venerdì 24 luglio 2009

TUFFI:MONDIALI ARGENTO CAGNOTTO-DALLAPE' SINCRO 3 M

ROMA - Tania Cagnotto e Francesca Dallapé hanno conquistato la medaglia d'argento ai mondiali nel trampolino 3 metri sincro. L'oro è andato alle cinesi Guo/Wu. E' il primo argento azzurroai Mondiali di Roma.

Per l'Italia si tratta della quarta medaglia conquistata in questi campionati mondiali, la seconda per Tania Cagnotto che aveva già vinto la medaglia di bronzo nel trampolino 3 metri. Le cinesi Guo/Wu hanno vinto l'oro con 348 punti. L'argento é andato alla coppia azzurra Cagnotto-Dallapé con 329.70 punti. Terzo posto e medaglia di bronzo per la coppia russa Julia Pakhalina e Anastasia Pozdniakova con 310.80 punti.

"Sono partita malissimo sul ritornato e poi è andata bene, fa più effetto la medaglia in due e poi è d'argento. Va bene così. I tifosi erano per tutte e due". Non sta nella pelle Tania Cagnotto dopo aver conquistato la medaglia d'argento ai mondiali di nuoto in corso a Roma nel trampolino 3 metri sincro insieme all'altra azzurra Francesca Dallapé ed esprime la sua gioia ai microfoni della Rai. Sprizza entusiasmo da tutti i pori anche Dallapé: "non so ancora cosa ho fatto, mai nella vita mi sarei aspettata di vincere una medaglia d'argento. Il mio scoglio - ha ammesso l'azzurra del gruppo sportivo Esercito italiano ai microfoni della Rai - era il doppio e mezzo indietro, Tania mi ha detto stai tranquilla e mi ha rassicurata". Subito dopo l'argento sono arrivati i complimenti del presidente della federnuoto Barelli: "siete state eccezionali siete l'orgoglio dell'Italia, bravissime".

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domenica 5 luglio 2009

UNABOMBER, ZERNAR CONDANNATO A DUE ANNI

VENEZIA - C'é una condanna nella vicenda Unabomber, ma non è a carico dello sconosciuto bombarolo del nordest, dopo anni di indagini ed esplosioni mutilanti, ma per un poliziotto accusato di aver alterato quella che poteva essere una 'prova principe'. Il lamierino di un ordigno inesploso attribuito ad Unabomber, infatti, sarebbe stato manomesso per costruire una prova per incastrare Elvo Zornitta, l'ingegnere di Azzano Decimo (Pordenone) a lungo indagato per le vicende Unabomber con posizione ora archiviata. A dare valore alla manomissione, in primo grado, è stato il giudice di Venezia Sergio Trentanovi che ha condannato a due anni di carcere e ad altrettanti di sospensione dai pubblici uffici, pena sospesa, Ezio Zernar il poliziotto del Laboratorio di indagini criminalistiche. Il pm Emma Rizzato, che aveva sostenuto l'accusa, ne aveva chiesti quattro per violazione della pubblica custodia, falso ideologico e calunnia con quest'ultimo punto del capo d'accusa mutato dal giudice in "false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria". Zernar avrebbe costruito quella che a lungo era stata definita prima che emergesse la manomissione la "prova regina", che sarebbe stata data dalle striature (toolmarks) trovate su un lato del lamierino e compatibili con i segni lasciati da una forbice che era nelle disponibilità di Zornitta.


L'ingegnere, parte civile nel processo con l'avv. Maurizio Paniz, ha visto riconosciuto un danno di 200 mila euro (aveva chiesto 2 milioni e mezzo) e altri 100 mila euro per il patrocinio. A carico di Zernar anche le spese processuali. La sentenza, le cui motivazioni verranno rese pubbliche tra 90 giorni, è stata letta in un clima di tensione. Assente Zornitta che aveva partecipato a 11 delle 12 udienze, Zernar ha ascoltato, immobile ma visibilmente tirato, la lettura del dispositivo. Il suo legale, avv. Emanuele Fragasso, non ha parlato, e lo stesso Zernar, all'uscita del Tribunale, si è limitato a un "non commento, è solo il primo round e ovvio che si ricorre in Appello". Zernar ha raccolto la solidarietà di una trentina di colleghi che hanno atteso la sentenza (alcuni erano del pool anti Unabomber ormai sciolto) che gli hanno confermato la loro piena fiducia e stima dicendosi allibiti e sconcertati dalla sentenza. Paniz ha pensato subito a Zornitta: "é una vittoria piena, ma amara al solo pensiero che una persona abbia fatto ciò che é stato accertato e al dolore procurato a Zornitta". "Non c'é denaro che ripaghi quanto subito - ha concluso -; l'unica soddisfazione è quella sul piano personale che va condivisa con i miei collaboratori". Da parte sua Zornitta, da casa, ha detto "ho avuto paura che potesse succedere qualcosa e che, alla fine, non arrivasse la condanna che sanciva la mia totale estraneità ai fatti". "Temevo ci potesse essere - ha aggiunto - una mezza via, all'italiana, che lasciasse aperti dei dubbi. Invece, il giudice - ha concluso - si è dimostrato persona al di sopra delle parti, stabilendo la verità e restituendomi la dignità di uomo finalmente libero e al di sopra di ogni sospetto".

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venerdì 26 giugno 2009

ADDIO A MICHAEL JACKSON, RE DEL POP

LOS ANGELES - Prima il dubbio di una bufala, poi la notizia del ricovero in gravi condizioni, seguito dalle comunicazioni che lo davano vittima di un infarto e i particolari sulla chiamata dei soccorsi, sull'intervento dei paramedici, sull'incoscienza e sull'arresto respiratorio. Infine la conferma ufficiale con il viaggio della salma, avvolta di bianco, in elicottero verso l'obitorio.


Il lutto, esploso su internet, coinvolge le celebrities e le persone comuni, nelle strade di Los Angeles, sull'Hollywood Boulevard, dove in tanti hanno fatto pellegrinaggio, anche se sulla stella di un omonimo, visto che quella di Michael era coperta dal tappeto rosso pronto per la premiere di Bruno, il nuovo film dell'autore di Borat. A Westwood, dove è avvenuto l'ultimo tentativo di salvargli la vita, dal mattino si è assistito a un pellegrinaggio di gente di ogni colore , età, estrazione sociale. Una perdita che coinvolge l'intera nazione, l'intero mondo e l'intera città di Los Angeles: il traffico bloccato tutto il giorno, gli elicotteri che volano senza interruzione e fanno spola tra Hollywood, Westwood e Downtown, i tre luoghi che hanno fatto da palcoscenico all'ultimo atto della carriera e della vita di Michael Jackson.

La gente è visibilmente turbata, emozionata, anche se le lacrime si mischiano con i sorrisi e i movimenti che la musica di Jackson induce e ha sempre indotto. A contribuire al ricordo per l'intera giornata e nottata, ci hanno pensato tutte le televisioni, locali e nazionali, che hanno dedicato il palinsesto alla sua scomparsa, sottolineando certo l'eccentricità del cantante, i suoi cambiamenti, i suoi colpi di scena, e le sue vicende giudiziarie, ma soprattutto il suo talento. Un talento che ha segnato una rivoluzione epocale nel mondo della musica rendendo Michael Jackson una delle persone più famose al mondo, come hanno sottolineato in tanti oggi, in una città già scossa dal decesso di Farrah Fawcett, la cui morte, almeno per i media e proprio a causa della notizia di Jackson, è passata in secondo piano.

Per tutto il pomeriggio, appurata la morte del cantante, l'attenzione si è spostata sulle cause e le modalità e l'arrivo di una squadra speciale della sezione omicidi e rapine della polizia di Los Angeles ha fatto affiorare le voci più disparate. Normale procedura hanno detto gli agenti speciali, fermatisi almeno tre ore nella casa del cantante e hanno sequestrato tre autovetture, mantenendo però il massimo riserbo sulle indagini. Intanto però i media si sono scatenati in una ridda di ipotesi: dall'abuso di antidolorifici a quello di psicofarmaci, fino a spingersi a un'ipotesi di suicidio, con la collaborazione della sua famiglia. Le cause del decesso, saranno appurate oggi, durante l'autopsia ordinata dal magistrato che sta coordinando le indagini, ma c'é l'impressione che le vere cause della morte resteranno sempre sconosciute.

A contribuire al mistero sul decesso di Michael Jackson il fatto che sia arrivato in un momento di rilancio per il cantante di Thriller, che negli ultimi anni ha mantenuto un profilo molto basso e che fino alla sera precedente stava provando per il suo nuovo e ultimo show: il che rende sospetta l'ipotesi di un infarto per cause naturali. Il cantante si stava preparando da mesi perché aveva in programma un tour di cinquanta concerti che l'avrebbero riportato al centro della scena musicale, a partire da Londra. Proprio nella capitale inglese in un'apparizione pubblica di cinque minuti che non avveniva da anni, a parte le sue presenze in tribunale aveva detto ai suoi fan: "Vi amo enormemente, dal profondo del mio cuore". Fan, che anche oggi, ieri, e domani, lo ricorderanno come avrebbe voluto lui: per le sue canzoni.

CORONER, RISULTATI AUTOPSIA TRA SETTIMANE
I risultati definitivi dell'autopsia di Michael Jackson saranno resi noti ''molto piu' avanti, forse tra qualche settimana''. Lo ha detto il vice coroner della Contesa di Los Angeles, Ed Winter. Intanto negli Stati Uniti cresce l'attesa per conoscere i risultati, che stabiliranno con esattezza quale sia stata la causa della morte del cantante. Mentre pare ormai assodato che Jackson e' morto per arresto cardiaco in seguito ad un infarto, non e' affatto assodato cosa possa aver causato quell'infarto. Molti media americani riportano oggi che Jackson si sarebbe iniettato una dose eccessiva di un farmaco sintetico chiamato 'Demerol', un narcotico che avrebbe effetti simili alla morfina. Uno dei legali della famiglia, Brian Oxman, ha confermato che da tempo Jackson si sottoponeva ad un intenso trattamento farmacologico, ma ha anche criticato le recenti prescrizioni mediche. Gli investigatori hanno reso noto di voler ascoltare il medico personale del cantante, per accertarsi se sia stato lui a prescrivere o a fare quell'ultima iniezione, e per capire se la prescrizione possa comportare qualcosa di irregolare. Secondo quanto riferito da alcuni familiari, l'iniezione sarebbe stata fatta alle 11:30. La chiamata d'emergenza alle 12:21.

Jackson e' stato dichiarato morto in ospedale alle 14:26, ma quando gli infermieri sono arrivati a casa il suo cuore non batteva gia' piu'. Alcuni amici del cantante, come l'illusionista Uri Geller, hanno detto che Jackson si stava fisicamente riprendendo, e che era in pieno recupero in vista dei concerti da tenere a Londra. Altri, invece, sostengono che le condizioni di salute del cantante erano tali che non sarebbe riuscito a tornare ad esibirsi su un palcoscenico
ansa

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lunedì 22 giugno 2009

USA: SUICIDA A 102 ANNI IL MILIARDARIO RIMASTO SOLO

WASHINGTON - E' morto a 102 anni, gettandosi da un ponte, il miliardario che aveva costruito Saint Louis. Isadore Millstone non era malato: si è ucciso per solitudine. Dopo avere visto morire due mogli, tutti i suoi figli, quasi tutti i suoi amici, il 're del cemento' del Missouri non ce l'ha fatta più ad aspettare: la morte lo aveva dimenticato. Così il miliardario, che fino a 90 anni era stato un provetto nuotatore, si è lanciato, in pieno giorno, dal ponte Daniel Boone nelle acque del maestoso fiume Missouri, lasciandosi portare via dalle acque. La sua impresa aveva costruito alcuni dei più celebri edifici di Saint Louis e del Missouri, compreso il leggendario Stadio Busch, banche, sinagoghe e la stessa autostrada Interstatale 40. Non è chiaro se avesse costruito anche il ponte da dove si è lanciato nel vuoto. Nonostante la sua enorme ricchezza Isadore Millstone aveva sempre vissuto in modo frugale: abitava in una modesta casetta ad un piano, la sua vettura era una vecchia Chevrolet Impala.

Il miliardario era una persona generosa: negli anni '30 aveva cominciato a sostenere il movimento dei diritti civili. In modo concreto: si era rifiutato di firmare i contratti dove i sindacati escludevano gli afro-americani. Negli anni successivi aveva creato, lui bianco ed ebreo, numerose scuole professionali per afro-americani -badando di nuovo al concreto (la sua caratteristica)- dove gli studenti imparavano a fare gli idraulici, i saldatori, i muratori. Millstone era famoso a Saint Louis, oltre che per gli edifici e le autostrade costruite, per le decine e decine di milioni di dollari donati in carita'. Il miliardario godeva di ottima salute. Fino all'età di 90 anni aveva praticato attivamente il nuoto. Ma dieci anni fa aveva ricevuto un brutto colpo: la moglie Goldie, sua compagna per 68 anni, era morta. Anche i due figli del miliardario se n'erano andati: l'adorata Mary Ann a soli 44 anni, il figlio David, l'erede del suo impero, a 68 anni. Si era risposato. Ma anche la seconda moglie, Helen, era morta due anni fa, come gran parte dei suoi amici. "Mio nonno era un uomo che aveva subito molte perdite nella vita - ha spiegato il nipote Bob, che lavorava nell'ufficio accanto al miliardario - A questo punto era ormai stanco di vivere". Così, un sabato pomeriggio, il miliardario si è avviato sul ponte che forse aveva costruito e, giunto a metà, si è lanciato nel fiume beffando quel destino che non sembrava avere alcuna fretta con lui.
ansa

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BRASILE PIEGA ITALIA 3-0, AZZURRI FUORI DALLA CONFEDERATIONS

ROMA - L'Italia perde per 3-0 contro il Brasile ed e' eliminata dalla Confederations Cup. Usa battono Egitto 3-0 e sono in semifinale.

La gara resta equilibrata solo per 37', seppur con il Brasile a fare gioco e gli azzurri troppo timorosi. Poi la Selecao si sveglia ed insacca tre gol in otto minuti: doppietta di Luis Fabiano (37' e 43') e autogol di Dossena (45') su filtrante di Robinho. Gli Usa, invece, battono l'Egitto per 3-0 e sono in semifinale per maggior numero di reti segnate.

IL QUADRO DELLE SEMIFINALI

Mercoledi' 24 giugno
Spagna-Usa

Giovedi' 25 giugno
Brasile-Sudafrica

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martedì 16 giugno 2009

FIORELLO: BERLUSCONI MI DISSE, STRADA SKY E' SENZA RITORNO

ROMA - Fiorello, in una lunga intervista a Vanity Fair, Iin edicola domani, svela i retroscena dell'incontro avuto con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli durante la trattativa finale per il passaggio a Sky. A Palazzo Grazioli si è sentito, dice lo showman, "dentro a una situazione assurda. Avevo davanti il presidente del Consiglio che si occupava di me, un guitto, un saltimbanco, e mi diceva: 'La tua strada e' senza ritorno". E lui? "L'ho messa sul ridere e me la sono data a gambe".


Festeggia 20 anni di carriera, si dichiara molto contento dei risultati a Sky con il Fiorello show, ipotizza un futuro anche in Rai con cui si è lasciato benissimo e su Mediaset dice 'Mai piu''. E' Fiorello che in una lunga intervista a Vanity Fair, che gli dedica anche la copertina del numero in edicola domani, ripercorre la carriera iniziata nel Natale del 1989 per arrivare ai tre mesi di tutto esaurito al Fiorello Show, che chiude il 19 giugno al Teatro Tenda di Roma (ultimo appuntamento su Sky Uno il 21, poi tre speciali in luglio).

In Rai, dice Fiorello, tornerebbe, perché "ci siamo lasciati benissimo, mi hanno fatto un sacco di in bocca al lupo, come si fa sempre tra persone civili. Ci ho lavorato per anni". Ma per il momento continua con Sky. Sul compenso però la butta sulla battuta, non sono i 15 milioni svelati da Carlo Rossella, "ma sono 14" e prosegue, sono "nemmeno la metà della metà". "Non sapevo", dice ora Fiorello a Vanity Fair, "che mi ero infilato dentro a una guerra tra Berlusconi e Murdoch, proprietario di Sky. Né che avevo incrinato la sacralità del potere del Cavaliere. Tanto meno sapevo che sarei diventato il vaso di coccio in mezzo al ferro e al fuoco della politica. E che per quanti planetari problemi ci fossero nel Paese, come la crisi, o il terremoto, o i rifiuti a Napoli e Palermo, tutti i moschetti del centrodestra avrebbero trovato il tempo e la voglia di circondarmi per fucilarmi di parole e di sarcasmi e di rancori".

Fino al punto che, un certo giorno di metà aprile, smise di leggere i giornali. Smise di parlare con i giornalisti. Alle penultime elezioni aveva detto: "strappate le schede elettorali". In queste "Votate Noemi" che le ha persino risposto: "Grazie, ma la politica non fa per me". "Non la inviterò mai - aggiunge- finirei per massacrarla in pubblico e mi dispiacerebbe. Stiamo parlando di una ragazzina di 18 anni, devastata da questa storia di 'papi'. Se fossi il padre vero, la terrei molto lontano da questa roba. Sotto a quel genere di luce puoi solo farti male, e specialmente dopo, quando si spegneranno i riflettori e tornerà il buio". Su Mediaset dice, "con Piersilvio sono anche andato due volte a pranzo. Mi diceva: 'Vieni da noi a qualunque cifra'. E in effetti c'era un progetto. Mi stavo vedendo con Valerio Staffelli e con il mio amico Antonio Ricci. Mi avevano proposto una nuova edizione di Striscia. Con Staffelli l'avrei anche fatta, magari tra un paio di stagioni". Invece? "Mai più".

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sabato 6 giugno 2009

MORTO CARRADINE, 'GIOCO AUTOEROTICO FINITO MALE'

L'attore americano David Carradine, trovato impiccato ieri nella sua stanza di albergo a Bagkok, sarebbe morto per un atto sessuale finito male. Lo ha detto oggi la polizia. "Aveva una corda attaccata attorno al collo e un'altra - ha dichiarato il generale Worapong Siewpreecha della polizia metropolitana di Bangkok - attorno al suo organo sessuale. In queste circostanze, non possiamo essere sicuri che si sia suicidato, ma potrebbe essere morto (di un incidente) legato alla masturbazione".


Carradine, eroe della serie tv Kung Fu e dei film Kill Bill di Quentin Tarantino, è stato trovato impiccato, nudo, nella sua stanza di albergo e la polizia aveva inizialmente parlato di un possibile suicidio. E' stata una cameriera a scoprire il corpo senza vita dell'attore americano di 72 anni. Carradine era Bangkok per le riprese del film Strech, realizzato da Charles de Meaux e prodotto dalla società francese Mk2. La morte è avvenuta tre giorni prima della fine delle riprese. Il generale Worapong ha dichiarato che la polizia ha interrogato la produzione secondo la quale l'attore "aveva bevuto birra dalla mattina alla sera il giorno prima della morte".

Nanthana Sirisap, direttrice del servizio medico-legale dell'ospedale Chulalongkorn ha detto che i risultati di una prima autopsia hanno indicato che Carradine non era morto per cause naturali ma i medici attendevano i risultati di altre analisi sulla eventuale presenza di droga e alcol nel sangue. Porntip Rojanasunan, esperta legale che lavora per il ministero tailandese della Giustizia ha dichiarato che il decesso era stato apparentemente causato da "un incidente di auto-erotismo". La polizia di Bangkok ha sondato l' ambasciata degli Stati Uniti per verificare la possibilità di interrogare la moglie di Carradine. A Hollywood la famiglia dell'attore si é detta "sconvolta" e non ha fornito alcuna ricostruzione sulle circostanze della morte che "restano sconosciute".

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mercoledì 3 giugno 2009

X-Factor Tour 2009

Dopo il successo riscosso su Raidue che lo ha consacrato a vero e proprio fenomeno mediatico, “X Factor” diventa un tour.

Partirà infatti da fine giugno e proseguirà fino ad agosto la tournée con i protagonisti più acclamati del talent show di Raidue.

A presentare il tour è il…

conduttore Nicola Savino. Il cast, invece, sarà diverso ogni sera. Matteo Becucci, The Bastard Sons of Dioniso, Noemi, Juri, Daniele Magro, Enrico Nordio e Ambra Marie si alterneranno sui palchi delle principali città italiane cimentandosi con cover nazionali e internazionali che li hanno resi famosi al pubblico del piccolo schermo e proponendo i loro primi brani inediti. Nelle loro performance saranno accompagnati dalla live band di Lucio Fabbri che cura anche la direzione musicale e gli arrangiamenti.

Queste le prime date in calendario: il 27 giuno a Rho (Milano), 2 e 4 luglio ad Alessandria, il 4 Grugliasco (Torino), l’8 a Terni, il 10 a Parma, il 17 a Casoni di Luzzara (Reggio Emilia), il 7 a Piombino (Livorno) e l’8 a Majano (Udine).

Che X Factor è stato, è e continuerà ad essere un grande successo televisivo-musicale lo si era già assodato e ora confrmato con questo tour, l’unico velo da togliere riguarda i biglietti per partecipare al tour: si pagano o non si pagano? Questo è il problema!

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Susan Boyle, il sogno si è infranto

"Never judge a book by his cover" (Mai giudicare un libro dalla copertina) è il suo motto. Susan Boyle, la 48enne scozzese divenuta un'icona culturale grazie alla partecipazione al talent show britannico Britains got talent non ha coronato il suo sogno.


La "bruttina dalla voce d'angelo" è arrivata solo seconda alla fine della competizione, cedendo lo scettro al gruppo di ballerini Diversity e dovendo rinunciare al premio di 100 mila sterline oltre che alla possibilità di esibirsi dinanzi alla Regina Elisabetta.

Grazie a YouTube la Boyle ha raggiunto la fama mondiale. Il video relativo ad I dreamed a dream, il brano tratto dal musical "Les Miserables" con il quale ha debuttato di fronte ai tre giudici del programma, ha superato 63 milioni di visualizzazioni, un record assolutamente incredibile che difficilmente sarà superato.

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domenica 31 maggio 2009

10 Mln Di Italiani Allergici, Tra Cause Più Strane Sole, Ciglia Finte e Ipod. Anche Un Bacio Può Essere ‘Fatale’

Roma - Polvere, acari e peli di animali domestici, arachidi e cioccolato possono essere una bomba a orologeria per i 10 milioni di italiani allergici. Ma possono trasformarsi in pericoli anche il telefonino o l'ipod, le ciglia finte, un bacio: sono alcune delle cause più strane di allergie, in aumento nel mondo Occidentale insieme a quelle da inquinamento o da alimenti.

Del resto, i numeri parlano chiaro. Secondo la Federazione italiana delle società immunoallergologiche, "l'allergia costituisce la terza causa di malattia cronica nel nostro Paese, con un'incidenza sempre più elevata fra i giovani e i bambini. In particolare il 20% dei piccoli in età scolare è particolarmente sensibile alla polvere, al polline e ai derivati epidermici di animali", cioè la forfora del cane e soprattutto del gatto.

Mentre il 2-6% della popolazione soffre di allergie alimentari, come l'8% dei piccoli sotto i tre anni: in questi casi, vietato portare a tavola latte, cioccolato, cereali, legumi, uova, agrumi, pomodori, arachidi, noccioline e noci, i cibi che più frequentemente possono scatenare una reazione allergica. E se il partner - o la mamma nel caso di un bimbo allergico - ha appena mangiato qualcuno di questi alimenti, anche un semplice bacio può essere 'fatale'. Ecco alcune delle allergie più singolari:

Sole - Anche la tanto sospirata vacanza può trasformarsi in un incubo per un terzo degli italiani, che soffre di dermatiti solari. Le persone fotosensibili sono in crescita, spiegano gli esperti, per la diversa posizione dei raggi ultravioletti e l'aumento dell'inquinamento. In vacanza al mare il problema può essere aggravato dalla presenza di batteri e parassiti nelle spiagge e dall'acqua poca pulita, che potenziano gli effetti dell'allergia agli ultravioletti. D'obbligo solari con fattori di protezione elevata ed evitare l'esposizione ai raggi dalle 11.00 alle 15.00.

Ciglia finte - "Le colle utilizzate per attaccarle - spiega la dermatologa Riccarda Serri, dell'università di Milano - possono scatenare allergie. La palpebra è una zona molto delicata e nelle persone sensibili si verificano di frequente casi di reattività a cosmetici". Attenzione anche agli 'smokey eyes', il trucco che intensifica lo sguardo con tanto nero sulla palpebra.

Cellulari - Radiazioni e campi elettromagnetici prodotti da telefonini, ma anche tv, pc e altri apparecchi hi-tech che ormai sono una presenza fissa nella nostra vita possono scatenare allergie nelle persone che soffrono di eczema o dermatiti. Secondo una stima dell'Organizzazione mondiale della sanità, l'elettrosensibilità colpisce l'1-3% della popolazione mondiale, anche se finora non è stata riconosciuta come una patologia vera e propria. Parlare al cellulare o usare il microonde causa, in chi ne soffre, emicranie, sudorazione, tachicardia, vertigini e stanchezza.

IPod - Discorso a parte per i lettori mp-3. Per produrli è largamente utilizzato il nichel, a cui è allergico il 10% degli italiani. Le più colpite sono le donne: il 20% del gentil sesso subisce le 'reazioni avverse' a questo metallo, di cui sono fatti anche gli euro in monetine.

Alcolici - L'allergia si scatena se nell'organismo manca un enzima necessario, l'aldeide deidrogenasi, per 'metabolizzare' l'alcol ingerito. Un paio di cocktail possono causare rush cutanei, difficoltà di respirare, crampi addominali, cali di pressione, fino al collasso. Birra, vino e superalcolici sono in questi casi 'off limit'.

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