giovedì 11 febbraio 2010

Gli occhiali per il 3D e la nostra salute


Occhiali 3D, sì o no? Questo amletico dubbio è calato come un’ombra scura sulla prosperità del cinema 3D e attorno ad esso si sta concentrando il dibattito mediatico di questi giorni. Il primo allarme sulla effettiva sicurezza di questi dispositivi per gli occhi è stato lanciato dal Codacons. L’associazione dei consumatori ha infatti denunciato ai Carabinieri del Nas l’assenza del marchio CE negli occhiali consegnati agli ingressi dei cinema, sottolineando come nella maggior parti dei casi si tratti di prodotti “Made in china”, pericolosi per la salute dei consumatori.

In attesa dei risultati delle indagini dei Nas che accerteranno l’esistenza di eventuali irregolarità come dobbiamo comportarci? Quali sono i rischi effettivi per i nostri occhi? Dobbiamo effettivamente preoccuparci per la nostra salute? Abbiamo rivolto questi interrogativi a Maria Laura Ciccarelli, ortottista dell'IRCCS San Raffaele Termini.

Le lenti in sé non sono dannose. “Mi sono confrontata con molti colleghi ed ottici – ha detto la dott.sa Ciccarelli - e posso affermare che siamo tutti concordi nel non ritenere le lenti 3D dannose. In oculistica e in ortottica le utilizziamo per determinare il senso della profondità o stereopsi. La stereopsi è il livello più alto della visione binoculare e si saggia anteponendo davanti agli occhi occhiali polarizzati, che consentono di percepire determinate immagini in tridimensione. Il presupposto per la percezione in rilievo è una buona acutezza visiva in ciascun occhio ed un normale allineamento degli occhi. Senz’altro è importante che la qualità delle lenti sia garantita per cui benvenga il riconoscimento del marchio CE ma per quel che riguarda gli effetti collaterali come nausea o mal di testa credo sia necessario fare chiarezza”.

Il cinema 3D come i videogiochi. “In realtà – spiega la Ciccarelli - a creare disagi fisici come nausea, mal di testa e simili non sono gli occhiali 3D bensì la velocità della sequenza delle immagini”. A livello di stimolazione per gli occhi il cinema 3D può essere paragonato ai videogiochi. Dunque l’uso prolungato di una visione ipercinetica-iperstimolante, in determinati soggetti predisposti per cause diverse, può provocare fastidi o disturbi, allo stesso modo di un uso eccessivo di un video-gioco. “Per fare un esempio del tipo di sforzo a cui sottoponiamo i nostri occhi in questi casi basta pensare al fastidio che avvertiamo quando, guardando fuori dal finestrino di un treno in corsa, fissiamo i pali che ci passano davanti”.

Non dimenticare la propria correzione ottica. “Un altro errore molto comune che può causare affaticamento e fastidi – continua la Ciccarelli - è quello di indossare gli occhiali 3D senza il supporto della propria correzione ottica. Come spiegavo prima, il presupposto per la percezione in rilievo è una buona acutezza visiva in ciascun occhio ed un normale allineamento degli occhi. Quindi, per ottenere un buon risultato della tridimensionalità ed evitare mal di testa e nausee, le lenti 3D vanno utilizzate anteponendole alla correzione ottica in uso”.

L’igiene è fondamentale. “Per la prevenzione di patologie flogistiche – conclude la Ciccarelli – l'igiene è fondamentale. E’ quindi consigliabile che nelle sale cinematografiche vengano distribuite lenti 3D CE monouso o in alternativa occhiali sigillati che abbiano subito un processo di sterilizzazione”. (kataweb)

1 commenti:

DAIDE ha detto...

Un mal di testa quella volta che siamo andati a vedere Avatar