sabato 24 aprile 2010

Claudia Pandolfi dopo essere stata investita da un paparazzo. «Era tutto il giorno che mi seguiva»

ROMA — La lite con il paparazzo, il bruciore insopportabile agli occhi, la caduta sull’asfalto dopo essere stata trascinata dall’auto del fotografo Mauro Terranova. I passanti che accorrono, l’ambulanza, l’ospedale. Claudia Pandolfi ricorda tutto del drammatico pomeriggio di giovedì a piazza Vescovio. È dolorante ma lucida. Il suo racconto ha aiutato la polizia a ricostruire quanto accaduto.

«Sapete perché mi ha fatto finire in ospedale? — ha detto l’attrice agli investigatori —. Perché non volevo che scoprisse dove abito. Era tutto il giorno che mi seguiva. Alla fine non ce l’ho fatta più, l’ho affrontato. Gli ho detto: "Allora? Che vogliamo fare? Mettiamoci d’accordo. Fammi due foto, e così la facciamo finita"». Dall’Umberto I, dove è ricoverata, Claudia Pandolfi ha ripercorso gli attimi prima dell’aggressione. «"Io faccio come mi pare", mi ha detto, e allora l’ho avvertito che avrei chiamato la polizia — ha aggiunto l’attrice —. Ha perso il controllo, mi ha sparato addosso lo spray al peperoncino. Non vedevo niente, avevo la mano incastrata nel finestrino dell’auto. Mi sono appoggiata con l’altra nel tentativo di liberarmi, ma lui è partito. Forse non ho nemmeno urlato. Ricordo solo che mi sembrava di fare surf...». Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo Pandolfi investita, fermato un paparazzo

Un lancia scariche elettriche e lo spray urticante sequestrato al paparazzo (Ansa)
Un lancia scariche elettriche e lo spray urticante sequestrato al paparazzo (Ansa)
Le condizioni dell’attrice (due costole rotte e un versamento al polmone) sono stazionarie, ma non preoccupanti. Dopo l’operazione subita resterà in ospedale ancora qualche giorno. «È una persona molto forte, ha trovato la forza di reagire e di sdrammatizzare», ha spiegato l’agente della Pandolfi. «I giornali non hanno esagerato», ha precisato ancora l’attrice che ha ricevuto fiori e poesie dai fan, e messaggi di solidarietà dai colleghi. Intanto Terranova è a Regina Coeli accusato di lesioni gravissime e uso di arma impropria. Gli investigatori gli hanno sequestrato, oltre alla macchina fotografica con gli scatti di giovedì, anche una pistola elettrica, proibita dalla legge. Tre anni fa era stato segnalato alla polizia proprio dalla Pandolfi perché aveva violato una proprietà privata. L’arresto del paparazzo è stato convalidato, nei suoi confronti il pm Andrea Mosca ha chiesto al gip Carmine Cataldo l’emissione di una misura cautelare in carcere. «Mi sono spaventato, ho fatto una sciocchezza. Lei pretendeva di vedere le foto. E io ho solo cercato di andare via», ha detto Terranova alla polizia. Oggi il fotografo sarà interrogato dal giudice.
CORRIERE.IT

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