venerdì 29 febbraio 2008

OLIVIERO TOSCANI


Oliviero Toscani, campagna contro la violenza sulle donne


ROMA (28 febbraio) - La nuova pubblicità shock di Oliviero Toscani, realizzata per la campagna promossa dal settimanale Donna Moderna contro la violenza sulle donne, non piace né al Moige (Movimento italiano genitori) né all'Osservatorio sui diritti dei minori. La foto di Toscani che ritrae due bambini completamente nudi, un maschio e una femmina, indicati rispettivamente come carnefice e vittima, «rappresenta una provocazione inutile e dannosa per i bambini» dice Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale Moige, annunciando che ricorrerà subito all'Istituto di autodisciplina pubblicitaria per chiedere ufficialmente il ritiro della foto. «Nessuna pretesa comunicativa giustifica un impatto shock del genere, nel quale l'immagine che si vede stravolge la verità e la realtà delle cose, raffigurando bambini ancor più indifesi perché nudi, ed associando loro il concetto di violenza».

Scala sostiene che questa pubblicità «arriva anche in un momento particolarmente infelice, un periodo in cui la cronaca riporta ogni giorno episodi che hanno come vittime i bambini: ultimi, in ordine temporale, il caso di pedofilia di Agrigento e la terribile vicenda di Gravina». Per Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori «l'ennesima provocazione di Toscani costituisce un imbarazzante autogol, antitetico al momento storico in cui intorno ai bambini tutti siamo chiamati a costruire muraglie di protezione. Neanche la più fervida immaginazione sociologica riesce ad intravedere attinenza tra la foto e il suo presunto obiettivo sociale». L'avvocato Antonino Napoli, responsabile del dipartimento giustizia dell'Osservatorio chiede a sua volta«un intervento d'ufficio, immediato, del Comitato e del Giurì per la pubblicità a verificare la conformità dell'asserita campagna sociale all'articolo 11 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale, che prevede una cura particolare ai messaggi che si rivolgono ai bambini e agli adolescenti o che possono essere da loro ricevuti e che non devono contenere nulla che possa danneggiarli psichicamente, moralmente o fisicamente».
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