sabato 26 gennaio 2008

Decreto taglia-Ici: tutti favorevoli





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DAIDE ha detto...

Palazzo Loggia

sabato 26 gennaio 2008
(red.) Ieri pomeriggio il consiglio comunale di Brescia ha approvato la delibera taglia-Ici proposta dalla giunta di centro-sinistra. Sarà, quindi, operativo il documento che esonera dal pagamento dell'imposta 63.500 proprietari di prima casa, e che alla Loggia costerà 8,5 milioni di mancati introiti. Anche l'opposizione di centro-destra ha votato a favore dell'iniziativa. Non sono, però, mancate una serie di critiche all'operato dell'esecutivo guidato da Paolo Corsini.
Cesare Galli, Lega Nord, ha bollato il provvedimento come mera propaganda per comprare voti, Massimo D'Azzeo (An), si è invece chiesto se in realtà la Loggia non stia puntando ad aumentare l'imponibile in seguito alla revisione degli estimi. Achille Farine (FI), ha proposto che l'Ici venga abolita per tutti. Giovanni Petriccione, invece, ha parlato di un buon provvedimento, nonostante sia segnato dalla malizia elettorale. Manlio Vicini (Prc), infine, avrebbe preferito che l'imposta fosse rimasta in vigore per chi ha fatto della casa non una necessità abitativa ma un investimento immobiliare.
Il decreto, come prevedibile, è stato difeso a spada tratta dai membri della maggioranza. Anche il sindaco ha voluto dire la sua in merito: "Il provvedimento è strutturale e, al di là degli annunci fatti da Berlusconi nel 2006, nei cinque anni precedenti al governo Prodi misure di riduzione dell'Ici non erano state avanzate".
Anche il tema delle politiche sulla famiglia è stato lungamente discusso. Una proposta del consigliere Nicola Orto (Udc) chiedeva, iinfatti, di valutare la possibilità di istituire uno specifico assessorato alla famiglia, per realizzare e controllare politiche e servizi integrati sul tema. Il testo è stato sostenuto anche da Forza Italia, Alleanza Nazionale e dalla Lega Nord. Alla fine la proposta è stata cassata dalla maggioranza (con 23 voti contrari e 13 favorevoli).