sabato 26 aprile 2008

La televisione gonfia

Questo è il racconto della finale del Grande Fratello 8, vista da una prospettiva insolita: la prima fila alla sinistra di Alfonso Signorini nello studio del reality.
Da tutta questa esperienza ho tratto un unico convincimento: mi piace guardare la televisione. Quel rettangolo di plastica nero, il telecomando in mano, la certezza di guardare e non essere guardati è un piacere del quale non intendo privarmi.

Tuttavia, metterò a frutto questa serata di sofferenze - provateci voi a stare seduti su un gradino senza schienale e a contrastare la naturale propensione ad assumere la posa detta della ‘vecchia con il rosario in mano’ per quattro ore consecutive - per raccontare tutto ciò che ho visto e che non sapevo del programma.


Specie umane. Il primo approccio, timido, con la gioiosa macchina da guerra del GF all’entrata principale di Cinecittà. “Mi scusi, dovrei essere in lista per andare a vedere il Grande Fratello”. “Lei chi è? Parenti, amici, concorrenti, ospiti? Me dia n’indizzio e s’accosti”. Eseguo e aspetto. Pochi secondi dopo l’urlo: “Eccola! L’ho trovata. Ciaoooo”.

“Un centimetro vale un posto per me!”. Con questa frase sibillina la ragazza nerovestita incaricata di sistemare il pubblico in sala mi intimava di stringermi per lasciare spazio ad altre quattro persone sulla panchetta. Mentre riflettevo sul rapporto tra centimetri di panchetta e culi a sedere mi transitava innanzi una signora dell’approssimativo peso di centoventi chili, che per fortuna non ha preteso di sedersi nel centimetro a fianco a me.

La pezza. Prima di ogni blocco di trasmissione, un signore passa la pezza sul pavimento, che deve apparire lucido e senza pedate.

La televisione gonfia. Tutti i personaggi della tv, visti dal vivo, sono più piccoli e più magri. Prendiamo Alessia Marcuzzi. Il miniabito stretch fasciante, de visu, non fa lo stesso effetto. Il mitico sedere della Marcuzzi, avvolto nel tessuto elasticizzato bianco, sembra il sederino sfuggente di neonatino nelle fasce, le sue monumentali tette sono un seno normalissimo, il volto è scavato. Lo stesso dicasi per i concorrenti. Silvia non è affatto monumentale come sembra, Christine e Teresa piuttosto magre, Lina un po’ forte di fianchi ma snella per il resto. Io sono stata inquadrata, mi hanno riferito a casa, e sono curiosa di vedere nella registrazione se da guancia a guancia entro nel 16/9.

Le regole della scatola. I ragazzi e le ragazze nerovestiti del servizio d’ordine sono inflessibili con le mandrie. ‘Spegnete i telefonini’, ‘nascondete le borse’, ‘buttate le gomme da masticare’, ‘non bevete alla bottiglietta’, ’state seduti’, ‘applaudite sempre’ sono gli ordini perentori che vengono impartiti dagli inflessibili guardiani dell’ortodossia televisiva. Ho visto i caporali più agguerriti, a dieci secondi dal rientro in studio, urlare “ingoia!” a qualcuno che non aveva buttato la cingomma.

Teleparenti. I parenti dei concorrenti siedono in una sezione apposita dello studio e godono del privilegio di ottenere, a richiesta, delle bottigliette di acqua minerale. Per contro, hanno una domatrice personale, ovvero una grintosissima signora addetta al loro assetto in studio. Ella ha potere di vita e di morte su di loro. Si informa rapida delle esigenze fisiologiche impellenti e ridispone le caselle per non lasciare spazi vuoti e bada ad evitare i ricongiungimenti precoci con i concorrenti usciti.

Gli invasati. A voi, gente snob che non comprende le masse (mica come la Lega) potrà sembrare incredibile, ma ci sono pullman organizzati e signore di famiglia che partecipano al Grande Fratello con un entusiasmo che rasenta la possessione. Ho visto tre ragazze dire ad Alfonso Signorini “quanto sei bello”, un tipo sulla quarantina raggiungere i parenti di Gianfilippo e abbracciare con trasporto l’ignara sorella di lui, un distintissimo giovinotto incravattato minacciare “Se non vince Mario finisco su Blob per una settimana” (e lì ho apprezzato che dicesse Blob e non Striscia la Notizia), molte signore urlare a Lina, Christine, Teresa per fotografarle, una signora distinta raccomandarsi con una persona dello staff: “Sono Elena di Andrea (qualunque cosa significasse), dopo posso fare una fotografia a Francesco, anche tardissimo, dopo l’una?”. Ho visto signore anziane maneggiare con scioltezza camere digitali, cellulari e qualsiasi altro dispositivo atto a riprodurre immagini fisse o in movimento. Alla faccia dell’arretratezza tecnologica.

E dunque, ho assistito così al trionfo di Mario. Uno che il Grande Fratello non l’aveva neppure mai guardato, e ci ha guadagnato 500.000 euro. Io arrivo così alla fine dell’ottava edizione, senza saltare neppure una puntata e il mio conto in banca ammonta a 2.000 euro.

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