lunedì 16 agosto 2010

Scandalo alle Olimpiadi della Gioventù: l'Iran evita di incontrare Israele

MILANO - Dovevano essere i giochi che avrebbero educato i giovani alla via della pace. Invece hanno riprodotti tutti i difetti dei tradizionali Giochi olimpici. Se non peggio. La prima edizione delle Olimpiadi della Gioventù, competizione organizzata dal Cio per i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, apertasi il 14 agosto a Singapore e che terminerà il prossimo 26 agosto, è stata travolta da un vero e proprio scandalo diplomaticoLO SCANDALO - Protagonisti della vicenda due Paesi che sono ai ferri corti sullo scacchiere internazionale, vale a dire Israele e Iran. Mohammad Soleimani, iraniano, è una vera promessa del taekwondo. Tanto che riesce a vincere facilmente i combattimenti preliminari fino alla finale, dove però avrebbe dovuto incontrare l'israeliano Gili Haimovitz. Soleimani è il favorito: ma poco prima della gara per il titolo c'è un colpo di scena. L'atleta iraniano non si presenta, ufficialmente per un infortunio. Medaglia d'oro all'israeliano che vince senza combattere. Un infortunio diplomatico, per evitare un confronto con un'atleta di un paese odiato? C'è il sospetto. Che diventa certezza qualche minuto dopo, al momento della premiazione che doveva assegnare l'oro a Haimovitz e l'argento a Soleimani. Che però non si presenta: ufficialmente per un ricovero d'urgenza in ospedale, in realtà per evitare al suo Paese «l'umiliazione» di dover guardare dal basso in alto un atleta israeliano, mentre la bandiera iraniana veniva sovrastata da quella con la stella di David, secondo il cerimoniale olimpico. C'era da che mettere in imbarazzo il Cio che così preferiva non commentare, mentre la federazione internazionale di taekwondo si limitava a render noto un laconico comunicato in cui si diceva semplicemente che Soleimani si era ritirato dalla finale. Troppo poco per giustificare una scelta che ha il sapore del razzismo. A Singapore sul campo avrà forse vinto Israele. Ciò che è sicuro è che ha perso tutto lo sport.
corriere.it

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