giovedì 12 giugno 2008
SPAZIO: TERRA MARZIANA SULLA SONDA PHOENIX
ROMA - Ci sono voluti diciassette giorni e diversi tentativi, ma finalmente una delle otto microcelle a bordo della sonda Phoenix è carica di terra marziana, e sta effettuando le prime analisi. La notizia viene dalla Nasa, i cui tecnici hanno festeggiato addirittura ballando l'evento. La porzione di suolo all'interno dello strumento Tega della sonda viene da 'Baby Bear', una delle due buche scavate dal braccio robotico il 6 giugno.
Dopo aver prelevato il terreno, la sonda lo 'setaccia', cercando di riempire la microcella, grande quanto la punta di una matita, solo con particelle finissime. Dopo tre tentativi andati a vuoto a causa della conformazione 'ostica' del suolo marziano, ma alla fine la cella numero 4 è stata riempita. "Dopo averlo analizzato con lo strumento Tega, che cerca tracce di composti del carbonio volatili - spiega Peter Smith, dell'università del'Arizona - il terreno verrà studiato dal microscopio ottico a bordo, che ne fornirà immagini inedite".
Pubblicato da DAIDE alle 17:56 2 commenti
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mercoledì 11 giugno 2008
martedì 10 giugno 2008
Le donne lo sanno
La mia preferita del Liga...
a queste parole ci credo davvero...
Voi?

c'è poco da fare
c'è solo da mettersi in pari col cuore
lo sanno da sempre
lo sanno comunque per prime
le donne lo sanno
che cosa ci vuole
le donne che sanno
da dove si viene
e sanno per qualche motivo
che basta vedere
e quelle che sanno
spiegarti l'amore
o provano almeno
a strappartelo fuori
e quelle che mancano
sanno mancare
e fare più male
possono ballare un po' di più
possono sentir girar la testa
possono sentire un po' di più
un po' di più
le donne lo sanno
chi paga davvero
lo sanno da prima
quand'è primavera
o forse rimangono pronte
è il tempo che gira
le donne lo sanno
com'è che son donne
e sanno sia dove
sia come sia quando
lo sanno da sempre
di cosa stavamo parlando
e quelle che sanno
spiegarti l'amore
o provano almeno
a strappartelo fuori
e quelle che mancano
sanno mancare
e fare più male
vogliono ballare un po' di più
vogliono sentir girar la testa
vogliono sentire un po' di più
un po' di più
possono ballare un po' di più
possono sentir girar la testa
possono sentire un po' di più
un po' di più
al limite del piacere
al limite dell'orrore
conoscono posti in cui non vai
non vai
le donne lo sanno
che niente è perduto
che il cielo è leggero
però non è vuoto
le donne lo sanno
le donne l'han sempre saputo
vogliono ballare un po' di più
vogliono sentir girar la testa
vogliono sentire un po' di più
un po' di più
al limite del dolore
al limire dell'amore
conoscono voci che non sai
non sai
non sai :::
Pubblicato da Nana alle 22:06 9 commenti
La Vita Va
La vita va
E’ perpetuo il moto
Lo scienziato sa come prenderla
Felicità: ci si arriva a nuoto
Ci si spoglia
Si leva l’ancora
Quando lei lo baciò, disse:
Amore, non farmi male
Non farmi soffrire
Ho fatto un sogno: tu c’eri
Vivo così
Tra il sociale e il vuoto
Guarda gli alberi come crescono
Felicità: ci vorrebbe un prete
o un Mondo delle Idee comprensibile
Quando lui la baciò, si sbagliava
Forse mentiva, piangeva di gioia
Ha dèi crudeli, la vita
Quando lei se ne andò,
mi ricordo bene il suo sguardo
Lasciò qui la giacca. Il mio amore è freddo.
Baustelle Amen (2008)
Pubblicato da DAIDE alle 17:14 7 commenti
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MCDONALD: VIA IL POMODORO DAI PANINI, RISCHIO SALMONELLA
NEW YORK - La McDonald, il colosso degli hamburger, ha deciso di togliere le fette di pomodoro dai suoi menù negli Usa, vista l'epidemia di salmonella legata ai pomodori crudi che ha colpito una quindicina di Stati americani.
Una portavoce del gruppo, Danya Proud, ha spiegato che la decisione riguarda solo i panini, ma non le insalate, che continueranno ad essere servite con i pomodorini di tipo pachino, non colpiti dall'emergenza salmonella.
Pubblicato da DAIDE alle 17:04 0 commenti
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lunedì 9 giugno 2008
Grazie a voi ora scrivo anche qui^^ GRAZIE
Allora...dunque vediamo cosa scrivere come primo intervento in questo bel posto^^
Essendo stata solo lettrice per molti mesi è difficile adesso considerarmi parte della redazione...In più non ho idea del contributo che potrei darvi...però...prometto di fare del mio meglio!
Intanto come inizio vi ringrazio di cuore^^
...e poi per lasciare una traccia di me vi lascio subito qualcosa di mio:
LA TEORIA DEI COLORI - GOETHE

::: "Se il giallo porta sempre con se una luce, si può dire che l'azzurro porti sempre con sé un elemento di buio.
Questo colore esercita sull'occhio un'influenza singolare e quasi inesprimibile.
Come colore è un'energia, ma appartenendoalla serie negativa,è nella massima purezza, come un nulla eccitante.
V'è, a guardarlo, qualcosa di contraddittorio,fra l'eccitazione e la pace." :::
Pubblicato da Nana alle 18:29 8 commenti
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domenica 8 giugno 2008
"Mai pentiti di quella protesta"
A 40 anni dal pugno di Mexico '68
Tommie Smith e Lee Evans a Roma ricordano il gesto che stupì il mondo
Una scelta che segnò la loro vita.
ROMA - Ingrigiti e un po' appesantiti. Sicuramente non più veloci come quarant'anni fa. Ma con la stessa consapevolezza, che avevano nell'ottobre del 1968, quando a Città del Messico, stupirono il mondo. Tommie Smith e Lee Evans, gli uomini jet dell'Olimpiade messicana, a Roma per festeggiare i 50 anni di lavoro dell'amico Gianni Minà.
Dalla pista alla medaglia fu un soffio: record del mondo su 200 e 400 e oro per entrambi. Quello che successe durante la premiazione è storia: Smith e il compagno John Carlos, primo e terzo sul mezzo giro di pista, scalzi tranne le calze nere sul podio, con il pugno guantato chiuso e il capo chino mentre suonavano le note di "The Star - Spangled Banner". Evans, che stracciò il primato sul giro di pista, si avviò a ritirare la medaglia d'oro, con l'aria scanzonata del suo basco nero. In realtà era serissimo, sicuro che stessero per sparargli. Ma si diceva, ridi, Lee, ridi, perché è più difficile sparare a un uomo che ride.
Anche lui alzò il pugno sul palco. Black Power: l'orgoglio di uomini che erano stufi di essere trattati come cani da corsa. Negli anni in cui James Brown cantava: "Sono nero e me ne vanto". Nessuno avrebbe più dimenticato. Gli tolsero le medaglie e li cacciarono dai Giochi. L'America lacerata promise vendetta. "Se ne pentiranno per il resto della loro vita", disse Payton Jordan, capo della rappresentativa statunitense. Avvertimenti più spicci e minacce di morte li accolsero al loro rientro in patria.
Mai pentiti. Ma nessun pentimento. Lo confermano quarant'anni dopo loro stessi, intervenendo alla presentazione della ressegna "Una vita da cronista - Gianni Minà 50 anni fuori dal coro". Hanno pagato, questo sì. Tommie Smith, oggi ha 64 anni. Chiuse con l'atletica a 24, (mentre il suo primato resistette ancora 11 anni prima di venire battuto da Pietro Mennea). Per 10 anni non ha potuto trovare lavoro nonostante due lauree: in educazione fisica e sociologia. La vendetta del suo Paese. Non è andata meglio a Lee Evans, anche lui proveniente dalla "San José State University". Ci sono voluti 21 anni prima che Butch Reynolds battesse il suo primato. Lui aveva già lasciato gli Stati Uniti da un pezzo. Destinazione Africa sulle tracce dei suoi antenati. Ha trascorso sei anni in Nigeria, due in Camerun e Madagascar, insegnando atletica a talenti che non hanno mai avuto buoni antenati. Senza mai rinnegare la sua scelta.
"Volevamo rappresentare l'altra faccia del nostro Paese - racconta Smith -. Dare voce a un sentimento che sentivamo il bisogno di esprimere: la consapevolezza di essere oppressi, fin dalla nascita. Correre non era l'unica cosa che sapessimo fare". Una decisione libera, che poco aveva a che fare con la militanza. "Non mi reputo un militante - spiega Smith -. "Abbiamo deciso di affrontare un problema di cui nessuno si curava, senza preoccuparci del giudizio degli altri. Abbiamo compiuto un sacrificio sperando di spianare la strada ai ragazzi dopo di noi, perchè avessero un'opportunità".
Verso Pechino.
Saranno questi atleti tra qualche mese a scendere in pista ai Giochi di Pechino. Ancora Olimpiadi contestate, quarant'anni dopo. Ma cosa farebbero oggi gli eroi di Città del Messico? "Le Olimpiadi di Pechino - dice Smith - ci portano a riflettere sul contesto mondiale. E ci fanno capire che l'atletica è ancora politica. So cosa cosa significhino i diritti umani negli Stati Uniti, non conosco la situazione in Cina. A Pechino l'atmosfera politica sarà molto più forte rispetto a Città del Messico. Quello che farà ciascun atleta verrà esaminato al microscopio. Comunque dobbiamo pensare a Pechino come a un evento allegro. Del resto parleremo tra tre mesi. Diciamo che non vorrei trovarmi al loro posto. Da quarant'anni vivo molto più prudentemente".
Pubblicato da Giacomo alle 19:33 5 commenti
Fatto! .. o quasi!
Ok, il giro del lago di Iseo, in bicicletta, di stamattina è andato!
Beh, nel mio caso, mancavano una decina di chilometri... ma davvero non ce la facevo più!!!
Grazie a Beppe, Davide e Michele (citati in ordine alfabetico) per aver rallentato la loro andatura.. per aspettarmi!
E grazie per esser tornati a prendermi in auto!
Comunque, 50 km li ho fatti!!!
Devo allenarmi un pò di più per le prossime uscite...
Pubblicato da Giacomo alle 13:55 4 commenti
Etichette: Bicicletta che passione
venerdì 6 giugno 2008
Jurassic Park Il Mondo Perduto tutti gli errori nel film
ATTENZIONE ! Questa pagina presenta alcune segnalazioni che svelano il finale del film !
Non leggerla se pensi di vederlo (il film).
Nelle sequenze conclusive, l'immagine di un operatore di Steadycam, è chiaramente riflessa nella vetrata di un negozio di San Diego dal quale fuggono i passanti terrorizzati.
Sul finale, Goldblum e la Moore arrivano a San Diego e si impossessano del cucciolo del T-Rex, abbattendo una lampada a stelo giallo con la giancata della macchina dopo una frenata improvisa. La lampada torna su da sola in men che non si dica, senza che nessuno le dia una mano.
Quando il pullman stà cadendo dal dirupo, un uomo (non ricordo il nome) entra per salvare i malcapitati protagonisti, se si fa molta attenzione si nota che esso mette la mano proprio su di un vetro, che si piega come fosse di plastica.
Nella scena ambientata a S.Diego in cui la signora bionda fa retromarcia con la BMW perche` spaventata dal T-rex, subito dopo si vede che nell`abitacolo non c`e` piu` la signora alla guida ma uno stuntman che guarda indietro per prepararsi allo schianto imminente con un`auto posta dietro alla BMW!
Come mai il T-rex non ha nessuna difficoltà a raggiungere l'autobus e a distruggerlo mentre non riesce a stare dietro a una folla di uomini che corrono terrorizzati?
Kelly, Ian e Sarah camminano verso il centro comunicazioni abbandonato quando un raptor sbuca fuori dal buio e aggredisce la paleontologa. Ora: 1: il raptor piomba rumorosamente sul tetto di un'auto a meno di un metro da Julianne Moore che, però, non se ne accorge. 2: il raptor assale Julianne Moore strillando come una suocera, la fa cadere e la trascina in avanti per qualche metro; Ian e Kelly continuano a passeggiare a testa bassa e si accorgono dell'accaduto solo quando si ritrovano la paleontologa tra i piedi. Beh, qualcuno, sul set, si dev'essere dimenticato di dire agli attori che il raptor avrebbe fatto un pochino di rumore venendo allo scoperto!
Quando i malcapitati protagonisti cadono dal camper appeso al dirupo, si aggrappano alla cornice del finestrino ormai sfasciato. Se fate attenzione, uno dei tre non appena si aggrappa resta sospeso in orizzontale, come se galleggiasse nell'aria! Non so perché, ma ho come l'impressione che il cavo di sostegno, anche se cancellato digitalmente, abbia fatto brutti scherzi!
Nella celebre scena del camper, Julianne Moore si aggrappa ad uno sportello che però, (giustamente, essendo tale) si apre, facendola piombare giù sul vetro. In un inquadratura, la prima dal basso in cui l'attrice cade giù, si può vedere come lo sportello oscilli nel basso dell'inquadratura. Nella seconda inquadratura, invece, lo sportello è in alto.
Una volta caduta sul vetro imperlato di gocce d'acqua, Julianne Moore alita su di esso appannandolo vistosamente, e nello stacco dopo gocce d'acqua e appannamento sono scomparsi.
C'è una scena in cui Jeff Goldblum e Julianne Moore sono in auto a S.Diego e cercano il T-Rex. Jeff dice "Là, là, là!", e si vede il dinosauro gettare scompiglio. In quell'inquadratura si vede sulla sinistra una stazione di benzina con esposti i prezzi su un cartello. I prezzi sono, dall'alto al basso, 1,0(qualcosa)-1,271-1,311. Qualche inquadratura dopo il rex si accorge che i protagonisti hanno il cucciolo e ruggisce loro contro. Proprio in quell'inquadratura sullo sfondo sono bene in vista i famosi prezzi della benza... solo che stavolta sono 1,151-1,311-1,321! (Nel Making Of del DVD si spiega sono due scene, una dal vero, una completamente in CG).
Quando l'autobus si infila nella vetrina a causa dell'attacco del tirannosauro, si vede che la posto di guida c'è un manichino.
Quando la nave con il Trex adulto arriva S.Diego, il dinosauro è chiuso nella stiva! E allora, come a fatto a gironzolare per la nave a divorare l'equipaggio?
All'inizio del fim, Hammond afferma che i dinosauri nascono in un'isola e che successivamente vengon trasportati in un'altra. Ma nel primo film, si vede chiaramente che i dinosauri nascono nella stessa isola in cui poi vengono lasciati liberi!
Errore "indirettamente voluto", per via del cameo. Mentre nel televisore, alla fine, appaiono riflessi, assieme a Spielberg, i protagonisti, svegli, sorridenti ed attenti come in una foto di famiglia, nell'inquadratura dopo, Spielberg sparisce, la ragazzina mangia dei pop corn e i due fidanzati sono abbracciati e dormono come due angioletti!
In realtà, i compsognatus, non avrebbero mai potuto attaccare le persone (come succede invece nel film), poichè erano piccoli dinosauri docili, che si cibavano esclusivamente di insetti.
Pubblicato da DAIDE alle 17:44 7 commenti
Etichette: Cinema