mercoledì 20 febbraio 2008

CINA: PAPERINO CENSURATO

PECHINO - Paperino e Topolino saranno banditi dagli schermi televisivi cinesi nelle "ore d'oro" della sera, quando decine di milioni di ragazzi cinesi si mettono...

2 commenti:

DAIDE ha detto...

davanti alla TV. Lo ha decretato la State Administration of Radio, Film and Television (Sarft, l'organismo addetto alla censura) che oggi ha annunciato l'estensione di un'ora - dalle cinque alle nove di sera - del divieto per tutte le reti televisive di trasmettere cartoni animati stranieri. La misura è stata presa per "creare un ambiente favorevole per l' innovazione nell'industria cinese dei cartoni animati". La Sarft ha inoltre chiesto alle reti televisive di mantenere un rapporto di 7 a 3 tra le trasmissioni di cartoni cinesi e di cartoni stranieri. La decisione viene mentre è in corso una campagna di "moralizzazione" del contenuto delle trasmissioni televisive e radiofoniche che, secondo la politica promossa dal presidente Hu Jintao, devono riflettere un' immagine "armoniosa" della società.

Le autorità cinesi ritengono che l'esigenza di mostrare anche dagli schermi televisivi (e da quelli dei computer, se si considera che anche Internet subisce continuamente pesanti interventi censori) una realtà di armonia sia diventata impellente con l'avvicinarsi delle Olimpiadi, che si terranno dall'8 al 24 agosto a Pechino. Il primo divieto ai cartoni stranieri - dalle cinque alle otto - era stato imposto nell'estate del 2006, anch'esso motivato dalla necessità di proteggere l'industria locale, che nel 2007 ha prodotto 186 cartoni con un aumento del 23 per cento sull'anno precedente. I siti interattivi su Internet, il principale canale di espressione dell'opinione pubblica cinese nonostante la censura, ospitano un gran numero di commenti, in gran parte critici verso l'ennesimo intervento censorio."Non ci sarà più concorrenza ed i cartoni cinesi non avranno lo stimolo a migliorare", ha scritto su Sina.com un navigatore che si firma BJ. "La chiave é migliorare la qualità dei cartoni cinesi", ha aggiunto un altro anonimo cittadino, "la gente li guarderà quando saranno migliorati". I cartoni animati stranieri, americani ma anche giapponesi e sudcoreani, sono molto seguiti in Cina, dove sono disponibili nei DVD pirata a prezzi accessibili a tutte le tasche. Il primo cartone ad arrivare in Cina è stato, nel 1981, il giapponese Astro Boy. Nel corso della campagna moralizzatrice sono stati banditi, per ragioni non chiare, oltre a quelli "volgari" anche tutti gli spettacoli che hanno un contenuto che si riferisce alla magia e ad eventi soprannaturali. Secondo un articolo pubblicato dal Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito Comunista Cinese, solo pochi film di qualità, come quelli nei quali compare il giovane mago Harry Potter, popolarissimo anche in Cina, verranno esentati dal divieto.

madman ha detto...

potevamo stupirli con effetti speciali....
Adesso non più...
Potenza del regime!!!