giovedì 11 dicembre 2008

CLIMA: PREMIER, PRONTI A VETO. SARKOZY, NO ALTERNATIVA

BRUXELLES - La Polonia e' pronta ad usare tutti i mezzi, incluso il veto, per ottenere le modifiche richieste al pacchetto
clima ed energia. Lo ha detto il ministro polacco per gli affari europei Mikolaj Dowgielewicz. ''Se necessario ricorreremo anche al veto'', ha detto prevedendo ''un Vertice molto lungo''.


"Se non riusciremo ad ottenere quello che abbiamo chiesto con grande chiarezza sin dall'inizio, siamo pronti a mettere il veto" sulla questione clima. Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi arrivando a Bruxelles per partecipare prima al vertice del Ppe e poi al Consiglio europeo dove si discuterà anche del pacchetto clima-energia. L'Unione europea non ha alternative ad un accordo a 27 sul pacchetto clima-energia. Lo ha detto il presidente francese Nicolas Sarkozy, al suo arrivo a Bruxelles per il Vertice Ue. ''L'Europa non ha altra scelta se non quella di raggiungere un accordo'', ha detto Sarkozy.

''Ci aspetta un compito molto difficile, oggi mi tocca fare il cattivo e cosi' divento il piu' antieuropeista...''. Cosi' il premier Silvio Berlusconi ha scherzato con i cronisti oggi a Bruxelles ricordando le perplessita' italiane sul pacchetto clima-energia dell'Ue di cui e' chiamato oggi a discutere il Consiglio europeo. Berlusconi ha infatti sottolineato di trovare ''assurdo parlare di emissioni quando c'e' una crisi in atto: e' come uno - ha proseguito il premier - che ha la polmonite e pensa di farsi la messa in piega...''. Insomma, ha concluso, ''ci aspetta un compito molto difficile''.

Un orologio da polso blu con stelle bianche ed il volto del presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama, ritratto nel quadrante. Silvio Berlusconi lo ha mostrato ai cronisti e ai giovani di Forza Italia che lo aspettavano alla tradizionale riunione dei leader del Ppe che precede il Consiglio europeo che si apre oggi. ''Non lo indossero' - ha detto scherzando il presidente del Consiglio - ma l'ho portato per far fare due risate ai colleghi. Me l'hanno regalato...'', ha concluso Berlusconi allontanandosi con il sorriso sulle labbra

Si è aperto intorno alle 15 il Consiglio europeo, che si preannuncia serrato soprattutto per il negoziato riguardante il pacchetto-clima ed energia. Ma i leader europei hanno un'agenda molto intensa, che comprende anche la discussione per uscire dalla impasse sul Trattato di Lisbona e il via libera al pacchetto Ue per contrastare la crisi economica. La presidenza di turno francese sta lavorando a pieno regime in un rush finale, per arrivare alla apertura del vertice europeo con una ulteriore bozza di conclusioni.

Per quanto riguarda il Trattato di Lisbona e la possibilità di superare definitivamente gli ultimi ostacoli posti dall'Irlanda, la presidenza francese propone di tenere la composizione della Commissione Ue a 27 e di tenere conto, con garanzie giuridiche, delle preoccupazioni di Dublino per quanto riguarda le politiche fiscali, di famiglia e sociali e per il mantenimento della tradizionale neutralità irlandese. In cambio i leader europei vogliono l'impegno di Dublino a ratificare il Trattato di Lisbona entro la fine del mandato della Commissione Ue, previsto per il 1/o novembre 2009. La Francia ha anche presentato una bozza di conclusioni riguardanti il clima e nel nuovo testo di compromesso emerge l'Italia che ha ottenuto più flessibilità e garanzie, in particolare a tutela delle industrie manifatturiere, che costituiscono per il nostro Paese una delle cosiddette "red-lines".

1 commenti:

Vale ha detto...

Meno male che c'è Sarkozy