domenica 1 febbraio 2009

LITE IN CONDOMINIO, POLIZIOTTO UCCIDE SENEGALESE

CIVITAVECCHIA (ROMA) - Da tempo era in lite con i vicini senegalesi perché non li voleva vedere nel giardino della villetta accanto alla sua dove vivevano. Ma, dopo rapporti fatti di continue liti, un ispettore di polizia ha preso un fucile a pompa che aveva in casa e ha sparato contro un senegalese, da 20 anni in Italia con permesso e lavoro, uccidendolo.


Ora il vice dirigente dell'ufficio immigrazione del commissariato di Civitavecchia, Paolo Morra, di 50 anni, è in stato di fermo per omicidio ed è stato sospeso dal servizio per aver ucciso con due colpi esplosi da distanza ravvicinata Chehari Behari Diouf, un ambulante di 42 anni, che gestiva un banco di articoli di pellame al mercato di piazza Regina Margherita e che manteneva nel suo paese la moglie e i figli. L'omicidio è avvenuto di mattina in via Leonardo Sposito, nell'estrema periferia di Civitavecchia, la città portuale a nord di Roma. Un proiettile ha colpito la vittima ad una coscia recidendo l'arteria femorale. Trasportato nell'ospedale San Paolo, lo straniero è morto poco dopo il ricovero per la forte emorragia mentre i colleghi fermavano l'ispettore e lo portavano in commissariato.

Nel primo pomeriggio, non appena sparsa la voce dell'omicidio, alcune decine di senegalesi si sono radunati per protestare davanti al commissariato al grido di "giustizia, giustizia" bloccando la strada con alcuni cassonetti dei rifiuti. La manifestazione è proseguita in modo pacifico fino a sera.

Ai primi manifestanti se ne sono aggiunti progressivamente molti altri provenienti dalle località vicine. Le indagini sull'omicidio sono condotte dal commissariato di Civitavecchia e coordinate dal pm della Procura di Civitavecchia, Bianca Maria Cotronei. Molti i punti ancora da chiarire, anche per le divergenti versioni dei fatti fornite dall'ispettore e da due cugini e coinquilini della vittima, che hanno assistito all'omicidio e sono stati ascoltati come testimoni. Di fronte agli inquirenti, l'ispettore Morra avrebbe sostenuto di aver sparato accidentalmente mentre tentava di sedare una violenta lite scoppiata tra i senegalesi. Per i due africani il poliziotto ha invece fatto fuoco senza alcun motivo apparente contro il parente, che in quel momento si trovava nel giardino a caricare la merce sul furgone per recarsi al mercato.

I due hanno inoltre aggiunto che in passato c'erano state discussioni con l'ispettore perché quest'ultimo non voleva che i suoi vicini stranieri sostassero nel giardino della loro villetta. Morra si trovava in malattia da circa due mesi. In un terreno limitrofo alla villetta gestiva un allevamento di cani di grossa taglia. Nei primi anni novanta, quando era in servizio al Commissariato del porto, l'ispettore era già stato sospeso dal servizio, indagato e processato per aver sparato contro alcuni uomini in auto che pensava stessero importunando la sua compagna.
di Nando Mori ansa

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