Brasile: la Juve nega Amauri
ROMA - Il ct del Brasile Carlos Dunga chiama Amauri per l'amichevole contro l'Italia, ma la Juventus decide in serata di non concedere il via libera al suo attaccante. Ad ufficializzare la posizione del club bianconero sulla vicenda e' lo stesso presidente juventino Giovanni Cobolli Gigli dopo la partita persa 3-2 con il Cagliari. ''Siamo fuori tempo massimo - spiega Cobolli Gigli - se anche arrivera', non aderiremo alla convocazione della nazionale brasiliana per Amauri''.
La notizia della convocazione dell'attaccante della Juve era arrivata dopo pranzo tramite poche righe ufficiali, sul sito della federcalcio con sede a Rio, per dire che e' 'ancora e sempre Brasile-Italia'. Non piu' solo confronto calcistico fra le due nazionali piu' titolate del mondo, ma anche una storia fatta di incomprensioni e critiche dopo la mancata estradizione a Roma del terrorista Cesare Battisti. Oggi ci si e' messo anche l'assessore al turismo di Rio, che ha scritto all'ambasciata italiana a Brasilia per chiedere la rimozione di cartelloni pubblicitari di un'azienda milanese che mostrano un poliziotto che perquisisce una ragazza molto poco vestita, con sullo sfondo la spiaggia di Ipanema.
Sempre oggi, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ripete che secondo lui a Londra il 10 febbraio non si dovrebbe giocare, ma intanto arriva la notizia che Dunga si e' deciso e, vista l'indisponibilita' di Luis Fabiano, ha deciso di chiamare per la prima volta lo juventino. Ma affinche' la convocazione diventi effettiva e i brasiliani lo hanno ammesso ricordandolo con una nota sul sito della loro federcalcio (la Cbf), ci voleva il permesso dei dirigenti juventini, perche' sono scaduti i termini, a norma di regolamento Fifa, per chiamare per un'amichevole coloro che militano all'estero, nel caso della nazionale di Dunga tutti i giocatori a disposizione. Tutto dipendeva dalla Juventus, con i cui dirigenti, fanno sapere dalla Cbf, ''la nostra commissione e' in contatto continuo''. Ma da parte del club 27 volte campione d'Italia e' arrivato il rifiuto e cosi' le speranze di Marcello Lippi di vestire Amauri d'azzurro rimangono per ora inalterate. Intanto il ct campione del mondo, interpellato dall'Ansa, non ha voluto fare commenti: ''zero virgola zero'', si e' limitato a dire.
La Figc ha invece preso una posizione ufficiale: ''decida il giocatore'', che in realta', essendo brasiliano e non avendo ancora ricevuto il passaporto italiano, non ha mai nascosto di sognare la casacca verde-oro. In Brasile i 'media' si sono scatenati nel rilevare come in Italia era gia' palpabile la delusione per avere perso Amauri, e venivano mostrate in tv (Globo) e rilanciate in rete le immagini dei siti del Bel Paese con i titoli ''Dunga chiama Amauri, sogno finito''. Partiti anche gli inevitabili sondaggi, nei quali la maggioranza della 'torcida' approva la decisione di Dunga e si dice certa che Amauri non sara' una meteora come Afonso Alves, l'attaccante semisconosciuto in patria che segnava valanghe di gol in Olanda ma che alla prova della Seleçao si rivelo' un fiasco. A decidere per Amauri e' pero' arrivato il no alla convocazione della Juventus che spegne per ora le speranze dell'attaccante di vestire per la prima volta la maglia del Brasile e tiene in vita il sogno azzurro dell'ex giocatore del Palermo.
ansa
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