sabato 14 giugno 2008

Sangue Impazzito

Uomini, domenica
gente che allegra va
risveglia la città
Dormono le fabbriche
in giro ancora io
vivo non lo so

E incontro anche te
che corri a pregare un po' Dio
la strada la so...
e penso che un tempo
quel tempio era mio
e mi chiedo perché
un giorno ho detto addio

Corro via, ma non so se
fuggire o rincorrere
qualcosa forse chi
sono qui e dentro me
sangue impazzito
che mi spinge fino a voi

Correte di più
sognando un futuro così
vi guardo da qui
e penso che un tempo
quel campo era mio
e mi chiedo perché
un giorno ho detto addio

un giorno ho detto...

4 commenti:

Nana ha detto...

buon giorno^^

certo che Renga ha una voce che fa venire i brividi...

questa canzone è stata definita dai critici il momento dell'apice della carriera dei timoria...
a me sinceramente questa canzone mi ha lasciato spiazzata...
è forte come testo e anche il video non è da meno...

cmq non si discute sul loro talento^^

buon fine settimana!

ps: chiunque sia stata l'anima pia che ha messo a posto il mio post...grazie!
nell'eventualità che senza saperlo l'ho fatto io...mi complimento con me stessa!!!

Giacomo ha detto...

Ciao a te, Nana!

Anima pia?

Vedrai che, se ti impegni, lo farai da te al prossimo post!
:)

Il testo è davvero intenso e.. pesante... Rendersi conto di aver "detto addio" agli amici... alle persone care... tutto questo.. per aver scelto una vita "da sballo".

La canzone è tra le mie preferite...

Forse, è anche un invito a non isolare chi è finito in questo guaio...

Ad aiutarlo a tornare in quel tempio che un giorno era anche suo o in quel campo che un giorno era anche suo...

Qualcuno di voi è ancora "piccolo"...

A me, è accaduto di rivedere, dopo anni dei ragazzi che conoscevo... con i quali uscivo in compagnia da ragazzino e che erano finiti in pessimi giri...

Ti senti in colpa... anche se la scelta è stata loro... ti senti un po' in colpa perché pensi: forse, se avessi dato una mano... se avessi tenuto unita la compagnia .. qualcuno non sarebbe finito male..

ti senti in colpa.. io non ho saputo far nulla..

che ne pensate?

Nana ha detto...

..se vuoi prorpio la mia sincera opinione...ognuno decide della propria vita...e tu qualunque cosa faccia non hai il diritto nè il potere di fermarli...

sentirti in colpa per cosa?perchè loro hanno scelto una vita piuttosto che un'altra?
...non penso che quel sentimento sia senso di colpa, bensì pietà...

l'unica cosa che si può fare è aspettarli...
loro hanno scelto una vita diversa dalla nostra, un diverso giro, un diverso modo di vivere che noi consideriamo sbagliato...
ma non ne conosciamo le ragioni...
l'unica cosa che un amico, uno vero, può fare è attendere l'altro e accoglierlo a braccia aperte quando ritornerà nel tempio che è anche suo...
e fargli sentire affetto e dolcezza e comprensione...

non senso di colpa,
non pietà...

io la penso così...

Anonimo ha detto...

Ciao Giacomo.
io la penso esattamente come la Na...

ma forse questo è solo perchè viviamo due situazioni diverse e le nostre esperienze di conseguenza sono differenti...

all'inizio è vero ti senti in colpa...ma poi se ci pensi quel sentimento degenera in pietà, in compassione...
tutti e tre sono sentimenti sbagliati se realmente si vuole aiutare l'amico uscito dal tempio a rientrarci...

se sul serio era un'amicizia forte allora l'unico sentimento col quale lo riaccoglierai è amore, affetto...

per esperienza personale posso assicurarti che più ti fai vedere debole e pietoso nei loro confronti meno li aiuterai a rientrare...

sono giovane...
ma certe esperienze le ho già vissute nella mia compagnia...
per questo io e la Na siamo così dure e risolute su questo problema...

ciao,
Sara