martedì 29 luglio 2008

PECHINO 2008: BASTIANELLI POSITIVA AL DOPING

ROMA - Ha portato il ciclismo italiano sul tetto del mondo Marta Bastianelli, 21 anni da Velletri (ma da sempre vive a Lariano) quando a Stoccarda ha vinto il campionato mondiale su strada e le Olimpiadi dovevano essere il momento della sua conferma nell'elite del ciclismo. Invece, come una mazzata per il ciclismo italiano, e non solo, arriva la notizia della positività che la esclude dai Giochi.

"Ha tradito il Coni, la federazione e il mondo del ciclismo", tuona non a caso il presidente del Coni Petrucci, la cui Italia olimpica deve parare il colpo del primo caso choc di doping. A far cadere la campionessa del mondo in carica, una sostanza utilizzata in prodotti per le diete, la flenfluramina, un anoressizzante che però è sostanza dopante e quindi vietata.

La conseguenza? Immediata esclusione dalla squadra olimpica. Bastianelli era tra i convocati della squadra olimpica del ct Franco Ballerini e le Olimpiadi erano l'obiettivo primario della stagione insieme con i mondiali di Varese in programma in autunno. Il controllo che ha rivelato la sua positività è avvenuto da parte dell'Uci (l'Unione internazionale ciclismo) il 5 luglio scorso, ai campionati europei under 23. Alla diffusione della notizia, immediata arriva l'esclusione da parte del Coni con un duro commento da parte del presidente Gianni Petrucci: "Se l'analisi verrà confermata saremo inflessibili - ha aggiunto il presidente del Coni - Dovremo inoltre valutare anche gli eventuali danni di immagine allo sport italiano, visto che lei aveva già firmato il contratto cui sono obbligati tutti gli atleti azzurri che andranno a Pechino".

Tutti i 347 atleti inclusi dal comitato olimpico nella lista di gara per i Giochi hanno infatti sottoscritto un documento nel quale si impegnano a lealtà ed onestà e a non assumere sostanze dopanti. "E' stata un'ingenuità" è invece il commento all'unisono del presidente della Federciclismo Renato Di Rocco e del ct Franco Ballerini. "Ha commesso un'ingenuità incredibile - aggiunge il presidente della Fci - è risultata positiva alla flenfluramina: un componente dei prodotti per le diete, lei è fissata sul peso. Mangia solo insalata...".

Pechino è più che mai lontana per la Bastianelli. "Ora - spiega Di Rocco - chiederemo immediatamente le controanalisi. Ma il problema non é solo quello delle Olimpiadi, per le quali lei, che è campionessa del mondo, ovviamente era convocata. Il problema è la sua immagine e quella del ciclismo...". Un'immagine che appare sempre più in declino. La notizia della positività della Bastianelli è un' altra tegola per il ciclismo italiano, già provato dopo la recente positività di Riccardo Riccò al Tour de France ma è una tegola per l'intero movimento ciclistico internazionale chiamato a interrogarsi sul perché del ricorso a sostanze vietate.

La lotta al doping appare più che mai una lotta contro un gigante dalle mille insidie. Marta Bastianelli ha cominciato a correre che aveva 10 anni, nel 1997. Da subito si capisce che con la bici la piccola ragazza dei castelli romani ci sa fare.

Ed i primi risultati, di prestigio cominciano ad arrivare: nel 2004 è subito campionessa Juniores e ai Mondiali di Verona nel 2004 vince la medaglia d'argento. Poi nella categoria donne allieve vince il titolo di campionessa italiana su strada e il bronzo a cronometro. Il 29 settembre 2007 si laurea campionessa del mondo a Stoccarda, vincendo per distacco dopo una fuga di una ventina di chilometri. Una vittoria salutata come un impresa quella di Stoccarda, arrivata dieci anni dopo il successo di Alessandra Cappellotto, fino a quel momento l'unica italiana a vincere un titolo mondiale. Poi, la positività dello scorso 5 luglio a Verbania, per un Europeo Under 23 nel quale era arrivata terza.

LACRIME DELLA BASTIANELLI, LA MADRE: SOLO FARMACO PER PESO
Marta Bastianelli è scoppiata in lacrime, nella sua casa di Lariano, alle porte di Roma, quando ha saputo della positività Uci e dell'addio ai Giochi e non ha retto, e si è sentita male. "Mia figlia ha preso solo un farmaco per perder peso - racconta la madre Mirella - il Benfluorex, d'accordo con il medico: aveva controllato che non fosse dopante, era a base di ananas".

Marta Bastianelli, che è svenuta al momento della notizia, è in casa con tutti i suoi familiari più stretti, compreso il cognato Alessandro Proni, dal 2007 professionista con la QuickStep di Paolo Bettini. "Mi sono rivolta al mio farmacista di fiducia - è stata la prima spiegazione della campionessa del mondo in carica - per farmi preparare una mistura di erbe utile al drenaggio. Come sempre ho voluto leggere l'elenco dei prodotti utilizzati e tra questi c'era il benfluorex, che non figura tra le sostanze proibite. Dalle analisi di laboratorio risulterebbe, invece, che quel prodotto contiene anche il principio attivo che è all'origine della mia positività. Ma io come potevo saperlo?". "Era d'accordo col suo dottore - aggiunge al telefono la madre Mirella - Marta è attentissima".

Dall'ambiente familiare filtra anche l'indicazione che la riduzione di peso sarebbe stata sollecitata dallo staff tecnico che lavora con la Bastianelli, dopo un aumento di qualche chilo e dopo che ai Mondiali di Stoccarda i suoi 49 chili erano stati sottolineati come eccesso di magrezza. "Figurarsi - dicono i familiari della ciclista romana - Marta era così attenta che per una recente seduta dal dentista aveva rifiutato l'anestesia, per paura potesse comportare qualcosa in termini di doping".

3 commenti:

DAIDE ha detto...

Proprio ingenua???.si io direi di si.
ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Quel che penso sul doping l'ho scritto sum mio blog, se ti va dacci un'occhiata!!

Anonimo ha detto...

http://sport-live.spaces.live.com/

;)