mercoledì 11 febbraio 2009

Il cucchiaio è una culla: l’anoressia raccontata da Yu Yu...

Giuditta Guizzetti, in arte Yu Yu, scala le classifiche con la celebre “Mon petit garçon” ed è subito un successo: la canzone passa nelle radio e viene anche utilizzata in un celebre spot televisivo. Yu Yu ripete il successo con "Bonjour bonjour", altra hit che fa di lei una delle voci pop più promettenti. Purtroppo però il sogno s’infrange e la prima etichetta discografica non punta più su Yu Yu. Giuditta non si arrende e si mette a fare la barista a Bergamo. Ma la sua vita è sempre più vuota. Così inizia la battaglia con il cibo e la bilancia. Giuditta arriva a pesare 36 chilogrammi e quando il suo destino appare segnato ammette di essere malata e chiede aiuto…


Il racconto della battaglia contro la bestia, così come la chiama lei, dell’anoressia è contenuto nel libro “Il cucchiaio è una culla” (Aliberti Editore, 2008)

Giuditta ha deciso di rilasciare un’intervista per il blog Psicologo in Famiglia, riportata di seguito:

Dott.ssa Francesca Saccà: Giuditta, perchè hai sentito il bisogno di scrivere un diario?

Giuditta: Ho sempre avuto l’abitudine di tenere un diario “sul comodino”. Li ho tenuti tutti e la cosa che mi diverte sempre è chiedermi cosa ho fatto il 3 marzo 1997 (es.) e poterlo andare a rivedere. Ovviamente questo è un diario ben diverso da tutti gli altri. Quando mi hanno detto che sarei dovuta rimanere quattro mesi a Todi in un centro per disturbi alimentari, mi sono dovuta creare una sorte di “scusa” in testa…nei confronti della “bestia”… “Mi ritiro semplicemente per scrivere un libro”, mi sono detta…Inoltre è una delle prime cose che mi hanno consigliato come una sorte di terapia. Avevano ragione. Spesso rileggo pagine, frasi, parole…per non dimenticare…







Dott.ssa Francesca Saccà: Ti va di spiegarci il significato del titolo: “Il cucchiaio è una culla”?

Giuditta: E’ una frase che ci ripetevano spesso durante gli estenuanti pasti. Avevamo l’abitudine di riempire il cucchiaio con un chicco di riso alla volta, mezza pennetta triturata….Il cucchiaio non è nemico…E piano piano il cucchiaio è diventato vita…una culla…L’inizio…Affidarsi…lasciarsi cullare…vivere…









Dott.ssa Francesca Saccà: Come potresti descrivere la tua malattia ad una persona che non ne sa nulla?

Giuditta: Non saprei davvero spiegarla a parole…Posso senz’altro affermare che non la auguro al mio peggior nemico. E’ schiavizzante, ossessiva, meschina e l’illusione di benessere è solo ed unicamente una terribile menzogna che la tua mente totalmente offuscata riesce ad imporre alla tua vita…rovinandotela….









Dott.ssa Francesca Saccà: Che consiglio daresti ad una ragazza che sta vivendo oggi il tuo stesso problema?

Giuditta: Affidarsi, affidarsi, affidarsi…. A chi di competenza….A non isolarsi….E soprattutto a non abbassare mai la guardia. Da quando sono uscita da Todi, dopo pochi mesi ci sono ricascata in un baleno….Mi sono fatta subito ricoverare. Non ho permesso alla bestia di averla vinta un’altra volta..









Dott.ssa Francesca Saccà: Quali sono oggi i tuoi obiettivi e cosa ritieni di aver imparato da questo percorso doloroso?

Giuditta: Il mio obiettivo principale è riuscire a stare davvero meglio. Con grande rammarico ho la quasi totale convinzione che al 100% non se ne esca….Ma sto lottando per il 99. E’ una lotta continua e molto faticosa…Ma ripeto non abbasso mai la guardia…Oggi, a mente lucida, vedo la sofferenza procurata alle persone a me più care. E, certe violenze procurate al tuo organismo te le porti dietro….









Dott.ssa Francesca Saccà: A differenza di altri vip che hanno avuto o hanno problemi psicologici ma tendono a nasconderli, tu hai avuto la forza di rivelarti al pubblico e fare della tua esperienza una testimonianza importante per altre persone che come te soffrono di anoressia. Oltre a farti i complimenti per questo, ti domando: “Credi che i media, in particolar modo la televisione, debbano mostrare una maggiore attenzione alle problematiche psicologiche dei più giovani?”

Giuditta: Scusa, la parola vip mi fa un po’ sorridere e, non mi sono mai sentita tale… La pubblicazione di questo diario è avvenuta per una serie di circostanze, ma l’idea di poter in qualche modo aiutare altre ragazze o ragazzi è stata la chiave di tutto. Per quanto riguarda i media e la televisione…dico semplicemente che non bisognerebbe parlarne solo quando se ne parla….E’ un po’ una contraddizione ma spesso il sipario ai problemi si apre solo quando fanno clamore…Un po’ mi sento parte di questo sistema…ma per una volta Giuditta sta usando Yuyu per dar voce ad una malattia che ancora oggi è un po’ in sordina…che fa paura….











In conclusione….

Ringrazio Giuditta per la sua disponibilità e cortesia, soprattutto perché ritengo che il suo libro-diario- testimonianza possa essere un valido aiuto per tutte le ragazze e i ragazzi, ma anche per i genitori, che combattono con la dolorosa problematica dell’anoressia.

Apprezzo fortemente l’intelligenza di Giuditta che decide di utilizzare “Yu Yu”, il personaggio che l’ha portata sotto i riflettori, come strumento per arrivare ai media e dare la voce a un problema di cui ancora si parla troppo poco.

Yu Yu questa volta non canta ma decide di far luce su un problema, un grave problema quello della lotta contro “la bestia”, “l’anoressia”.

Così accade nella vita vera, quella che non risparmia nessuno, che fa cadere famosi come non famosi…perché non è vero che il successo ripaga di tutto come non è vero che i personaggi famosi sono icone intoccabili, con una vita agiata e senza problemi…

Credo che la nostra televisione abbia bisogno di persone che, come Giuditta, sappiano dar voce a bisogni e problemi di una generazione che necessita sempre più di essere rappresentata per quello che è, anche se questo vuol dire sofferenza psicologica, e non solo per come “dovrebbe” essere…

Grazie Giuditta, in bocca al lupo per tutto….

Grazie a mio marito Leonardo, che mi ha aiutato nella realizzazione di quest’intervista….

Dott.ssa Francesca Saccà
psicologoinfamiglia.myblog.it
www.yuyu.it

1 commenti:

Pupottina ha detto...

non sapevo che avesse fatto questa fine!