». Per questo probabilmente non capiva perché i rivali, Jorge Lorenzo in testa, ce l’avessero tanto con lui. Lo consideravano pericoloso, ironia della sorte, tanto che all’acme delle polemiche Sic dovette presentarsi sul circuito di Barcellona scortato da guardie del corpo, minacciato di morte dai tifosi catalani. Simoncelli in quell’occasione si sentì coinvolto in qualcosa di più grande di lui: con due occhi spalancati e spauriti si chiedeva che cosa avesse fatto di così grave per dover viaggiare sotto scorta. Lui voleva solo correre, e se qualcuno non aveva il suo stesso coraggio, affari suoi. I CAPELLI - I capelli, quei capelli che lo «costringevano» a indossare un casco più grande di una taglia, erano il suo marchio di fabbrica, Napo Orso Capo in un mondo di polli da batteria. Lui era così, incontrollabile come i suoi riccioli, così appassionato degli anni Sessanta e Settanta da festeggiare una vittoria indossando una maglietta con l’immagine di Jimi Hendrix, altro eroe controcorrente. E altro eroe, purtroppo, scomparso nel fiore degli anni. Ma Simoncelli non era soltanto un’icona, un’immagine senza sostanza. Non è un caso che fosse considerato l’erede di Valentino Rossi. Perché del Dottore aveva sì l’istrionismo che l’aveva fatto diventare un personaggio, ma anche il talento in sella a una moto.

UOMO HONDA - Il titolo mondiale della 250 conquistato nel 2008, in sella alla Gilera – moto italiana pilota italiano – è stato il suo punto più alto, ma è nella MotoGp che Sic è diventato protagonista, tanto da sciogliere persino il cuore di ghiaccio di Shuhei Nakamoto, capo supremo della Honda, che su di lui puntava per farne l’uomo immagine della casa giapponese. E se non sei un ottimo pilota, è difficile che Nakamoto ti prenda in considerazione. Di Valentino aveva anche l’amicizia, capace di essere superiore anche alla rivalità in pista. E, dramma nel dramma, proprio Valentino lo ha investito insieme con Edwards su quella maledetta curva di Sepang.

GLI AFFETTI - Simoncelli lascia la fidanzata Kate, lascia il papà Paolo, presenza silenziosa nei paddock, discreto esattamente quanto il figlio Marco era caciarone. Il mondo della MotoGp oggi piange un bambino di 24 anni, e qualcuno proverà rimorso per averlo ferocemente criticato anche quando ormai era diventata una moda prendersela con Sic. Marco ne aveva sofferto, ma aveva sempre risposto in un modo: attaccando in pista. «Le gare non sono per signorine», disse un giorno. Già, le gare sono pericolose. Fino all’ultima curva.





Titolo vergognoso!
23.10|19:32
robertogiammanco

E' stato un incidente e non si può dare la colpa a chi ha colpito Simoncelli. In ogni ricamare, mentire per voler costruire sul fatto che sarebbe stato colpito anche dall'amico Valentino è davvero meschino. Valentino è riuscito ad evitarlo. ma questo ha purtroppo ha poca importanza. Si informi o quanto meno guardi le immagini prima di scrivere un articolo Sig De Ponti.
Secondo me è finito sotto quelle dell'americano.
23.10|19:08
fabrizio.celli

A vedere il replay (ok, ho quattr'occhi che vedono peggio di 1) mi sembra che lo sfortunatissimo Sic sia finito sotto quelle dell'americano.. Arrivederci, Marco. E grazie di tutto. Fabrizio celli, forlì
Come si fa
23.10|19:04
gvv1965

Come si fa ad accettare la morte a 24 anni? Come si fa a pensare che il corriere o chi volete voi ha pensato di far notizia dicendo che la ruota sul collo del Sic era quella di Valentino. Come si fa a pensare certe fesserie, anche in questi momenti?. Non importa di chi fossero quelle ruote che l'hanno trafitto, ma anche io, quando ho visto il 46 di Vale piombare sulla Honda del Sic ho pensato a quanto vigliacco e baro fosse il destino e, in qualche modo, Vale che scuote il capo subito dopo, disperato e impotente, me l'ha confermato. Nessuno, tanto meno il corriere, credo, ha intenzione di trovare cause o responsabili, ma solo di sottolineare la crudeltà del destino di un giovane che se n'è andato a 24 anni, scivolando quasi incurante di quella infernale ferraglia che gli sta piombando addosso, per addormentarsi sulla pista, la sua pista, fino quasi ad abbracciarla nel momento dell'addio.
CERCHIAMO DI RICORDARE...
23.10|18:53
LUNIC68

..che è morto un ragazzo di 24 anni e che non giova a nessuno buttare la "croce" addosso a qualcuno!!! Vergogna, certi titoli a sensazione lasciateli ai giornali di gossip!!!! Lunic68


La verità è che Rossi ha travolto Simoncelli. C'è gente che evidentemente parla prima di aver visto tutta la documentazione possibile. Ma sopratutto che senso a polemizzare sul fatto che l'ha centrato o meno? Mancate di rispetto alla morte del caro Sic. Tutto il resto in un fatto del genere non conta assolutamente nulla. Simoncelli mancherà molto allo sport italiano. Riposa in pace
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Tuo figlio ascolta heavy metal? Ha la depressione

MILANO -Da quando ha iniziato a risuonare all'interno delle arene e dei club, dalla metà degli anni'70, gliene hanno dette di tutti i colori al povero heavy metal. Alle sonorità più dure del rock, giornalisti , critici generici (e associazioni dei genitori) hanno nel tempo indirizzato le seguenti accuse: che ispirasse sette sataniche, che fosse bianco e razzista, che incitasse alla violenza.

LO STUDIO - Ora ci si mette pure la scienza: Katrina Mc Ferran, ricercatrice e musicoterapeuta dell'Università di Melbourne ha pubblicato uno studio, effettuato su 1000 ragazzini tra i 13 e 18 anni e riportato da diverse riviste musicali anglosassoni, secondo cui chi ascolta heavy metal sarebbe portato a sviluppare sintomi depressivi, rispetto ai coetanei che si dilettano col rock, l'hip hop o, chissà mai, la mazurka. «Molti ragazzi si avvicinano alla musica in modo positivo: per migliorare il proprio stato d'animo o avere più energia mentre studiano. Non così chi ascolta heavy metal». [Esplora il significato del termine: PERICOLOSA - E, secondo la ricercatrice, tale negativo approccio all’ascolto può diventare pericoloso: « Quando uno di loro ascolta lo stesso album e la stessa canzone più e più volte, ossessivamente e ripetitivamente, lo fa per isolarsi ed evadere della realtà. Se un giovane protrae a lungo queste abitudini, è allora che il genitore deve preoccuparsi: il ragazzo potrebbe soffrire di ansia o depressione o, peggio, avere tendenze suicide. I genitori devono chiedere ai figli: questo genere di musica come ti fa sentire? E impedire loro di ascoltarla, se i sintomi corrispondono a quelli predetti». Povero metal. E dire che qualche anno fa, in Inghilterra in questo caso, era uscita un’altra ricerca di un cattedratico di psicologia. Dove invece si sosteneva che il genere venisse ascoltato da piccoli geni perché «più complesso» e scatenante «funzioni catartiche». Mah. ] PERICOLOSA - E, secondo la ricercatrice, tale negativo approccio all'ascolto può diventare pericoloso: « Quando uno di loro ascolta lo stesso album e la stessa canzone più e più volte, ossessivamente e ripetitivamente, lo fa per isolarsi ed evadere della realtà. Se un giovane protrae a lungo queste abitudini, è allora che il genitore deve preoccuparsi: il ragazzo potrebbe soffrire di ansia o depressione o, peggio, avere tendenze suicide. I genitori devono chiedere ai figli: questo genere di musica come ti fa sentire? E impedire loro di ascoltarla, se i sintomi corrispondono a quelli predetti». Povero metal. E dire che qualche anno fa, in Inghilterra in questo caso, era uscita un'altra ricerca di un cattedratico di psicologia. Dove invece si sosteneva che il genere venisse ascoltato da piccoli geni perché «più complesso» e scatenante «funzioni catartiche». Mah.
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sabato 22 ottobre 2011

Quarta puntata di casting per Amici 11

Se Immobildream non vende sogni, ma solide realtà, la stessa cosa non si può dire di Maria De Filippi e del suo nuovo gruppone di aspiranti concorrenti: tra tutti quelli che vedremo oggi, forse uno rimarrà nella nostra memoria da qui a sei mesi, probabilmente nessuno da sei mesi a un anno. Ma, dato che non ci riescono gli wanna-be-talent, proviamoci noi a vedere tutto questo per ciò che è: un gioco.
Prima dei provini c’è spazio per la marchetta di “Matrimonio a Parigi” con Massimo Boldi e Diana Del Bufalo. Due parole veloci, Diana si sbraccia, la gente ride, Boldi spiega a tentoni la trama (come se questo genere di film ne avesse una) e si può tornare in pubblicità.
Si comincia dal ballerino Mirko non fa neanche a tempo a iniziare che la Celentano blocca subito i suoi sogni di gloria.
Entra direttamente in slip rossi il ballerino Giuseppe Inga. Garrison ha già la mano sulla leva. La Celentano lo blocca subito, il coreografo americano ci stupisce lasciando eliminare l’aspirante concorrente.
No anche per Silvia Brilli (sempre per mano di Alessandra).
La prima cantante di oggi è Fabiola Baccaro, un’Avril Lavigne coi capelli della venditrice di braccialetti davanti alla Coop. Una voce notevole, ma Zerbi la blocca. A Fabiola vengono gli occhi lucidi, Maria la consola come se ci si trovasse di fronte all’ultimo dei talenti incompresi e la ragazza se ne va. Incomprensibile.
Andrea Cassano, cantante. Canta “Bivio” di Stefano Centomo. Rudy Zerbi dice no. Dimenticabile.
Giuseppe Innocente, che arriva direttamente da Piazza Affari in giacca e cravatta, sfoggia una voce à la Bublè e i passi di Bonolis quando vuole sedurre la sessantenne in prima fila nei suoi programmi. Il countdown è fermo, Zerbi non riesce a far suonare la leva. I problemi tecnici non permettono comunque al ragazzo di farla franca: è un no.Claudia Meddi canta “My heart will go on”. Neanche il tempo di farle finire la prima strofa e Zerbi la ferma. Cosa si può giudicare così?
Tocca a Giovanni detto “Victor”. Victor Victoria, a occhio e croce. Victor canta un brano suo, un misto di lirica, falsetto, urletti, pop antico. Ancora una volta Zerbi si immola per gli altri e dice no.
Un altro cantante è Raffaele Spadaro alle prese con “Parlami d’amore” dei Negramaro. Il refrain è sempre quello: per Zerbi è un no, le altre dormono.
Giuseppe Longobardi canta “Sono già solo” dei Modà. Inizio così così (per quanto preciso), poi sul ritornello il pubblico partecipa applaudendo. A pochi secondi dalla fine Mara Maionchi lo blocca. Rudy Zerbi, a sorpresa, gli dà una possibilità e lo fa passare. È il primo di oggi.
Tocca a Marzia Licciardello, ballerina di moderno. Una velina, ma con la pancia. Tesoro, sei in ritardo, Saranno Famosi è stato dieci anni fa, Non è la Rai pure prima. Cannito dice no.
Salvo De Grande canta “Come Monna Lisa” di Mango. Un neo-melodico del sud italia di cui si trovano i cd – spesso masterizzati – sui camper vicino alle spiagge. “Non pecco di presunzione, io so cantare a differenza degli altri”, dice lui scavandosi una fossa profondissima. Rudy lo fulmina, lui ha ancora qualcosa da aggiungere: parla degli anni scorsi in cui è stato scartato, ma lo fa in un italiano stentato e con figure retoriche assurde. Arriva a dire “non voglio mettermi in ginocchio, ma dovete sapere che con me si può lavorare”. In miniera probabilmente. Maria cerca di rifilarlo alla concorrenza: “ci sono altri programmi che si occupano di canto, cambia programma!”.
Susanna Pieri è una ballerina di moderno. Snodata, con una coreografia un po’ diversa dal solito, arriva alla fine e viene bloccata dalla Celentano, che la definisce “molle”. Luciano Cannito la salva e passa il turno.
Un’altra cantante è Angela Gragnaniello, giovane ma con l’aspetto di una donna in carriera. Angela canta la colonna sonora del Padrino. La lirica non fa presa sulla calvizie di Zerbi: “questa non è lirica, questo non è niente”. Angela non passa.
Angela Semeraro tira fuori una voce meravigliosa sull’inno americano: i tre giudici non posso far altro che applaudire per tutta l’esibizione e farla passare.

Daniela Biagini, la sorella minore di Gabriella Sassone, “se la fa sotto” ma prima di cantare fa uno spezzone tratto dal repertorio di Sconsolata. Canta “The Best”, ed è subito colpo di sonno. Grazia ci salva da quest’ennesimo copycat.
La Celentano dice no a un altro ballerino, Daniele Sirilli, che però accende l’interesse di Garrison. Il coreografo si alza e va a vedere quanto sia alto, polemizzando con la Celentano. Garrison lo fa passare e gli dice che non c’è bisogno di mentire sull’altezza (sulla scheda c’era scritto 1.70, in realtà era circa la metà).
Luca Paolin è un cantante di Torino. Luca scherza dicendo di aver portato “Je suis malad” e facendo preoccupare la Maionchi. In realtà canta “Angel” di Lionel Ritchie. Un inglese terribile, poca voce. La Maionchi dice no e la sua simpatia non basta.
Domenico Di Annunziata ha 21 anni e canta “Perdere l’amore”. Per Zerbi è un no. A Domenico spiace, si scusa con Vessicchio che “c’ha messo la faccia”.
Carmen Scognamiglio ha 18 anni e canta “White horses” della Swift. Voce gradevole, ma giudicata “troppo scolastica” dalla Maionchi. Magari, in caso avrebbe cantato in inglese. A Rudy però è piaciuta e la fa passare.
Passa anche Francesca Dugarte, ballerina classica che riesce a portare a termine l’esibizione.
Un’altra cantante: Francesca Malinverni, nonostante l’aspetto da pluriquarantenne, porta una canzone di Sara McLachlan e sfoggia una voce invidiabile. Francesca chiede conto delle motivazioni e mette in difficoltà gli arrogantelli Mara e Rudy, che non sanno come giustificare i loro no. Quando metteremo gente seria a fare selezioni? Francesca, definita “troppo sicura”, è talmente sicura che si mette a piangere. Grazia, se hai un cuore alza quella leva. Niente da fare.
Sergio Nigro balla moderno in slip neri. Un must, per chi vuole ballare ad Amici. Sergio arriva a fine esibizione e passa, pur non essendo un talento particolare.
Siamo al momento tanto atteso: c’è Donato Salamino, quello che stregò il mondo a X Factor 4. Dotato quest’anno di una cresta bionda che lo rende perlomeno meno buffo, ha comunque una voce abbastanza irritante. Grazia lo ferma, Mara Maionchi lo fa passare. Maria, stranamente, fa spiegare alla Maionchi il loro trascorso a X Factor. Il nome del programma rivale è stato pronunciato in quello studio, non tutto il pubblico uscirà vivo da lì, qualcuno dovrà essere sacrificato per placare l’ira della De Filippi.

Anche per oggi è tutto, appuntamento a sabato prossimo. Come funzionerà la formazione della classe e cosa succederà non ci è dato saperlo, ovviamente./realityhouse

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venerdì 21 ottobre 2011

X Factor 5: la prima puntata di provini

È andata in onda su Sky Uno la prima puntata di provini di X Factor 5.
Domani sera alle 21 la puntata sarà replicata su Cielo Tv.
X Factor è tornato. Sigla, i camion che viaggiano, il pubblico che urla e un conduttore, stavolta competente, che si erge tra loro e ci introduce alla prima parte delle audizioni.
Presentati velocemente anche i quattro giudici: Simona Ventura(“Simona mi piace o non mi piace non c’è più”, quindi l’unica cosa che sapeva dire non la farà più?), Morgan, che andrà a fasi in base al suo dosaggio di alcool nel corpo, Elio, campione in carica che l’anno scorso era lì per farci un piacere e Arisa, per proseguire nel filone delle giudici giovani capitate a X Factor per caso. L’anno prossimo pretendo Jessica dei Gazosa. I giudici scendono dalle macchine e arrivano sul palco per cominciare le selezioni.
A rompere il ghiaccio è Valerio De Rosa, 19 anni da Roma. Consigliato da mamma anche sulla scelta del brano, sfoggia una buona estensione e un buon senso del ritmo su “I wish”. Applausi da parte di pubblico e giudici. La madre sale sul palco con lui per attendere il verdetto. Per Valerio 4 sì e passaggio del turno.
Giuseppe Sbriglio detto “Ilio”, la rappresentazione umana del mostro Marshmallow Man dei Ghostbuster, sale sul palco carico a molla. Ilio cerca il supporto del pubblico, che non se lo fila di pezza. Il brano è “Ti sento”, ragliato con disperazione dall’uomo. Ilio ritorna da dove è venuto.
Grazia Seccia canta “Bastardo” di Anna Tatangelo. Lo sforzo nel cantare fa temere per eventuali fuoriuscite inattese, raccoglie il sì di Elio e Arisa e i due no degli altri giudici.
Il primo gruppo che si presenta si chiama Free Chords, due fratelli di sangue e due amici (o fratelli adottivi come precisano loro) che portano “Rosso relativo” di Ferro. Armonie corrette, ma forse troppe voci tutte assieme non fanno sentire le loro reali potenzialità. 4 sì, li risentiremo al bootcamp.

Jeremy Fiumefreddo, 16 anni da Vimercate (dell’assurda provincia di Monza/Brianza), ha “idee diverse da quelle dei ragazzi della sua età”, infatti è ad un talent show. Parla come un lobotomizzato, ma si sente particolarmente saggio. Canta “Redemption song”. La Ventura gli chiede una poesia, lui non se lo fa ripetere due volte. Non lo vedrei male nemmeno al GF, come bersaglio della Gialappa’s. Con 4 sì, passa il turno.
Silvia Pirani viene da Codigoro e canta, nel solito modo in cui la sentiamo da decenni, “Think” di Aretha Franklin, muggiti compresi. Comincia a venire il dubbio che le basi a disposizione siano quelle quattro che si sentono da anni. Morgan la giudica antica, Simona ci finisce subito in catfight, giudicandola arrogante per un suo paragone azzedato con Giotto e Leonardo. La nostra cara, vecchia, misogina Simona. Non passa proprio per il suo no e per quello di Morgan. Silvia esce e Morgan ed Elio cominciano a pungersi. Le parolacce non vengono censurate, fortunatamente. Vince Elio, 1-0.
Veloce carrellata di talenti incompresi e si passa a Tania Furia, babysitter tatuata (probabilmente tiene i figli di Satana), che canta “History repeating” e passa con 4 sì.

I Just sono un duo che, cantando “Per un’ora d’amore”, ottiene il sì unanime della giuria.
Walter Gerola arriva e parla a ruota libera, parlando di qualsiasi argomento possibile. Morgan si innervosisce, parla di fascismo e lo rimprovera: “non fare il De Andrè dei poveri che non c’entri niente con lui”. “Questo programma contribuisce a non far uscire il nuovo De Andrè” gli risponde lui. “Te ne vai fuori dalle palle?”, sbraita Morgan. La lite raggiunge toni pesanti, la Ventura gli suggerisce di andare via mentre il pubblico lo lincerebbe volentieri. Walter canta comunque “Vieni da me” delle Vibrazioni. Un po’ recita, un po’ canta, un po’ urla. Il TSO potrebbe essere una soluzione. Alla fine dell’esibizione, Morgan sale sul palco. Non per picchiarlo, incredibilmente, ma per abbracciarlo. Nonostante le attenuanti, sono 4 no.

Al rientro dalla pubblicità ci troviamo a Trento per una nuova giornata di selezioni. Il primo provinante di questa tappa è Vincenzo Di Bella, la versione giovane di Damiano di X Factor 3. Vincenzo canta “La luce dell’est”. L’aria da agitatore dei centri sociali lascia spazio a una voce interessante ma non indimenticabile. 4 sì per Vincenzo.
Stessa sorte per Antonella Lo Coco che canta “Apologize”.
Tocca a Michele Cavada, coreografo 25enne già padre di una bambina di un anno. Grossi problemi col tempo, ma è molto spigliato sul palco. La sua bonaggine accende Arisa, Morgan e la Ventura in sequenza e gli fa guadagnare 4 sì
La più attesa di oggi, dopo i promo dei giorni scorsi che ce l’hanno fatta bramare, è indubbiamente Fiocco di Neve (alias Gloria Nencioni). La madre si sente male durante la sua esibizione di “ET” (ma anche noi non ce la passiamo benissimo in effetti). I giudici, imbarazzati, la respingono con i due no di Arisa e di Simona. Piange; tanto tenera quanto stonata.
Ramona Mojanciminoviene dalla Transilvania e canta “Paparazzi” di Lady Gaga. Agonia pura. Ok, abbiamo riso (no, non davvero, per dire), ora basta con i talenti incompresi, eh? No, anche il contabile baffuto che canta “Satisfaction”. Cominciamo a fare i seri?

La via di mezzo si chiama Giulio Montagna: un fan di Morgan che, a dispetto del divieto di suonare, urla e canta accompagnato da chitarra e fisarmonica a bocca. Agitato, alterna momenti di autentica simpatia ad altri di fastidiosa pazzia. Chiede l’acqua e Morgan gliela lancia. Giulio canta “Nessuno mi può giudicare” e sembra una parodia di Fabio De Luigi. Per Arisa è intonato, per la Ventura è fastidioso. Dopo molti minuti di riflessione, gli concedono di cantare un altro pezzo a cappella e in questa occasione, spiegando il brano, dimostra un’ottima conoscenza musicale. Alla fine prende 3 sì, con la sola eccezione di Simona.

Le selezioni continuano con Francesca Michielin di Bassano del Grappa. Francesca ha solo 16 anni e da grande vorrebbe fare la musicista. La sua è la voce più interessante di quelle sentite finora, la sua interpretazione dei Led Zeppelin riscuote successi sia tra il pubblico che tra la giuria. Quattro sì per lei.
Si passa a Marco Negri, per cui la musica è “urgenza, dovere, anche sofferenza”. Lui vuole trasmettere cantando il senso di tristezza per la morte della nonna. Il brano scelto è “Lontano dagli occhi” di Sergio Endrigo. Nella sua semplicità, trasmette ciò che vorrebbe trasmettere, e non ha nulla da invidiare a un Fabio Concato. La sua sensibilità viene premiata con 3 sì e il solo no di Arisa.

Consuelo e Marisol Lallai sono due sorelle che non si parlano da tempo e che si sono incontrate “per caso” alle audizioni. I genitori sono stati in carcere, e in quel periodo le due sorelle si sono allontanate. Ora le due fanno fatica anche solo a salutarsi. La prima sul palco è Consuelo, con “I wanna dance with somebody”. Definita ‘tamarra’ da Morgan, lascia la giuria abbastanza indifferente e porta a casa 2 no da parte delle due giudici donne. Marisol, sul palco successivamente, spiega ai giudici la somiglianza con la provinante precedente e la situazione con la sorella. Dietro le quinte Consuelo si spazientisce perché la versione sembra non concordare con la sua e se ne va. Il brano di Marisol è “Il mare d’inverno”. Dubbi anche su di lei, fino al fiorire della prevedibile idea di Morgan: “io penso che voi due dobbiate fare un gruppo”. Marisol è riluttante, il padre, dietro le quinte, la pensa come Morgan.
Il giudizio su Marisol viene sospeso, Consuelo viene richiamata sul palco. Entrambe si accusano a vicenda di essere quella riluttante sulla ricongiunzione. Consuelo raggiunge la sorella e, dopo varie contrattazioni, l’appuntamento viene rimandato a Forlì, in duo. Lacrime e pianti, con le due che si guardano a malapena. Da qui a giovedì prossimo c’è comunque una puntata di C’è posta per te.

Per la prima puntata di provini è tutto, giovedì prossimo si concluderà la prima fase di selezioni.
realityhouse

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mercoledì 19 ottobre 2011

X Factor 5 X Factor: la conferenza stampa. Il televoto sarà gratuito.

La conferenza stampa di X Factor 5, la prima edizione targata Sky, conferma le impressioni della vigilia: l’imponente Area Pergolesi, tanti giornalisti, audio imponente e maxischermi che ripropongono i (bei) promo andati in onda in questi giorni su Sky. Il refrain è sempre quello: “la musica è cambiata”, questa quinta edizione, complice il cambio di rete, vuole differenziarsi nettamente dalle precedenti.

Comincia a parlare Lorenzo Mieli di Freemantle, che racconta come l’idea di “trasferire” X Factor su Sky sembrasse all’inizio una possibilità difficile da realizzarsi. “Sarà un X Factor nuovo, che prende il meglio di ciò che è stato e aggiunge molto in più”. La formula che dà ai provini e alle fasi successive di selezione lo stesso spazio delle puntate live (le prime 4 puntate saranno dedicate alla scelta dei concorrenti, le successive 8 alle dirette) è sicuramente la prima novità. La maggiore aderenza al format originale inglese sarà impreziosita dall’alta visione e addirittura da un’ultima puntata in 3D.

Ilaria Della Tana, amministratrice delegata di Magnolia, era convinta e rammaricata della chiusura definitiva del programma, dopo la mancata conferma da parte di Raidue. La proposta di Sky ha permesso invece di dare nuova vita al programma e di rinvigorirlo.Ilaria Della Tana, amministratrice delegata di Magnolia, era convinta e rammaricata della chiusura definitiva del programma, dopo la mancata conferma da parte di Raidue. La proposta di Sky ha permesso invece di dare nuova vita al programma e di rinvigorirlo.

Un video ci introduce al nuovo meccanismo: provini live di fronte a un teatro colmo di pubblico (novità che arrivò in Inghilterra solo dalla sesta edizione), bootcamp, divisione in categorie e home visit così come siamo abituati a conoscerli. Solo dodici concorrenti accederanno poi ai live, previsti dal 17 novembre.
Una sorta di “nuovo inizio”, quindi, più che una quinta edizione. Il nuovo sito raccoglierà estratti video del programma e conterrà notizie esclusive. Grande attenzione anche ai social network: tramite Facebook e Twitter si sarà sempre aggiornati sulle ultime notizie. Su Sky Go (applicazione per gli utenti Apple) si potrà vedere il programma in diretta e in mobilità. Un’altra grande novità riguarda il televoto, che sarà gratuito durante i live. Questo permetterà di conoscere il vero gradimento del pubblico.
Dopo la diretta andrà in onda l’Extra Factor. Sempre in diretta dal Teatro della Luna, Max Novaresi e Brenda Lodigiani condurranno una sorta di “Dopofestival” ironico e divertente, per commentare ciò che è appena avvenuto in puntata con ospiti ed eliminati.
Video-anteprima dei provini così come andranno in onda da giovedì, tra cui spicca una giovane ragazza con una voce potente. Sarà la talentuosa minorenne di cui i giudici hanno spesso parlato durante le interviste? Tra le immagini, spicca anche un gruppo composto dai giudici costituito da due sorelle presentatesi singolarmente e non più in buoni rapporti da anni.

Cattelan parla della sua esperienza: “mi ha stupito la fiducia riposta nel programma e nella giuria da parte degli aspiranti concorrenti”. “È stata dura – continua – consolarli dopo aver visto i loro sogni infranti da un ‘no’ della giuria”.

Prima di parlare con la giuria, un video ci offre alcuni dietro le quinte dei loro momenti, da cui si evince una grande sintonia tra tutti e quattro.
Simona Ventura: “pur essendo, io e Morgan, i giudici più anziani, è un po’ una nuova trasmissione. Questo programma funziona perché è credibile; la sfida sarà ancora più dura, la rete è diversa e il metro di giudizio sarà tutto diverso. L’obiettivo, visto che il mercato discografico è un po’ assuefatto all’entrata di cantanti provenienti da talent, sarà quello di trovare un nuovo artista”. “Cerchiamo l’originalità”, aggiunge, perciò sarà diverso dalle prime due edizioni a cui Simona ha partecipato.

Morgan: “devo fare i complimenti a Sky: tecnicamente si tratta di un prodotto superiore, molto televisivo, quasi cinematografico”. Morgan parla dell’affiatamento della giuria paragonandolo a quello che si forma tra una band musicale.

Arisa: “è un’esperienza bella (si preoccupa di poter essere banale, ndr): sono contenta di essere capitata in questo momento, sono famosissima, sono ovunque”. “Sono felice dei ragazzi che mi sono capitati, sono persone che fanno lavori umili e che hanno voglia di arrivare”.

Elio affronta tutto con la solita ironia: “non è stato sottolineato che sono il campione uscente, vorrei rassicurare chi fa il tifo per me che sono ancora assetato di vittoria e che sono di nuovo qui per vincere. Gli altri avversari li ho eliminati, questi sono forti, sarà una bella battaglia”. “Non è facile il ruolo del giudice – dice – non è bello dover dire di no a una persona che è di fronte a te”. Elio conferma il bel rapporto con gli altri giudici, anche se la gara deve ancora iniziare e le maschere devono ancora cadere.

È il momento delle domande.

Andrea Laffranchi del Corriere parla subito di Star Academy: “è un sollievo avere la serata libera il giovedì o c’è paura che la crisi riguardi tutti i talent?”. “Per Sky non sono importanti gli ascolti”, precisano subito dalla rete. “X Factor all’estero è uno dei programmi più di successo del genere, lo avremmo scelto comunque”. Morgan si dice divertito, dato che vede quest’esperienza come un’avventura.

Andrea Spadasciani chiede cosa sia stato tolto (rispetto a ciò che è stato aggiunto) rispetto agli anni passati. “La differenza riguarda la preparazione al live” risponde Ilaria Della Tana, “sono state ridotte le puntate live e i daytime riguarderanno solo le prove dei cantanti”.
Sky si augura anche che X Factor diventi il brand di riferimento di Sky Uno. “I tempi non saranno british – precisa Ilaria Della Tana – perché siamo italiani.

Luca Dondoni chiede conto dei numeri: “con Fiorello s’erano raggiunti 500 mila telespettatori con meno abbonati, ora che si è sfondata la quota di 5 milioni d’abbonati, ora puntate al milione?”. “Il milione spero di sì”, azzarda Simona, interrotta imbarazzata dal dirigente Sky, che cerca di ridimensionare le aspettative. “I conti si fanno alla fine”, chiosa la Ventura, che però aggiunge “magari arriviamo al milione e superiamo i 6 milioni d’abbonati”. Per Sky, comunque, è importante avere un pubblico fedele, di appassionati, più che tanti curiosi. L’obiettivo, come sempre, è quello di stipulare nuovi abbonamenti.
X Factor andrà in onda, ovviamente, anche su SkyUno+1, on demand, su tablet, su cellulari (con Sky Go), sull’app e su altri canali. E sarà lì che raccoglierà altri ascolti, che non saranno rilevabili in modo tradizionale.
Dondoni chiede anche degli ospiti: “dato che quelli italiani, anche a Star Academy, non attirano più, avete pensato a ospiti internazionali di richiamo?”. Secondo la Ventura il problema non sono gli ospiti, ma la qualità: “la gente non vuole farsi prendere in giro, vuole vedere un programma fatto come Dio comanda”. Morgan le dà ragione: “gli ospiti arrivano per motivazioni artistiche, non sono la ragione per portare grandi ascolti”. Morgan vorrebbe Vasco Rossi, “alla luce di tutto ciò che è successo, magari in duetto con me, così mi perdona per le cattiverie”. Interviene Elio: “una volta è andato ai Telegatti, quindi può venire anche a X Factor”.

Non si vuol sentire parlare di confronti con Star Academy, una tv generalista e una d’abbonamento non sono paragonabili.

La Gazzetta chiede a Simona dei suoi progetti futuri: “ti viene la voglia di creare un programma tuo? Ne hai parlato con i vertici di Sky?”. Simona conferma che ci sono già idee per sperimentare cose nuove.

Paolo Giordano torna sul discorso televoto gratuito e sulla “spalmatura” della programmazione: “la gente vuole sapere chi esce e chi vince, il fatto che si saprà con anticipo il risultato del live, non toglierà interesse al programma?”. La risposta, ovviamente, è quella che la scelta spetta al cliente: il live c’è, sta all’abbonato decidere quando guardare il programma. Si conferma che il voto via sms non sarà a pagamento, si potrà anche votare via internet, tramite il sito e tramite Facebook.

“Quanti voti si potranno mandare a persona?” chiedono giustamente. Saranno 5 le preferenze massime esprimibili.

Si parla, naturalmente, anche di Cielo, la rete disponibile in digitale terrestre. I provini saranno replicati 24 ore dopo, per le puntate live le trattative sembrano ancora aperte.

Si chiude con un commento sui cantanti: il talento, quest’anno, non mancherà.

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martedì 18 ottobre 2011

VIDEO HARD BELEN INTEGRALE

http://blog.studenti.it/freestreming/speciale-video-belen-rodrigues/

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lunedì 17 ottobre 2011

SYMPHONY X + PAGAN'S MIND + DGM - Live Club, Trezzo sull'Adda (MI)

In questa ventosa giornata, mentre i Symphony X tornano finalmente a suonare in quel del nostro Belpaese, la nazionale italiana di calcio pareggiava con la Serbia. Per molte persone il calcio è tutto, per altre è solamente un contorno, mentre per alcune è veramente tempo perso: sicuramente tutta la gente presente al Live Club ha dovuto scegliere tra quello che si è rivelato un ottimo concerto e quella che, invece, non è stata una bellissima partita (per quel che mi riguarda la scelta non è stata molto difficile).

Per raccontarvi questa serata comincio dalla location: ci troviamo al Live Club di Trezzo sull'Adda (MI), locale che ancora una volta si dimostra di primo livello e che, ospitando delle band di una certa caratura ed importanti eventi di svariati generi, si attesta tra le migliori realtà della scena live del nostro Paese.

DGM
class="verde">DGM. Il gruppo è riuscito a scaldare il pubblico presente che, fortunatamente per chi ne era parte, ha deciso di non presentarsi solamente all'approssimarsi degli headliner (molte persone indossavano infatti le magliette dei DGM). Numerosi intrecci di chitarra (Simone Mularoni, che ha pure avuto un problema allo strumento, prontamente risolto) e di tastiera (Emanuele Casali) rendono l'ascolto sempre piacevole e coinvolgente, il tutto grazie anche alla convincente prova ed alle interazioni con il pubblico da parte del singer Mark Basile. Un prog complesso ma potente, condito da una carica incredibile ci ha fatto per un momento dimenticare per quale band la maggior parte del pubblico fosse presente: i DGM sono stati un'ottima sorpresa soprattutto per la grande carica che sono riusciti ad infondere in me e nel pubblico del Live Club.

1. Heartache
2. Enhancement
3. No Looking Back
4. ... In a Movie
5. Brand New Blood
6. Hereafter

PAGAN’S MIND
Dopo il cambio palco, si presentano sullo stage i norvegesi Pagan's Mind. Il loro sound risulta meno pesante rispetto ai predecessori DGM, ma un buon coinvolgimento del pubblico non tarda ad arrivare. Unica pecca del loro spettacolo (non imputabile alla band, va detto) è stata la quasi completa mancanza delle tastiere, il cui volume era insufficiente a renderne evidenza. Anche in questo caso il tasso tecnico dell'esibizione è altissimo: il chitarrista Jorn Viggo Lofstad ha mostrato un'ottima dimestichezza sia con le ritmiche serrate che con gli assoli molto veloci e complicati, il bassista Steinar Krokmo (pur essendo un 'bel paciarotto' ed uno dei pochi musicisti metal a presentarsi sul palco con i sandali...) è stato molto efficace e di sicuro impatto, anche considerata la prestazione batteristica di Stian Kristoffersen. Tutta la band sembra divertirsi molto durante la performance (il tastierista, Ronny Tegner, ci ha proprio 'goduto' mentre sollevava le tastiere in una sorta di estasi musicale): i Pagan's Mind sono veramente fortunati a riuscire a suonare con il sorriso sulle labbra (cosa che non tutte le band di un certo livello riescono a fare); questa sensazione si è propagata anche agli spettatori che hanno sicuramente gradito.

1. Contact
2. Eyes Of Fire
3. Intermission
4. God's Equation
5. United Alliance
6. Coming Home
7. Walk Away In Silence
8. Through Osiris' Eyes

I DGM ed i Pagan's Mind non si sono certamente risparmiati: il titolo di 'spalla' sta sicuramente stretto ad entrambe le band! Ma adesso arrivano i...SYMPHONY X
Di bene in meglio...
Finalmente è l'ora dei Symphony X. All'arrivo sul palco della band il pubblico rompe gli indugi (se mai ce ne sono stati) e accoglie gli americani con un tripudio: il Live Club è quasi pieno e le urla riempiono l'aria fino ad inondare tutto il locale. Non me ne vogliano le altre due band, ma subito dalle prime note di Iconoclast si comprende che i Symphony X hanno una marcia in più: tutto quello che sentiamo sui loro album viene riproposto all’ennesima potenza durante i live e questo concerto non fa eccezione. La potenza, la precisione e la complessità dei pezzi vengono esaltate dall’esecuzione del quintetto, che di poco si allontana da quanto suonato in studio. La setlist del concerto, come si poteva ipotizzare, è incentrata sulle tracce dell’ultimo album Iconoclast, di sapore ‘antico’ troviamo poi la canzone Inferno (Unleash the Fire) tratta da The Odyssey e Of Sins And Shadows da The Divine Wings of Tragedy (canzone che ormai è entrata in quasi tutti i concerti dei Symphony X). Dopo la solita piccola pausa, il concerto si conclude con tre pezzi estratti da Paradise Lost: Eve of Seduction, The Serpent's Kiss e Set the World On Fire (The Lie Of Lies), insomma, una chiusura potente e degna del resto del concerto...

…a parte i suoni.
La cosa che mi ha lasciato esterrefatto sono stati i suoni, che ne hanno limitato l’ascoltabilità del concerto (soprattutto all’inizio). All’entrata dei Symphony X sul palco i suoni erano troppo ‘impastati’: la chitarra di Michael Romeo si perde nell’amalgama generale, mentre la cassa di Jason Rullo risulterà, questa per tutto il concerto, purtroppo, eccessivamente alta, tanto da coprire -nei momenti di doppia cassa veloce- quasi tutti gli altri strumenti.
Una volta sistemati i suoni abbiamo assistito ad una prova superlativa: tutti i componenti del gruppo erano in ottima forma a partire dal frontman Russell.

Già, propro Russell: mamma mamma, ho visto Russell Allen, Oh my God!
Sinceramente quello che mi ha colpito maggiormente dell’intero concerto è stato Russell Allen: cantante di incredibili capacità vocali, presenza scenica e con una capacità di interazione con il palco degna dei più grandi. Già all’entrata on stage Russell dimostra di essere molto amato dal pubblico: con pochi gesti e parole riesce ad infiammare ulteriormente il cuore e la voce dei presenti. Nel proseguio del concerto, oltre alla performance vocale priva di sbavature, Russell si è reso protagonista di vari siparietti comici tra i quali la presa in giro di uno spettatore bevitore d’acqua (ricordando a tutti, col bicchiere in mano, che quello che stava bevendo è stato inventato da un suo amico di nome Jack…. Jack Daniel’s!) e l’asciugamano finito in faccia a Micheal Romeo mentre lo stesso stava eseguendo uno dei suoi famosi ed impossibili assoli: Romeo, comunque, ha portato a termine il solo senza alcun problema. Russell ha poi dedicato al pubblico italiano (“i migliori di tutti”) la canzone When All Is Lost (per me la miglior canzone di Iconoclast e del concerto intero).

1. Iconoclast
2. End of Innocence
3. Dehumanized
4. Bastards of the Machine
5. Electric Messiah
6. When All is Lost
7. Children of a Faceless God
8. Heretic
9. Inferno (Unleash the Fire)
10. Of Sins and Shadows

--- Encore ---

11. Eve of Seduction
12. Serpent's Kiss
13. Set the World on Fire (The Lie of Lies)

Mi dispiace molto per tutte quelle persone che non hanno potuto partecipare a questo concerto -e molto di più per quelle che hanno scelto la partita. Tre band che hanno dato tutto per i propri fans: tecnica, velocità, potenza e tanto cuore. Il pubblico presente ha sicuramente gradito ed ha cercato di fare di tutto per far sentire ai musicisti il proprio calore.
Ottimo concerto.

See you next time!

UNA VOCE DA ROMA
Come già avvenuto per il concerto dei Sunn O))), a seguire vi esponiamo brevemente le nostre considerazioni sulla tappa romana del tour. Direttamente dalla penna del nostro Eugenio Usai "Metal4Ever90": a voi la lettura!

Bellissima serata quella a cui ho assistito domenica 9 ottobre all'Alpheus di Roma. Era una ghiotta occasione quella di vedere i Symphony X dal vivo nella mia città ed io, da bravo progster che sono, non me la sono certo lasciata sfuggire.
Tutto inizia bene: i DGM e i Pagan's Mind sono autori di una bellissima prova e l'acustica sembra alquanto buona. Purtroppo è proprio con l'ingresso degli headliner che la qualità dei suoni diventa una barzelletta: i volumi del microfono e della chitarra vengono aumentati a dismisura coprendo del tutto tastiere, batteria e basso e questo penalizza non poco l'incredibile prestazione dei Symphony X, che ci servono sul piatto quasi tutta la violenza dell'ultimo disco (ben 8 le canzoni di Iconoclast eseguite stasera) e le mazzate del precedente Paradise Lost.
Menzione particolare la merita il vocalist Russel Allen: ebbene, state certi che un frontman come lui è dura trovarlo, eccezionale nel divertire e tenere in pugno il pubblico, mentre le abilità canore che possiede le conosciamo quasi tutti.
Insomma, si è trattata comunque di una splendida serata, anche se c'è da dire che non ho mai visto un gruppo headliner trattato come un gruppo di apertura... Eppoi sì, in effetti non ha molto senso alzare i volumi in un localetto di 100 mt quadri con 500 persone circa dentro... Ha senso, direi, se siamo in un'arena tipo l'Olimpico di Roma, o il S. Siro di Milano. Non in un locale abitualmente adibito a discoteca.

Un applauso ai fonici!
metallized.it

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domenica 16 ottobre 2011

Biocarburanti contro cibo: in Italia non sono in competizione

VERONA - Carburanti contro cibo: la diatriba che a partire dal 2008 sta dividendo ambientalisti e produttori di biocarburanti, in Italia non si pone. Produzione agricola e bioenergie da noi non sono in competizione: è l'opinione comune di esponenti delle associazioni agricole italiane e imprenditori delle bioenergie emersa nel corso della Giornata nazionale del bioetanolo, che si è svolta il 10 ottobre a Verona nell'ambito del 19mo Simposio internazionale per i carburanti da alcol (Isaf), che - organizzato dall'Università di Firenze e Verona Fiere - per la seconda volta si è svolto in Italia a vent'anni di distanza dalla precedente edizione.

NON SONO TUTTI UGUALI - «Vogliamo creare un'industria non invasiva inserita nel quadro della produzione agricola», ha detto Guido Ghisolfi, spiegando sinteticamente la strategia del gruppo Mossi & Ghisolfi, colosso della chimica che crede nel futuro dei biocarburanti in Italia, tanto da investire milioni di euro nella ricerca e nell'impianto di Crescentino (Vc) che il prossimo anno inizierà a produrre 60 milioni di litri annui di bioetanolo. «I biocarburanti non sono tutti uguali», ha proseguito il vice presidente della Mossi & Ghisolfi. «Quelli di seconda generazione, che utilizzano colture da terreni residuali, lo dimostrano. La nostra tecnologia permette di adattarci al territorio, e non viceversa. Se si considera che in Italia ogni anno vengono prodotte 18 milioni di tonnellate di residui agricoli, in buona parte non utilizzati, le possibilità per l'industria dei biocarburanti sono concrete, senza andare assolutamente a incidere sui terreni destinati alla produzione alimentare umana e animale». AGRICOLTORI: «SÌ SE INTEGRA REDDITI» - Gli agricoltori italiani, colpiti dalla peggiore crisi economica del dopoguerra e con margini sempre più ridotti - se non assenti - non sono certo nemici dei biocarburanti, anzi. A patto però che sia ben chiaro che la funzione principale dell'agricoltore italiano deve restare quella di produttore primario di cibo per la comunità. Fissato questo fondamentale paletto, se i biocarburanti o il biogas offrono una concreta possibilità di integrare il reddito agricolo, con i chiari di luna attuali non è certo il momento di assumere posizioni aprioristicamente contrarie. «Il valore aggiunto dei residui agricoli però è marginale. Vanno perciò fatti accordi a lungo termine tra agricoltori e industria», ha puntualizzato Daniele Toniolo, presidente per il Veneto della Confederazione italiana agricoltori (Cia). «È vero che l'industria dei biocarburanti di seconda generazione intende utilizzare terreni marginali, ma proprio questa loro caratteristica li rende sparsi sul territorio, tanto che non è facile sviluppare una filiera produttiva conveniente per tutti gli attori del mercato», ha aggiunto Marco Aurelio Pasti di Confagricoltura. «Vedere terreni anche di ottima qualità, specie nel Meridione, abbandonati perché fare il contadino in Italia oggi non conviene più, fa davvero male», ammette Franco Verrascina, presidente di Copagri (Confederazione produttori agricoli). «Sì, quindi, ai biocarburanti, a condizione che gli imprenditori agricoli abbiano un ruolo nella discussione delle tariffe e con una filiera che rispetti il principio della pari dignità».

TERRENI MARGINALI - Per essere conveniente, anche dal punto di vista ambientale, un impianto come quello di Crescentino deve contare su biomasse provenienti da 3-4 mila ettari distribuiti a non più di 35-40 km dal centro di trasformazione in bioetanolo. Sono dati sostenibili? «In Italia la superficie utilizzabile per biocarburanti è stimata in 1-2 milioni di ettari», chiarisce Federico Vecchioni, presidente di Agriventure, fondo specifico per l'agricoltura integrata di Intesa-Sanpaolo. «Tra questi ci sono 200 mila ettari pubblici incolti, di cui spesso i sindaci non sanno cosa fare e che invece potrebbero rappresentare una risorsa per i Comuni che hanno visto le risorse finanziarie decurtate».

EFFETTO CONTROVERSO - Se in Italia i biocarburanti non sembrano essere in contrasto con i terreni destinati all'alimentazione, diversa è la situazione nei Paesi in via di sviluppo. Un gruppo di oltre cento scienziati ed economisti ha inviato una lettera alla Commissione europea richiamando l'attenzione proprio sulla distruzione indiretta di habitat dovuta in ultima analisi ai terreni agricoli convertiti alla produzione destinata ai biocarburanti. Se i terreni vengono destinati ai biocarburanti, le coltivazioni alimentari vengono trasferite in altre zone, in particolare disboscando foreste vergini in Sudamerica e nell'Asia sud-orientale. La perdita della capacità di assorbimento di CO2 alla fine è superiore della riduzione delle emissioni di gas serra dei biocarburanti rispetto ai tradizionali combustibili fossili. «La Commissione europea deve considerare attentamente gli effetti indiretti dei biocarburanti», ha detto a Corriere.it Nuša Urbancic, esperta di carburanti di Transport & Environment, organizzazione con sede a Bruxelles per il trasporto sostenibile, «perché la soluzione potrebbe essere peggiore del problema che vuole risolvere».
corriere.it

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Terza puntata di casting per Amici 11

Siamo già giunti al terzo speciale di casting dell’undicesima edizione di “Amici”. Riusciranno, anche oggi, gli insegnanti di canto Zerbi, Maionchi e di Michele e quelli di ballo Celentano, Rochelle e Cannito a trovare degli altri talenti da affiancare ai tanti (siamo ottimisti su!) delle scorse settimane?
Il meccanismo è ormai noto: i candidati si presenteranno a turno di fronte alla commissione della propria categoria. I professori avranno un buzz a loro disposizione, con il quale potranno interrompere l’esibizione dei candidati. Se nessuno dei tre interviene, il ragazzo accederà alla fase successiva dei provini mentre se solo uno dei prof interromperà l’esibizione, tornerà a casa, salvo che uno degli altri due decida di salvarlo.
In poche parole: anche quest’anno gli insegnanti litigheranno tra loro per le ciofeche prese dai propri colleghi. Tranquilli, non è cambiato nulla!Prima di incominciare a visionare i candidati urge vedere il riassunto di ciò che è successo la settimana scorsa, con i commenti a caldo, dei candidati che vedremo in questa puntata, sui professori.

Il primo a esibirsi è Ilario Frigione, ballerino contemporaneo. Alla Celentano il ballerino non piace abbastanza. La regola amiciana vige ancora: Cannito, solo per contraddirla, lo lascia passare.

Manuel Foresta potrebbe interpretare il Ciranò di Bergerac, visto i connotati nasali ma, purtroppo per noi, si diletta nel canto e lo dimostra con il brano “Feeling good” di Bublè. La Maionchi, ritenendolo birignao (Maionchi – Italiano; Italiano – Maionchi) lo accusa di essere stucchevole. Nessuno prende le sue difese e il cantante non passa.

Entrando col cappello, esattamente come Ciranò, Maria invita Federica Buda a toglierselo. Non seguendo il consiglio canta “Think” e Rudi la blocca: ha pensato a portare il copricapo piuttosto che la personalità. A casa!

Paolo Mikigloriante è l’ennesimo pseudo cantante di oggi. In realtà Miki era il suo secondo nome ma, a causa di una virgola posta male da suo padre, è diventato parte integrante del suo cognome. Rudi, quando si accorge che canterà “Parlami d’amore Mariù” lo blocca, quasi prima che si esibisca. Non si può cantare cosi a 20 anni, a parer suo. Non si può dare a te un buzz, a parer nostro. Non passa nemmeno lui, comunque.

Valentina Pettineo è la soglia di Margherita Zanatta. Nella vita, però, vuole fare la cantante e non l’urlatrice. Canta “Oggi sono io” di Mina. Qui non si può discordare dal parere di Zerbi, che la boccia. Pezzo troppo parlato e per nulla cantato. Valentina tornerà a casa dal suo “Andrea”, sperando non sia stata lasciata pure lei.

Stefano Carlino canta Mina. Per Zerbi è anonimo. Neeext!

Luana Palumbo è una cantante. Oggi i ballerini sono tutti ammalati, per caso? E’ sicuramente più interessante parlare delle sue unghie, smaltate di verde in una mano e di giallo nell’altra, che delle sue doti canore. Zerbi, ironizzando, le dice di non saper graffiare con la sua voce e la rispedisce a casa.

Nicola Giarrusso canta “Born this way” di Lady Gaga. Anche stavolta è Zerbi a bocciare: la sua esibizione gli ha ricordato quanto sia impossibile raggiungere la bravura della Germanotta. Olè, avanti un altro… a casa, però.

L’ennesimo bocciato da Rudi è Gian Battista Virdis, sardo. Canta “Meglio stasera”. Biglietto di ritorno per Olbia pure per lui.

Francesca Mariani è una cantante dal viso acqua e sapone. Quando parla, la sua voce ricorda a tratti quella del canarino Titti. Le sue mosse, invece, quelle di Diana del Bufalo, più narcotizzata del solito. Dopo aver riesumato il piano di Silvia Olari (che brutti ricordi!), si esibisce col brano “Get here” di Olivia Adams. Inaspettatamente riesce a terminare l’esibizione. E’ la prima di oggi a passare il turno. Wow!

Federico Paciotti stona completamente il brano. Grazia lo boccia e nessuno degli altri due lo salva. Maria, disgustata dall’esibizione, pur di non farsi beccare mentre ride finge di strozzarsi con una caramella.

E’ con Nunzio Perricone che Luciano Cannito può inaugurare la categoria del “ballo in tedesco”. Ballando sulle note di James Morrison, il ragazzo non è riuscito a comunicargli ciò che voleva dirgli. Ha ballato in tedesco, appunto. Garrison però dissente e lascia passare il poliglotta del ballo.

“Non è Francesca” è il brano cantato da Luigi Martina, che si esibisce con una t-shirt dei Ramones. Mara gli fa notare l’enorme contrasto tra l’abbigliamento e il suo modo di cantare. Lui si arrabbia e ci minaccia dicendo che un giorno, sia noi che la Maionchi, sentiremo parlare di lui. Non passa… almeno per ora.

Appena Antonio Sorrentino intona “Je suid malada”, Mara ha un attacco di cuore. Subito dopo un acuto terribile, sfiancata e debilitata, Nonna Salice interrompe l’esibizione. Grazia l’accusa di avere un problema con il brano e buzza il Sorrentino, che passa al prossimo step.

Giulia Capone, di Lecce, è una cantautrice e si presenta con il suo brano “Principessa sul pisello”. Maria ironizza e cade in doppi sensi ridicoli , con piselli e vegetali annessi. La sanguinaria prega la commissione di non stopparla per sentire tutto il brano. Tra mille stecche e note imprecise sembra di sentire la brutta copia di Cristina d’Avena, in versione pop porno. Rudi, per fortuna, la blocca.

A Rosario Vestaglio, ballerino classico, secondo il parer di Garrison manca il polpaccio. Per la Celentano l’ha ma, sicuramente, quello di Garrison è più grosso. Citofonare la Capone per un ipotetico testo di una sua nuova hit. Ad Alessandra non piace e il ballerino non passa.

Alex (al secolo Pasquale) Dadduzio entra con gli occhiali da sole in testa pur avendo indosso quelli da vista. Se li è dimenticati, dice. Professa di amare la Celentano e altre cose inutili. Ad ogni modo canta “I can’t stand the rain” di Ann Peebles, credo per lo meno. Rudi lo blocca a pochi secondi dal termine: crede sia un ballerino.

Ivan Trimarchi balla sulle note di Rihanna ma la Celentano non lo ritiene rappresentativo per una sua ipotetica categoria. Garrison lo insulta: “è brutto, con le lentiggini e pure basso” ma lo lascia passare.

Gennaro Zinno cerca di prendere il primato delle “note basse stroncate ogni decimo di secondo” .Parte una discussione con Rudi ma dura poco per fortuna. Non passa

Entra in studio Vega. Non vuole dire il suo nome. Certo: è Mauro Ermanno Giovanardi dei La Cruz, con vent’anni in meno di botox sul volto. Ne sono certo! “Aisha” è il brano scelto. Grazia è disgustata dal suo timbro nasale strutturato e lo ritiene poco interessante dal punto di vista artistico. Vega accetta il giudizio poiché lei è un artista. Si…. E gli asini volano. Mara buzza e il cantante passa.

Melissa Mastroianni, ballerina classica, non piace abbastanza a Garrison. E’ poco musicale. Alessandra e Cannito discordano e la ragazza passa il turno.

Alessandro Cini, con una voce più fastidiosa di un attacco di mal di denti ad agosto, canta “Fowling” di Alicia Keys. Per farci capire quanto scarso sia, parte l’inciso originale del brano ad accompagnare l’uscita del cugino di Pippo. Logicamente non passa.

“Rolling in the deep” di Adele è il brano scelto da Lidia Pastorello per la sua esibizione: per la Maionchi la sua voce è potente ma non ancora educata per certi pezzi. Rudi promette di rieducarla e buzza. Alla prossima.

Anny Perrino lascia scappare, col suo canto, “L’uomo che amava le donne” del brano di Nina Zilli. Mara la boccia. Lei, nel backstage, piange.

Sulle note di “Because of you” parte una carrellata fastidiosissima di candidati ritenuti inidonei per la fase successiva. Non passano il cantante Capasso Flavio ed un ballerino, del quale non sapremo mai il nome.

Maria Linda Oliva non piace alla Maionchi ma Zerbi la lascia passare.

Fabrizio Sanna passa il turno cosi come Giuseppe Gemma. Entrambi sono cantanti ma noi non abbiamo diritto a sentire le loro esibizioni.

Dopo la pubblicità, un breve riepilogo di ciò che abbiamo visto ci lascia in compagnia di Verissimo. A sabato prossimo.
reality house

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venerdì 14 ottobre 2011

Star Academy terza puntata 13-10-2011

Non ci voleva tanto a predirlo: questa terza puntata di Star Academy, con ogni probabilità, sarà anche la penultima. Gli ascolti da fame, da far rimpiangere non il segnale orario, come dicevo settimana scorsa, ma probabilmente anche uno striptease di Giuliano Ferrara, hanno anticipato la chiusura del programma. Sembra quasi certo che il numero totale delle puntate sarà 4: si usa il “sembra” solo perché in caso di miracolo, domattina, si potrebbero strappare un paio di settimane in più. Ma non succederà, quindi questa è la semifinale.
L’inutile riassunto (che parla di un eliminato in due puntate, quando da qui alle prossime tre ore sarà il caso, nel dubbio, di avvelenarne almeno tre) ci introduce al meccanismo della puntata. Su quindici, ne usciranno cinque. Imperdibile una finale a dieci, nemmeno Ritorno al presente arrivò a tanto.

Si parte (perché pare brutto estrarre a sorte il vincitore e mandarlo a casa con il gioco in scatola de L’Eredità) dai tre nominati: Mario, Martina e Mattia S., che cantano, tutti assieme, “Drops of Jupiter” (o “Rob o Jubilo in er è è è, come dice Mario, correggendomi). Il disastro di questo pezzo (se il buongiorno si vede dal mattino…) è da imputarsi a Syria. Trenta frustate. Il ripescato, che canta a casaccio, non ha neanche diritto a un nome: lo chiamano Sciascia. Forse l’esibizione più brutta della storia della musica in tv.
Li abbiamo disturbati dalla visione delle videocassette di MusicFarm, almeno chiediamogli cosa ne pensano: chi salverebbero i nostri tutor? Tutti dicono Mario, per il timbro più caldo. Potrebbe essergli utile, da venerdì prossimo al catasto.

Il primo a esibirsi singolarmente è Mario, non troppo contento di cantare “Non me lo so spiegare”, affibiatogli da Syria. Calante, impreciso, tremante. Qualcuno gli spieghi che il problema non è certo la canzone. La giuria (in ordine Cuccarini, Savino, Vanoni e Paci), votano questo scempio 6, 6, 6, 6, per un totale di 24. Ron difende l’indifendibile: “io avrei fatto una figura peggiore di lui”. Vantatene eh. Mario se ne va, senza vergogna, sparando nel mucchio delle banalità: “sono contento di aver cantato una canzone di Tiziano Ferro, che è uno dei più grandi cantautori italiani”. E Venezia è una bella città ma non ci vivrei.
Martina canta “Come foglie” di Malika Ayane. Complice un’acustica killer, neanche Martina brilla particolarmente, nonostante il suo modo di cantare (autentico o meno che sia) ben si presti al brano. Al ritorno dalla pubblicità, le eliminazioni sono cresciute da cinque a sei. Rischiamo di eleggere il vincitore tra un’oretta, di questo ritmo. Voti per Martina: 7, 7, 8, 7, 29. Tutor e giudici si alternano nel parlare del nulla.
Sciascia (dicevamo l’uomo senza nome), rientra in gara a causa di problemi tecnici e canta “Starlight” dei Muse. Lo sfotte pure Syria, che dovrebbe averlo seguito per tutta settimana. Urla, usa un falsetto che nemmeno Willwoosh quando si mette le parrucche bionde, ma in fondo è meno peggio del previsto. La giuria vota: 8, 8, 8, 6, per un totale di 30. La Cuccarini polemizza: i tutor non avrebbero dovuto pronunciarsi a televoto aperto. Ne va delle sorti del mondo, dopotutto. Grignani lo chiama Sasha. Sì, forse dopo le 23. La classifica, naturalmente, è semplice:
1) Sciascia 30
2) Martina 29
3) Mario 24

Alle 21.53, Facchinetti chiude il televoto. Prima che Facchinetti apra la busta, appaiono in sovraimpressione le percentuali: Sciascia 43%, Mario 30%, Martina 27%. Facchinetti apre la busta: si salva Sciascia. Ma dai. Come settimana scorsa, gli altri concorrenti decideranno chi eliminare tra gli altri due.
Fabio elimina MARTINA
Gaetano elimina MARIO
Thomas elimina MARTINA
Alessio elimina MARTINA
Mattia elimina MARTINA
Julia elimina MARIO
Federica elimina MARTINA
Irene elimina MARTINA
Simona elimina MARIO
Manuela elimina MARIO
Viviana elimina MARTINA
Martina è eliminata
Chantal avrebbe eliminato Mario, Francesca Romana pure. È finita 7-6. Martina “non ha parole”. La sua carriera da imitatrice di Alessandra Amoroso non può e non deve finire qui.

Ma proseguiamo, che la mattanza è solo all’inizio. Vengono visti i codici dei concorrenti e, alle 22.07, viene aperto il televoto.
Le prime ad esibirsi sono Irene e Federica, che cantano “Grenade” di Bruno Mars, assegnato da Ron. Comincia a cantare Irene, calante, con un inglese terribile, arriva Federica, come lei, solo più convinta. Sul finale Irene raggiunge Federica, muovendosi con la femminilità di Lerch della famiglia Adams.
Per Irene: 9, 6, 6, 8, per un totale di 29
Per Federica: 8, 7, 8, 7, per un totale di 30

Thomas e Mattia, che si odiano cordialmente, cantano “Mondo” di Cremonini. Mietta, che si sente in colpa per l’assegnazione, cambia il brano e assegna “Dimentica” di Raf. Mattia ha grossi problemi nel seguire il tempo, Thomas tentenna sulla strofa, ma peggiora sul ritornello, dove è spesso calante.
Voti di Mattia: 5, 5, 7, 6, per un totale di 23
Voti di Thomas: 7, 7, 8, 7, per un totale di 29

Chantal e Maddalena cantano “Viva la vida” dei Coldplay, assegnata da Grignani. Un po’ sguaiata la prima, una boccata d’ossigeno la seconda. Una cantante, all’ombra delle undici di sera.
Per Chantal: 7, 6, 8, 6, 27
Per Manuela: 8, 7, 7, 7, 29

Alle 22.51 Facchinetti chiude il televoto per i sei che si sono esibiti finora. In attesa del risultato, medley di Luca Carboni, l’unico cantante al mondo che ha accettato di andare come ospite stasera. In compenso lo strazio (per lui) dura 5 minuti: due parole di cortesia e via a intascare il cachet.
I sei concorrenti arrivano a centro palco: due di loro saranno eliminati. Facchinetti apre la busta e chiama Irene, Mattia e Thomas. Mattia è eliminato. Che pathos! Tra l’altro gruppo, Chantal, Federica e Manuela, viene eliminata Chantal. E fuori due.

Tocca all’altro gruppo, da 9 cantanti. Tra questi nove, ne usciranno tre.
Cominciano Francesca Romana e Julia, con “L’amore si odia”. La scelta è di Mietta, qualora voleste andare a tirarle le uova sotto casa. La prima si perde sui bassi, la seconda imita Noemi. Entrambe sbagliano il testo a più riprese.
Francesca Romana: 8, 7, 7, 8, 30
Julia: 9, 8, 8, 10, 35

Alessio e Gaetano cantano “Spaccacuore” di Bersani. Parte Gaetano (con finta strimpellata di chitarra e finto accompagnamento di Ron che s’accascia sul pianoforte), interviene Alessio. Meglio il secondo.
Per Gaetano: 8, 9, 9, 8, 34
Per Alessio: 10, 9, 9, 8, 36

Fabio e Viviana cantano “Insieme” di Mina. Lui è l’invenzione più fastidiosa della storia dall’appendice ad oggi, lei urla scuotendo nervosamente la testa. Una gara tra primedonne a chi arriva più in alto, comunque.
Viviana: 7, 7, 7, 7, per un totale di 28
Fabio: 6, 6, 6, 6, per un totale di 24
Ron difende Fabio: “ha una grande estensione, canta dal basso all’altro”.

È Antonella Clerici (random power) ad assegnare “I believe I can fly” a Simona, che canta con Mietta. Non vorrei dire, ma Mietta m’è sembrata in pre-rec. Potrei sbagliarmi. Simona, perché c’era anche lei, va davanti ai giudici.
Voti di Simona: 9, 7, 9, 8, per un totale di 33

Mario e Sciascia cantano “Rolling in the deep” di Adele. Mario è ancora in gara quindi? Terribile. Ma soprattutto fai un corso di inglese, una volta messa da parte la bizza del canto, perfavore. Non vorrei invece dover infierire su Sciascia.
Per Mario: 8, 6, 6, 7, per un totale di 27
Per Sciascia: 6, 7, 8, 6, per un totale di 27

Chiuso il televoto alle 00.06, i nove concorrenti vanno a centro palco per l’esecuzione. Prima, però, Savino lancia una clip all’insaputa di Facchinetti. La clip parla della Vanoni e non fa ridere.
Tra Sciascia, Simona e Julia esce Sciascia.
Tra Mario, Viviana e Francesca Romana esce Mario.
Tra Fabio, Gaetano ed Alessio viene eliminato Fabio

Come se interessasse a qualcuno, a questo punto. Buona notte e appuntamento a giovedì prossimo, con la finalissima di Star Academy!!!!!!111!!11ONEONE

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martedì 11 ottobre 2011

L'isola dei famosi 9 riparte da Paola Perego!

Buone notizie per gli amanti dei Reality! Il settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni” in edicola oggi ci da maggiori informazioni sulla prossima edizione, la nona, de “L’Isola dei Famosi”, in onda nel 2012 sempre su Raidue.
Con il passaggio della storica conduttrice Simona Ventura a Sky erano sorte questioni: ci sarà una nuova stagione sul secondo canale Rai o lascerà scadere i diritti? Dopo un eventuale pausa, passerà su Sky? Chi potrebbe essere il candidato ideale a sostituire SuperSimo?La scelta pare sia caduta su Paola Perego, che come ben sappiamo è esperta in materia, vista le passate esperienze tra “ La Talpa” e “La Fattoria”; per la conduttrice fresca sposa del super agente Lucio Presta sarebbe di certo un’ottima occasione di rilancio dopo la cancellazione del talk pomeridiano di Raiuno “Se.. A casa di Paola”.

Come già anticipato in una recente intervista dal direttore di Raidue Pasquale D’Alessandro, si punta ad un restyling totale del programma: probabilmente la Perego sarà affiancata da un conduttore (Nicola Savino in pole) in modo da alternare momenti “comici” a quelli “istituzionali”, sparirebbe la categoria dei “non famosi” per lasciar spazio ai naufraghi più amati (sarebbero già stati contattati Adriano Pappalardo, Aida Yespica e Cristiano Malgioglio).

Inoltre si parla di un’inviata donna, elemento di rottura col passato predominio maschile; il primo nome a cui viene spontaneo pensare è quello di Caterina Balivo, l’unica vera alternativa della Perego tra le papabili, è avvantaggiata dal fatto di essere rappresentata dallo stesso agente ed è in cerca anche lei di una collocazione nel palinsesto.

Voi utenti di Reality House chi vorreste rivedere sull’isola? Quali nuovi concorrenti potrebbero sbarcarci?
e che ne pensate di Paola Perego?

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domenica 9 ottobre 2011

Seconda puntata di casting per Amici 11

Seconda puntata di casting per Amici 11. Maionchi, Di Michele, Zerbi per il canto e Alessandra Celentano, Garrison e Cannito per il ballo sono pronti a spostare leve a casaccio per la prossima ora e mezza.
Il primo candidato è il cantante Carlo Alberto Di Micco. Ha scelto “Overjoyed”, un pezzo mai sentito in questo programma. Perlomeno negli ultimi trenta minuti. I tre moschettieri senza-o-con-pochi-capelli lo lasciano inizialmente fare, ma sul finale è Zerbi a infrangere i suoi sogni abbassando la leva. “Non sono interessato a lavorare con lui”. Ed è già una novità, Zerbi ha intenzione di lavorare, comunque. Grazia rialza la leva, Carlo Alberto PASSA.
Eliana Agovino è una ballerina di moderno. Occhiali da sole, borsa e la difficoltà di distinguere la sua coreografia da un momento qualsiasi della giornata di Claudia Mori. Cannito si oppone, gli altri tacciono e la ragazza non passa.
Veloce carrellata su altri ragazzi scartati e si arriva a Massimo Marcaria, ballerino classico. Massimo arriva a un passo dalla fine, dove la Celentano lo ferma. Cannito, che sembra prendere a cuore da subito la causa del ragazzo, ribalta la sua decisione. PASSA.
Vincenzo Leotta, che s’è preparato facendosi capelli e sopracciglia (ma io mi sarei concentrato sui denti), canta “Oceano”. Stonato, gesticola, si sbraccia, mentre tutti attorno a lui fanno facce sconvolte. Zerbi parla per tutti, non facendolo passare.
Simonetta Genco, solita voce alla Alexia con la raucedine, fermata dalla Di Michele, non passa.
Sofia Caminiti è una ballerina classica. La blocca Garrison, “colpito solo dal top rosso”, mentre Cannito crede in lei e la fa andare avanti. PASSA.
PASSA la ballerina Giulia Ventura, bloccata da Cannito ma promossa da Garrison.
Non passa Giulia Vertaldi, cantante bocciata da Zerbi. Stessa sorte per un ballerino, giudicato da Garrison “solo passi e basta”.
Stefano Marletta, cantautore, porta “Rosso”, pezzo scritto da lui. Una specie di Tricarico con i testi di Samuele Bersani. Per la prima volta in questa puntata, nessuno abbassa la leva, Stefano PASSA.

Giulia Luzzi, anch’essa cantante, si presenta con un cappello e polsini neri. Un po’ in stile Aguilera quando esce dai locali gonfia come una zampogna. Il brano è “Proud Mary”, la voce (ipotizzabile dal primo momento in cui s’è saputo cosa cantava) è il solito gracchiato sforzato senza capo né coda. Il tipo di voci che si cerca in questo programma, quindi PASSA, nonostante la Di Michele e grazie a Mara.
Torniamo sul ballo classico con Francesca Manfredi e il suo tutù. Cannito dice no, la ragazza non passa.
Gaetano Nicoletti, invece di cantare “Il tempo di morire”, lo gratta come il parmigiano sulla pasta. La Maionchi, però, gli dice di sì. Gaetano PASSA.
Daniele Puddu, cantante urlatore, non passa.
Raffaele Danna è un ballerino. La categoria è quella “a torso nudo”, credo sia quella la nomenclatura ufficiale dopo 11 edizioni di Amici. La Celentano lo ferma a un passo dalla fine, ma PASSA grazie a Cannito.
Alessandra Procacci, cantante, porta “The best”. Un premio all’originalità, subito. Immaginatevi la Amoroso che imita Giusy Ferreri e avrete la sua esibizione. Forse a causa di traumi infantili al sistema uditivo, i tre professori la fanno concludere e pure lei PASSA. Alessia Di Francesco, cantante dai vaporosi capelli fucsia e con l’accento di Valentina Persia, alle prese con “Sono già solo”. Più che un canto un sussurro a mezza bocca, si sentono sono alcune consonanti. A nessuno sembra importare, PASSA.
Vincenzo Fiticchia canta “E poi” di Giorgia. Voce molto semplice ma gradevole. Zerbi dice no, nessuno si oppone e il ragazzo non passa.
Yunieska Sanchez, originariamente cubana ma proveniente da Venezia, balla classico sulle punte. Garrison dice no, la Celentano dice sì: PASSA.
Tocca a un altro cantante, Luca Morolla, una faccia da impiegato del catasto con una maglietta di quelle in vendita alle fiere di paese. Luca canta “Grace Kelly”, inizialmente bene, ma poi con un falsetto assurdo. Zerbi non lo fa passare.
Grazia Di Michele ribalta il giudizio di Mara Maionchi e Federica Strazzeri, gran voce su un pezzo in francese, PASSA.
Il ballerino Flavio Parodi e la cantante Giusi Barone non passano.
Il ballerino 20enne Raffaele, in tenuta da bagnante anni ’60, pur incontrando l’ostracismo di Garrison e della Celentano, PASSA grazie a Cannito.
Clara Aceti canta “Rainbow” di Elisa. Pessimo inizio, viene bloccata poco oltre la metà da Zerbi. Non passa.
Grande voce per Walter Ricci, già visto a X Factor (arrivò agli Home Visit della Maionchi), che PASSA, grazie a Zerbi che neutralizza il no della Di Michele.
Altra cantante è Claudia Donati, grandissima voce a metà tra il lirico e il musical. La Maionchi abbassa la leva, la Di Michele la rialza. PASSA.
Veronica Paradiso balla sulle note di “Goodbye my lover”. Alessandra le dice di no, ma Garrison la salva. Veronica PASSA.
Giulia Penna, cantante, ottiene il benestare di Mara e PASSA nonostante l’iniziale dubbio di Grazia Di Michele. Roberta Pompa PASSA grazie a Zerbi, mentre Damy, già visto a X Factor, trova il sì di Grazia e PASSA.
Veloce carrellata di “no”, equamente divisi tra canto e ballo.

Anche per la seconda puntata di casting è tutto, appuntamento a sabato prossimo.

realityhouse

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