venerdì 16 maggio 2008

PECHINO 2008: PISTORIUS PUO' ANDARE ALLE OLIMPIADI

MILANO - Oscar Pistorius è stato ammesso alle Olimpiadi di Pechino fra i normodotati. La decisione del Tas (Tribunale arbitrale dello sport sportivi) di Losanna è stata annunciata, nel corso di una conferenza stampa a Milano, dal legale dello stesso atleta sudafricano, che corre con protesi in fibra di carbonio al posto della gambe.


Non ci sono prove che le protesi con cui gareggia Oscar Pistorius diano effettivamente all'atleta sudafricano un vantaggio sugli avversari. Questa in sintesi la motivazione con cui il Tribunale arbitrale dello sport ha ribaltato la decisione della Iaaf.

Il Tas ha accolto il ricorso di Pistorius ammettendolo dunque con effetto immediato a partecipare alle competizioni organizzate dalla Iaaf tra i normodotati: il sudafricano è dunque eleggibile anche per le olimpiadi a partire da Pechino. "La Iaaf - spiega in un comunicato il Tas - non ha fornito la prova che gli effetti biomeccanici dell'utilizzo di una tale protesi diano vantaggi a Pistorius nei confronti degli altri atleti".

ORA POSSO RINCORRERE SOGNO OLIMPICO
"Ora posso rincorrere il mio sogno di partecipare alle Olimpiadi. E se non saranno quelle di Pechino saranno quelle di Londra 2012". E' stato questo il primo commento di Oscar Pistorius, in una conferenza stampa a Milano, dopo la decisione del Tas di riammetterlo alle gare fra gli atleti normodotati.

DAL SUDAFRICA A PECHINO, LA LUNGA CORSA DI OSCAR
Oscar Pistorius ce l'ha fatta. La sua battaglia per poter partecipare alle Olimpiadi è finita con il parere positivo del Tas: può gareggiare con i normodotati ai Giochi di Pechino, se otterrà il minimo. La richiesta del 21enne sudafricano, campione paralimpico del 2004 ad Atene, era stata bocciata a gennaio dalla Iaaf, la federazione internazionale di atletica.

Uno studio compiuto da esperti dell'università di Colonia aveva accertato che la protesi in fibra di carbonio, con cui Pistorius corre, "gli offrono chiari vantaggi meccanici e di conseguenza non può partecipare alle gare che si svolgono sotto l'egida della Iaaf". Pistorius è detentore del record del mondo sui 100, 200 e 400 m piani. Corre grazie a particolari protesi in fibra di carbonio.

L'atleta sudafricano è nato a Pretoria con una grave malformazione (non aveva i talloni), per questo motivo all'età di undici mesi gli hanno amputato entrambe le gambe.

Negli anni del liceo ha praticato il rugby e la pallanuoto, poi un infortunio lo portò all'atletica leggera, dapprima per motivi di riabilitazione, poi per scelta. Alle Paralimpiadi di Atene, all'età di 17 anni, Pistorius vinse il bronzo sui 100 metri e l'oro sui 200, battendo anche atleti amputati singoli più quotati di lui, come gli statunitensi Marlon Shirley e Brian Frasure. Fin dal 2005 ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati alle Olimpiadi di Pechino 2008. La Iaaf il 13 gennaio scorso ha respinto questa richiesta, sostenendo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi".

A giugno dello scorso anno gli organizzatori del Golden Gala di Roma lo ammisero a competere al Golden Gala tra i normodotati nel gruppo B dei 400 metri e il sudafricano si è piazzato al secondo posto. Pistorius detiene il record del mondo per amputati su tutte e tre le distanze su cui corre: 10.91 sui 100, 21.58 sui 200 e 46.56 sui 400.

6 commenti:

Nana ha detto...

come sono felice...lo speravo tanto^^

Gianna ha detto...

Perfetto!

Nikka ha detto...

medaglia d'oro!... ;)
buona giornata a tutti :)

Anonimo ha detto...

Sono contenta ....credo sia giusto cosi, anzi bisogna essere orgogliosi che persone come loro si impegnano e andrebbero guardati come gli altri ......spero che abbia delle soddisfazioni

fantamarco ha detto...

Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha riesaminato il caso e ha riconosciuto che non era giusto ecluderlo, nonostante l'indiscutibile vantaggio delle protesi in fibra di carbonio. Pertanto ha dato il permesso a Pistorius di partecipare alle Olimpiadi a condizione che corra senza protesi.

Ste ha detto...

Non ho letto il verdetto ma quello che spero abbiano capito è che lo sport, per sua stessa natura, non discrimina le persone. Per un portatore di handicap (o diversamente abile come si usa dire oggi) poter confrontarsi a armi pari con chi è "normale" (virgoletto appositamente) è già una prima vittoria contro chi li vede diversi.
E' un grande giorno per lo sport.
Ste