domenica 30 maggio 2010

Cambogia: «La ragazza della giungla» lascia ancora la civiltà e torna nella foresta

MILANO - La ragazza della giungla è tornata nella foresta. Proprio come il protagonista de «Il ragazzo selvaggio», il celebre film di François Truffaut ispirato alla storia vera di un dodicenne trovato allo stato brado nei boschi dell'Aveyron all’inizio dell’Ottocento, sembra che Rochom P'ngieng, dopo tre anni di vita «civile», non abbia resistito al richiamo della foresta e di nuovo abbia fatto perdere le sue tracce. L'ha riferito ai media asiatici Sal Lou, padre della ragazza che, nel 1989, quando aveva appena 8 anni, mentre pascolava bufali, si perse nella giungla cambogiana, in una zona a circa 600 km dalla capitale Phnom Pehn. Per diciotto lunghi anni Rochom avrebbe vissuto sola nella giungla e sarebbe stata ritrovata all'improvviso nel 2007 quando alcuni contadini la beccarono mentre tentava di rubare riso nella loro fattoria. La giovane fu più tardi riconosciuta dal padre, il poliziotto Sal Lou, e tornò a vivere con la sua famiglia.RICERCA - La storia, che fece rapidamente il giro del mondo, in questi giorni è ritornata sulle prime pagine dei giornali orientali. Da martedì scorso, infatti, di Rochom non si sa più niente. Gli abitanti del piccolo villaggio nell'isolata provincia nordorientale di Ratanakiri affermano che probabilmente la ragazza è tornata nella giungla. Per tre giorni, suo padre assieme agli altri famigliari, ha cercato la ventinovenne anche nei villaggi limitrofi e nella sconfinata giungla: «È scomparsa martedì sera mentre stava andando a fare un bagno - ha dichiarato il padre della ragazza in un'intervista telefonica - io e mio figlio la stiamo cercando nella foresta. Non ci sono segni che facciano pensare che la sua sparizione sia uno scherzo. Sono certo che è tornata nella foresta». Anche la polizia locale, guidata da un'investigatore, Mao Vicheth, si è messa sulle tracce della giovane, mentre non manca chi cerca di speculare sulla sua scomparsa. Un indovino vietnamita ha invece dichiarato che la ragazza è stata rubata dallo spirito della montagna e ha chiesto per il ritorno della ragazza un bue selvatico, un maiale, un pollo e quattro boccali di vino.

DIFFICOLTA’ - Secondo Sal Lou da quando è tornata nel villaggio, Rochom, che conosce ancora poche parole della lingua locale, ha fatto notevoli progressi e riesce a comprendere quando un estraneo si rivolge a lei. Tuttavia, durante questi tre anni non sono mancati i problemi. La ventinovenne preferisce andare a carponi piuttosto che camminare normalmente, si rifiuta di indossare abiti e più volte ha manifestato la volontà di tornare nella giungla: «In diverse occasioni ha cercato di scappare e di tornare nella foresta, ma glielo abbiamo impedito - ha continuato Sal Lou - sembra però che questa volta ce l'abbia fatta».
/www.corriere.it/

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