ELUANA E MORTA Berlusconi: ci hanno impedito di salvarla. Napolitano: ora silenzio
ROMA - Questo il racconto dell'ultimo giorno di vita di Eluana Englaro, la cronologia di quanto accaduto nella clinica, dei controlli e delle decisioni che hanno segnato l'ultima giornata di questa vicenda cominciata 17 anni fa, il giorno dell'incidente. E' il quarto giorno senza alimentazione e idratazione, il settimo a Udine.
ORE 8. Eluana è al momento "abbastanza idratata" e le sue condizioni "sono stazionarie", raccontano alcuni testimoni. L'interruzione totale di alimentazione e idratazione di Eluana stando a quanto rilevato dagli accertamenti eseguiti per il controllo dell'attuazione del decreto era cominciata alle 5:45 di venerdì scorso, 6 febbraio. ORE 9. Il neurologo Carlo Alberto Defanti riferisce di condizioni stazionarie e che non era ancora entrata in una "fase critica". L'organismo, aveva spiegato l'esperto, può infatti resistere circa una settimana prima di eventuali danni importanti "con un margine di recupero".
ORE 10. Sono attesi nella clinica "La Quiete" gli accertamenti da parte della Regione Friuli Venezia Giulia. Ma per l'avvocato Franca Alessio, curatrice speciale di Eluana non esistono motivi per ritenere la struttura non idonea, nemmeno con le motivazioni più fantasiose che si possono trovare".
ORE 12. Il protocollo per la sospensione della nutrizione e idratazione artificiale ad Eluana Englaro "allo stato delle cose va avanti", fa sapere il neurologo Carlo Alberto Defanti, che ne ha avuto conferma dal professore Amato De Monte che guida l'equipe che si sta occupando di Eluana. Intanto nella casa di riposo sono in corso le verifiche da parte degli ispettori inviati dalla Regione sulla base della decisione assunta ieri dal presidente Renzo Tondo.
ORE 15. Non è necessaria "una preventiva diffida" per "interrompere ad effetto immediato" un'attività sanitaria che viene svolta in una struttura del Friuli Venezia Giulia al di fuori di quelle autorizzate dalla Regione in quella stessa struttura. Lo scrive la Direzione Centrale Salute e Protezione sociale della Regione Friuli Venezia Giulia all'Azienda per i Servizi Sanitari numero 4 Medio Friuli, dove si trova la casa di riposo La Quiete, struttura nella quale i carabinieri dei Nas svolgono una ulteriore ispezione, durata circa due ore.
ORE 16. Una manifestazione per esprimere solidarietà a Beppino Englaro davanti alla casa di riposo di Eluana, organizzata dalla Cgil del Friuli Venezia Giulia. Durante la manifestazione ci sono stati momenti di tensione quando le forze dell'ordine hanno chiesto i documenti a due manifestanti, che hanno replicato dicendo che si trattava di un'intimidazione nei loro riguardi. ORE 18. Il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha convocato una riunione, a Udine, con gli assessori regionali alla Sanita, Valdimir Kosic, e agli Enti Locali, Federica Seganti. Al centro dell'incontro vi è l'esame dei risultati dell'ispezione dei tecnici della Usl 4 'Medio Friuli' alla casa di riposo 'La Quiete' di Udine dove è ricoverata Eluana Englaro. Alla riunione partecipa anche Giorgio Ros, direttore generale dell'Azienda sanitaria 4 'Medio Friuli'.
ORE 19. Dagli accertamenti eseguiti oggi su incarico della Procura di Udine sulla vicenda di Eluana Englaro "non è emerso alcun elemento di novità tale da giustificare un intervento della magistratura" ha detto il Procuratore Generale della Repubblica di Trieste, Beniamino Deidda. Si allontana, così, l'ipotesi di un sequestro della stanza in cui si trova la donna.
ORE 20. Arriva la notizia della morte di Eluana. Sono le 20 e 24 minuti. Una telefonata dell'anestesista Amato De Monte avverte Beppino Englaro del decesso. .
ROMA - "Dinanzi all'epilogo di una lunga tragica vicenda, il silenzio che un naturale rispetto umano esige da tutti può lasciare spazio solo a un sentimento di profonda partecipazione al dolore dei familiari e di quanti sono stati vicini alla povera Eluana". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dopo aver appreso la notizia della morte di Eluana Englaro
BERLUSCONI: RESA IMPOSSIBILE AZIONE PER SALVARLE LA VITA
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha appreso "con profondo dolore" la notizia della morte di Eluana Englaro. "E' grande il rammarico - dice-che sia stata resa impossibile l'azione del governo per salvare una vita".
BAGARRE AL SENATO, PDL SCATENATO ATTACCA COLLE
Finisce quasi in rissa la seduta del Senato, sottoposto ad una corsa contro il tempo per approvare il disegno di legge su Eluana Englaro, quando piomba la notizia della sua morte. E' il Pdl a scatenarsi in un crescendo di accuse e invettive che investono il Pd ma anche il Quirinale, chiamato in causa dal capogruppo Maurizio Gasparri. Un clima incandescente che il minuto di silenzio imposto dal presidente del Senato Schifani ha sospeso appunto solo per il tempo dei sessanta secondi.
"In questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe...", attacca Gasparri davanti alle telecamere. Il riferimento indiretto al capo dello Stato, che non ha voluto firmare il decreto che imponeva il ripristino dell'idratazione e dell'alimentazione, solleva le immediate proteste della capogruppo del Pd Anna Finocchiaro che parla di "una cosa inaudita" e di "un chiaro riferimento" al capo dello Stato. Passa un'ora, interviene Giorgio Napolitano, chiedendo silenzio e rispetto per la tragedia di Eluana e della sua famiglia. "Non può chiederci di stare zitti", sbotta ancora Gasparri. Intanto, si infittiscono i contatti tra Palazzo Madama e il Quirinale. Schifani parla al telefono con il presidente della Repubblica. Poi reagisce, durissimo, anche il presidente della Camera Gianfranco Fini che definisce Gasparri "un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere".
"Il rispetto per la massima autorità dello Stato - bacchetta Fini il suo collega di partito - dovrebbe animare chiunque, in particolar modo il presidente del gruppo di maggioranza al Senato". In Aula, intanto, il vice capogruppo del Pdl Gaetano Quagliariello, considerato un uomo mite, grida rivolto ai banchi dell'opposizione "Eluana non è morta ma è stata ammazzata" e scoppia la bagarre. "E' stato compiuto un ennesimo atto di sciacallaggio politico", replica con tono altrettanto alterato Anna Finocchiaro che definisce l'intervento di Quagliariello "bieco e strumentale, che ricade nel momento più triste" mentre dai banchi del Pdl replicano "assassini, assassini".
Un gruppo di senatori di An, tra cui Filippo Berselli, Benedetti Valentini, ma anche il ministro Andrea Ronchi, vanno verso i banchi dell'opposizione e nell'emiciclo devono intervenire i commessi per riportare la calma mentre alcuni senatori del Pd, tra cui Giorgio Tonini, Stefano Ceccanti e Riccardo Milana lasciano l'Aula scuotendo la testa. "Noi non ci stiamo. Non siamo più disponibili se non - scandisce a voce alta Finocchiaro - ad un esame compiuto del testo in commissione da parte della maggioranza e dell'opposizione e oltre a questo non ci staremo". Dopo il botta e risposta tra Quagliariello e Finocchiaro, Schifani riporta la calma nell'emiciclo, convoca la capogruppo e sospende la seduta. Forse per la prima volta nell'Aula del Senato, non si sono visti senatori della Lega tra i duellanti. Il Carroccio ha tenuto un atteggiamento defilato assistendo allo scontro tra Pdl e Pd. La vicepresidente del Senato Rosi Mauro, ad un certo punto, ha cercato di sedare i più esagitati della maggioranza. "C'é tanta rabbia perché la morte di Eluana si poteva evitare, ma speriamo che la discussione di domani avvenga in un clima di diverso rispetto, senza scontri", commenta il capogruppo del Carroccio Federico Bricolo, precisando che l'invito a rasserenare gli animi è rivolto "anche ai colleghi della maggioranza".
In mattinata, Bricolo aveva auspicato che si potesse "ricucire al più presto lo scontro istituzionale". In questo frangente politico la Lega che ha incassato il primo via libera sul federalismo fiscale e sul ddl sicurezza vorrebbe che il tenue filo del dialogo non si spezzasse del tutto.
1 commenti:
Ho voluto mettere l'articolo della morte e di....
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