sabato 19 dicembre 2009

Torna Tomas Milian e indossa i panni di un poliziotto

ROMA - Zuccotto scuro stile Nico Giraldi (il poliziotto che l'ha reso famoso), occhialini da sole tondi, capelli imbiancati, bastone e sorriso timido. E' Tomas Milian, classe 1932, accolto da un'ovazione degli studenti presenti stamattina al Comune di Marino per la presentazione di 'Roma Nuda', la fiction in 4 puntate che sta girando Giuseppe Ferrara, dedicata alla criminalità romana prima della Banda della Magliana.

Nella miniserie l'attore è di nuovo un poliziotto, un 'padre ideale' del Monnezza. "Il mio personaggio - spiega Milian che torna in Italia Paese a circa 20 anni dal suo ultimo ruolo 'italiano' e firma anche, con Dardano Sacchetti, soggetto e sceneggiatura -. E' un vecchio poliziotto che non accetta la panchina. E' ammirato per il suo record di azioni, ma è più complesso e controverso di quanto sembri... come lo sono io". La serie, per cui il produttore Massimiliano Caroletti sta trattando con Rai e Sky, é ora sul set a Marino, e le riprese andranno avanti fino a marzo. Milian oggi girerà la scena finale (aperta a un possibile sequel): "Sono emozionato. E' un disastro per me parlare, sono timido, ho bisogno di qualcuno che mi scriva le battute"

L'attore negli ultimi anni ha recitato, fra gli altri, in Amistad di Spielberg e Traffic di Soderbergh. "Io mi ero ritirato - aggiunge -. Volevo lasciare di me l' immagine di Monnezza come il ritratto di Dorian Gray, non volevo ferire la sua figura e gli occhi del mio pubblico con quella di quest'uomo qua che non c'entra niente. Monnezza è il mio ideale, per humour, candore e coraggio, io vorrei essere lui, ma sfortunatamente sono Tomas Milian".

Nella fiction, ambientata nella Roma criminale tra il 1968 e il 1972, l'attore è Brigante, lo sbirro che si scontra con il protagonista, 'Er piu'' (Francesco Venditti), ispirato a un personaggio realmente esistito, l'ex pugile e boss del quartiere romano di Tor Marancia, Sergio Maccarelli. "Ho subito gradito molto l'idea di poter raccontare lo sviluppo dei ragazzi di vita pasoliniani in boss di periferia - dice Ferrara -. Come mi era capitato con un altro attore genio, Gian Maria Volonté, Tomas ha offerto continuamente spunti di creatività e invenzioni. Il suo poliziotto, si rifà a un Monnezza molto invecchiato. E' un personaggio paradossale, ma sempre eversivo".

Per Francesco Venditti in Roma nuda "c'é una malavita completamente diversa da quella di Romanzo criminale. E' una malavita romantica, con un codice d'onore. Non usa armi ma la lotta uomo a uomo, e per questo può essere anche più violenta". Milian, dopo tanti no a progetti italiani, è tornato perché "m'é piaciuta l'idea di base, poi mi ha mosso l'amore per L'Italia ed il suo cinema. Giuseppe Ferrara è all'altezza dei grandi di Hollywood. Ti guida con pugno di ferro e guanto di velluto". La fiction si sarebbe dovuta intitolare C'era la malavita, ma oggi è stato annunciato il cambio di titolo, in onore di Roma, nuda, la canzone di Franco Califano. Il cantautore partecipa alla colonna sonora ed è nel cast.

"Dove si parla di malavita non posso non esprimermi - scherza -. Non perché ne abbia fatto parte ma ne ho conosciuta tanta in carcere". Fra gli altri interpreti ci sono Eva Henger (moglie di Caroletti), Anna Falchi, Tony Sperandeo, Francesco Quinn e Francesco Benigno. Manca un attore pasoliniano, Ninetto Davoli, che Ferrara avrebbe voluto: "Abbiamo provato a contattarlo - spiega Caroletti - ma la produzione di Romanzo criminale, che si vede ci sta temendo molto, ha fatto di tutto per non farcelo avere".

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