mercoledì 7 dicembre 2011

Aumenti immediati per benzina e gasolio

MILANO - Una volta reso noto il testo ufficiale della manovra varata dal governo Monti sono emerse delle ulteriori novità tra cui, come ha spiegato lo stesso premier al Senato, «anche un pacchetto di interventi di carattere ordinamentale per sbloccare le infrastrutture». Questi saranno decisi nella riunione di mercoledì del Cipe che «ha l'obiettivo di mobilitare 5,2 miliardi per sbloccare interventi», tra cui l'alta velocità, il Mose (il sistema di protezione dalle alte maree della laguna di Venezia) e interventi di manutenzione straordinaria su tutto il territorio nazionale, tra cui «diversi interventi nel mezzogiorno», come la statale jonica, e il porto di Taranto e la metropolitana di Napoli. Inoltre, ci sarà un aumento immediato per leaccise sui carburanti che quindi non avrà decorrenza dal primo gennaio come inizialmente ipotizzato: «a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto», dunque, le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent).
Ecco di seguito alcune delle novità previste dalla manovra. PENSIONI DONNE - L'età necessaria ad andare in pensione di vecchiaia per le donne dipendenti del settore privato sarà di 62 anni nel 2012 per poi passare a 63 anni e mezzo dal primo gennaio 2014 e a 65 anni il primo gennaio 2016. Il requisito di età per la pensione di vecchiaia delle donne dipendenti passa a 66 anni nel 2018, lo stesso requisito degli uomini e delle donne dipendenti pubbliche. Per le lavoratrici autonome la pensione di vecchiaia si otterrà a 63 anni e mezzo nel 2012, a 64 anni e mezzo a partire dal 2014, a 65 anni e mezzo nel 2016 e a 66 anni nel 2018.

IVA - A decorrere dal 1 ottobre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21 per cento sono incrementate di 2 punti percentuali. A decorrere dal 1 gennaio 2014 le predette aliquote sono ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali. È la nuova clausola di salvaguardia della delega fiscale prevista dal testo definitivo della manovra.

BONUS DONNE E GIOVANI - Le imprese che assumeranno donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato avranno la possibilità di dedurre 10.600 euro per ogni donna e giovane sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato. Lo sconto sale a 15.200 nelle regioni del Sud. Le imprese interessate allo sconto maggiorato, a 15.200 euro, sono quelle che assumeranno giovani a tempo indeterminato sotto i 35 anni o donne in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

BANCHE - Dal testo emergono anche limitazioni alle cariche sociali occupate da imprenditori e banchieri. La norma contenuta nel decreto recita: «È vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e a funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti».

SCUDO FISCALE - Si passerà subito alla cassa per versare il prelievo ulteriore dell'1,5% sui capitali scudati. L'imposta, definita «straordinaria», dovrà essere pagata in due rate: la prima entro il 16 febbraio 2012 e la seconda rata entro il 16 febbraio 2013.

PROTEZIONE CIVILE - La protezione civile potrà contare su 57 milioni di euro aggiuntivi nel 2012. I fondi saranno attinti dalla quota 8 per mille nello Stato.

FONDI ALLA CULTURA - Boccata di ossigeno per la cultura italiana nel decreto della manovra. Nuovi fondi nel 2012 all'Accademia dei Lincei (1,3 milioni di euro) e all'Accademia della Crusca (700.00 euro).

SUPERBOLLO - «A partire dall'anno 2012 l'addizionale erariale della tassa automobilistica è fissata in euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a centottantacinque chilowatt». A differenza della prima versione del testo, il superbollo si applica a tutte le auto indipendentemente dal loro anno di immatricolazione.

CONTANTE - Le pubbliche amministrazioni, nel pagamento delle pensioni e degli stipendi, non potranno utilizzare più di 500 euro di contante, ma dovranno servirsi degli «strumenti elettronici» per le quote eccedenti. Nel testo si legge, infatti, che gli importi superiori ai 500 euro «debbono essere erogati con strumenti diversi dal denaro contante ovvero mediante l'utilizzo di strumenti di pagamento elettronici bancari o postali, ivi comprese le carte di pagamento prepagate».

INFORTUNI SUL LAVORO - Niente equo indennizzo e pensione privilegiata in caso di infortuni sul lavoro. «Ferma la tutela derivante dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali - si legge nel decreto - sono abrogati gli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata». Sono esclusi dalla misura il personale appartenente al comparto della sicurezza, quello della difesa e del soccorso pubblico.

BOLLI - È dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% dal 2013 su tutti i titoli, strumenti e prodotti finanziari, ad eccezione dei fondi pensione e sanitari, la nuova imposta di bollo. L'imposta è dovuta nella misura minima di 34,20 euro e massima di 1.200 euro e si calcola «per ogni esemplare, sul complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso».

EDITORIA - Novità in arrivo anche sulle risorse all'editoria. Due le tappe previste nella manovra: a partire dal 2012 viene rivisto il regolamento sull'erogazione ai contributi con gli obiettivi di una maggiore selezione nell'accesso alle risorse e anche di un taglio della spesa pubblica; mentre dal 2014 cessa il sistema dei contributi diretti. «Allo scopo di contribuire all`obiettivo del pareggio di bilancio entro la fine dell'anno 2013, il sistema di contribuzione diretta», si legge nel testo, cessa «alla data del 31 dicembre 2014, con riferimento alla gestione 2013». Il governo, con decorrenza dal prossimo primo gennaio 2012, rivedrà il regolamento sui contributi all'editoria emanato nel 2010, «al fine di conseguire il risanamento della contribuzione pubblica, una più rigorosa selezione dell'accesso alle risorse, nonché risparmi nella spesa pubblica». I risparmi, «compatibilmente con le esigenze di pareggio di bilancio», dovrebbero andare alla «ristrutturazione delle aziende già destinatarie della contribuzione diretta, all'innovazione tecnologica del settore, a contenere l'aumento del costo delle materie prime, all'informatizzazione della rete distributiva».
corriere.it

3 commenti:

FLOXX ha detto...

Veramente uno schifo ma quanti soldi vogliono sti zozzoni.

Moebius ha detto...

Oggi ho fatto benzina non si po andare avanti cosi rivoluzione fuori tutti dalle balle

Leo ha detto...

Io dico invece che ci vogliono dei sacrifici.Qualcosa che muova la gente a non sbattersene sempre le palle.Io voglio vedere come finisce scommetto a vino e tarallucci.