mercoledì 16 dicembre 2009

Censura



A tre giorni dall'aggressione al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sul motore di ricerca Google sono 'sparite' le fotografie con il volto insanguinato. Se si fa una ricerca per 'immagini' con 'Silvio Berlusconi Duomo' appare sorridente, mentre si sistema la cravatta o con la bandana, ma non ferito dopo l'aggressione di domenica scorsa da parte di Massimo Tartaglia con una statuetta del Duomo. La musica non cambia se alla ricerca aggiungiamo il termine 'aggredito' o 'colpito'. E' un vero e proprio giallo visto che non mancano invece le prese in giro. C'è il fotomontaggio con una falce e martello sulla fronte, quella in cui appare vestito da re con la corona e mentre viene soccorso dopo essere stato colto da un malore. Un vero e proprio mistero, visto che non succede lo stesso per il motore di ricerca Bing e per Yahoo. Basta scrivere 'Silvio Berlusconi Duomo' che subito appaiono le immagini del premier insanguinato che hanno fatto il giro del mondo, oltre alla statuetta usata per l'aggressione anche lei misteriosamente sparita da Google. Se si scrive 'miniatura Duomo di Milano Berlusconi' sul motore di ricerca di Mountain View non si vede infatti neanche l''arma' usata da Tartaglia per colpire il premier.


Dal motore di ricerca rispondono: "Noi di Google diamo una grande importanza all'imparzialità dei nostri risultati di ricerca. Non censuriamo né rimuoviamo immagini a meno che non provengano da pagine web che violano le nostre linee guida per Webmaster, non ci venga imposto dalla legge o non venga espressamente richiesto dal webmaster responsabile della pagina che le ospita"."Aggiorniamo l'indice delle immagini regolarmente -prosegue la nota-, ma questa procedura richiede tempo, pertanto è possibile che immagini già comparse in articoli non siano immediatamente disponibili nei risultati della ricerca immagini su Google. Tuttavia, una volta che il motore di ricerca ha eseguito la scansione della pagine web, le immagini dovrebbero apparire". (adnkronos)

1 commenti:

Giacomo ha detto...

speriamo sia solo così, come dichiarano da Google... censurare NON è la soluzione. La censura è totalmente inaccettabile.