lunedì 28 settembre 2009

Amici 9 puntata sabato 26-09-2009

Dopo il continua, il link al topic degli SPOILER per conoscere in anteprima l'intera classe
C'è la vincitrice del Ballo delle Debuttanti. C'è la vincitrice di Superstar Tour ed ex membro delle Lucky Star. C'è un ragazzo che ha appena risolto un contratto con un'importante casa discografica e che aveva un cd in promozione. C'è un'ex aspirante cantante di X Factor. Non ci si fa mancare niente quest'anno. Giusto perchè Bruno Cuomo di Operazione Trionfo è su d'età e Gegia di Ritorno al Presente non ha il physique du role. Ma andiamo con ordine...

È incredibile come ogni anno, nel primo sabato di Amici, ci si ritrovi a fare i “buoni propositi” per la nuova edizione, chiedendo “più talento e meno discussioni”. Sarà davvero questo quello che vogliamo? Se siamo alla nona edizione, dopotutto, ci sarà un perché.
La prima novità, a parte il color terra di Siena assunto dalla pelle di Zanforlin, sono, evidentemente, le tre cattedre della commissione, sparpagliata ora sui tre lati del palco. Un rwm ci ricorda che Matteo Macchioni, cantante lirico, è già ufficialmente allievo della scuola, mentre tutti gli altri li conosceremo oggi. Maria entra a passo spedito e saluta la commissione, le case discografiche (tra cui spicca la testa calva di Zerbi) e i giornalisti (ecco spiegate le tre tavolate). Gli 80 aspiranti entrano in studio e si esibiscono in una coreografia-medley di Michael Jackson, che sarà la sigla ufficiale del programma. Matteo sceglie il suo banco ed è già tempo di Alessandra Amoroso, l’unica pupilla dell’anno passato autorizzata all’esibizione questo pomeriggio. Live, per giunta. Ometterò il mio commento sull’esibizione per non essere sbranato dai miei utenti, citerò solo gli occhi lucidi di Garrison: ho già paura che sarà esattamente come tutti gli anni.
Passiamo al clou della giornata (sì, la speranza è l’ultima a morire). Il primo ad essere chiamato è Michele Barile, per il ballo. Ammesso. È stato fortemente voluto da Garrison, se fosse dipeso per Steve non sarebbe mai entrato. Ahi. Garrison lo giudica “bello e bravo”. Doppio ahi. Un saluto alla Celentano, con gli zigomi spostati appena sotto le tempie. “Ti sei rifatta?” “Sì, tutta”. Brava. Intanto Michele balla e si siede vicino a Matteo.
Michela Vincenzi è una cantante, non ammessa. “Grazie comunque”. Figurati.
Pierdavide Carone è un cantautore, che lavora ad un casello autostradale. Odia chi “crede alle leggi medievali della Chiesa”. Verrà ben presto lobotomizzato per non risultare pericoloso. Ammesso. La sua canzone è in stile Cristicchi con sonorità di Tosca-Ruggeri, mooolto interessante. Ha convinto l’intera commissione ma soprattutto la Di Michele. Maria si mostra già cotta e gli fa cantare un pezzo di un’altra canzone: “Jenny”.

Entra in studio Maura Paparo, che annuncia di essere incinta di cinque mesi (e Garrison piange, ma Maria specifica che non è lui il padre). Maura lascia quindi la commissione e al suo posto entra tal Chris, uno col cappellino e lo sguardo cattivo ma gggiovane. E a proposito di Hip Hop, ecco Giorgio Miceli, ammesso. Due passi di break e si prosegue. Lo voleva solo Maura, gli altri insegnanti lo impallinerebbero volentieri.
Loredana Errore, cantante, ammessa. Piace a tutti, ma è stata fortemente voluta da Charlie Rapino, mentre Loretta Martinez ha qualche perplessità su di lei. A vederla non mi sembra il massimo della stabilità mentale, è già sull’orlo della crisi di pianto convulsa. Pertanto, pubblicità per dare il tempo ai paramedici di rianimarla. Ha una voce strana, un timbro molto basso, una gestualità particolare. Tutt’altro che banale, comunque.
Entra anche Elena D’Amario[/b], per chi non lo sapesse la vincitrice del Ballo delle Debuttanti. Perplessa, sul suo ingresso, la Celentano. Francamente, vedendola ballare, niente di eclatante, poteva risaltare giusto al “ballo”.
Ammesso Denis Mascia, cantante, che non ottiene propriamente consensi unanimi in commissione, anzi. Canta “Hurt”, della Aguilera. Non troppo originale, ma è bravo.
La ballerina classica, scelta personalmente dalla Celentano, si chiama Bolana Qirjazi ed è albanese. Siamo a livelli di clichè allucinanti. Balla una variazione da “Il corsaro”.
Valeria Valenti è una cantante appena diciottenne. Canta “Left outside alone” (male, ma era emozionata/senza voce). Per la cronaca la ragazza era sul palco di X Factor la sera che Giusy entrò in gara.
Entra anche Riccardo Occhilupo, ballerino, giudicato positivamente anche dalla Celentano e inviso solo a Steve.
Il cantante lirico Matteo sarà seguito da un maestro personale (nientemeno?) e si esibisce. Suo compito sarà anche quello di “spiegare l’Opera a casa”, ci illustra Maria. Obiettivi alti quest’anno eh? Indubbiamente bravissimo, ma lasciatemi dubitare del fatto che l’anno prossimo Maria sarà sul palco a consegnargli un triplo disco di platino.
Tocca a Emma Marrone, ex cantante delle Lucky Star, uscita dal programma Superstar Tour. Ammessa, strano. Solo Loretta Martinez in commissione è perplessa della sua scelta. Non fa a tempo a cantare che Maria trova cosa buona stanare Marco Carta da dietro le quinte. Il nostro sardo preferito dopo l’intera popolazione sarda saluta tutti e dà appuntamento a un non meglio precisato evento musicale su Mtv. Emma canta “E se domani”: una voce troppo simile alla Amoroso.
Un ballerino ammesso è Stefano De Martino. Garrison lo trova “ricco di personalità”, Steve, tanto per cambiare, non voleva neanche lui. Abbiamo trovato la Wannabe-Celentano di quest’anno.
Rosolino Schillaci, fortemente voluto da Rapino, è il secondo cantautore ammesso. Potrete da soli intuire che non è di Bolzano; canta un suo pezzo, “Fragile”. Spero che il titolo sia profetico sulla sua permanenza nella scuola, perché l’ho trovato banalotto e spesso stonatino.
Nuovo allievo è Enrico Nigiotti, che entra come musicista/cantautore. Anche lui è conosciuto, sul web, mentre il suo contratto precedente con una casa discografica (…) non è più attivo. Tutti di primo pelo quest’anno, insomma.

La diretta finisce qui, il resto della classe, come sempre, lo si scoprirà lunedì pomeriggio.
Quando sapremo i nomi degli ultimi alunni, naturalmente, ve li pubblicheremo su queste pagine appena possibile.

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domenica 27 settembre 2009

Garlasco, sospettata amica di Alberto: ''Ero a casa''. Il suo cellulare allo studio dei periti

Roma, 26 set. (Ign) - Due anni fa era una testimone, ma adesso le sue parole messe a verbale hanno attirato l’attenzione di periti e consulenti. Si tratta della deposizione di un'amica di Alberto, diventata oggetto di approfondimenti per l'omicidio di Chiara Poggi il 13 agosto 2007. Secondo quanto riporta il 'Corriere della sera', il racconto della giovane (che aveva affermato di essere stata a casa ''fino al primo pomeriggio'') non coincide con i rilievi tecnico-informatici: il suo cellulare infatti risulta avere agganciato due centraline diverse, cosa che avviene quando il telefonino si sposta da una zona all'altra.

La teste ha raccontato che la mattina in cui Chiara fu uccisa lei era a casa, a Garlasco (non lontano dalla villa dell'omicidio), a scrivere la tesi. Ha detto di essersi alzata verso le 7, di aver fatto colazione e poi, fino alle 13, di aver studiato. Poi il pranzo, uscendo solo verso le quattro.

Oltre due anni dopo, però, periti e consulenti informatici hanno messo a fuoco che il suo cellulare, quella mattina, ha agganciato le due centraline: a questo punto serve una spiegazione tecnica credibile perché la ragazza resti fuori dalle indagini.

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Rally di Bassano, auto sbanda e travolge il pubblico: sette feriti, due sono gravi

Vicenza - (Adnkronos) - Protagonista dell'incidente una Peugeot 106 in una zona che sembra fosse interdetta agli spettatori. La gara è stata immediatamente sospesaVicenza, 26 set. (Adnkronos) - Sette feriti di cui due gravi è il bilancio di un incidente stradale avvenuto oggi durante il rally 'Città di Bassano' in provincia di Vicenza. Durante la gara un'auto è uscita di strada centrando alcuni spettatori: a travolgere il pubblico una Peugeot 106, la numero 95 del team Millenium Sport.

incidente è avvenuto alla fine della prova speciale quando in una curva in discesa l'auto ha perso aderenza ed è uscita di pista travolgendo alcune persone. La gara è stata immediatamente sospesa e i due feriti piu gravi sono stati trasportati in ospedale a Vicenza in elicottero. Sembra che gli spettatori travolti fossero in una zona interdetta al pubblico, ipotesi sostenuta anche dal pilota del mezzo che, illeso, è uscito dalla sua auto assieme alla fidanzata, navigatore di bordo.

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Aveva comprato due case a un'asta, gli ex proprietari lo uccidono e bruciano il corpo

Palermo (Adnkronos) - E' accaduto a Porto Empedocle nell'agrigentino. La vittima è un 25enne scomparso nel nulla il 24 agosto scorso. Arrestate 4 persone

Palermo, 26 set. - (Adnkronos) - Ucciso e bruciato per aver acquistato due case a un'asta fallimentare senza aver chiesto prima il consenso degli ex proprietari. E' accaduto a Porto Empedocle nell'agrigentino, dove gli agenti della Squadra Mobile, insieme ai colleghi del locale commissariato, hanno arrestato quattro persone. In manette sono finiti Giuseppe Di Stefano, 54 anni; il figlio Giovanni Di Stefano, 28 anni; Gerlando Di Stefano, 51 anni, e Giuseppe De Rubeis, 25 anni. Tutti sono accusati a vario titolo di concorso in omicidio aggravato, sequestro di persona, minacce aggravate, distruzione di cadavere e detenzione illegale di arma.
La loro vittima è Giuseppe Adorno, 25 anni, scomparso nel nulla il 24 agosto scorso e il cui cadavere, completamente carbonizzato, è stato trovato lo scorso 3 settembre. Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, a far scattare la vendetta è stata la decisione della famiglia Adorno di comprare ad un'asta giudiziaria degli immobili di proprietà della famiglia Di Stefano, ma pignorati a causa di qualche disavventura finanziaria. Una decisione che i Di Stefano non avevano accettato, a tal punto da ideare il piano di morte.

Giuseppe Adorno è stato così prelevato davanti un distributore di benzina all'ingresso di Porto Empedocle, da De Rubeis, che era stato suo compagno di scuola. Sull'auto di De Rubeis, infatti, la vittima è stata condotta nel luogo in cui poi ha incontrato i Di Stefano e dove è stato ucciso, con modalità tipiche di una vera e propria esecuzione. Il suo cadavere, completamente carbonizzato, è stato ritrovato in avanzato stato di decomposizione il 3 settembre nelle campagne dell'agrigentino.

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Polemiche per la Marcuzzi in prima serata. Ma lei si difende: "Nessuna malizia ma solo tanta ironia..."

Roma - (Adnkronos/Ign) - Associazioni cattoliche ed esponenti politici contro la messa in onda in fascia protetta di 'Così fan tutte'. Gabriella Carlucci (Pdl) annuncia un'interpellanza urgente in Parlamento

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venerdì 25 settembre 2009

La Tribù" non parte più

Chissà qual è stata la faccia di Barbara D'Urso quando le è stata comunicata questa notizia. E quale sarà stata, invece, la reazione di Paola Perego? Chi ci rimette di più? Chi, in seno a Mediaset, sarà contento di questa scelta? Non lo sappiamo e, probabilmente, non lo sapremo mai. Il punto è che, dopo mesi di annunci, giorni d'attesa e rinvii continui, la notizia è ufficiale: la Tribù: Missione India è stata ufficialmente cancellata. Doveva partire il 16 settembre, è stato spostato al 23 per problemi di visti all'aeroporto. Pare che l'intero cast sia stato rimandato a casa perchè i documenti non erano in regola, sostanzialmente. Tutto a posto? Macchè. Si scopre improvvisamente che l'India non autorizza (e non ha mai autorizzato) la diretta satellitare. Cambiare meta? Trasmettere in differita? Ma soprattutto, perchè non informarsi prima su una cosa reperibile in 5 minuti da google? Si rinvia ancora. Al 30 settembre. Fino al comunicato di questa sera.

Mediaset ha cancellato dal palinsesto di Canale 5 il programma La Tribu'-Missione India ''essendo stato superato ogni limite ragionevole di ritardo'' da parte del produttore indipendente Triangle Production.

''Scadeva ieri infatti - spiega Mediaset in una nota - il termine ultimo entro il quale la produzione avrebbe dovuto mettere Mediaset in condizione di mandare in onda la trasmissione. Ma questo non e' avvenuto, rendendo cosi' oggettivamente impossibile, dopo diverse settimane di ritardo, l'inserimento di un programma di prima serata all'interno di un palinsesto gia' pianificato''.

Mediaset ''e' solidale con Paola Perego e la ringrazia per la professionalita' con cui ha partecipato alla preparazione del programma. Ed esprime gratitudine sia a coloro che avevano accettato con entusiasmo di partecipare alla Tribu' in veste di protagonisti, dall'inviato ai concorrenti, sia al proprio personale, inutilmente gia' sul posto da un mese, che ora sara' fatto rientrare in Italia''.

''Alla luce del grave danno subito - conclude la societa' - Mediaset si riserva ogni iniziativa giudiziaria a tutela dei propri diritti''.

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X-FACTOR 3 PUNTATA 23-09-2009

Sulle note di “Thriller” (ora spunta Ceccherini al posto della Mori per sollevare gli ascolti?) parte la terza puntata di X Factor. O meglio, l’ante-factor lungo 30 minuti da scorporare per gli ascolti di domani. Ah no, era per introdurre il tema musicale della serata: gli anni ’80. Facchinetti prova degli improbabili passi all’indietro e la mossa del robot, ma tra il malcontento generale non cade faccia avanti. Considerate che l’ospite musicale di stasera è Ramazzotti, potete immaginare l’enfasi che ci mette il nostro conduttore-dj nel ricordarcelo da una settimana a questa parte. Tuttavia, c’è anche Neffa, e in qualche modo bisogna sbolognarlo. Quale momento migliore, quindi, dei minuti in cui ci sono ancora in onda Striscia e Affari Tuoi e l’ascolto è intorno al quattro percento sotto lo zero? Perlomeno il nostro Neffa, onesto lavoratore della canzone, canta la sua “Lontano dal tuo sole” live. E si sente. Fosse in gara finirebbe tranquillamente al ballottaggio con le Yavanna. Dell’intervista-confessione avremmo fatto davvero a meno.

Ecco i cantanti. Al posto di Morgan c’è Asia Argento, stasera. Il look anni ’80 non giova a nessuno, specialmente a Ornella, che mi ricorda Esmeralda, il trans che lavora a due isolati da qui. Le Yavanna sembrano tre turiste turche in libertà vigilata, mentre la Mori ha completato la sua trasformazione in Ursula della Sirenetta. Dei look veramente veramente risibili. Secondo reminder per l’arrivo di Ramazzotti, vediamo se si raggiunge quota dieci. La prima novità è l’abolizione della divisione in due manche: si canterà in un’unica manche e i due meno votati si giocheranno la permanenza.
Ecco l’ordine: Marco, A&K, Francesca, Silver, Luana Biz, Damiano, Ornella, Yavanna, Sofia, Chiara. Farà bene agli ascolti la manche unica? Scopriamo che Claudia Mori si intende talmente tanto di musica da avere detto che gli anni ’80 sono stati la decade peggiore della storia. Affermazioni leggere, che Morgan spiega con un “sì, per Celentano”.

Parte Marco, con “Notorious” dei Duran Duran. Mi è piaciuto e il rayban su giacca in stile beatles convince critica e (penso) pubblico. Pure la Mori e la Maionchi hanno solo buone parole per lui, Morgan è addirittura “orgoglioso”. Definitivamente meglio nei pezzi in inglese, il ragazzo.
Tocca agli A&K, che cantano “Survivor” di Mike Francis, cantante romano scomparso recentemente. Le loro felpe le ho viste da H&M l’altro giorno, sono sicuro; dietro i due ragazzi, quattro nani avvolti nella carta stagnola li accompagnano con la coreografia. Morgan non sembra molto convinto, la Mori gli si accoda.
Riepilogo delle perle che Mara Maionchi riesce a far uscire dalla su boccuccia di rosa, marchetta per il suo libro e si prosegue.
Claudia Mori annuncia Francesca, impegnata con “Nothing compares 2 U”. sale sul palcoscenico con un etto di panna montata incastonato nei capelli, venendo poi ingabbiata da una cesta della biancheria e un lampadario. Tommassini stiamo esagerando. Ma ha sempre avuto la voce così ingolata?
La produzione e il conduttore tentano di incattivire i giudici per creare la lite, ma neanche i montaggi ad arte dei video riescono nell’impresa. Propongo di passare alle finte lettere minatorie, alle telefonate anonime e alla gomma da masticare sul citofono di Villa Celentano.
Passiamo a Silver, che canta “Vita”. A dispetto dei pregiudizi fa qualcosa meglio del solito, ma l’impressione che abbia più voce un tracheotomizzato di lui rimane ed è forte. La Maionchi dice che è stato fuori tempo per tutta la prima parte, Morgan lo difende, chiaramente.
In sala d’attesa Francesco saluta Patrizio, gli Charms e Mario, i tre candidati all’ingresso; Facchinetti chiede l’accensione dell’aria condizionata.
I Luana Biz cantanto un pezzo degli Wham! È con loro che Tommassini dà libero sfogo al suo cattivo gusto, eccedendo e distraendo dalla loro esibizione. Come stasera: loro sono bravi, ma io non riesco a seguirli. Morgan riesce a trovare imprecisioni d’intonazione, mi chiedo dove nasconda le orecchie durante le esibizioni dei suoi; la Mori la definisce la loro migliore esibizione.
Entra la quarta giudice d’eccezione, Daria Bignardi, che quest’estate si vociferava in gara per il ruolo che poi prese la Mori (che, per la cronaca, sarà ospite all’Era Glaciale).
Damiano canta “Bandiera bianca” di Battiato, che dopo Vasco può solo che migliorare. Ricordiamoci che ha scartato “Fotoromanza” dopo averlo definito un brano “stupido e inutile”. Poi le arroganti sono le Yavanna? Pretendo la telefonata in diretta della Nannini. La Maionchi lo demolisce, Morgan rincara la dose, Claudia reclama il suo spazio a gomitate, dà del pretestuoso a destra e manca scendendo in difese del suo artista. A Daria Bignardi è piaciuto molto. Ecco perché non sei diventata giudice.
Finalmente, dopo una settimana e duecento citazioni, ecco Eros Ramazzotti, avrà belle parole anche per X Factor o sarà l’unico programma risparmiato dal censore supremo? Stecca già sul “ciao” con cui esordisce sul palco. Finisce di cantare, riprendo conoscenza, parte l’opera di santificazione dal tavolo dei giudici. Si chiude con un duetto con Morgan sulle note di “Cose della vita”. A metà canzone entrano i cantanti di X Factor (ah, ci siete anche voi?) a fare i cori. Eros, più sudato di Bonolis durante la telefonata coi fratelli Capone a Tira e Molla, ci saluta e si può ricominciare a cantare. Facchinetti minaccia gli ospiti di settimana prossima, i Tokio Hotel, e dal pubblico piovono fischi, che lo fanno inalberare: “non si fischiano gli artisti”. Artisti? Dove? Non ne vedo da una buona mezz’ora.
Canta Ornella, di fronte all’ardua “Non sono una signora”. La base è toni sotto l’originale, il ritornello è in falsetto, la ragazza mostra i limiti di un’estensione non certo trascendentale, peccato, fino ad oggi mi era piaciuta. Perplesse le giudici, mentre Morgan cerca di salvare il salvabile distraendo il pubblico dall’esibizione pietosa. Non mi stupirei se tirasse fuori le torce infuocate e si mettesse a fare il mangiafuoco.
Una televendita su un digestivo al finocchio fa da stacco con l’esibizione delle Yavanna. Cantano una canzone di Kate Bush, impegnativa per antonomasia. Eccole. Ma i Tokio Hotel non dovevano arrivare settimana prossima? Praticamente hanno preso tre elfi e li hanno imbottiti di LSD. Come rovinare una magia; se fossi un bambino mi metterei a piangere. Brave, però.
Si scopre che la Mori messaggia durante la puntata come una teenager, ma lei si giustifica: “non è Celentano, sono amici”. E spegnere il cellulare durante la diretta è chiedere troppo? Minacciano di toglierlo e lei cambia già voce. Se vogliono farla andar via questo è il modo. “Squalifichiamola”, scherza Morgan. “Non vedo l’ora”, dice lei. Complimenti, ti confermi un grande acquisto per il programma. Poi le fanno vedere un raffronto tra una sua foto da giovane e una attuale e lei la giudica una “sgarberia”. Io la giudico un’abbuffata di troppo al McDonald’s. Dà degli “scorretti” ai produttori e a destra e manca, trascende e la giudica una cosa “estremamente schifosa”. Se non ci fossero le penali questa se ne andrebbe tra una settimana.
Sofia canta Zucchero con “Overdose d’amore”. Le daranno mai una canzone da donna? E soprattutto, la vestiranno mai in modo decente? Mi è piaciuta di più di settimana scorsa, ma non mi sto ancora stracciando le vesti. La Mori va avanti col discorso di prima, si dice disturbata (son d’accordo) e minaccia: “non so se finirò la trasmissione”. Voglio Giorgio Gori sul palco che le mostra la porta. La Bignardi furbamente ritira fuori l’argomento dopo i complimenti a Sofia, la Mori sclera di nuovo, dice che se ne andrà dopo l’esibizione di Patrizio e aggiunge: “è facile che da domani vi dovrete cercare un nuovo giudice”. Magari.
Passiamo a Chiara. E’ in versione Ozzy Osbourne nella sala degli specchi del luna park, ma la sua capacità di essere così impeccabile in ogni pezzo se non la farà vincere la farà almeno arrivare in finale. La sua forza sta proprio nell’essere sempre diversa e mai uguale a se stessa.
Al rientro dalla pubblicità Claudia Mori non è più seduta al tavolo dei giudici!! Vernetti il vocal coach parla al suo posto, poi lei torna, ma viene sommersa di fischi. Le avranno ricordato la penale o l’avranno semplicemente sedata?

Un video riepilogo veloce delle dieci esibizioni e si passa all’integrazione. Francesco richiama la Bignardi sul palco, la congeda e chiude il televoto. Risultati: passano Silver, i Luana Biz, Damiano, Marco, Sofia, Chiara, le Yavanna e, a sorpresa, Ornella. Francesca e gli A&K al ballottaggio.

Allo scontro finale si canterà “Nessun dolore” contro il duetto su “When you say nothing at all”. Bene Francesca, il gruppo si conferma slegato: bravo Andrea, meno Daniele. A cappella cantano rispettivamente “Time after time” e “Heaven” di Bryan Adams. Così così lei, pessimo Daniele degli A&K. Dopo il discorso dei due artisti a rischio, si vota. Claudia Mori elimina gli A&K, Mara Maionchi ammette che “l’unione non ha funzionato” ed elimina gli A&K. Eliminati gli A&K.

Siamo a mezzanotte passata, ma c’è ancora l’integrazione.
Parte Patrizio, cantante di Claudia Mori. Canta “It takes a fool to remain sane”. Non mi ha entusiasmato, alcune stecchette all’inizio, non particolarmente coinvolgente. A Mara e Morgan non è piaciuto; lui si giustifica: “sono sordo”. Beh, saresti un acquistone per il programma.
Tocca agli Charms, che cantano “Tropicana”. Mi sembravano bravi, ma questa canzone è indecente, l’hanno tolta pure dalla pubblicità del Canta Tu. Scintille tra Mara e Claudia, se fossimo ad Amici sarebbe già partito il “fuori fuori” contro la Mori.
Chiude Mario, cantante di Morgan. A metà tra il frontman dei Lost e il Giops dell’anno scorso. Non mi è piaciuto, ci manca solo che entri e faccia andare Morgan a quota 5 cantanti.
Francesco chiude il televoto. Risultato: non entrano i Charms. Entra in gara… Mario!. E fu così che Morgan dominò anche la terza edizione del programma. Ci si vede mercoledì prossimo. Forse. E la Mori ci sarà? Forse no.

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martedì 22 settembre 2009

FREUR ANNI 80 Underworld anni 90

L'era pre-techno. Doot Doot.

Vedendo il cranio lucido di Karl Hyde che emerge dalle luci stroboscopiche degli ormai leggendari live set degli Underworld, si fa fatica a credere che poco meno di vent'anni fa era un capellone cotonato, vestito di lustrini e strizzato in pantaloni a sigaretta. Già, perché negli anni 80 Karl Hyde e il suo storico partner musicale Rick Smith mandavano avanti un gruppo synth-pop chiamato Freur, il cui maggior successo fu il trasognato singolo "Doot Doot", numero uno delle classifiche italiane del 1983.


Erano i tempi del tripudio dei synth analogici e dei rossetti fucsia, ma i Freur valevano poco sul mercato rispetto ai mostri sacri dell'epoca (Soft Cell, Pet Shop Boys, Human League) e la loro label dell'epoca, la Cbs, non ci mise molto a scaricarli. Cambiare il nome in Underworld e far uscire due dischi di funk-rock piuttosto insipido (Beneath The Radar nell'88 e Change The Weather nell'89, che citiamo qui per mera cronaca) non cambiò molto le cose. Dopo aver fatto da spalla nell'ultimo tour americano degli Eurythmics (naturalmente prima della recente reunion del duo Stewart-Lennox). Gli Underworld erano musicalmente e fisicamente alienati dalla scena.

Gli anni 90. Il suono Underworld.

Ma qualcosa stava cambiando, in quegli anni impasticcati e confusi che stavano salutando gli Eighties e aprendo i Nineties. Le parole che dovrebbero affacciarsi nella mente del lettore ora sono acid-house, Detroit-techno, hardcore, progressive (nell'accezione elettronica del termine). Hyde e Smith, tornando a casa, troveranno la loro Uk travolta dal vortice dei rave e di quel nuovo modo di produrre - e di vivere - la musica elettronica, che a noi oggi pare tanto normale. Per assurdo, mentre sul fronte pop-rock il suono leccato e il canto impostato degli 80 (per dirla con le parole di Hyde: "Quella musica minimale, cruda, smutandata") veniva ripudiato con disgusto, i pionieri della moderna dance music (Derrick May, il papà della techno; Marshall Jefferson, il papà della house, la neonata Warp Records) facevano tesoro dei numerosissimi elementi innovativi musicali e tecnologici emersi proprio nei tanto bistrattati 80. Tutto ciò è molto importante per capire perché l'album che ha portato nel mondo il reale suono degli Underworld è considerato uno dei più importanti dischi del decennio.

Prima di incidere Dubnobasswithmyheadman (Junior Records, 1994), infatti, gli Underworld "adottano" un terzo membro, Darren Emerson, giovanissimo dj inglese, parecchio a suo agio nella scena acid-house del momento. L'intento dichiarato è entrare nel mondo dei club, dimensione musicale che stava già esplodendo, e fare a meno di una band dai ruoli canonici.
Se Hyde e Smith furono lungimiranti a investire nella figura del dj (oggigiorno celebre e ben pagato quanto la rockstar), altrettanto lungimirante fu Emerson a salvaguardare l'esistenza della vecchia impostazione musicale del duo, contribuendo alla formazione di quei caratteri distintivi degli Underworld, che sono ancora oggi loro peculiarità: la propensione alle suite melodiche nelle parti vocali; l'uso delle chitarre; le ondate di synth, ipnotiche e isolate; e infine i riff staccati e sognanti, strascico del vecchio ambient-pop di "Doot Doot".
Una esemplificazione perfetta di tutto questo è la canzone-bandiera di Dubnobasswithmyheadman, la famosa "Mmm Syscraper I Love You": le tastiere aprono una acida cerimonia di techno bassa e nervosa, guidata dal canto di Hyde, tanto caldo e melodioso nelle strofe quanto pungente e ipnotico nei momenti in cui il ritmo incalza, fino a diventare ossessivo e sincopato più di una volta ("Dark And Long", "Surfboy", "Spoonman"). Sono i primi vagiti del drum'n bass, costola avvelocitata, bassa e acida della techno, dove i "bass" dominano in modo assoluto la scena incalzandosi a vicenda, seguendo un'eco potenzialmente infinita, mentre i "breaks" percorrono come lampi di luce questa oscura marcia suburbana.
"Porn dogs sniffing the wind for something violent" non è che una delle liriche acido-metropolitane di Hyde. Gli Underworld celebrano, con versi al limite del nonsense, una città svuotata, alienata, selvaggia e primitiva. Una specie di scenario fanta-fightclub dove la musica è visiva: è uno schermo che filtra la percezione della realtà allo stesso modo di un allucinogeno. (Non a caso, gli Underworld sono uno dei primi gruppi ad accompagnare le performance live con le cosiddette "Visual Art", sequenze d'immagini proiettate sullo schermo appositamente per accompagnare corrispondenti sequenze di suoni.)
Composizioni come "Tongue" e "River Of Bass", in equilibrio fra nebbia underground e raggi di luce riflessi dai vetri dei grattacieli, richiamano quasi la dicotomia (litania oscura/slanci melodici verso atmosfere pure e rarefatte) del suono trip-hop, altro movimento musicale che stava facendo capolino da Sheffield.

Nello scenario del 1992, l'originalità e il tempismo degli Underworld hanno qualcosa di eccezionale. Il loro suono era tanto più particolare quanto le label dell'epoca avversavano le parti vocali nella musica dance, e quest'ultima era ghettizzata nel pubblico, nei concerti e nella promozione. Era non-musica. Ma le cose stavano per cambiare.

La techno popolare. Born Slippy.

Second Toughest In The Infants (Junior Records, 1995), il loro secondo e semi-dimenticato capitolo, musicalmente non ha nulla da invidiare al debutto. E' piuttosto la sua naturale evoluzione: se gli Underworld non rinunciano alle loro affascinanti litanie techno, raggiungendo livelli compositivi ancora superiori, continua il contributo del trio alla maturazione e alla diffusione del suono drum'n bass. Hyde, Smith ed Emerson precorrono ancora una volta i tempi con una versione più soft, ambientale, quasi chill-out di quest'ultimo genere. Suburbana quanto il trip-hop, ma più liquida, fluida, calda: ascoltare "Banstyle/Sappy's Curry" è come guardare la metropoli brulicante di vita notturna dalla morbida e accogliente poltroncina di un taxi. Questo è il disco in cui il suono degli Underworld diventa definito e totalizzante, e il pop struggente di "Stagger" non è che una meravigliosa sigla finale alla sintesi del primo, validissimo singolo, "Pearl Girl".
In verità, l'impolveramento repentino di Second Toughest In The Infants ha un suo determinato colpevole. Come inedito pubblicato come singolo nello stesso anno, infatti, fu scelta una canzone di cui il mondo avrebbe sentito parlare: "Born Slippy".

Titolata in omaggio a un levriero da corsa, questa nenia techno-progressive (non essendo questo tempo e luogo per soffermarsi sul complesso significato di "progressive" nella musica techno-house, il lettore più curioso si accontenti di considerarla (ab)uso di brevi loop di suoni, finalizzato alla catarsi del ritmo) vanta una delle più clamorose introduzioni di tutta la storia della musica. E' proprio l'eco stentorea e insieme sognante di un brano "nato scivolando" a colpire, tra gli altri, il regista Danny Boyle, che la sceglie come colonna sonora del film-culto "Trainspotting" (1996). Il rimbalzare avvolgente degli unici due accordi della canzone accompagnano il monologo finale del protagonista, lo storico "choose life": dipinto amaro e spietatamente sincero di una generazione, quella della gioventù anni 90, che ha perso, che si arrende; vittima dell'eroina, dell'acid-house e della sua stessa rabbia disperata. "Born Slippy" diviene automaticamente l'inno definitivo dal respiro anelante di quegli anni, e segna un punto di svolta nella musica elettronica. Dopo la sua endemica diffusione, che le porta la notorietà di uno storico hit pop e la rende probabilmente il pezzo techno più noto al mondo, dopo le sue riduzioni radiofoniche (per evitare i 7 minuti di cassa hardcore, poco sopportabili per l'ascoltatore medio, i playlister la mutileranno spesso della parte centrale, un po' come successe all'assolo strumentale di "Light My Fire" dei Doors), si dirà: la dance music è morta.

In realtà, "Born Slippy" non fa che chiudere nel migliore dei modi un capitolo troppo spesso trascurato della musica, quello che narra le vicende di Underworld, Prodigy, Chemical Brothers, Primal Scream, ovvero le formazioni che più hanno contribuito, con l'uso del canto e di sonorità particolari, alla fine della ghettizzazione della musica elettronica, al suo ingresso trionfante nelle classifiche, nei festival rock (la prima presenza degli Underworld a Glastonbury nel 1992 ha qualcosa di storico; la ripeteranno sette anni dopo davanti a un pubblico formato U2), e, soprattutto, alla sua diffusione globale.

Il capolavoro. Beaucoup Fish.

Tornando a noi, dopo la reissue di "Born Slippy" (il singolo "Born Slippy NUXX") e un tour infinito che diventerà in seguito un ottimo disco live (Everything Everything, Junior Records, 2000), gli Underworld hanno ancora qualcosa da dire (a parte svariati remix per grandi nomi dei 90 come Björk, Massive Attack, Depeche Mode, Leftfield e Everything But The Girl) a questa dance music che pare tutt'altro che moribonda. Nel 1998, infatti, tornano in studio a produrre quello che probabilmente è il loro capolavoro definitivo, il loro " Abbey Road ": Beaucoup Fish (Junior Records, 1999). Il nome richiama New Orleans e miscuglio di suoni e culture, un intento dichiarato e rispettato. Con maggiore definizione rispetto ai precedenti lavori, emerge in questo disco la più grande dote degli Underworld: nell'elettronica, dove un genere nuovo è soltanto un vetro che si spezza immediatamente in mille altri frammenti, essi riescono ad abbracciare con lo sguardo una skyline della musica che non sarà magari completa, ma suona imparagonabilmente esaustiva, ricca, superiore; techno e trance si intrecciano con molteplici elementi sonori in forme cangianti, verso la sublimazione.

Beaucoup Fish è un viaggio di scoperta: "Cups", apnea bassa, distorta, intervallata da stacchi che sembrano i respiri di un nuotatore, muore poi trionfalmente in un assolo di tastiere acide. "Push Upstairs", un altro singolo storico basato sulla voce di Hyde, su cascate di acid-techno e tonalità morbide di accordi (quello stesso genere di tonalità vanta ora il nome di "old school"). "Jumbo", che sposa il dream-pop e il minimal drum'n bass con un semplice "click". "Winjer", quattro minuti di techno tribale seguiti da quattro struggenti minuti di ballata digitale ("Skym"). "Bruce Lee", che accarezza il breakbeat (in fiore proprio in quei tempi, grazie all'opera di Chemical Brothers e Fatboy Slim). Poi le loro celeberrime marce sincopate ai margini dell'hardcore-trance ("King Of Snake", "Kittens", "Moaner"), un esempio per chiunque faccia musica da club: mai noiose, mai scontate, mai imprecise. Gli Underworld usano ritmi, bassi e breaks con una tempistica semplicemente perfetta, e con "Push Downstairs", lo specchio nero del ritmo galvanizzato della gemella "Push Upstairs", il suo negativo, il "down" che segue la calata, l'aria fredda dell'alba, con le casse che ancora ronzano nelle orecchie, gli Underworld impregnano di realtà e di pura bellezza il loro disco più bello, un vero capolavoro. "These are my intentions", canta Hyde a nome di ciascun emozionato ascoltatore.

Addii. Contemporaneità.

Di gran lunga inferiore è invece l'ultimo studio album, A Hundred Days Off (JBO, 2002). Anche volendo interpretare la dipartita di Darren Emerson (ora un dj house della scena Ibiza) come un indebolimento generale della loro incisività musicale, il disco si regge malamente su un livello minimo di immaginazione, o per dirla senza smancerie, è semplicemente brutto. Salvo qualche (raro) momento in cui le tastiere Underworld tirano di nuovo fuori il vecchio mordente ("Two Months Off", "Little Speaker"), il resto è noia mortale e la voce di Hyde sembra non poterci fare niente.

Le ultime uscite del duo sono la raccolta dei singoli ("Anthology 1992-2002", JBO, 2003), che può essere cosiderata come un buon best of per chi vuole avvicinarsi al gruppo; e, dello stesso anno, una re-reissue del singolo "Born Slippy", da non perdere per gli amanti della sottile arte del remix.

Nel 2006 è uscita Breaking & Entering Soundtrack, colonna sonora dell'omonimo film, in cui il duo è affiancato da un collaboratore già più che rodato, quel Gabriel Yared che ha accompagnato splendidamente le sequenze più belle di pellicole come "Il talento di Mr. Ripley", "Il paziente inglese", "Cold Mountain" e "City Of Angels".

Un anno dopo arriva il nuovo album, Oblivion With Bells, un disco normale, con un paio di errori grossi, dovuti a mancanze di gusto inusuali per una band che ha sempre fatto della classe uno dei suoi marchi di fabbrica, nella fattispecie “Ring Road” e “Boy, Boy, Boy”, ma con ancora il genio di una volta che si aggira sotterraneo per uscire e mostrarsi in tutta la sua bellezza.
“Beautiful Burnout” raccoglie i fasti di una volta, quel flusso di coscienza tipico del cantato di Hyde torna a sposarsi con il ritmo incessante di Smith, si vola altissimi dentro una trance dilatata sotto le parole filtrate. C'è lo spirito di “Born Slippy” girato e messo sotto frazione. È l'unico punto di contatto con una storia andata, assieme alle aperture ambient di “Best Mangu Ever”, che danno ancora traccia di estro e vitalità.
Quel che rimane è maniera, precisa e curata, con cui baloccarsi per qualche volta e poi scordarsene rapidamente, sperando ancora che il prossimo sia il giro buono, tra qualche altro anno, tra qualche altro incontro inaspettato.

Contributi di Alberto Guidetti ("Oblivion With Bells")

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domenica 20 settembre 2009

GNARI & GNARE DELLE PANCHE SETTEMBRE

CENA DI COPPIE,SINGOLI,SINGOLE,PLURALE...ECC..

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LEGAORCEANA 2009/2010

Commenti,inchieste tutto per voi ogni Martedi

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FANTACALCIO DI CONIOLO 2009/2010

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Coca Cola, e' il marchio che vale di piu'

(ANSA) - ROMA, 18 SET - Il marchio Coca-Cola e' il brand che vale di piu' al mondo.La nota scritta in corsivo ha un valore di mercato di 68,73 miliardi di dollari. E' quanto emerge da una ricerca di Interbrand, una delle principali societa' di consulenza nel campo dei marchi a livello internazionale. Il marchio Ibm vale - secondo Interbrand - 60,21 miliardi mentre quello di Microsoft e' valutato 56,64 e quello di Google 31,98 miliardi che comunque ha guadagnato di piu' nel 2009.

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Malaysia: facevano l'amore in macchina, frustate a fidanzati

(ANSA) - ROMA, 19 SET - Un tribunale della Sharia in Malaysia ha condannato due giovani non sposati a frustate perche' sorpresi mentre facevano l'amore in auto. La coppia era stata individuata dalla polizia religiosa nel maggio scorso con solo l'intimo addosso in un parcheggio. I due, 29 e 24 anni, hanno in progetto di sposarsi presto e hanno fatto appello contro la condanna ma hanno pagato l'ammenda. La pena massima per il reato, secondo la legge islamica, e' di tre anni di prigione.

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giovedì 17 settembre 2009

X-fFACTOR 2°PUNTATA 16-09-2009

Si parte con la seconda puntata del primo reality-talent-ecc-ecc-show di questa stagione televisiva 2009-2010: speriamo che lo spostamento al mercoledì giovi allo share del programma che nella prima puntata ha rasentato la percentuale di grassi di uno yogurt magro.
Presentazione dei tre gruppi e dei relativi giudici. Facchinetti, di nero vestito, sembra ce l’abbia particolarmente con la Mori: prima le infila un “ma come stai bene STASERA!” (forse si riferisce al cambio di acconciatura? da Zia Assunta de “La Tata” a Marisa Laurito), poi le affibbia l’appellativo di Medea, riferendosi al fatto che è l’unico giudice nella storia di X Factor che ha fatto fuori un concorrente della propria squadra (n.d.r. Francesco nella prima puntata).
Ha fatto bene? ha fatto male? Tre quarti d’ora di discussione sulla scelta della Mori, con Morgan (ma che sono stasera ‘sti vestiti funerei?) e la Mara nazionale (novella bambola di Pechino) che provano a dire la loro.

Facchinetti apre il televoto e si comincia con la prima manche che decreterà anche il primo candidato all'eliminazione.

Inizia Sofia con “ Il cielo è sempre più blu”. Sarà ma, e per come canta e per il look con il cilindro di stasera, mi ricorda un po’ troppo Syria. Zompetta sul palco accennando due-tre passi di pizzica salentina: senza infamia e senza lode. Il terzetto di giudici prova un accenno di litigata ma non decolla. Ho già capito che il leitmotiv di quest’anno sarà Maionchi/Morgan vs Mori.
E’ arrivato però il momento di Marco con “L’amore si odia”, canzone che girovaga nelle radio in questi giorni dell’ex concorrente Noemi feat. Fiorella Mannoia. Sopracciglia in gran spolvero per la serata, sembra sia pronto per una partita di golf. Il ragazzo ha stoffa, infatti stranamente la Mori fa “lodi, lodi, lodi”.
Rvm sulle capigliature improponibili di quest’anno dei giudici: il filmato non fa che confermare il mio dubbio, e cioè che la parrucca della scorsa puntata della Mori giace ormai nella discarica romana di Malagrotta.
I “Luana Biz” (due belli e due bestie) ci cantano “Human”. Seduti nella sala d’attesa di un dentista provano a fare i sexy (senza successo). Performance eterogenea nel senso buono del termine (così la definisce Morgan).
Ecco Damiano con “Un senso”, se sgrana un altro po’ gli occhi scrivo alla Mattel per chiedergli di metterlo in produzione al posto dei Furby. Un’esibizione travolgente quanto una testata al muro. La Maionchi e Morgan sono sulla mia stessa lunghezza d’onda, anche se la seconda sarebbe pronta a far l’amore con lui tra le coltri. Carlo Pastore, intanto, ci fa sapere che se continuano a dare a Damiano queste canzoni melense “gli si ammoscia un po’…”.
Quinto ad esibirsi è Silver con “Faith”. La mucca stasera ha dedicato meno tempo ai suoi capelli: esibizione piatta, il fatto che ammicchi un po’ troppo alla telecamera me lo rende poco simpatico e genuino.
Arrivano le Yavanna, le fatine di X Factor, con “Teardrops”. L’abbigliamento doveva ricordare delle farfalle (o falene?) e invece mi sono sembrate degli insettoni attirati dalla carta moschicida. Mi piacciono, chissà se il programma premierà il loro genere di nicchia. Il fatto poi che chiamino la Maionchi “Nonna Salice” me le fa amare ancora di più.
Fine prima manche e un filmato che riassume i momenti migliori delle sei esibizioni.
Francesco annuncia il superospite di stasera, i grandi Simple Minds che ci presentano un singolo del nuovo cd “Graffiti soul”. Che dire, una pietra miliare della musica mondiale (il cantante Jim Kerr somiglia sempre di più a Ralph Malph di “Happy days”). In settimana peraltro il gruppo è stato nel loft con i ragazzi, semplici e alla mano hanno cantato e scherzato con tutti.
Si chiude il televoto.
Ecco il verdetto della prima manche: passano Silver, Sofia, Luana Biz, Damiano, Marco.Le Yavanna al ballottaggio.
Seconda manche, si riapre il televoto.
Oddio che succede, la Maionchi non “je la fa” e appassionatamente si scaglia contro il pubblico che ha mandato al ballottaggio le fatine. Momento di alta televisione, da “Nonna Salice” è diventata il “Pirata di ‘sto ca…”
Carichi di questa emozione viscerale, siamo pronti ad ascoltare Chiara con “Forbidden Color”. Brividi mi percorrono e non è febbre, brava, brava, brava, anche se vestita così mi è sembrata Madonna (una Madonnona diciamo, ecco) in Nothing really matters.
E’ il turno degli A&K, già da me soprannominati i Fabio e Mingo di X Factor. Cantano “The sound of silence”: li ascolto e Flavio Briatore e Elisabetta Gregoraci scendono al secondo posto nella mia classifica delle coppie peggio assortite sulla faccia delle Terra.
Ecco a noi Francesca con “Dammi solo un minuto”. Napo orso capo non ne ha per nessuno, canta una versione bellissima stile soul con un arrangiamento originale. La vedo benissimo come protagonista in un musical.
Tocca ad Ornella con “Luce”: canta e dietro di lei si palesano dei ballerini vestiti di carta igienica che si dimenano sotto una pioggia di forfora. Esibizione che ha esaltato le doti vocali della ragazza e del suo neo.
Ultimi ma non ultimi gli Horrible Porno Stuntmen con “La torpedo blu”: i 2 Righeira + 1 cantano dietro la gigantografia di una bocca aperta, ho pregato si chiudesse e li ingoiasse per sempre. Il loro capogruppo Maionchi li esalta, gli altri due giudici naturally no.
Solito riepilogo delle esibizioni e collegamento con “Scorie”, quest’anno condotto dalla ex iena Elena Di Cioccio.
Finalmente i risultati: passa Francesca, Chiara, A&K, Ornella. Gli Horrible Porno Stuntmen al ballottaggio.
Ultimo scontro, quindi, tra le Yavanna e gli Horrible, due concorrenti della stessa categoria: cominciano con un cavallo di battaglia a testa (vista l’ora non connetto più e non capisco il titolo delle canzoni) e chiudono con un brano a cappella.
L’occhio comincia a calare, anche alla Maionchi.
Morgan elimina gli Horrible, Mori le Yavanna, Maionchi senza tante storie manda a casa gli Horrible.
Facchinetti ci ricorda che la prossima settimana ci sarà ospite Ramazzotti e se abbiamo tempo anche Neffa.
A mercoledì prossimo!

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martedì 15 settembre 2009

GB, A 92 ANNI BATTE I BEATLES IN CLASSIFICA

LONDRA - Vera Lynn, 92 anni, cantante adorata dalle forze armate britanniche durante la II guerra mondiale, ha battuto i Beatles e il loro pubblicizzatissimo cofanetto di album rimasterizzati nella corsa al numero uno delle classifiche britanniche. La raccolta di canzoni nostalgiche di 70 anni, Wéll meet again - the very best of Vera Lynn è infatti passato dal numero 3 della scorsa settimana alla vetta, nonostante i Fab Four abbiano piazzato ben 4 album della top ten nella settimana di ripubblicazione della loro opera omnia.

Dame Vera ha anche stabilito un nuovo record, quello dell'artista più anziano mai arrivato al numero, un primato che in precedenza spettava a Bob Dylan, con i suoi 67 anni, che aveva raggiunto i vertici della classifica con Together through life. "Sono sorpresa e felice, un enorme grazie a tutti i miei fan per avermi portato fino a lì", ha detto Lynn in un comunicato. I Beatles si devono accontentare di Sgt.Pepper's Lonely Hearts Club Band al numero 5 della classifica, quindi Abbey Road (6), Revolver (9) e Rubber Soul (10).

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ADDIO A PATRICK SWAYZE, LUNGA LOTTA CONTRO CANCRO

i Cristiano Del Riccio

WASHINGTON - Patrick Swayze, diventato un sex symbol di Hollywood con film come 'Dirty Dancing' (Balli Proibiti) e 'Ghost', si e' spento a Los Angeles dopo una battaglia durata venti mesi contro il cancro al pancreas. Aveva 57 anni. Swayze era stato informato nel gennaio 2008 che era malato di cancro, in stadio avanzato, e che aveva poche settimane di vita. L'attore si era sottoposto alla chemioterapia e per alcuni mesi la sua salute era apparsa migliorata.

''Secondo le statistiche dovrei gia' essere morto - aveva detto tempo fa in una intervista - Ma ho deciso di tenere aperti il mio cuore e la mia anima ai miracoli''. Swayze si era impegnato a fondo nel lavoro interpretando l'agente dell'Fbi Charles Baker nella serie televisiva 'The Beast'. Ma all'inizio del 2009 le sue condizioni di salute si erano di nuovo aggravate dopo che il cancro aveva raggiunto anche il fegato. L'attore era diventato nel 1987 un sex symbol di Hollywood grazie al successo inaspettato del film 'Dirty Dancing' dove interpretava il ruolo di un ballerino ribelle ma onesto e generoso.

Un ruolo perfetto per Swayze, figlio di una coreografa e di un cowboy (era nato in Texas il 18 agosto 1952), che aveva iniziato la sua carriera artistica studiando danza a New York. Il successo di Swayze era stato consolidato tre anni dopo con 'Ghost', un altro film che aveva incassato molto piu' del previsto, nel ruolo di uno spirito che tentava di comunicare con la fidanzata (Demi Moore) con l'aiuto di una medium (Whoopi Goldberg). Le due pellicole avevano incoronato Swayze come un sex symbol di Hollywood e nessuno si era stupito quando la rivista People lo aveva proclamato nel 1991 'uomo piu' sexy' dell'anno.

Ma negli anni successivi l'attore non aveva trovato ruoli altrettanto brillanti, partecipando a molti film di bassa qualita'. Era tornato quindi ai vecchi amori, il musical, prendendo parte nel 2003 a 'Chicago' e tre anni dopo a 'Guys and Dolls'. Era stato l'annuncio della malattia a riportarlo in modo drammatico sotto i riflettori dei media all'inizio del 2008. ''Voglio vivere e voglio una vita normale'', aveva detto in una intervista. Aveva cominciato a scrivere anche un libro di memorie con l'aiuto della moglie Lisa Niemi, il grande amore della sua vita: l'aveva conosciuta in Texas, quando lei era una adolescente e frequentava la scuola di ballo della madre dell'attore. I due non si erano piu' separati. ''Patrick era una rara combinazione di mascolinita' e di armonia - ha dichiarato l'attrice Jennifer Grey, sua partner in 'Dirty Dancing' - Era un cow-boy dal cuore tenero''.

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lunedì 14 settembre 2009

MORTO BORLAUG, IL NOBEL CHE HA CAMBIATO IL MONDO

ROMA - Norman Borlaug, Nobel per la Pace nel 1970 per le scoperte in agricoltura, scomparso ieri a Dallas a 95 anni, ha scongiurato con le sue ricerche centinaia di milioni di morti per fame. Con questa motivazione, l'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Nas) gli assegnò nel 2002 uno dei suoi premi più prestigiosi, la Public Welfare Medal. La varietà di frumento resistente alle malattie che aveva messo a punto contribuì ad evitare una catastrofe planetaria che poteva causare, secondo le stime, tra i 245 milioni ed un miliardo di morti. Gran parte delle attuali riserve di frumento mondiali esistono grazie alla tecnica di Borlaug, che permette anche di coltivare il grano in una varietà di ambienti. Intere colture in Messico, Asia, Africa e Sud America sono state trasformate grazie alla disponibilità delle nuove sementi.


Leader della cosiddetta "Rivoluzione Verde", ovvero delle ricerche su nuove tecniche di produzione agricola per combattere la fame e la povertà, Borlaug è stato insignito negli Stati Uniti della Presidential Medal of Freedom e della Congressional Gold Medal, i due più alti riconoscimenti civili del Paese. Solo altre quattro persone hanno ricevuto questi due premi ed anche un Nobel: Martin Luther King, Madre Teresa, Nelson Mandela e Elie Wiesel. "Borlaug ha dimostrato che un essere umano può cambiare il mondo", disse il presidente George W. Bush consegnandogli la medaglia del Congresso nel 2007. Nato nel 1914, nei pressi di Cresco, in Iowa, è famoso soprattutto per aver anticipato le applicazioni che la genetica può avere sulle grandi piantagioni. Fu il primo a sviluppare piante di frumento particolarmente resistenti alla siccità. Gli abitanti di Ciudad Obregon, a Sonora in Messico, dove l'agronomo aveva condotto i suoi primi esperimenti, gli intitolarono una strada per onorarne le scoperte. Le sue posizioni sugli ogm hanno scatenato spesso polemiche: "Sono il male minore che evita a milioni e milioni di persone nel mondo di morire di fame, il punto è che la ricerca deve essere affidata a centri pubblici e non a privati", disse Borlaug in occasione di una sua visita in Italia, nel 2002.

"La storia della terra e lo sviluppo dell'uomo - aggiunse il padre della Rivoluzione Verde - si basano sugli organismi geneticamente modificati. I rischi dell'oggi, se rischi ci sono, devono essere messi sul piatto della bilancia assieme a milioni di vite salvate da morte per fame ed ai chilometri quadrati di terreni sottratti alla deforestazione perché per coltivare secondo le tecniche più recenti basta meno spazio a parità di resa".

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venerdì 11 settembre 2009

X-FACTOR PUNTATA N°1 DEL GIOVEDI 10-09-2009

Quasi quarantamila provinati e solo dodici, questa sera, saranno sul palco di X Factor. Torna il talent show di raidue, con un terzo di novità tra i giudici e il solito riassunto mastodontico della durata di venti minuti per non dover piangere sangue alla lettura degli ascolti, il giorno dopo. Vi devo dire, in tutta onestà, che la Mori fin dal primo spot in tv mi ha ricordato inquietantemente la damigiana che usavo come pedina a Monopoli; tuttavia fin dal primo provino (andato in onda qualcosa come poche ore fa) ho cominciato ad amare il suo fare risoluto e senza fronzoli tipico di chi non deve chiedere mai. E di chi non avrà paura a fare a pugni con Morgan, soprattutto. Un peccato, quindi, che le sia stata data la categoria più scarsa: gli over 25 quest’anno sono i più deboli, sulla carta, tant’è che la stessa Mori, al bootcamp, si è messa le mani nei capelli. Credo che quest’anno anche la Ventura abbia più possibilità di vincere di lei, ma chi lo sa.

Dopo un rapido excursus sui cantanti in gara e sul loro percorso, un Facchinetti vestito da prete anglicano ci mostra il nuovo studio (che poi è quello vecchio con un paio di posti a sedere in più) e fa entrare i tre giudici sul palco. Claudia Mori si è pettinata nella macchina dello zucchero filato, Morgan ha optato per un taglio corto anti-calvizie e Mara Maionchi per un look alla “ma che ci faccio ancora qui?”. Molto emozionata la signora Celentano, posizionata sullo scranno che fu dell’indimenticabile Simona nazionale. Quel nido di aquile che ha sul cranio si rivela essere una parrucca: le sue prime parole son proprio di saluto per l’ex giudice di Chivasso.
Sullo stage entrano anche i dodici cantanti. Ho distinto chiaramente il terrore negli occhi di Ornella, un’aria luttuosa nel look delle Yavanna e il cattivo gusto in quello di Damiano, uscito or ora dal suo turno in fabbrica, probabilmente. La prima menzione è per i gruppi vocali: come noto, Chiara (o Kiara?) degli A&K è stata mandata via con ignominia per una scomoda parentela con la madre, rea di essere regolare lavoratrice in Rai. Al suo posto, a far compagnia al talentuoso Andrea, è arrivato un ragazzo: tal “Daniele Vit”, già provinato negli over 25 con in dote una notorietà un po’ eccessiva sul web, per essere un cantante emergente. La logica vorrebbe che cambiasse anche il nome del gruppo, ma non è così. Rimarranno A&K.
Si terranno due manche, come fu per tutto lo scorso anno. Ecco l’ordine: A&K, Ornella, Damiano, Yavanna, Marco e Sofia.

Partono, quindi, proprio gli A&K, che si conoscono appunto da soli 10 giorni. Non vorrei infierire, ma li ho trovati amalgamati quanto il gelato al cioccolato e un pallone da calcio. Anche Morgan sembra un po’ in imbarazzo nel giudicarli, mentre alla Mori sono “molto piaciuti”. Retroscena: i due ragazzi hanno anche discusso, Daniele sfotte pure Andrea sul palco. Gli do due settimane.
Ornella è la prima pedina di Morgan. Canta “Malo” di Bebe, complici anche le sue origini sudamericane. All’avvio mi ricorda pericosamente Belen durante l’asta musicale a Sarabanda, poi il terrore sparisce e la voce prende il suo posto. Spero che il bell’aspetto non le sia d’intralcio presso i (le) televotanti. Su di lei c’è così tanto da dire che Facchinetti ci infila la pubblicità dell’agenda di X Factor. Come svegliare l’anima del bullo sopita nel tuo vicino di banco.
Carlo Pastore (pm del processo del sabato pomeriggio) polemizza con Morgan sulla scelta facile del brano spagnolo alla peruviana, ma in sua difesa scende proprio la Mori. Un po’ scialba come prima polemica. Spirito di Simona scendi su di noi e incendia gli animi.
Francesco ricorda Mike Bongiorno (ospite durante la seconda edizione di X Factor) e lancia una video presentazione sulla nuova giudice. Tocca proprio a lei, con Damiano (l’ex attrezzista), che si cimenta nientepopodimenoche con De Andrè. L’avrà anche vestito mia nonna, ma, anche a causa della canzone, l’atmosfera e la voce creano un bel brivido. La Mori intavola una polemica forzatissima con Morgan (“siamo qui ad ascoltare le tue cavolate” “taci un attimo”) che di spontaneo non ha neanche lo scarabocchio appuntato sul copione.
Un saluto doveroso ai vocal coach e a Tommassini, che torna per il secondo anno di seguito. Nel pubblico Francesco si avvicina alla mamma (uguale a loro, ma coi capelli bianchi e senza orecchie a punta) delle Yavanna, le fate dei boschi di cui il sottoscritto è innamorato da un anno a questa parte. Le tre cantano “Con te partirò”, portata ai provini della seconda edizione. Atmosfera magica, adatta anche la scenografia di Tommassini, con fumi e blocchi a salire dal palco. Morgan non è d’accordo: “le parole non si capivano, smorzerei”, la Mori è d’accordo con lui (strano). Le tre se ne vanno pontificando sulle orecchie (che ovviamente sono loro e non sono finte) e sull’anima della fata degli elfi che si è incarnata in loro. O vincono o le portano via con la camicia di forza.
Un brano del defunto Jackson per Marco: “Man in the Mirror”. Inizio abbastanza insicuro, colpa sicuramente della tensione visibile. Si riprende sul ritornello e porta a casa una buona esibizione.
Un video fantastico sulla “mancanza” di Simona Ventura ironizza sulla sua dipartita… ed eccola! Simona Ventura è al telefono e duetta, prima con Facchinetti e poi con Morgan. Un veloce in bocca al lupo a Claudia e si va avanti.
Chiude la prima manche Sofia, nome d’arte di Francesca Xefteris. Canta “Falco a metà” e c’è da dire che la scelta di Grignani conferma una certa tendenza ad andare cauti da parte dei giudici per questa prima puntata. Un po’ gigioni, direbbe la Ventura.
Videoriepilogo sui cantanti e chiusura del televoto.

Prima ospite della serata è Noemi, semifinalista dell’anno scorso, che canta “L’amore si odia” (in playback, ahia). Poco dopo, a sorpresa, arriva il probabile motivo del non-live: Fiorella Mannoia. La canzone è definibile solo con “bellissima” e le due, anche se sembrano la pubblicità di un prima e dopo la cura dimagrante, insieme sono perfette.
Siamo coi primi risultati: si salvano Marco, le Yavanna, Damiano, Ornella e Sofia. Al ballottaggio vanno gli A&K. Folle sta cosa, con la ragazza avrebbe vinto e con questo cambio in corsa rischia già di usci.

Ordine della seconda manche: Francesca, Chiara, gli Horrible, Francesco, Silver e i Luana Biz. Aperto il televoto.
Francesca apre le danze con un impegnativo “Gli uomini non cambiano”. Una voce stupenda, l’immagine, con quei capelli, è molto televisiva. Una delle più azzeccate della serata. Mara Maionchi smonta la canzone, Morgan fa i suoi soliti “complimenti a metà”.
Tocca a Chiara, la voce che dai provini è sembrata la più interessante. Canta “Smile”, già sentita ai provini durante il bootcamp, ma in italiano, tradotta con “Se mai”. Un inizio impeccabile, una voce da applausi scroscianti. Un’esibizione da pelle d’oca, credo che Chiara sarà difficile da battere e il fisico non da modella sarà, a dispetto delle credenze, dalla sua parte. Carlo Pastore abbozza un paragone con Susan Boyle, ma Morgan smorza.
Facchinetti tenta la solita gag sull’inglese sgangherato di Mara nell’annuncio degli Horrible Porno Stuntmen. Il loro rock and roll non è male, ma il rischio di essere gli anti-Bastard c’è e potrebbe non piacere allo spettatore. La Mori confessa di non amare il rock and roll, fischi dalla platea. Niente di trascendentale, comunque.
Si rischia di rimanere sul banale anche con Francesco, artista di Claudia Mori. Lui ci mette del suo, ma di sicuro dalla regia gli hanno sabotato il microfono. La Mori ride per non piangere, credo che il ragazzo rischi la pellaccia stasera. Mara e Morgan lo demoliscono, Claudia invoca problemi tecnici.
Silver (nome d’arte provvisorio, pare) propone “Rimmel”, già fatta sentire ai provini. Una versione tremenda, l’ho distinta a fatica dalla canzone che fischietta il mio postino la mattina. E vi giuro, non è “rimmel”, inoltre l’ammiccare alla telecamera alla prima puntata è un po’ triste.
Gli ultimi artisti in gara sono i Luana Biz, che ci svegliano un po’ dal letargo in cui eravamo piombati dopo Chiara. Un finale un po’ esoso, alla salto-del-disco di clusteriana memoria, ma tutto sommato un livello decisamente alto.
Videoriepilogo di questa seconda manche e chiusura del secondo televoto (un po’ frettolosa, a dirla tutta).

Passano alla seconda puntata: Francesca, Chiara, gli Horrible Porno Stuntmen, Silver e i Luana Biz. Al ballottaggio va Francesco, come da previsioni. Pure la Mori lo scarica “non è stato il peggiore, ma gli altri 5 sono stati meglio”.

Per l’ultimo scontro gli A&K canteranno “Un fisico bestiale”, Francesco “Ehy Jude” dei Beatles. I primi non convincono, ma il secondo è su un altro pianeta. Plutone, per l’esattezza. Non per infierire, ma visto che han preso lui ai prossimi provini si presenteranno in 80 mila. A cappella risuonano rispettivamente “Hallelujah” e “Come il sole all’improvviso”. Andrea si conferma favoloso, Daniele la persona sbagliata al posto sbagliato e Francesco imbarazzante. C’è qualcosa da sistemare, insomma… tipo cacciare Francesco e fingere che non sia mai esistito.

Si passa ai voti. Claudia signorilmente elimina Francesco, dicendo “non voglio barare”. Mara Maionchi, dal canto suo, pure. Morgan non deve votare (seppure faccia le solite parti recitative eliminando inutilmente gli A&K). Francesco è il primo eliminato di X Factor.
Fine della prima puntata, partita bene, finita sotto tono.
realityhouse

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mercoledì 9 settembre 2009

VITAMINE E ORMONI ALLE PROSTITUTE PER LAVORARE MEGLIO

MADRID- I proprietari di due case di appuntamento di Castelldefels, a Barcellona, imponevano alle prostitute attive nei loro locali di prendere vitamine, ormoni e altre medicine perché "lavorassero meglio e di più", secondo il giudice istruttore che nel marzo scorso ne ordinò la chiusura: lo riferisce il quotidiano El Pais. Il giudice Elisabet Castellò ha ora rinviato a giudizio 19 persone, oltre ai proprietari dei due locali, il Saratoga e il Riviera, diversi poliziotti e avvocati accusati di coprirne le attività.

Nell'atto di rinvio a giudizio il giudice afferma che le prostitute, per lo più extracomunitarie in situazione illegale, erano "trattate come bestie da soma".

Nel Riviera è stata trovata fra l'altro la lista dei medicinali, ormoni e delle vitamine che ogni ragazza doveva prendere ogni giorno per migliorare le proprie prestazioni, sotto il controllo di 'mamis', equivalente delle 'madames' di una volta, che erano pure incaricate di decidere i turni di lavoro di ognuna.

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OFFRE 500.000 STERLINE PER LASCIARE MARITO, LEI ACCETTA

LONDRA - Un manager della Goldman Sachs ha offerto 500.000 sterline a una ex escort perché lasciasse il marito per mettersi con lui. Yann Samuelides, 35 anni, ha perso la testa per la sua amante Alzbeta Holmokova, slovacca di 28 anni sposata a Denis Morley, sessantasettenne uomo d'affari in pensione. La vicenda è emersa durante la causa di divorzio tra Morley e la Holmokova, tuttora in corso.

Il dirigente di banca e l'ex escort erano amanti e lui si è infatuato a tal punto di lei da pressarla perché lasciasse il marito per lui. Quando Alzbeta lo ha respinto, dicendo di amare e rispettare il suo coniuge, Samuelides ha iniziato a minacciare di uccidersi se non l'avesse più rivista. La donna ha raccontato tutto al marito tradito, che le ha consigliato di continuare a incontrare l'amante per evitare il peggio. Racconta Morley: "La risposta del dirigente é stata: "Se lasci tuo marito e vieni a vivere con me ti do 500.000 sterliné". Alzbeta ha deciso di accettare: "Mi ha detto che vuole lasciarmi e sposare l'altro solo per i soldi - continua il marito - perché non li avrà finché non convoleranno a nozze".

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Us Open: invasione di campo, tifoso bacia Nadal

NEW YORK - Divertente e imbarazzante (per la security di Flushing Meadows) fuori programma durante l'ottavo di finale vinto da Rafael Nadal agli Usa Open di tennis, non senza qualche difficoltà (6-7, 6-3, 6-1, 6-3 il punteggio a favore dello spagnolo), contro il francese Gael Monfils. Un tifoso eludendo il servizio d'ordine é entrato in campo, si è avvicinato al suo idolo ed è riuscito ad abbracciarlo e a baciarlo su una guancia. L'incidente è avvenuto durante un cambio di campo: Nadal si era appena tolto la maglietta e si era avviato verso la sua sedia. Appena il tempo del bacio e l'uomo è stato bloccato e portato via dagli uomini della security. E' stato arrestato ed é adesso nelle mani della polizia di New York. Gli organizzatori di Flushing Meadows non escludono dopo questo incidente di rafforzare ulteriormente la sicurezza. L'unico a non scomporsi è stato Nadal, che ha incassato le 'effusioni' del focoso fan con un sorriso, poi davanti ai giornalisti ha detto: "Per me non c'era problema, lui è stato molto carino, era un gran tifoso, mi ha detto 'ti amo'".

E' già la seconda volta quest'anno che in un torneo dello Slam si registra un'invasione di campo. La volta precedente è stata al torneo del Roland Garros, dove un tifoso riuscì ad avvicinarsi a Roger Federer e a mettergli un cappello in testa. Nadal, che approfittando della sconfitta del britannico Andy Murray da lunedì dovrebbe tornare n.2 del ranking mondiale, è sembrato molto sollevato: "Non ero molto contento delle mie ultime due partite perché ho avuto qualche problema. Questa partita è stata molto dura, gli scambi non finivano mai, ma è stato un bel tennis. Le mie ginocchia sono perfette". E' la terza volta che Nadal raggiunge i quarti di finale agli Usa Open. Un torneo "molto importante" per lui, visto che è il solo che manca al suo palmares. Intanto Serena Williams pensa di seguire le orme di Kim Clijsters, tornata da poco in attività dopo essere diventata mamma. Guardandola giocare l'americana si è molto meravigliata della rapidità in campo della belga. "Dopo aver avuto il figlio - ha detto dopo il match vinto con Flavia Pennetta - è tornata in campo più veloce di prima. Mi dico che dovrei forse fermarmi e avere anche io un bebé, così potrei diventare pure io più rapida. Ci penserò...".

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TORNA X FACTOR, VINCITORE ANDRA' A SANREMO

MILANO - Debutta domani in prima serata la terza edizione del talent show di Raidue 'X Factor' che per tredici settimane vedrà in gara dodici musicisti emergenti divisi nelle consuete tre categorie. Tra le novità di quest'anno, oltre all'arrivo già annunciato di Claudia Mori tra i giudici, ci sarà la partecipazione di diritto per il vincitore al prossimo festival di Sanremo nella categoria Big, premio che si aggiunge al contratto discografico con una major.

La proposta, fa sapere la Rai in una nota, è venuta da Antonella Clerici e dal direttore artistico artistico Gianmarco Mazzi ed è stata immediatamente accolta dal direttore di Raiuno Mauro Mazza. La proposta rappresenta, per il direttore di Raiuno, " un segnale importante di collaborazione tra i programmi della Rai". Per la Clerici i "talent show dedicati alla musica sono una realtà artistica da utilizzare per il bene del Festival e di X Factor. Una trasmissione che suscita l'interesse del pubblico e un sogno per i giovani cantanti - aggiunge la conduttrice - e noi questo sogno vogliamo prolungarlo con la più grande opportunità: il palco di Sanremo".

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martedì 8 settembre 2009

INFLUENZA A: SCUOLA SI PREPARA, MA A ROMA NIENTE BACI

ROMA - La scuola italiana è pronta a riprendere le lezioni, nonostante l'influenza A, ma c'é chi si cautela: un liceo romano ha deciso di bandire i baci per limitare il contagio. Caso limite, ma segno che c'é attenzione sull'evolversi della situazione, con tutte le cautele del caso, anche se non si pensa a iniziative straordinarie, come ad esempio quella di prolungare le vacanze di Natale. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha voluto rasserenare le famiglie, alla vigilia dell'apertura dell'anno scolastico: "non escludiamo nulla. Però io credo che oggi il Paese va tranquillizzato circa il fatto che la situazione è sotto controllo e anche se si verificheranno casi di influenza più diffusamente il governo ha pronto un piano di intervento. Quindi oggi cerchiamo di vivere tranquillamente e ovviamente di assumere le precauzioni necessarie per evitare il più possibile la diffusione di questa influenza". Parole rafforzate poi da un nota di Viale Trastevere che ha ribadito che per ora nessuna decisione è stata presa, men che mai sulle vacanze di Natale. Mentre l'unità di crisi interministeriale continua il lavoro tecnico, nelle regioni e negli uffici scolastici regionali si è al lavoro affinché tutto vada per il meglio. Molto sarà lasciato all'autonomia delle singole scuole, come avvenuto a Roma: "Chiederemo di evitare le effusioni tra i ragazzi, come baci e abbracci, per scongiurare il più possibile il rischio del contagio: è solo una forma di profilassi intelligente", ha spiegato il preside del liceo Newton Mario Rusconi che è anche Vice Presidente dell'associazione nazionale presidi. "Non si tratta di un provvedimento oscurantista e non ci saranno sanzioni disciplinari per 'i disobbedienti' - spiega - Faremo soltanto capire ai ragazzi che baci ed effusioni vanno evitati a scuola, magari da ottobre e per tutto il periodo critico del virus, per una questione di prevenzione.

Le prime lezioni saranno tenute da insegnanti di scienze che spiegheranno le modalità di contagio e le precauzioni da prendere tra le quali anche quello di curare maggiormente l'igiene". C'é anche chi, come a Napoli pensa di realizzare un vademecum, con i consigli per proteggersi dal rischio di influenza A, per alunni e insegnanti. L'assessorato regionale alla Sanità della Campania pensa ad un'azione mirata per le scuole, con la diffusione di "informazioni e consigli contro il contagio", da affiggere magari nelle aule e nei bagni. Da parte sua, il farmacologo Silvio Garattini, torna sulla proposta di chiudere una scuola quando ci sono tre o più casi di persone ammalate contemporaneamente: "Su 1000 studenti, tre può essere un numero basso ma su una scuola che conta 50 alunni, tre casi possono essere sufficienti alla chiusura". Una decisione, quindi, da "valutare caso per caso". La procedura per chiudere le scuole è stata delineata dalla Gelmini ribadendo che il governo sta lavorando ad un programma di contrasto: "Laddove in una scuola si fossero verificati casi di influenza ci sarà un controllo dell'autorità sanitaria, un coinvolgimento del dirigente scolastico e del Comune. Si provvederà solo in quel caso alla chiusura della scuola". Certo è che "non ci sarà un rinvio dell'inizio dell'anno scolastico perché ad oggi si sono verificati solo casi circoscritti di influenza A e quindi non ci sono le motivazioni per un provvedimento così drastico".
Anche a Milano si monitora la situazione: l'assessore alla sanità della Lombardia, Luciano Bresciani ha osservato di persona come in Messico, tra i Paesi più colpiti, la sospensione delle lezioni non abbia arginato le infezioni. "Per decidere di chiudere o meno le scuole bisogna aspettare l'evento quando arriva - ha spiegato - anche perché se chiudiamo gli istituti andiamo a incidere solo su una fascia isolata di pazienti, quelli giovani. Tutti gli altri continuerebbero a infettarsi allo stadio, in treno, ai supermercati eccetera. In Messico chiudere le scuole non è servito a nulla".

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domenica 6 settembre 2009

PARTE LA MINI-NAIA, TRAINING PER GIOVANI SOLDATI

ROMA - La cosiddetta mini naia - cioé un breve periodo da trascorrere nelle Forze Armati per giovani volontari, pallino della prima ora del ministro della Difesa Ignazio La Russa - prenderà il via il 14 settembre. "Per ora é solo in fase sperimentale e i giovani non acquisiranno lo status di militare, ma intanto cominciamo", ha detto lo stesso La Russa annunciando l'iniziativa al termine della visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al Coi, il Comando operativo di vertice interforce.

"La mini naia - ha detto La Russa - riguarderà per il momento il corpo degli alpini: si tratterà di un periodo di 15-20 giorni durante i quali i giovani interessati potranno verificare sul campo che cos'é la vita militare".

"Fin dall'inizio del mio mandato di ministro della Difesa - ha detto La Russa - ho pensato alla cosiddetta mini naia cioé un periodo breve, che possa essere volontariamente utilizzato dai giovani per una esperienza di preparazione atletico-culturale militare. Adesso, anche se non abbiamo ancora la forma definita c'é già un primo avvio". Il ministro spiega infatti che "il 14 settembre parte, solo per gli alpini, una sorta di mini-mini-naia in forma
sperimentale, e quindi chi vi partecipa non acquista ancora il titolo di militare ma farà un training abbastanza completo di vita militare che durerà tra i 15 e i 30 giorni". La Russa spiega di aver affidato all'Ana, Associazione nazionale Alpini, il compito di selezionare i giovani che vogliono partecipare "i quali avranno poi la possibilità di iscriversi alla stessa Ana - ha detto il ministro - andando a colmare un vuoto che, dopo la fine dell'esercito di leva, si era creato. Questa esperienza, che io consiglio - ha concluso - è preparatoria della mini naia vera e propria, ma sono molto contento che possa intanto partire".

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DOPO 72 ANNI 'SENTIERI' VA IN PENSIONE

NEW YORK - Alla veneranda eta' di 72 anni, Sentieri, il piu' longevo dei serial (radiofonici) e televisivi, va in pensione. Creato per la radio Nbc nel 1937, approdato in tv sulla Cbs nel 1952, la storica soap-opera americana Guiding Light (che si potrebbe tradurre piu' o meno con ''lampadina tascabile''),
lascera' definitivamente il piccolo schermo il 18 settembre. L'ultimo episodio, il 15.762/o della serie, girato alla meta' di agosto negli studi della Cbs a Manhattan, ha ovviamente un finale supersegreto che nessuno e' disposto a rivelare. L'espressione ''Soap Opera'' e' stata coniata proprio per
Sentieri, dato che e' il colosso dei detersivi Procter&Gamble a possedere il serial (concepito come traino per gli spot pubblicitari.

Sentieri rimane molto popolare negli Stati Uniti (e in Italia dove continuera' ad essere trasmesso), ma l'audience si e' erosa anno dopo anno, dopo il periodo d'oro degli anni Sessanta e Settanta.

La popolare soap opera ha avuto, nel corso degli anni, guest star di eccezione come Joan Collins, Christopher Walken, Kevin Bacon, Calista Flockhart.

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mercoledì 2 settembre 2009

ANTONELLA CLERICI CONDURRA' SANREMO

ROMA - "Rifarei il festival domani mattina". Così Antonella Clerici aveva detto al termine della fortunata edizione del 2005, condotta al fianco di Paolo Bonolis con eccezionali risultati di auditel. Tutti la ricordano per i suoi abiti esagerati, quasi una parodia delle principesse delle favole, le stonature nei tentativi di cantare brani celebri, ma soprattutto l'ironia con cui aveva impersonato il ruolo di "valletta" trasformandosi in una vera e propria spalla. Già in quell'occasione la Clerici aveva dimostrato di avere "la stoffa" per tenere le redini del Festival più ambito e più chiacchierato della tv italiana, che gli viene consegnato saldamente per l'edizione 2010.

Dopo qualche indiscrezione la conferma ufficiale: sarà lei la conduttrice della 60ma edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. La sua é la terza conduzione femminile del festival, dopo Raffaella Carrà nel 2001 e Simona Ventura nel 2004. Grande soddisfazione da parte di Antonella Clerici che così commenta la sua nuova avventura: "Realizzo il mio sogno e sul palco dell'Ariston vorrei organizzare una grande festa degli italiani, una festa che coniughi leggenda e modernità. Siete tutti invitati". Il direttore di Raiuno Mauro Mazza ha affidato a Gianmarco Mazzi la Direzione artistica e musicale della kermesse sanremese, in programma nella settimana dal 15 al 20 febbraio 2010. Sono già cominciati gli incontri e gli approfondimenti del gruppo di lavoro della Rai e degli autori che, d'intesa con il Comune di Sanremo, stanno mettendo a punto progetti e novità per il più grande evento della stagione televisiva 2010.
La guida del programma viene alla fine di una stagione contrastata per la conduttrice a cui è stata tolta, nonostante il suo disappunto, la guida de La prova del cuoco dopo la sua assenza per la maternità. Aveva conservato comunque la conduzione di Ti lascio una canzone, che tornerà anche in questa stagione ma a primavera inoltrata, mentre la vedremo già dal 15 settembre in prima serata a Tutti pazzi per la tele. Finita la corsa delle indiscrezioni sulla conduzione, da qui a febbraio inizierà la rincorsa su chi affiancherà la Clerici e i rumor nei giorni scorsi parlavano di Christian De Sica che ha smentito ma sembra più accreditata l'ipotesi che sia Luca Argentero a fare da spalla alla Clerici, a conferma del momento fortunato dell'ex del Grande Fratello ora tra i protagonisti del film di Michele Placido in concorso a Venezia. L'attore, che sta girando anche Eat, pray and love con Julia Roberts ha a sua volta smentito confermando però la sua disponibilità. Tra i nomi maschili circolati anche quelli di Francesco Facchinetti, Fabio De Luigi, e Stefano Accorsi. Infine, indiscrezioni parlano della partecipazione di un attore in ogni serata come valletto: e tra questi si parla di Gigi Proietti e Lando Buzzanca. Insomma tutto ancora in alto mare.

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martedì 1 settembre 2009

L'ASPIRINA PRESA OGNI GIORNO FA MALE

LONDRA - La diffusa abitudine tra persone sane di prendere una dose quotidiana di aspirina, con l'idea che limiti i rischi di infarto e che 'in generale faccia bene', non solo è infondata ma completamente sbagliata. Lo conferma una ricerca dell'università di Edimburgo, illustrata durante la conferenza dell'associazione europea di cardiologia a Barcellona.



L'abuso di aspirina non solo non offre alcun vantaggio, ma in realtà c'é il rischio che una dose quotidiana a lungo termine causi emorragie interne che possono essere anche mortali. Se il medicinale, infatti, è spesso consigliato a chi ha avuto già infarti, all'interno in una cura specifica, non dovrebbe essere prescritto a chi gode di buona salute. Lo studio dell'università di Edimburgo ha osservato 3350 persone per circa 8 anni, divisi in due gruppi: uno a cui è stato somministrata l'aspirina quotidianamente e l'altro a cui é stato dato un placebo. Se non si è notata nessuna differenza sostanziale del tasso di mortalità per infarto o malattie cardiache tra i due gruppi, si è registrato il 2% di casi di emorragie interne tra coloro che hanno preso l'aspirina, mentre solo l'1.2% tra coloro che hanno avuto il placebo.

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