sabato 2 febbraio 2008

SCIENZIATI BRITANNICI PRONTI A CREARE SPERMA DA DONNE ROMA -

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DAIDE ha detto...

Addio ai papà. O, meglio, al contributo biologico maschile per concepire un figlio. Scienziati britannici hanno infatti annunciato di aver messo a punto una tecnica per 'trasformare' le cellule del midollo osseo della donna in spermatozoi, con il risultato di 'tagliare fuori' l'uomo dal processo del concepimento.

Lo studio, pubblicato sulla rivista New Scientist, è di alcuni ricercatori della Newcastle upon Tyne University ed ha oggi conquistato ampio spazio sulla versione online del quotidiano britannico 'Daily Mail'. La tecnica si focalizza sull'utilizzo delle cellule staminali, le 'cellule bambine' in grado di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellule: i ricercatori intendono infatti prelevare cellule staminali dal midollo osseo di donne donatrici per poi 'trasformare' tali cellule in sperma attraverso l'utilizzo di speciali vitamine e sostanze chimiche. Il biologo Karim Nayernia, della Newcastle University, ha già richiesto i permessi necessari e si dice pronto a dare il via alla sperimentazione "entro due mesi".

L'esperto, che ha già sperimentato la tecnica sui topi, sostiene che 'sperma femminile' ad uno stadio iniziale potrà essere prodotto entro due anni, mentre si potrà arrivare a produrre sperma 'maturo' in grado di fertilizzare un ovulo entro cinque anni. Sperma allo stadio iniziale è in passato già stato ottenuto da cellule staminali del midollo osseo maschile. La nuova tecnica avrebbe però una 'limitazione': un futuro, eventuale utilizzo dello sperma prodotto da donne permetterebbe la nascita solo di femmine, poiché allo 'sperma femminile' mancherebbe il cromosoma Y. Intanto, afferma il 'Daily Mail', è in atto nel Parlamento britannico una revisione delle leggi riguardanti la procreazione ed è "probabile che si permetta l'utilizzo di sperma e ovuli artificiali nei trattamenti di fecondazione artificiale, ma solo per coppie eterosessuali".

Gli scienziati affermano che questa tecnica innovativa potrà portare a nuovi trattamenti per la cura dell'infertilità. Ma l'annuncio ha già dato il via alle polemiche: molti sono infatti i contrari che sottolineano come, in realtà, in questo modo si apra la strada ad un futuro di bambini concepiti interamente con metodi artificiali e, soprattutto, ad un'allarmante prospettiva che vede gli uomini totalmente esclusi dal processo della creazione della vita. Al contrario, si creerebbero le condizioni per permettere alle coppie lesbiche, rilevano i critici, di poter avere bambini biologicamente "propri". Altri scienziati invitano invece alla prudenza, sottolineando come tale ricerca sia ancora alle fasi iniziali e saranno dunque necessari molti anni prima di arrivare ad un suo impiego pratico. Vari ricercatori inglesi, poi, avvertono anche del rischio che bambini nati da tali tecniche possano presentare seri problemi di salute, come verificatosi, affermano, nei topi impiegati nelle sperimentazioni già effettuate.

Ma le sfide in campo di procreazione non finiscono qui. I ricercatori del Butantan Institute in Brasile, rende noto il Daily Mail, affermano di aver trasformato cellule staminali embrionali di topi maschi sia in sperma che in ovuli e starebbero ora conducendo sperimentazioni utilizzando cellule staminali della pelle. Si aprirebbe così uno scenario del tutto inedito: uomini gay potrebbero in futuro ottenere ovuli dalle proprie cellule staminali. Gli ovuli, è lo scenario disegnato dai ricercatori brasiliani, potrebbero venire fecondati dallo sperma del partner e poi essere impiantati in una 'madre surrogata'.