lunedì 6 ottobre 2008

PROFONDO ROSSO PER BORSE, "DA LEADER UE MISURE ANTICRISI"

ROMA - "Tutti i dirigenti dell'Unione europea dichiarano che ognuno di loro prenderà tutte le misure necessarie per assicurare la stabilità del sistema finanziario". Lo ha dichiarato Nicolas Sarkozy, presidente francese e in esercizio dell' Unione europea.

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in una dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi aveva infatti annunciato: "Tutti i leader dell'Unione Europea rendono noto che ciascuno di loro prenderà qualunque misura sia necessaria per mantenere la stabilità del sistema finanziario - sia attraverso l'immissione di liquidità tramite le Banche Centrali, sia mediante azioni mirate su singole banche, sia attraverso il rafforzamento degli schemi di protezione dei depositi. Continueremo ad adottare - conclude Berlusconi - le misure necessarie per proteggere il sistema affinché i singoli risparmiatori nelle nostre banche non subiscano alcuna perdita nei loro risparmi".


L'indice Dow Jones perde il 3,35% e scende sotto la soglia dei 10.000 punti per la prima volta da ottobre 2004 (a 9.979,0 punti).

BORSE EUROPA PEGGIOR CALO DAL 1987 - Le Borse europee si trovano a fronteggiare la loro peggior seduta dal 1987. L'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 cede il 7% mentre, tra i singoli mercati, Londra perde il 5,99% e Francoforte il 5,57%.

MILANO: MIBTEL AFFONDA -8%, S&P/MIB AI MINIMI STORICI - Affonda Piazza Affari in scia alle Borse europee con il Mibtel in calo dell'8,26% a 17.973 punti e lo S&P/Mib l'8,61% a 23.681 punti. Per l'indice S&P/Mib è il peggior calo da quando è stato istituito, nel settembre 2004, dopo che é ora è sceso sotto quota 24 mila punti. L'indice che raccoglie i maggiori titoli di Piazza Affari scivola ai minimi storici, cedendo il 9,17% a 23.535 punti.

EURO SOTTO 1,35 DOLLARI, A MINIMI DA AGOSTO 2007- L'euro è in picchiata: le quotazioni della divisa unica sono scese sotto gli 1,35 dollari per la prima volta dall'agosto del 2007. Lo scrive la Bloomberg.

UNICREDIT: PESANTE IN BORSA DOPO PIANO ANTI-CRISI
Unicredit tenta il recupero in Piazza Affari tra una sospensione e l'altra. Il titolo, che ora viene ripetutamente congelato al rialzo, segna una flessione del 2,63% e riagguanta la soglia psicologica dei 3 euro. Fra gli operatori circolano voci su un possibile addio di Profumo, ma a pesare potrebbe essere anche il tentativo di un allineamento al prezzo di sottoscrizione dell'aumento di capitale da 3 miliardi (6,6 il piano complessivo), individuato dall'istituto a quota 3,08 euro (chiusura venerdì).

HYPO RE AFFONDA A FRANCOFORTE (-34%)
Affondano le quotazioni di Hypo Real Estate alla Borsa di Francoforte. Il colosso dei mutui tedesco, salvato in queste ore dal Governo di Berlino con una mossa varata dal cancelliere Angela Merkel da 50 miliardi di euro, vede il titolo precipitare del 34% a quota 4,89 euro. In fase d'apertura il titolo aveva fatto registrare un tonfo del 50 per cento. Hypo Re è la seconda banca tedesca nel campo dei mutui immobiliari e commerciali con attività per 400 miliardi.

BUNDESBANK GARANTISCE PRESTITO 35 MLD A HYPO RE
La Bundesbank ha comunicato di aver dato le sue garanzie sul finanziamento da 35 miliardi di euro a favore della banca Hypo Re, nell' ambito del nuovo piano di salvataggio dell' istituto. La garanzia servirà a coprire le esigenze di liquidità della banca sul breve termine. Il prestito durerà fino alla fine di ottobre, è stato precisato. Le garanzie apposte dalla banca centrale tedesca fanno riferimento alla 'tranche' di finanziamento pari a 35 miliardi ad opera dello Stato, cui andranno ad aggiungersi in base al nuovo piano 15 miliardi erogati dal settore finanziario. Il totale dell'intervento è così di 50 miliardi, come precisato ieri; il nuovo piano ha sostituito il precedente, che valeva in tutto 35 miliardi.



PROFUMO: CRISI SOTTOVALUTATA

"Cambiamenti significativi" sul mercato dopo il crac Lehman, "una crisi che non ha precedenti" dal '29, e che impone ''un maggior bisogno di capitale per il sistema bancario", ma anche "errori di valutazione". Questo il quadro presentato dall'ad di Unicredit, Alessandro Profumo, per spiegare l'aumento di capitale da 6,6 miliardi di euro annunciato nella notte. La Borsa ha reagito con durezza e il titolo è entrato agli scambi con un tonfo del 13,4% a 2,6 euro. Più che la ricapitalizzazione, sul mercato sembra pesare la revisione al ribasso delle stime a fine anno (da 0,52 a 0,39 euro per azione) e un'incertezza sulla capacità del management di gestire la situazione: "I manager stessi - ha detto un operatore - sembra non sappiano cosa fare, visto che fino a venerdì smentivano di avere allo studio aumenti di capitale". "Siamo e continuiamo a essere una banca molto solida", ha detto Profumo nel corso di una conferenza telefonica con la comunità finanziaria. "Chiaramente abbiamo sottovalutato le condizioni del mercato", ha concesso. "Abbiamo un trend operativo buono e credo che questo sia importante", ha comunque aggiunto. Il quadro impone però grande prudenza: "E' impossibile prevedere se l'utile per azione diluito al 2010" sarà in linea con i target, ha detto. "E' difficile dire se ci sarà un'ulteriore deterioramento della situazione o i mercati si riprenderanno".

Unicredit, è emerso intanto, segna solo nel terzo trimestre svalutazioni per 700 milioni di euro nelle attività di investment banking, 500 dei quali rispetto a strumenti abs (sono titoli garantiti da attività). Tra gli attivi che il gruppo intende dismettere per rafforzare il patrimonio (l'obiettivo è di un ratio 'core tier 1' al 6,7% per fine anno) figura prevedibilmente anche la quota in Generali, legata a un bond convertibile in scadenza a dicembre. Sul pacchetto, ha spiegato Profumo, "non c'é alcun hedging (copertura dal rischio, ndr)". Il prezzo di esercizio del bond è a 25,43 euro, rispetto a un valore in Borsa in questo momento di Generali a 21,98 (-3,38%). L'ad Unicredit ha poi anche fornito qualche dettaglio sulla tempistica dell'operazione annunciata ieri. L'assemblea degli azionisti è attesa a metà novembre e l'emissione dei titoli legati all'aumento di capitale prevista tra dicembre e gennaio. Un analista finanziario ha anche chiesto a Profumo come mai il gruppo abbia smentito fino all'ultimo ipotesi di aumento di capitale, ricordando che è stato ad esempio negato dal deputy ceo Paolo Fiorentino in un'intervista pubblicata solo venerdì. L'ad ha così ribadito che il gruppo non ci stava lavorando: Il consiglio di amministrazione è stato convocato venerdì notte - ha detto - con l'intenzione di dare un forte segnale lunedì mattina a clienti, dipendenti e azionisti".


SVEZIA E DANIMARCA GARANTISCONO DEPOSITI BANCHE
Anche la Svezia e la Danimarca corrono ai ripari contro la crisi dei mutui, con garanzie dei depositi bancari studiate per evitare una fuga del risparmio dagli istituti di credito. La Svezia ha annunciato stamani una garanzia sui depositi bancari fino a 500.000 corone (circa 51.100 euro) a persona, raddoppiando il margine di copertura abituale, per far fronte alla crisi internazionale. Una misura "destinata a fare in modo che i risparmiatori continuino ad aver fiducia nel sistema bancario", hanno detto in una nota congiunta il ministro delle Finanze Anders Borg e il responsabile per i mercati, Mats Odell, secondo quanto riporta la France Presse. La Danimarca ha invece stretto un accordo con le banche commerciali, che finanzieranno un fondo per garantire tutti i depositi. Le banche commerciali - secondo quanto riporta la Bloomberg - forniranno 6,4 milioni di dollari nei prossimi due anni per costituire un fondo che assicurerà i titolari di conti correnti contro le perdite: una somma pari al 2% del prodotto interno lordo che però non graverà sulle tasche dei contribuenti.

3 commenti:

DAIDE ha detto...

Ho scelto il momento giusto per tenere il mio mutuo variabile....non saprei chi ringraziare...bhe e come sparare sulla croce rossa con una bomba atomica per scoprire di chi e la colpa.Un giallo nessuno e colpevole..oh forse sono io il colpevole che non ho ancora fatto controllare la caldaia???
Ciao a tutti

Giacomo ha detto...

In questo caos economico, ti darò un consiglio veramente utile:

fai controllare la caldaia!

:)

Vale ha detto...

AiutoAiuto!