martedì 17 febbraio 2009

X-FACTOR SESTA PUNTATA 16-02-2009

Nuovo appuntamento con X Factor, subito con la presentazione del primo super ospite: Nek. La canzone è “la voglia che non vorrei”, il buon Filippo, storicamente amico di Laura Pausini come la Ventura dell’eleganza, ci spara un meraviglioso live.

Frasi di rito “shono emosshionato, che palco grande” e consueta consegna del disco di platino. Roba che tra un po’ li danno anche ad Ambra Marie.
Nella prima manche si esibiranno i The Bastard, Noemi, Daniele e Andrea. C’è grossa crisi per i gruppi, un video ci mostra gli sfottò di Morgan, che l’anno scorso ne fu un guru, nei confronti della Maionchi, che quest’anno li sta facendo andare… male. Simona già minaccia “Morgan vedi di star calmino se no ci prendiamo a capelli tutta sera”. Ma magari.
I The Bastard aprono le danze con “My Sharona”. In bilico su una pila di gommoni, mentre si strusciano contro delle contorsionisti russe vestiti come dei centauri al Motorshow di Bologna. Uno dei tre sembra fatto, ma si scopre subito che è dovuto al sospensorio tra le gambe. Hanno una simpatia innata che resiste di puntata in puntata e conquista i detrattori. Già salvi.
Tocca a Noemi, con “Ain’t No Sunshine”. La ragazza parte sdraiata, si alza, è in bilico su una specie di scivolo a forma di prato. Se cade fa speck. Il pezzo in italiano gliel’ha scritto Matteo, per la cronaca. Al resto non ho fatto caso perché la coreografia era magneticamente brutta. Per lei complimenti a iosa dai giurati.

Terzo in gara è Daniele. Per lui il difficile scoglio di “Gocce di memoria” di Giorgia. Un inizio da brividi con una “contaminazione musicale” da film voluta da Simona e le note della bellissima canzone. A parte gli occhiali enormi bianchi, superlativo. Mara azzarda qualche obiezione e il pubblico la lincia. Neanche Morgan è soddisfatto. Mah.
Andrea chiude la manche con la “Milano e Vincenzo” di Fortis. Dopo una presentazione di due ore e dieci video a lui dedicati, è alla sua “ultima chance”. Inizio disastroso, recupera qualcosa sul ritornello, condisce il tutto con le consuete crisi epilettiche e due guaiate al microfono. Morgan ha notato i cameraman che applaudivano, ma l’avran fatto perché era finita l’esibizione. A Simona è piaciuto. Maaaah.
È tempo di video-riepilogo, di questi quattro uno andrà al ballottaggio. Prima, rapido viaggio nelle menti bacate dei talenti incompresi. La busta gliela porta la modella che viene proposta per tutti i Sanremo dal 1954 ad oggi e alla fine va tutto in fumo. Passano il turno: Andrea – bah – i The Bastard e, dopo la pubblicità, Noemi. Daniele al ballottaggio, siamo alla follia.

Ed ora quello che – cito Facchinetti – è nato dall’amore di un torero e una diva del cinema. Un incrocio mitologico, praticamente. È invecchiato in maniera atroce. Parliamo di Miguel Bosè, naturalmente. Quello di Operazione Trionfo, giovani. In settimana è anche andato a trovare i ragazzi nel loft; i concorrenti lo omaggiano con un medley dei suoi successi stonato dalla prima all’ultima nota (vedasi Enrico, Andrea e i The Bastard). Lui pare più offeso che onorato.

Nella seconda manche l’ordine sarà: Jury, Farias, Matteo, Ambra Marie ed Enrico.
Parte quindi Jury, il neo entrato, con Virtual Insanity. A Mara è piaciuto, a Morgan pure. Forse mi è sembrato più convincente nella prova d’ingresso, ma io chi sono? Il giudice degli over 65 dell’ospizio di Castegnato? Ecco, quindi bravo.
Ai Farias han tagliato i capelli, quindi ora oltre che brutti sono anche calvi; cantano “Quando nasce un amore”, per la serie azzeccare la canzone. Eccoli. A parte che i capelli se li son tagliati in due, che ora sembrano Enrique Iglesias col toupè; vocalmente meno peggio del solito, tranne in pezzi in cui ho rimpianto la versione di Marco Carta. Non si è ancora capito qual è Puma, Simona si rivolge a uno a caso chiamandolo così, ma non si gira. Puma è uno degli altri tre.
Ecco Matteo, con Stay degli U2. Bravissimo. Miguel Bosè è ammirato – e anche un po’ commosso – citando “bassi e temperanza” perché “si vede che è naturale”. Se continua così sto ragazzo vince.
Ambra Marie alle prese con l’ostico “Amore disperato” di Nada. La ragazza ha preso bene l’assegnazione, minacciando gesti estremi fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Vestita come nell’erotic movie “Taglia sto ceppo di legno”, è assurdamente riuscita a limitare il timbro che stava rendendo tutte le sue canzoni uguali. Era ora.
Si chiude con Enrico, “Impressioni di settembre” della PFM, arrangiato dallo stesso Enrico. Bravo, coinvolgente come una zappa, ma sarà perché ho sonno. I giudici lo stanno incensando, Morgan addirittura dice “Sembravi un cantante”. Paroloni oggi.

Parole di rito con Miguel, collegamento con Scorie. Eccoci al risultato della seconda manche: passano Matteo, Jury, Enrico e i Farias. ASSURDO. Ambra Marie al ballottaggio contro Daniele. Simona è nera, degli incapaci dentro e uno di loro due fuori? Siamo alla follia.

I wish per lui, Wish you were here per lei. Che sia un augurio, sto wish, che cominci a votare gente che ne capisce. I pezzi a cappella saranno Falling per Daniele e Who wants to live forever dei Queen. Grande lui, grandissima lei. È mai possibile? Mara elimina Ambra Marie, Morgan elimina Daniele, decisione finale che spetta, giustamente, a Simona. La Ventura, a malincuore, elimina Ambra Marie, lasciando Noemi unica donna in gara.
realityhous

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