lunedì 19 ottobre 2009

I nuovi barbari

Castellari si cimenta con un tema classico, lo scenario post atomico, realizzando un b-movie eccellente.
Nel 2019, dopo un non ben definito conflitto nucleare, pochi disgraziati cercano altri sopravvissuti seguendo un segnale radio, ma la loro disperata ricerca è ostacolata dai Templares, un gruppo di motociclisti dalle capigliature pateticamente anni ‘80 guidati da un capo tanto visionario quanto crudele, The One. Un eroe solitario, Skorpion, coadiuvato da un bambino, un amico e dall’immancabile bonazza di turno (una Anna Kanakis ante miss Italia con orecchi a sventola), sconfiggerà i terribili Templares, dando nuova speranza all’umanità.
Non è ovviamente il canovaccio trito e ritrito a rendere questo lungometraggio validissimo: è tutto il resto che fa salire di livello il film, a partire dai costumi. Esilarante la tuta bianca di ordinanza dei Templares, che li fa somigliare a dei futuristici guerrieri spaziali, come altrettanto ridicoli sono gli stracci indossati dai protagonisti, per non parlare dei meravigliosi veicoli iperaccessoriati guidati dai Templares e da Skorpion, realizzati sfruttando auto rottamate, qualche lamiera avanzata allo sfasciacarrozze e qualche tubo di ferro preso in prestito da un idraulico. Proprio questi automezzi, dotati di numerosi razzi incendiari ed altri optional, sono al centro delle scene più esilaranti che il film regala: fra le altre sono da segnalare quella in cui ad un povero fuggiasco viene recisa la testa (fintissima) con una mini ventola sporgente da un lato della una "pseudo Dune Baggy" dei Templares e quella in cui Skorpion sventa la minaccia di una mina attaccata allo sportello della macchina eiettandolo violentemente grazie alla semplice pressione di un tasto sul cruscotto. Proprio l’autovettura di Skorpion merita una segnalazione particolare: ridicolissima la cupola di vetro, illuminata da un neon verde, installata al posto del tettuccio.

Il film scorre molto bene, visto che nei frequenti combattimenti le scene esaltanti non mancano (preciso solo che le frecce esplosive scagliate dall’amico di Skorpion fanno esplodere molte teste!), ed è arricchito da una scena agghiacciante, quella in cui si capisce perché i Templares sono tutti uomini. Dopo essere stato catturato dai Templares, Skorpion viene sottoposto al rito di iniziazione: dopo averlo legato ad una specie di giogo, The One lo costringe ad assumere la posizione a 90 gradi, e pronunciando le parole “non hai voluto vivere da Templares, morirai da Templares, lo sodomizza barbaramente ( o almeno questo è quello che il regista lascia sottintendere nella caoticità della scena).
Tutti questi ingredienti, uniti alla patetica convinzione con cui gli attori recitano la propria parte, rendono “I nuovi barbari” un film da non perdere!
filmbrutti.com

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