martedì 22 giugno 2010

TIMORIA REUNION SPERIAMO GIA 2011

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lunedì 21 giugno 2010

Tre senatori Pdl rilanciano il condono edilizio. Bonaiuti: «No del governo»

ROMA - Tre senatori Pdl presentano alla commissione Bilancio del Senato un emendamento alla manovra che chiede la riapertura del condono edilizio che era stato varato nel 2003 (legge 269) per gli abusi realizzati entro il 30 marzo 2010. Anche in aree protette. Immediata divampa la polemica politica: Pd e Idv parlano di proposta «inaccettabile», mentre all'interno dello stesso Pdl è lo stesso Fabio Granata a dichiarare che si tratta di un emendamento «gravissimo» e che lo stesso ministro Bondi dovrebbe «richiamare i firmatari». Nel tardo pomeriggio, tocca a Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, chiarire che «né il governo né il capogruppo del Pdl in Senato Maurizio Gasparri sosterranno l'emendamento». «Ma quale condono edilizio? - afferma Bonaiuti - Questa sinistra bugiarda fa passare per legge un emendamento al Senato che non sarà sostenuto certo dal capogruppo Gasparri né dal Governo. Nessun condono quindi ma un'altra trovata propagandistica creata ad arte dall'opposizione per i giornali».

SANZIONI SOSPESE - La proposta, che porta la firma di tre senatori Pdl (Paolo Tancredi, Cosimo Latronico e Gilberto Pichetto Fratin), è stata presentata con un titolo esplicito: "Emendamento condono edilizio" e prevede che siano sanabili anche gli abusi sui quali i Comuni non avevano espresso il parere favorevole nel precedente condono. «A tal fine - indica l'emendamento dei tre senatori del Pdl - sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori di natura penale e amministrativa, già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato».
DIRITTO PRELAZIONE - Tancredi ha firmato anche un altro emendamento alla manovra correttiva: stabilisce che nel caso di confisca di edifici abusivi da parte del Comune c'è un «diritto di prelazione», nell'acquisto all'asta indetta dall'ente locale, per il «responsabile dell'abuso». Torna anche la sospensione delle ruspe in Campania dopo che, un paio di settimane fa, l'Aula della Camera aveva affossato il decreto legge sulla sospensione di talune demolizioni disposte dall'autorità giudiziaria nella Regione. A firmare l'emendamento che recupera quel decreto legge sono Carlo Sarro e Gennaro Coronella del Pdl.

FALSI INVALIDI - La Lega ha presentato un altro emendamento alla manovra (a firma dei senatori Massimo Garavaglia e Gianvittore Vaccari) che propone di incentivare l'emersione dei falsi invalidi con uno "scudo", un meccanismo simile a quello utilizzato per il rimpatrio dei capitali. I medici che hanno fatto false attestazioni e i soggetti «che abbiano percepito indebitamente benefici a titolo di trattamenti economici di invalidità civile possono - si legge nell'emendamento -, entro 180 giorni dall'entrata in vigore delle legge di conversione del presente decreto, denunciare l'illecito all'ufficio competente territorialmente dell'Inps». La denuncia «comporta l'estinzione dei reati e dei relativi illeciti amministrativi, nonché l'immediata decadenza del beneficio». Tali proposte di modifica fanno parte delle 2.550 depositate entro venerdì scorso, la metà da parte della maggioranza, che saranno esaminate con l'articolato della manovra da martedì dalla commissione Bilancio del Senato.
www.corriere.it

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lunedì 14 giugno 2010

Casa, il superindice del mattone

La discesa dei prezzi si è fermata. E il termometro di CorrierEconomia indica una possibile ripresa

Se immaginiamo una trattativa immobiliare come una partita di tennis il vantaggio del servizio, e quindi la possibilità di impostare il gioco, oggi ce l’ha chi vuole comprare. Ma a Roma, Napoli o Firenze entro fine anno il match potrebbe diventare meno facile.Il recupero
Lo dice il «superindice» del mercato immobiliare delle principali città che CorrierEconomia ha elaborato, incrociando i trend di prezzi e contratti. Le variazioni annue segnalano chi gioca il servizio: se il dato è in discesa la situazione è più favorevole all’acquirente, quando sale in maniera significativa la battuta torna al venditore. Interessante soprattutto la tendenza che sta evidenziando Roma, dove l’indice, se proseguirà l’andamento degli ultimi mesi, potrebbe salire a fine 2010 di cinque punti: non significa necessariamente che le case costeranno di più, ma che si ridurrà il margine di trattativa perché sta crescendo l’assorbimento dell’offerta. Calma piatta invece a
Case a Milano
Case a Milano
Milano perché l’aumento delle vendite è meno sensibile rispetto alla Capitale e sta avvenendo con prezzi ancora in calo. Partendo dal 2000 (base 100) il mercato meneghino si trova oggi a 129,8 e tende a crescere solo di due decimi di punto; sono i valori che si registravano tra il 2003 e il 2004, meno marcato l’arretramento a Roma, dove il valore 178,1 di fine 2009 significa spostare il calendario indietro di circa tre anni. L’indice più basso in assoluto si registra a Torino. Il superindice è costruito elaborando la serie storica dei prezzi di Nomisma, che pesa per due terzi, mentre per l’altro terzo abbiamo considerato i dati ufficiali delle compravendite rilasciati dall’Agenzia del Territorio. Abbiamo attribuito alla dinamica delle transazioni un peso minore rispetto a quella dei prezzi perché quando si verifica un eccesso di offerta questa non si trasforma in una discesa proporzionale dei valori. Il mercato negli ultimi anni è stato bloccato proprio da potenziali venditori che hanno deciso di non accettare di cedere a prezzo ridotto i loro immobili.

Le variabili in gioco
Qualcosa però si sta muovendo: nel primo trimestre 2010 il mercato immobiliare, ha effettuato una prima prova tecnica di ripresa; le transazioni residenziali sono aumentate rispetto al medesimo periodo del 2009 del 4,2% a livello nazionale, con incrementi a due cifre nelle grandi città: Milano ha segnato +10,3%, Roma addirittura +15,6%, Firenze è esplosa sfiorando il 20%. In controtendenza solo Torino, con un calo del 2,3%. Sono risultati ottimi se si isolano dal contesto, ma l’euforia è ancora prematura perché non bisogna dimenticare che le performance sono ottenute rispetto a valori di confronto molto bassi. E anche i prezzi starebbero rallentando la loro discesa, tendendo a stabilizzarsi.

Gli ultimi dati
La più aggiornata rilevazione di cui disponiamo, i valori a inizio giugno rilevati da Ubh (Grimaldi e Professione casa) segnala su base annua valori ancora in calo: a Milano si va dal -2,4% delle zone di pregio al -6,8% della periferia mentre a Roma l’oscillazione va dal meno1,1% al meno 6,8% ma si tratta di performance negative quasi tutte dovute alla seconda parte del 2009, mentre la discesa è rallentata nei primi mesi di quest’anno. Si tratta comunque di cali che vanno sommati quelli verificatisi già a partire dal 2007; per rifarci ad altre fonti, l’ufficio studi di Gabetti indica nell’ 8,6% la diminuzione registrata nelle aree più esterne di Milano, mentre a Napoli si è registrato un -16% e a Roma un calo del 17,4%. Secondo Tecnocasa i prezzi sono scesi di oltre il 15% nella periferia bolognese mentre a Milano il calo è nell’ordine del 10%.Le città più piccole si sono difese meglio: negli ultimi tre anni il calo complessivo, considerando il prezzo medio del nuovo per tutti i capoluoghi di provincia, è stato solo dell’ 1,1% secondo un’analisi condotta da Scenari immobiliari; le città con la migliore performance è stata Caltanissetta, con +9,5%, seguita da Brindisi ed Enna (+8,3%) e da Verona (+7%). A titolo di curiosità aggiungiamo che la città dell’Arena stravince la classifica delle performance su un arco di tempo decennale con un +107%, seguita da Rimini, +89,4% e da Roma (+86%), Milano ha fatto segnare +78,7%, mentre l’incremento medio è stato del 59%. Per ottenere un altro +59% a livello nazionale bisognerà presumibilmente aspettare un decennio, ma l’impressione è che il peggio sia ormai alle spalle, anche se la situazione economica rimane preoccupante e un peggioramento delle prospettive occupazionali o altre manovre restrittive potrebbero pesare sulle vendite. Stando a un recente sondaggio realizzato da Format per il sito di annunci online subito.it un italiano su tre starebbe cercando casa ma per concretizzare questa aspirazione deve avere certezza di reddito. Sul mercato poi pesa un altro rischio: l’eccesso di offerta del nuovo nei comuni della cintura metropolitana.
corriere.it

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«Torno tra 2 minuti» Ma è scomparsa da venti anni

MILANO - Alle 12.40 del 16 giugno del 1990 Trevaline Evans uscì dal suo negozio di antiquariato «Attic Antiques» in Church Street a Llangollen, nord ovest del Galles, lasciando un bigliettino in cui diceva «torno fra due minuti». Sono passati vent’anni da quel giorno, ma dell'allora 52enne signora non si è più saputo nulla, tanto che il suo è considerato uno dei misteri più sconcertanti (e tuttora irrisolti) che la polizia locale si sia mai trovata ad affrontare. A due decenni di distanza la gente di Llangollen aspetta ancora delle risposte: da qui la decisione della polizia di rendere pubblico il famoso bigliettino lasciato dalla Evans sulla porta del suo negozio, nella speranza, come dice il Daily Mirror, che qualcuno riesca finalmente a ricordare qualcosa e a far definitivamente luce sul mistero dell’antiquaria scomparsa.

I MOVIMENTI DELLA DONNA - Stando a quanto hanno potuto ricostruire gli agenti riguardo ai movimenti della Evans di quel giorno di venti anni fa, pare che, venti minuti circa dopo essere uscita dal suo negozio, l’antiquaria abbia comprato una mela e una banana e sia stata vista attraversare la strada nei pressi di Castle Street, da dove avrebbe poi fatto ritorno al negozio, come confermerebbe la buccia di banana trovata nel cestino, anche se in effetti nessuno l’avrebbe vista rientrare. Nella bottega antiquaria sono stati rinvenuti anche la borsa e la giacca della donna, vicino ad un mazzo di fiori e a della frutta che evidentemente intendeva portare a casa. In base ai rapporti della polizia, la Evans avrebbe aperto il negozio come sempre alle 9.30, lasciando la sua Ford Escort blu parcheggiata a una trentina di metri di distanza, e durante la mattinata avrebbe ricevuto circa 25 telefonate di amici e clienti e tutti hanno confermato che la donna appariva felice e tranquilla. L’ultimo avvistamento certo risalirebbe alle 14.30 del pomeriggio in Market Street: cinque minuti più tardi, infatti, una donna corrispondente alla descrizione dell’antiquaria sarebbe stata vista camminare lungo la A5 in direzione di Corwen, mentre alle 15.45 ci sarebbe stato un avvistamento simile. Poi, più nulla. La Evans sembra essersi letteralmente volatilizzata e a nulla sono valse le ricerche che si sono susseguite in tutti questi anni. DAI SOSPETTI SUL MARITO AI SENSITIVI - «È senza dubbio l’inchiesta più strana nella quale mi sia imbattuto – disse del 1992 il detective Colin Edwards che era a capo delle indagini – perché non si capisce davvero come sia possibile che una donna felicemente sposata possa svanire senza lasciare alcuna traccia in un sabato mattina di sole e in pieno centro». Come spesso succede in questi casi, il primo sospettato fu il marito Richard che, al momento della scomparsa della moglie, era a Rhuddian a fare dei lavori di ristrutturazione nella loro casa di vacanza: l’uomo è stato arrestato, interrogato e alla fine rilasciato senza alcuna accusa, mentre i presunti avvistamenti della Evans sono continuati e hanno spaziato da Londra alla Francia, per finire addirittura in una remota cittadina dell’Australia. Nel corso delle prime indagini, venne distribuito il disegno di un uomo con un blazer blu che qualcuno disse di aver visto insieme con la signora, ma si trattò di un buco nell’acqua, esattamente come quello del 1993, quando una donna sostenne di aver «avvertito» che il corpo dell’antiquaria fosse sull’argine di un canale vicino a Llangollen e per questo vennero impiegati i cani di ricerca, senza successo, o quello dell’anno prima, quando una medium ammise di «sentire» la presenza della Evans in una foresta delle vicinanze. In realtà, si trattò solo di mitomani. Anche quando il caso venne riaperto nel 2001e furono affissi manifesti della donna scomparsa e si susseguirono appelli in tv, non si fece alcun passo in avanti.
corriere.it

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