mercoledì 22 aprile 2009

L'allattamento al seno protegge il cuore delle mamme

Le mamme che allattano i propri figli potrebbero diminuire il loro rischio di andare incontro a scompenso cardiaco, infarto e ictus nei decenni successivi. Ad affermarlo è una ricerca apparsa sulla rivista Obstetrics and Gynaecology. Non solo: più lungo è il periodo dell'allattamento e minore sembra essere il rischio di sviluppare queste malattie, afferma Eleanor Bimla Schwarz della University of Pittsburgh, a capo della ricerca.

Analizzando i dati ricavati da un campione di 140.000 donne in post-menopausa, il team di ricercatori della Schwarz ha concluso che le donne che allattano i propri figli per un periodo di tempo di almeno un mese vanno incontro a una minor incidenza di diabete, ipercolesterolemia e ipertensione, tutti fattori strettamente connessi ai disturbi cardiovascolari. Nel caso poi che l'allattamento sia protratto per un periodo superiore a un anno, le donne mostrano una minore incidenza di patologie come l'infarto del miocardio o l'ictus nei decenni a venire rispetto alle donne che non hanno mai allattato al seno. “Sono anni che sappiamo che l'allattamento al seno è importante per la salute del bambino, ora sappiamo che lo è anche per la salute della madre”, afferma la dottoressa Schwarz. Gli effetti benefici dell'allattamento sul cuore e il cervello della madre si aggiungono a quelli già noti in passato legati a una riduzione del rischio di tumori dell'ovaio, del seno e di osteoporosi nelle donne che allattano rispetto alle donne che ricorrono al biberon per i loro bebè. Più difficile è invece per i ricercatori identificare le reali cause della diminuzione di questi rischi, che vengono generalmente ricondotte alla complessa serie di modificazioni ormonali che caratterizza ogni donna alle prese con l'allattamento.

Fonte: Schwarz EB et al. Duration of Lactation and Risk Factors for Maternal Cardiovascular Disease. Obstetrics & Gynecology 2009; 113(5):974-82.

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