martedì 29 dicembre 2009

Superenalotto, sestina errata in diretta tv


Lunedì, ore 20 e qualcosa: il Tg1 dà i numeri vincenti del Superenalotto. Peccato che non siano quelli giusti. E dato che il jackpot superava i 110 milioni di euro l'attesa per la sestina era certo elevata. L'Aams, Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ha rettificato l'errore, dando i numeri giusti del concorso numero 155 (34-36-61-62-78-88, Jolly 55, Superstar 20) e invitando giocatori e mezzi di informazione a consultare le estrazioni sui siti internet ufficiali (Aams.it, Giochinumerici.info, Sisal.it) e nei punti di gioco autorizzati.

Sulla vicenda si muove anche la politica, con Donato Mosella di Alleanza per l'Italia che chiede al Tg1 di scusarsi con i telespettatori e dare la notizia corretta: «È opportuno che il telegiornale della rete ammiraglia Rai si scusi con gli utenti del servizio pubblico per quanto accaduto, nella speranza che nessuno abbia stracciato il biglietto vincente dopo aver letto i numeri errati. Sarebbe veramente una beffa se qualche vincitore sia stato tratto in inganno dal telegiornale della tv pubblica» scrive il deputato. La redazione del Tg1 ha spiegato che la rettifica è stata fatta nella prima edizione utile, ovvero quella di mezza sera di lunedì.

Il Codacons tutelerà le eventuali vittime della sestina errata. «Non possiamo far altro che raccomandare a tutti i mezzi di comunicazione di prestare la massima attenzione in circostanze del genere - ha commentato il presidente Carlo Rienzi -. Hanno certamente una grande responsabilità nel fornire questo tipo di comunicazioni. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se qualcuno avesse reclamato vincite importanti. Se qualcuno dovesse aver strappato la ricevuta credendo di non aver vinto nulla può rivolgersi alla nostra associazione perché ci sono i presupposti per chiedere un risarcimento del danno». Per la cronaca, non sono usciti 6 né 5+. I vincitori con 5 punti sono stati sei e hanno incassato quasi 10mila euro a testa. Il jackpot per il 6 sale a 111.300.000 euro. (corriere.it)

Continua a leggere...

Primo matrimonio gay in Sudamerica

(ANSA) - BUENOS AIRES, 28 DIC - Primo matrimonio gay in America Latina: a sposarsi in Argentina sono stati Alex Freyre e Jose' Maria Di Bello. Le nozze si sono celebrate ad Usuahia, nell'estremo sud dell'Argentina. Freyre e Di Bello avevano cercato di sposarsi a Buenos Aires lo scorso primo dicembre, senza pero' riuscirci, a causa dell'intervento, all'ultimo momento, della magistratura locale, che aveva accolto il ricorso di un privato cittadino.

Continua a leggere...

Cina: Eseguita Condanna a Morte Cittadino Gb Accusato Di Narcotraffico

Pechino, 29 dic. - (Adnkronos/Dpa) - E' stata eseguita oggi a Urumqi, capoluogo dello Xinjiang, la condanna a morte di un cittadino britannico accusato di traffico di droga. A darne notizia e' stata l'ambasciata del Regno Unito a Pechino, secondo cui Akmal Sheikh, 53 anni, e' stato giustiziato alle 10,30 ora locale, poco dopo che la Corte suprema popolare di Urumqi aveva confermato la sua condanna a morte per aver contrabbandato nel Paese, nel novembre del 2008, quattro chili di eroina.

Continua a leggere...

lunedì 28 dicembre 2009

ITALIA?????

TFR?
E il bollo auto che siamo l'unico merda di paese a pagarlo?
E il canone RAI?
E le assicurazioni che costano 8 volte che gli altri paesi?
E l'IVA? che non serve a un cazzo se non a ingrassare lo stato?
E il monopolio su migliaia di cose?
E la benzina che dovrebbe costare 59 cent. e invece ce la fanno pagare 1,40?
E gli alimenti che pagano 20 cent. ai produttori e ce li rivendono a noi a 5 euro?
E Trenitalia che fa sempre più cagare e farà presto la fine di Alitalia ma intanto è rincarata del 50% in un anno?
E i soldi che hanno tolto alla sanità alla ricerca e all'istruzione per darli alle banche?
E le pensioni che da gennaio verranno "ritoccate" in basso dall'8 al 12%?
E le piccole medie aziende che non hanno mai percepito un euro ma che loro dicono di avergliene dati 16 miliardi?
E gli ammortizzatori sociali che ci sono famiglie che hanno perso la casa e sono aumentati i barboni del 9% solo nel 2009?

aumentati i barboni del 9% solo nel 2009?
E la social card che la gente non sa che se a gennaio non faranno una nuova richiesta non la rinnoveranno perchè non è automatica?
E la proposta che era stata avanzata al governo da parte dell'opposizione di dare 500 euro al mese a chi aveva perso il lavoro ma "ovviamente" questo governo non l'ha nemmeno cagata?
E quelli dell'inondazione di Messina che stanno ancora nel fango e nelle distrazie ma tutto in TV è in ordine?
E quelli dell'Aquila che vivono nella "zona rossa" e non possono dire a nessuno come stanno realmente le cose ma che tutto in TV è in ordine?
E i soldati Italiani che sono nelle "zone di guerra" e costano allo stato (a noi) 1 milione di euro al giorno per aiutare gli americani a tenere sotto controllo il traffico di droga e petrolio?
E Emilio Fede che ci costa 350.000 euro al giorno e non lo possiamo nemmeno riempire di legnate?
E i milioni di firme che abbiamo raccolto con i due V-Day che questi signori (nostri dipendenti) non hanno cagato di striscio?
Avrei un altro centinaio di cose da dire, ma non c'è più spazio e si deve fare qualcosa. stop
beppegrillo.it

Continua a leggere...

Il furto del TFR

Il matematico e economista Beppe Scienza vi fa un regalo per il nuovo anno. Un consiglio che salverà il valore del TFR a chi non l'ha ancora affidato ai fondi pensione. Passate parola a tutti i lavoratori, vostri colleghi o amici, di tenersi stretto il TFR nel 2010. Quando arriverà una busta arancione con la richiesta di spostare il TFR nei fondi pensione rifiutate. Per raccattare qualche adesione in più ci sarà probabilmente il silenzio/assenso, quindi dovrete rispondere per forza. Il 6 giugno del 2007, ben prima della crisi economica, il blog pubblicò il post: "Il TFR mormorò" con gli stessi consigli: "Se lavori nel settore privato ed entro fine giugno non dici nulla, il tuo TFR finirà nel risparmio gestito. Un’avventura da far tremare i polsi. Da vent’anni i fondi comuni fanno perdere soldi. E i fondi pensione sono pronti a ripetere gli stessi disastri. Il silenzio assenso è una trappola. Cambiano le carte in tavola senza chiedere nulla. E’ il gioco delle tre tavolette con i soldi di una vita. Non è vero che costruiscono una pensione integrativa: danno il TFR in pasto all’industria del risparmio gestito.". Chi in seguito ha mantenuto il suo TFR in azienda ha guadagnato, chi ha investito in fondi ha perso una cifra!


Intervista a Beppe Scienza:

"L’ultima novità sul TFR ha suscitato molto sdegno, anche se in effetti non è la cosa più grave. La novità è che la Legge Finanziaria per il 2010 utilizzerà quei soldi che le aziende, anziché tenerli loro a fronte del TFR dei loro dipendenti, hanno dato all’Inps non è la cosa più grave, in quanto non tocca veramente la situazione dei lavoratori; purtroppo sono altre le cose che toccano o toccheranno o minacciano di toccare la situazione dei lavoratori.
La riforma bipartisan del TFR, decisa prima da Maroni e Tremonti con il governo Berlusconi e poi anticipata di un anno dal governo Prodi, è stata uno dei tiri più mancini tirati ai lavoratori italiani negli ultimi decenni.
Il vero inganno, il vero imbroglio, la vera falsità che viene diffusa dai vari economisti di regime è un’altra, ed è la base del discorso con cui si vuole convincere la gente a aderire alla previdenza integrativa e è questo discorso. Le pensioni saranno basse e quindi non sufficienti, per integrarle bisogna trasferire il TFR ai fondi pensione: bene, questa è una falsità bella e buona! Può anche darsi che le pensioni saranno basse, anche se è difficile prevedere tra 40 anni come saranno le pensioni, prevedere a distanza di 40 anni come saranno le pensioni, come saranno gli stipendi, come saranno i prezzi è praticamente impossibile. Ma anche se fosse vero che saranno basse, è falso che per avere una rendita aggiuntiva bisogna trasferire il TFR ai fondi pensione o a altri prodotti assicurativi: no, uno si tiene il TFR e, quando incassa la liquidazione, se vuole utilizza questa cifra per avere una pensione integrativa e, se quella cifra è più alta di quanto è rimasto invece a quel poveraccio che ha aderito a un fondo pensione, chi non ha aderito avrà una pensione integrativa più alta di chi ha aderito.
Ci sono dei campioni, nella non nobile arte di prendere in giro i lavoratori italiani che raccontano loro delle cose addirittura ridicole; prendo un esempio concreto, uno di questi campioni si chiama Marco Lo Conte ed è un giornalista de Il Sole 24 Ore, il bollettino quotidiano della Confindustria, in cui lui dice - cito da sabato 24 ottobre 2009 a pagina 4 di Plus24, il supplemento - che: “per chi non aderisce alla previdenza integrativa c’è la certezza roulotte, cioè la certezza di trovarsi, in vecchiaia, a vivere in una roulotte senza neanche il cibo per i gatti” e questo riguarderebbe 18 milioni tra i 23 milioni di italiani lavoratori dipendenti. Beh, dire che chi non aderisce alla previdenza integrativa è certo di finire a vivere in roulotte mostra soltanto che a Il Sole 24 Ore manca il senso del ridicolo.
Con il 2010 dovrebbero arrivare a tutti i lavoratori dipendenti delle buste, pare di colore arancione, ma l’aspetto cromatico è irrilevante, in cui si dice loro quale sarà presumibilmente la loro pensione. Il fine di queste buste arancioni è spaventare i lavoratori e indurli, spingerli a cosa? Ai fondi pensione o a altri prodotti assicurativi. Ecco, questo è quello che una persona prudente proprio non deve fare.
Dare i propri soldi ai fondi pensione vuole dire correre due rischi che con il TFR non si corrono: il primo rischio - e si è visto bene nel 2008 - è che un crack di mercati finanziari faccia scendere di valore quello che uno ha messo da parte; qui non si tratta di fallimenti, i fondi pensione non falliscono, anche i fondi comuni non falliscono, però possono perdere il 90% senza fallire. L’altro rischio che c’è è che riparta l’inflazione.
Quello che è sicuro è che, di fronte a entrambi questi due rischi, un crack dei mercati finanziari e il ripartire dell’inflazione, che magari possono anche capitare entrambi insieme, perché a volte le brutte notizie vengono insieme, chi si tiene il TFR è tranquillo, perché il valore del TFR non dipende dai mercati finanziari e, se viene l’inflazione, il TFR segue in maniera eccellente l’inflazione.
Ora, il ministro Sacconi ha più volte anticipato che: “si farà partire un nuovo periodo di silenzio /assenso”, cioè altri sei mesi in cui, automaticamente, se uno decide di no, i suoi soldi vanno nei fondi pensione.
Il TFR va bene per i lavoratori, va abbastanza bene per i lavoratori, va abbastanza bene per le aziende, però non fa guadagnare i banchieri, perché i lavoratori prendono i soldi dalle aziende e la banca non si mette in mezzo a fare la sua cresta; non fa guadagnare gli assicuratori, che non sono assolutamente nel gioco, non va guadagnare i gestori di fondi perché non gestiscono niente, non fa guadagnare i sindacati, perché non hanno a da mettere i loro uomini, come invece li mettono, nei fondi pensione per la gestione dell’amministrazione, non fa guadagnare i funzionari della Confindustria e delle altre organizzazioni del patronato, che invece nei fondi pensione mettono anche loro i propri uomini, non fa guadagnare i docenti universitari, non fa guadagnare gli economisti, perché il TFR va avanti per conto suo e gli economisti non possono fare consulenze, non possono essere nei consigli di amministrazione dei fondi pensione, non possono guadagnarci sopra. Insomma, il TFR è una cosa che va bene soltanto ai lavoratori e alle aziende, non fa guadagnare gli altri e gli altri hanno cercato di distruggerlo. Per fortuna non ci sono ancora riusciti!" Beppe Scienza
beppegrillo.it

Continua a leggere...

domenica 27 dicembre 2009

Il Comitato Media e Minori contro Rai 4

Rai 4 LogoRai 4 ci ha abituati nel tempo a una programmazione seriale di alta qualità, comprendendo, al di fuori dell’animazione giapponese, molte serie americane già trasmesse in precedenza da altre reti con minor fortuna rispetto alla collocazione in palinsesto.

Una di queste serie, Angel, è attualmente programmata su Rai 4 con due episodi al giorno, alle ore 12.20 e alle 18.40. Ed è proprio questa collocazione, nel pieno del day-time, che aveva fatto scatenare una bufera il 19 settembre scorso, quando Giovanni Valentini, dalle colonne della sua rubrica “Il sabato del villaggio” su La Repubblica denunciò che “al povero telespettatore che paga il canone, può capitare intanto di sintonizzarsi intorno alle 19.30 su Rai 4, la “nuova” rete del servizio pubblico sul digitale terrestre, e di imbattersi in un orripilante telefilm americano, intitolato Angel, a base di sesso e violenza, interpretato da personaggi che al momento di entrare in azione cambiano sembianze e si trasformano in vampiri”, e che il serial “non ha proprio nulla a che fare con la missione del servizio pubblico”.

Evidentemente queste parole hanno ricevuto attenzione da parte di qualcuno, perché l’altro ieri Carlo Freccero ci ha fatto sapere di aver ricevuto la notifica di avvio della procedura d’infrazione del Codice di Autoregolamentazione Tv e Minori contro Rai 4, proprio per la trasmissione di Angel nel day-time.


Stranamente questa decisione arriva esattamente il giorno dopo la giornata record di Rai 4, che lunedì 21 dicembre ha segnato il proprio record di ascolti praticamente in tutte le fasce di riferimento (tra cui l’intera giornata, l’access prime time e il prime time)... il fatto diventa ancora più curioso se si tiene conto che recentemente proprio Angel stava segnando ascolti molto alti.

Angel Cast

Carlo Freccero si è dichiarato particolarmente amareggiato da un procedimento del genere, che pone paletti piuttosto marcati per una programmazione “adulta” nel palinsesto giornaliero anche per una rete come Rai 4, rete che, ricordiamo, ha nella categoria giovani adulti proprio il suo target di riferimento, e che quindi sviluppa un’offerta a essi rivolta lungo tutta la giornata.
Inoltre, un provvedimento di questo tipo chiaramente pone problematiche maggiori in prospettiva futura, impedendo per esempio un’ipotetica fascia giornaliera dedicata all’animazione giapponese coerente con la tipologia attualmente in onda in seconda serata sulla rete.

Un episodio che potrebbe creare un precedente scomodo per una qualsiasi rete fortemente targettizzata, che in primo luogo crea la propria offerta in base alla tipologia di pubblico che vuole raggiungere, senza i falsi moralismi derivanti da problematiche care a una certa opinione pubblica, che spesso portano a estremismi non pienamente giustificati.

In quest’ottica diviene estremamente attuale la risposta che Carlo Freccero affidò al blog di Rai 4 il 21 settembre in merito al polverone di polemiche che si alzò dopo l’articolo di Valentini:


“E’ coerente invocare la libertà di stampa ed insieme la censura? E’ una censura che chiede di espellere dal servizio pubblico i nuovi telefilm e per estensione anime e fiction non tradizionali.
Vuole “normalizzare” la rete imponendole lo stile e la programmazione delle reti generaliste.
Possibile che ogni volta che c’è un tentativo di rinnovamento, i benpensanti decidano (fortunatamente sino ad oggi senza successo) di stroncarlo sul nascere?

[…]

La cultura di oggi, l’immaginario della nostra epoca, deve essere a disposizione di tutti, non solo delle televisioni a pagamento.
Oggi la fiction è serie e anime, non biografie di santi e di eroi del passato. Lasciamo questi prodotti a chi non condivide l’immaginario contemporaneo globale. Il servizio pubblico deve comunicare e diffondere ciò che è vivo. Non può continuare ad impersonare solo l’archeologia della comunicazione. Se la sua missione è una missione culturale, bisogna ammettere che accanto alle reti generaliste che ripropongono la cultura di ieri, esistano reti nuove che diffondano la cultura di oggi.
La televisione sta vivendo una fase di rinascita e sperimentazione, nei confronti di un cinema che stenta a trovare nuove identità. Oggi le serie si traducono in film e non viceversa. Oggi la fiction americana ricostruisce intrecci narrativi complessi, mentre il cinema, per attirare il grosso pubblico, ha spesso sceneggiature elementari.

Siamo in molti a condividere il culto per le serie televisive, per l’animazione giapponese, per i videogiochi, per gli scambi di informazione e di contatti in rete, per la convergenza tra mezzi digitali diversi, per un ruolo attivo dello spettatore.
Difendiamo la nostra identità, combattiamo l’immaginal divide”
Per assecondare la richiesta del Comitato di Applicazione del Codice di Autoregolamentazione Media e Minori, si è comunque deciso di far slittare Angel alle ore 19.30, spostando Eureka alle 18.40.

Difendere la nostra identità diviene oggi un nodo cruciale per far valere il diritto di ogni cittadino nell’avere la propria libertà di pensiero e di espressione; se volete esprimere un vostro parere oppure il vostro disappunto direttamente al comitato potete farlo inviando un’e-mail a comitato.minori@sviluppoeconomico.gov.it.
Autore: Pulisan
animeclick

Continua a leggere...

venerdì 25 dicembre 2009

Insieme Da 85 Anni. Amore Da Guinness Per La Coppia Più Longeva Del Pianeta

Pechino, 19 dic. (Ign) - Quando l'amore è eterno spalanca le porte del Guinness. Almeno nel caso di una super-coppia cinese sposata da ben 85 anni. Un legame record (già di per sé una vittoria) che ha portato Liu Fuben 95 anni e sua moglie Shi Jijui, 100 anni, ad entrare di diritto nel libro del Guinness dei Primati. In barba ai sempre più diffusi matrimoni lampo, la coppia ancora "innamoratissima" ha resistito insieme quasi un secolo. Un'eternità.

Il loro matrimonio che ha ormai superato da 10 anni l'anniversario di platino, è il più longevo del pianeta. E Liu Fuben non fa tanti misteri: "Il segreto del nostro amore? Dare sempre ragione a mia moglie". Insomma, le discussioni "sono come la peste" basta evitarle, spiega il 95enne cinese. "Noi siamo ancora molto innamorati e lo saremo sempre", aggiunge. D'accordo con il marito la signora centenaria che però non nasconde che la sua dolce metà alla fine, pur dandole ragione, "fa sempre quel che gli pare".

I coniugi di Pechino si sono sposati con un matrimonio organizzato quando erano molto giovani come voleva la consuetudine del tempo in Cina. Le nozze sono avvenute nel 1924. "Nel nostro villaggio a quel tempo -spiega Shi Jijui - era usanza che gli uomini si sposassero molto giovani. La moglie doveva essere di parecchi anni più anziana rispetto al proprio consorte in modo da avere la giusta maturità per prendersi cura della famiglia".

Liu e Shi nel corso della loro vita insieme hanno avuto sei bambini, ma soltanto due sono sopravvissuti. Liu Shuxi, il figlio 64enne, parlando dei genitori, dice: "Loro si amano ancora tanto. E mia madre non ha mai smesso di prendersi cura di mio padre".

Nel 2005 era stata una coppia britannica (Percy Arrowsmith, 105 anni e sua moglie Florence, 100 anni) ad aggiudicarsi il Guinness per il matrimonip più lungo al mondo: è durato 80 anni. Ma dopo due settimane dall'annuncio del record, Percy è passato a miglior vita
/it.notizie.yahoo.com

Continua a leggere...

giovedì 24 dicembre 2009

BUON NATALE

Come un fiocco di neve, possa questo periodo adagiarsi sulla vostra vita, sciogliersi tra i vostri desideri, rinfrescare il vostro futuro, idratare il vostro amore. Buone feste.

Continua a leggere...

mercoledì 23 dicembre 2009

Le bizzarre avventure di JoJo

Le bizzarre avventure di JoJo (ジョジョの奇妙な冒険,, Jojo no kimyō na bōken?) è un manga scritto e disegnato da Hirohiko Araki, e pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shonen Jump, della casa editrice Shūeisha, dal 1987 al 1999. In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics dal 1993 al 2004. L'autore è attualmente al lavoro sulla settima serie, Steel Ball Run. Il manga è stato anche adattato in due serie di OAV complementari, realizzate tra il 1993 ed il 2001, per un totale di 13 episodi, tutti incentrati sulla terza serie.

La storia è articolata intorno alle peripezie della famiglia Joestar; ciascuna delle sette serie si sofferma sulle avventure di uno diverso dei suoi esponenti, e ognuna si svolge in un diverso momento storico. Tutti i protagonisti ottengono in una maniera o nell'altra il nomignolo JoJo. Il leitmotiv è il tempo, e in tutta l'opera sono presenti una quantità innumerevole di citazioni musicali, inizialmente velate e nascoste, e successivamente sempre più palesi.


Continua a leggere...

martedì 22 dicembre 2009

E' morta l'attrice Brittany Murphy

(ANSA) - LOS ANGELES, 20 DIC - L'attrice Brittany Murphy e' morta stamani a Los Angeles in seguito a un arresto cardiaco. Aveva 32 anni. Oggi alle 8 dalla casa dell'attrice, sposata con il produttore Simon Monjack, e' partita una telefonata al 911, il locale 118. L'attrice e' stata trasportata al Cedars Sinai Medical Center, dove i medici ne hanno constatato il decesso. Murphy e' stata protagonista di film come 8 Mile, Don't Say a Word e Crueless.

Continua a leggere...

sabato 19 dicembre 2009

AMICI PUNTATA SABATO 19 dicembre 2009

Con degli effetti speciali che neanche gli screensaver in forza a Windows 95, i ragazzi propongono il loro medley di Natale al posto della sigla (che è sempre bene perdersi). Nonostante ciò ho la sensazione di aver già visto una cosa simile nelle ultime settimane, ma non riesco a ricordarmi dove. Luca De Zanforlippi chiude la classifica in attesa che il suo boss finisca la sua dieci ore di trucco e dà spazio alla marchetta del nuovo libro di Costanzo, recitando: “a Natale si fanno un sacco di regali inutili, quest’anno regalate un buon libro”. Vi dirò di più: al cenone della Vigilia, uno dei tavoli balla sempre, il libro di Costanzo potrebbe tornarvi utile, pensateci davvero.

Maria entra in studio e indica in Pino Perris il colpevole del medley di prima e ci dà gli estremi per la querela. A proposito, vi ricordate di Valerio Scanu? No, perché Maria se n’è ricordata giusto ieri, in occasione della pubblicazione dei nomi dei big di Sanremo. Il nostro Legolas sardo entra con gli immancabili camicia a quadri e gilet, mentre la De Filippi gli fa i migliori auguri per il Festival e gli fa cantare una canzone del suo ultimo disco. Ad un certo punto del pezzo, Maria chiama Elena e la fa ballare accanto a Valerio, facendola poi raggiungere da Stefano.


Ma passiamo ai ragazzi di quest’anno: si parte dalla sfida di Rodrigo contro tutti. È una settimana che dico che secondo me si tratta di uno scherzo di pessimo gusto, se così non fosse, il fatto che sia la commissione interna a votare per il vincitore di ogni sfida è quantomeno curioso.

Rodrigo parte da Michele. Il cubano fa il Don Chisciotte, perché Michele è così bianco? Riesco a vedere il pubblico attraverso di lui. Il primo voto si traduce in un 3-2 per Rodrigo, con Garrison e Steve contrari e Kris astenuto. Si prosegue con un nuovo cavallo di battaglia di Rodrigo, stavolta contro Gabriele. Bravi entrambi (me lo ricordavo peggio, il ballerino hip hop), ma in questa occasione Rodrigo vince 4-1 (con solo Kris a favore di Gabriele, Garofalo non si prende nemmeno la briga di votare). La terza sfida parte sempre con un cavallo di battaglia di Rodrigo, questa volta in sfida con Stefano. In questo caso Rodrigo dà il meglio di sé, Stefano si spoglia e ottiene le urla della gente. La votazione (praticamente con Carbone la Celentano ha un voto doppio) si traduce in un 3-3 (Garrison, Steve e Garofalo a favore di Stefano), un pareggio che comunque permette a Rodrigo di proseguire. Il prossimo pezzo, finalmente in comune, è un assolo di Steve che mette il super-ballerino contro Nicolò. Rodrigo si esibisce e si odono chiaramente dei boo provenienti dal pubblico, mentre molto più sostegno prende il titolare. Solita spaccatura tra Cele-Carbone e Steve-Garrison, poi Kris va a favore di Nicolò e Garofalo pareggia di nuovo i conti: 3-3. Nicolò protesta, ma si prosegue: tocca al martire Antonio. La sfida è su un passo a due tutto al maschile della Celentano, dimostrato da Josè e Amilcar. Antonio balla con Amilcar ed è subito “ringo people”. Poi il voto finisce in 3-3. Anche questo pareggio vale come una vittoria, Rodrigo è nella scuola.

Il cubano tentenna, poi, non sapendo chi scegliere, conferma la scelta della commissione ed elimina, di fatto, Nicolò. È tutto vero, Nicolò esce, Rodrigo prende il suo posto. Steve prova a protestare, ma non c’è niente da fare, Nicolò deve andarsene.

Si passa al risultato del televoto: al primo posto c’è ancora Matteo, che è quindi il primo concorrente ufficiale del serale. Tra l’altro, al serale c’è posto solo per 14 (altri 13, quindi), ma non si passa subito agli esami, prima c’è un’ultima inutile sfida a squadre.

Si comincia dal canto: Pierdavide versus Loredana. Lui canta “Eleonor Rigby” dei Beatles; se volevano dimostrarci che sa cantare anche pezzi diversi dai suoi inediti hanno sbagliato pesantemente. Loredana ovviamente canta “La voce delle stelle”, mentre Maria spiega un difficoltoso cavillo regolamentare che riguarda le case discografiche. Vince Loredana, 1-0 per il sole.
Stefanino sfida Enrico. Il primo è noioso nel suo sforzarsi di sembrare ancora originale, mentre la cosa più interessante appresa dall’esibizione di Enrico è che a capodanno si ripasserà Elena. La votazione finisce pari, la prova è annullata.
Come già annunciato settimana scorsa, c’è la seconda parte della marchetta di Natale a Beverly Hills, con la parte famosa di cast. De Sica vuole esibirsi a tutti i costi, Maria vuole assolutamente mettere in mostra il talento di Matteo (che insegna pianoforte, scopriamo) e lo fa accompagnare alla tastiera, ma ci mette un mese a trovare l’accordo e il tutto diventa assume i contorni di Festa in Piazza su Telelombardia. La standing prosegue, poi il cast fa per andarsene, ma Stefanino si avventa come una furia e travolge la Ferilli al grido di “è la mia attrice preferita”. Figurati se non lo era. Maria lo rimprovera “stavi per buttarla giù”, lui si difende, era l’occasione della sua vita. Suggersco questo movente anche a Tartaglia.

Si passa al ballo: un atmosfera di far west accompagna il passo a due di Elena e Gabriele contro Antonio e Borana. Finisce pari, ma il Sole vince comunque (1-0, tanta roba) e sarà la luna la prima ad essere esaminata, partendo dai cantanti. Finisce qui la puntata, Maria vi augura buon Natale e questo speciale era il suo regalo, pensate quanto vi vuole bene.


Continua a leggere...

Berlusconi, su Internet la «tesi del complotto



Si intitola «L’aggressione a Ber­lusconi una montatura?», è partito da You­Tube e sta facendo il giro del web, diven­tando il vessillo del partito del complotto. Cioè il fronte di chi pensa che la tragedia delle Torri gemelle sia nata in seno alla Ca­sa Bianca e che, allo stesso modo, Massimo Tartaglia sia stato assoldato da Palazzo Chi­gi. La tesi dell’autoattentato va alla grande, su Internet. Dove si sfida il senso del ridico­lo parlando dei fatti di piazza del Duomo come di un «11 settembre all’italiana».

Il video più gettonato, rilanciato da Face­book e visto in poche ore da trecentomila utenti, è stato realizzato montando le im­magini di Rainews 24 e va rimbalzando dai siti giustizialisti a quelli dei movimenti, sca­tenando migliaia di commenti e gettando legna sul fuoco dell’antiberlusconismo. L’aggressione del Duomo non sarebbe, in­somma, che una «manipolazione mondiale per prendere il controllo di Internet». Il fil­mato è diviso in due parti, dura circa otto minuti ed è corredato da musica thriller e infografiche in rosso. L’autore, che non si rivela, utilizza il fermo immagine col dichia­rato intento di portare a galla i «piccoli e grandi particolari», i «dubbi» e le «incon­gruenze » che tormentano i radical anti-Sil­vio. Perché il sangue, invece di sgorgare fluido e abbondante, appare «magicamen­te coagulato»? Cos’è il «misterioso» ogget­to che uno dei body-guard tiene in mano all’interno dell’auto? Non sarà mica una «bomboletta che spruzza sangue finto»?

Tutte «scempiaggini», prende nettamen­te le distanze Beppe Fioroni, responsabile Welfare del Pd. «Ma smettiamola... Se la ri­produzione del Duomo lo colpiva sulla tem­pia il premier poteva morire — e qui Fioro­ni parla da medico —. Ma quale complotto! Il confronto politico rimanga nell’ambito della saggezza». Intanto però, un click do­po l’altro, il filmato che sprona «spegnete la tv accendete il cervello» irretisce miglia­ia di sostenitori. «Questo video mostra la verità!!! — scrive su YouTube MrBrasco80 —. Non facciamo gli ipocriti!!! E la camicia piena di sangue che hanno detto al tg dove sta?». Fake407 invece non ci crede e raccon­ta che a lui hanno rotto il naso con un pu­gno, «ma neanche una goccia di sangue».

Il video arriva dopo l’affondo del presi­dente del Senato Renato Schifani contro i social network, paragonati ai gruppi extra­parlamentari degli anni ’70. E certo non è sfuggito all’entourage del presidente del Consiglio. «Ho visto qualcuno di questi video — conferma Daniele Capezzone — e siamo di­nanzi a qualcosa che definirei microterrori­smo ». Non sarà troppo? «Io ci vedo la stes­sa furia ideologica di chi usa la violenza, ma in più la miseria di fare tutto nella pro­pria stanzetta, negando l’evidenza e illuden­dosi perfino di fare un’inchiesta — attacca il portavoce del Pdl —. Vigliacchi, falsifica­tori e illusi». Se non parlassimo di «una co­sa drammatica» Capezzone si metterebbe a ridere: «Si lamentano perché Berlusconi sanguinava poco, se siamo arrivati a que­sto punto...». (corriere.it)

Continua a leggere...

Sanremo: ecco i big del 60.mo Festival

La Rai ha accolto la richiesta del direttore artistico Gianmarco Mazzi e di Antonella Clerici che, a fronte dell'originalità delle canzoni presentate a Sanremo 2010, hanno proposto di portare il numero degli Artisti da 14 a 16. Questi i nomi scelti dalla commissione artistica del 60.mo Festival di Sanremo:

- ARISA con 'Ma l'amore nò;
- MALIKA AYANE con 'Ricomincio da qui';
- SIMONE CRISTICCHI con 'Meno male';
- TOTO CUTUGNO con 'Aeroplani';
- NINO D'ANGELO con 'Jammo jà';
- IRENE GRANDI con 'La cometa di Halley';
- MORGAN con 'La sera';
- FABRIZIO MORO con 'Non e' una canzoné;
- NOMADI Feat. IRENE con 'Il mondo piange';
- NOEMI con 'Per tutta la vita';
- POVIA con 'La verità (Eluana)';
- PUPO, EMANUELE FILIBERTO con il tenore LUCA CANONICI con 'Italia amore mio';
- ENRICO RUGGERI con 'La notte delle fate';
- VALERIO SCANU con 'Un attimo con te';
- SONHORA con 'Baby';
- MARCO MENGONI.

UN CAST CON NOMI SCELTI PER FAR 'RUMORE'
(di Paolo Biamonte)
Ci mancava il principe Savoia. E' dunque Emanuele Filiberto l'ingrediente a sorpresa, che poi sorpresa non è, perché la sua partecipazione era ampiamente annunciata, del cast musicale del festival di Sanremo. Un cast concepito ad uso e consumo del pubblico televisivo, con tre cantanti da talent show (un posto spettava al vincitore di X Factor), una vecchia gloria, il cantante provocatore, l'inevitabile Morgan, un paio di ripescaggi d'autore e qualche scelta di qualità, compresa la salutare apertura al dialetto. Evidentemente non si può violare la regola per cui in gara a Sanremo dev'esserci posto per qualcuno che, in un modo o nell'altro, faccia "rumore".
Il caso Povia è il più clamoroso: dopo "I bambini fanno oh", ha vinto un festival senza che nessuno se ne sia accorto, e l'anno scorso è stato protagonista di un tormentone mediatico per una canzone sul gay convertito all'eterosessualità che, per fortuna, è esistita soltanto durante il festival. Quest'anno alza il tiro e si presenta con un brano, figuriamoci, intitolato "La verità (Eluana)" dedicata al caso Englaro: che nel tritacarne di Sanremo arrivi anche una vicenda così delicata e così lacerante mette I brividi. Ci si domanda se davvero non se ne poteva fare a meno, visto che Povia non esiste nelle classifiche né vince i referendum delle riviste specializzate. Emanuele Filiberto arriva in coppia con Pupo e, tanto per non farsi mancare niente, anche in compagnia di un tenore: "Italia amore mio" non è, come scritto nei giorni scorsi, un omaggio alla monarchia, ma una lettera d'amore al nostro Paese. E' ovvio che si tratta di un'operazione televisiva, che punta sulla popolarità guadagnata dal principe con "Ballando con le stelle" e sulla capacità di Pupo di essere un trait d'union tra la platea televisiva e la canzone. La presenza di Povia e di Emanuele Filiberto in gara fa quasi venire i rimorsi nel giudicare quella di Toto Cutugno, cui éstata assegnata la casella spettante alle vecchie glorie (la definzione ufficiale è più o meno "cantanti popolari"). I talent show si aggiudicano tre posti più uno, quello di Morgan: il primo spettava al vincitore di X Factor che è Marco Mengoni, gli altri sono andati a Valerio Scanu da Amici e Noemi, che dopo X Factor si è fatta notare per il suo duetto con Fiorella Mannoia. Quanto a Morgan, una carriera musicale alle spalle ce l'ha, ma sicuramente è diventato un personaggio grazie al suo ruolo di giudice a X Factor. Se, con il successo di "Sincerità", Arisa si merita la promozione a big, è un bel segnale l'arrivo nel girone di Malika Ayane, uno dei personaggi più interessanti della nuova generazione. Che i Sonora siano dei big la dice lunga sulla situazione del mercato discografico italiano.

Ineccepibile la scelta di Irene Grandi e Simone Cristicchi, che garantisce intelligenza e buon gusto, così come si meritano un omaggio I Nomadi che, con la benedizione di Zucchero, fanno da tutor a Irene Fornaciari. Un discorso a parte lo merita l'apertura al dialetto, una scelta sacrosanta che rispetta una tradizione fondamentale della nostra musica e tiene conto del presente. E proprio in questa chiave sembra giusto che ci sia una canzone napoletana cantata da Nino D'Angelo, che per la verità a Sanremo ha usato il dialetto già cinque volte. Un'altra consuetudine di Sanremo, in fine, è rappresentata dai ripescaggi: quest'anno tocca a Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro. Ruggeri, che del festival è un veterano, è un artista dal passato nobile che, negli ultimi anni, è rimasto ai margini della musica e si è dedicato alla tv. Fabrizio Moro non è più riuscito a ripetere l'exploit di "Pensa". Per tutti e due Sanremo è un'occasione di rilancio.
ansa

Continua a leggere...

Torna Tomas Milian e indossa i panni di un poliziotto

ROMA - Zuccotto scuro stile Nico Giraldi (il poliziotto che l'ha reso famoso), occhialini da sole tondi, capelli imbiancati, bastone e sorriso timido. E' Tomas Milian, classe 1932, accolto da un'ovazione degli studenti presenti stamattina al Comune di Marino per la presentazione di 'Roma Nuda', la fiction in 4 puntate che sta girando Giuseppe Ferrara, dedicata alla criminalità romana prima della Banda della Magliana.

Nella miniserie l'attore è di nuovo un poliziotto, un 'padre ideale' del Monnezza. "Il mio personaggio - spiega Milian che torna in Italia Paese a circa 20 anni dal suo ultimo ruolo 'italiano' e firma anche, con Dardano Sacchetti, soggetto e sceneggiatura -. E' un vecchio poliziotto che non accetta la panchina. E' ammirato per il suo record di azioni, ma è più complesso e controverso di quanto sembri... come lo sono io". La serie, per cui il produttore Massimiliano Caroletti sta trattando con Rai e Sky, é ora sul set a Marino, e le riprese andranno avanti fino a marzo. Milian oggi girerà la scena finale (aperta a un possibile sequel): "Sono emozionato. E' un disastro per me parlare, sono timido, ho bisogno di qualcuno che mi scriva le battute"

L'attore negli ultimi anni ha recitato, fra gli altri, in Amistad di Spielberg e Traffic di Soderbergh. "Io mi ero ritirato - aggiunge -. Volevo lasciare di me l' immagine di Monnezza come il ritratto di Dorian Gray, non volevo ferire la sua figura e gli occhi del mio pubblico con quella di quest'uomo qua che non c'entra niente. Monnezza è il mio ideale, per humour, candore e coraggio, io vorrei essere lui, ma sfortunatamente sono Tomas Milian".

Nella fiction, ambientata nella Roma criminale tra il 1968 e il 1972, l'attore è Brigante, lo sbirro che si scontra con il protagonista, 'Er piu'' (Francesco Venditti), ispirato a un personaggio realmente esistito, l'ex pugile e boss del quartiere romano di Tor Marancia, Sergio Maccarelli. "Ho subito gradito molto l'idea di poter raccontare lo sviluppo dei ragazzi di vita pasoliniani in boss di periferia - dice Ferrara -. Come mi era capitato con un altro attore genio, Gian Maria Volonté, Tomas ha offerto continuamente spunti di creatività e invenzioni. Il suo poliziotto, si rifà a un Monnezza molto invecchiato. E' un personaggio paradossale, ma sempre eversivo".

Per Francesco Venditti in Roma nuda "c'é una malavita completamente diversa da quella di Romanzo criminale. E' una malavita romantica, con un codice d'onore. Non usa armi ma la lotta uomo a uomo, e per questo può essere anche più violenta". Milian, dopo tanti no a progetti italiani, è tornato perché "m'é piaciuta l'idea di base, poi mi ha mosso l'amore per L'Italia ed il suo cinema. Giuseppe Ferrara è all'altezza dei grandi di Hollywood. Ti guida con pugno di ferro e guanto di velluto". La fiction si sarebbe dovuta intitolare C'era la malavita, ma oggi è stato annunciato il cambio di titolo, in onore di Roma, nuda, la canzone di Franco Califano. Il cantautore partecipa alla colonna sonora ed è nel cast.

"Dove si parla di malavita non posso non esprimermi - scherza -. Non perché ne abbia fatto parte ma ne ho conosciuta tanta in carcere". Fra gli altri interpreti ci sono Eva Henger (moglie di Caroletti), Anna Falchi, Tony Sperandeo, Francesco Quinn e Francesco Benigno. Manca un attore pasoliniano, Ninetto Davoli, che Ferrara avrebbe voluto: "Abbiamo provato a contattarlo - spiega Caroletti - ma la produzione di Romanzo criminale, che si vede ci sta temendo molto, ha fatto di tutto per non farcelo avere".

Continua a leggere...

mercoledì 16 dicembre 2009

Censura



A tre giorni dall'aggressione al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sul motore di ricerca Google sono 'sparite' le fotografie con il volto insanguinato. Se si fa una ricerca per 'immagini' con 'Silvio Berlusconi Duomo' appare sorridente, mentre si sistema la cravatta o con la bandana, ma non ferito dopo l'aggressione di domenica scorsa da parte di Massimo Tartaglia con una statuetta del Duomo. La musica non cambia se alla ricerca aggiungiamo il termine 'aggredito' o 'colpito'. E' un vero e proprio giallo visto che non mancano invece le prese in giro. C'è il fotomontaggio con una falce e martello sulla fronte, quella in cui appare vestito da re con la corona e mentre viene soccorso dopo essere stato colto da un malore. Un vero e proprio mistero, visto che non succede lo stesso per il motore di ricerca Bing e per Yahoo. Basta scrivere 'Silvio Berlusconi Duomo' che subito appaiono le immagini del premier insanguinato che hanno fatto il giro del mondo, oltre alla statuetta usata per l'aggressione anche lei misteriosamente sparita da Google. Se si scrive 'miniatura Duomo di Milano Berlusconi' sul motore di ricerca di Mountain View non si vede infatti neanche l''arma' usata da Tartaglia per colpire il premier.


Dal motore di ricerca rispondono: "Noi di Google diamo una grande importanza all'imparzialità dei nostri risultati di ricerca. Non censuriamo né rimuoviamo immagini a meno che non provengano da pagine web che violano le nostre linee guida per Webmaster, non ci venga imposto dalla legge o non venga espressamente richiesto dal webmaster responsabile della pagina che le ospita"."Aggiorniamo l'indice delle immagini regolarmente -prosegue la nota-, ma questa procedura richiede tempo, pertanto è possibile che immagini già comparse in articoli non siano immediatamente disponibili nei risultati della ricerca immagini su Google. Tuttavia, una volta che il motore di ricerca ha eseguito la scansione della pagine web, le immagini dovrebbero apparire". (adnkronos)

Continua a leggere...

domenica 13 dicembre 2009

Berlusconi colpito al volto




Silvio Berlusconi, è stato colpito al volto (da un pugno o da un oggetto), da un uomo mentre firmava autografi al termine del comizio in Piazza del Duomo. L'aggressore è stato fermato. si chiama Massimo Tartaglia
Ha 42 anni ed è in cura da 10 anni per problemi mentali. Il premier, che sanguinava abbondantemente, è stato portato in ospedale per le prime cure.

Questa è la notizia... e questo è il mio commento:
Con la violenza non si ottiene nulla. La violenza porta solo altra violenza. Anche la violenza verbale nei comizi porta ad altra violenza.
Bisogna moderare i toni e rispettare tutti, da tutte le parti.
Sono un anti berlusconiano, nel senso che sono contrario al suo modo di fare ma l'avversario politico si deve combattere solo con le idee e con il voto.

Continua a leggere...

sabato 12 dicembre 2009

AMICI PUNTATA SABATO 12 dicembre 2009

Credo che neanche impegnandomi, in un giorno di afonia e 40 di febbre, riuscirei a stonare come fa Davide Flauto nell’orrenda sigla di quest’anno. Davvero, è encomiabile, a suo modo è un talento. A proposito, lo sapete che stasera va in onda Italia’s (non Italy’s, naturalmente; l’inglese, questo sconosciuto) Got Talent? No perché ho visto solo un promo negli ultimi cinque minuti e se magari nell’ultima settimana aveste vissuto su un altro pianeta potreste non esserne venuti a conoscenza. Dubito, ma nel dubbio: “Stasera, ore 21, tre giudici d’eccezione e un giovane conduttore figlio d’arte, ma non è X Factor”.
Erano un po’ di settimane che mancavo a questo prezioso appuntamento del sabato, ma fanno davvero quelli del pubblico ad alzarsi in piedi per l’ingresso della De Filippi? Voglio dire, entrasse una vera conduttrice cosa farebbero?

Si parte dalla sfida di danza di Borana, contro venti chili per due metri di nome Adriana. La sfidante viene presentata dalla Celentano dicendo “è brava e superiore a molte alunne, ma non a Borana”. E allora che la facciamo a fare, ‘sta sfida? Parte una musica classica, il risotto comincia a farsi sentire all’altezza della bocca dello stomaco e vedo buffi elefantini rosa saltellare a fianco di Anbeta e Josè. Doveva cominciare Borana, ma visto che Josè deve riprendere fiato, parte Adriana (che balla con Amilcar, quello che sembra Josè tra vent’anni). Il giudice esterno, Denis Ganiò – grazie, Google – applaude in entrambe le occasioni. Se era per ammirazione o per tenersi sveglio, questo non ci è dato saperlo. Dopo il pezzo in comune, arrivano i cavalli di battaglia. Borana è brava, ma la sfidante non è da meno. Visto? Sembra quasi che le stia seguendo. Maria seduce il commissario esterno “lei ha dei bellissimi occhi, lo sa?”, ma la Celentano si picca: certe uscite da cascamorto son concesse solo a lei. Si parte coi fut… fiut… flute… vabbè, con i giri sulla punta, roba che dopo mezzo io sarei già riverso sul banco di Valeria a vomitare. E non per lei, per i giri. Anche in quest’occasione la sfidante è sembrata molto valida, ma la Celentano ha trovato entrambe “agitate”. Il commissario esterno – che avrà anche dei begli occhi, ma dal modo in cui parla mi dà l’idea di uno che i denti li pesca da un bicchiere al risveglio la mattina – prende la sua decisione e dichiara: “sono veramente d’ambarazzo, teniamo quelo che c’è qua?”. Quanta professionalità, che profonda analisi tecnica. Ha vinto Borana, se neanche voi lo aveste capito. La De Filippi saluta Adriana dandole sostanzialmente appuntamento per l’anno prossimo.

Maria prende la parola per un po’ di spiegazioni ai ragazzi. Il serale ha un numero ridotto di concorrenti, a seconda di ciò che Mediaset deciderà di concederle. Decisiva è, quindi, la classifica data dal televoto. Niente niente, Maria butta lì che la classifica è facilmente taroccabile tramite l’affitto di un call center da parte dei ragazzi. Dei ragazzi? Questo ragionamento, sempre a suo dire, non vale al serale, dove arriveranno un sacco di voti. Ora quanti ne staranno arrivando? Undici? Per ovviare a questo furbo trucchetto, fino all’anno scorso c’era il discorso delle magliette, ma quest’anno no, si cambia. La classifica decreterà l’ingresso al serale del solo primo in classifica; chi sarà “l’eletto”, però, lo scopriremo solo sabato prossimo. Per quanto riguarda gli altri settantotto, ci saranno due super-commissioni, composte dai professori e da altrettante persone esterne che cominceranno a esaminare i ragazzi da sabato prossimo. Assenti, invece, i discografici. Flauto è deluso: “allora posso già preparare le valigie”. Povera anima, dovevano ammetterti al serale per che motivo, di grazia?

Comincia la sfida a squadre, di cui a questo punto non capisco più il senso.
Si parte con Matteo contro Enrico: “Granada” per il tenore, “Satisfaction” per il toscano. Standing ovation per Matteo, mentre Maria pubblicizza il disco “Sfida”. “Matteo, secondo te perché abbiam chiamato il cd Sfida?”. Per vendere magliette? Ah no, era una sfida a “Scialla” dell’anno scorso. Persa di brutto, vedendo le classifiche, ma Zerbi millanta grosse quantità di vendite: è già abbondantemente platino (vorrei vedere, distribuendone direttamente 70 mila copie è logico che ti danno il platino), è primo in Italia, UK, USA, Marte e Plutone, ma se Maria supplica la gente di regalarlo per Natale qualcosa che non va, forse, c’è. Il voto della commissione finisce pari, sfida nulla.
Si passa a Elena contro Maddalena. Da quando si possono sfidare due di diverse categorie? Ah ma si balla? Povera Maddalena, parte svantaggiata, non sapendolo fare. 1-0 per la luna.
Valeria (porella) sfida Anna. La Valente stecca anche dicendo “buon pomeriggio”, qualcuno la strangoli con quella sciarpa orrenda che ricorda il pelo di un terranova. Anche qui non c’è partita, assolutamente. 2-0 per la luna.
Categoria stripper uomini: Stefano sfida Antonio. Tra l’altro vorrei sapere come mai su Stefano a torso nudo hanno urlato anche le mie vicine di casa mentre su Antonio sono riuscito addirittura a sentire Zanforlin bisbigliare a Maria i suoi programmi per la serata. Vince l’ormone: 3-0 per la luna.
Stefanino contro Angelo in “Please don’t stop the rain”, per quello che potrebbe tranquillamente essere il match point. Maria mostra palese il suo amore per Angelo e gli chiede di imitare Ferro. La cosa risulta simpatica, ma la crisi diplomatica è dietro l’angolo: “mi fai anche Giusy Ferreri?”, “è facile cantare come lei, basta dire solo le vocali” risponde lui, mettendo la conduttrice in imbarazzo. “Non è vero non è vero mi sono infilata in una brutta situazione, pubblicità”. In effetti trovo miracoloso il fatto che non sia caduto un faretto nonostante Giusy sia stata nominata per la prima volta su quel palco. A imitare Giusy sarà più bravo il gatto dei vicini quando è in calore, ma a cantare questo ragazzo è davvero bravo: timbro convincente, vedremo se gli basterà per accedere al serale. Vince lui, 4-0 per la luna. Stefanino fa polemica “io sono già fuori da questa scuola, non mi viene data la possibilità di rientrare da commissione e autori” e si lamenta che i pezzi non facciano al caso suo.

Si chiude qua la sfida (e direi): va in sfida Nicolò. E' una sfida difficile, annuncia Maria: entra un ballerino cubano addirittura segnalato dai professionisti della scuola, di nome Rodrigo. Si esibisce col suo cavallo di battaglia, lasciando tutti a bocca aperta. "Lui vuole sfidare tutti i ballerini maschi". Si sospetta uno scherzo, ma Maria sembra fare sul serio e consegna le maglie della sfida a tutti ballerini maschi, compreso un Nicolò che vedo sinceramente provato per lo spavento.

Mi risparmiate almeno la marchetta del nuovo film di Natale targato De Sica? Vi ringrazio. Tra l'altro questa settimana c'è la parte sconosciuta del cast, sabato prossimo arriveranno De Sica in persona e Ferilli-Hunziker. Vedrò di cambiare pianeta, tanto "Sfida" lo venderanno pure là.

Classifica: Matteo davanti a Nicolò e Michele, ultime Anna, Borana e Grazia. Ma la classifica non conta, giusto?

Continua a leggere...

Ma chi e Vittorio Mangano???Ecco chi e da Wikipedia.

Vittorio Mangano

Vittorio Mangano (Palermo, 18 agosto 1940 – Palermo, 23 luglio 2000) è stato un criminale italiano pluriomicida legato a Cosa Nostra conosciuto - attraverso le cronache giornalistiche che hanno seguito le vicende processuali che lo hanno visto coinvolto - con il soprannome de "lo stalliere di Arcore", data l'attività che svolgeva presso la villa brianzola di Silvio Berlusconi.
Indice


* 1 Biografia
* 2 Note
* 3 Bibliografia
* 4 Altri progetti
* 5 Collegamenti esterni

Biografia

Nel 1957 abbandonò gli studi al terzo anno di istituto tecnico industriale; nel 1964 si sposò ed ebbe la prima figlia (la seconda nel 1967). Dal 1965 in poi entrò nelle cronache giudiziarie. Cinque anni prima di trasferirsi a Milano subì tre arresti e vari procedimenti penali per truffa, emissione di assegni a vuoto, ricettazione, lesioni volontarie, tentata estorsione; subisce le prime condanne[1]: per assegni a vuoto dalla Pretura di Milano (15 gg di reclusione), per truffa dalla Corte d'appello di Palermo (1 anno e 4 mesi; pena condonata).

Nel 1973 tramite Marcello Dell'Utri che l'aveva conosciuto anni prima venne assunto come "stalliere", con funzioni di amministratore, nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi, nella quale visse e lavorò fino al 1975. La Procura della Repubblica di Palermo sostiene che Dell'Utri era a conoscenza dei precedenti penali di Mangano. Al tempo in cui Dell'Utri, infatti, lasciò l'impiego in banca per diventare collaboratore di Berlusconi, e successivamente chiamò Mangano ad Arcore, la locale stazione dei Carabinieri ricevette un'informativa dai loro colleghi palermitani che segnalava Mangano quale persona con precedenti giudiziari e Dell'Utri quale persona che ne era informata.

Mangano lasciò la villa di Arcore nel 1976 (a suo dire di propria iniziativa), mentre Berlusconi con la famiglia si trasferì prima in Svizzera e poi in Spagna.

Lo stesso Berlusconi, in un'intervista al Corriere della Sera rilasciata nel 1994, dirà che "rapporti con la mafia ne ho avuti una volta soltanto, vent'anni fa, quando tentarono di rapire mio figlio Piersilvio, che allora aveva 5 anni: portai la mia famiglia in Spagna, e vissero lì molti mesi" e, in riferimento specifico a Mangano, aggiunse che "è lo stesso uomo che licenziammo non appena scoprimmo che si stava adoperando per organizzare il rapimento di un mio ospite, il principe di Santagata. E fu poco dopo che venne scoperto anche il tentativo di rapire mio figlio".

Il 28 novembre 1986 una bomba esplose nella villa di Berlusconi in via Rovani a Milano, provocando pochi danni con lo sfondamento del cancello esterno. Berlusconi parlando al telefono con Dell'Utri accusò Mangano, il quale in realtà si trovava in carcere in Sicilia a scontare una condanna (l'attentato è ascrivibile altresì alla mafia catanese, come risulta dalle dichiarazioni del pentito Antonino Galliano, un affiliato del clan della Noce).

Tommaso Buscetta e Totò Contorno, durante il maxiprocesso di Palermo (1986-1987), lo indicarono come "uomo d'onore" appartenente a Cosa Nostra, nella "famiglia" di Pippo Calò, il capo della "famiglia" di Porta Nuova (della quale aveva fatto parte lo stesso Buscetta). Il mafioso Gaspare Spatuzza, ascoltato il 4 dicembre 2009 come testimone nel processo d'appello a Dell'Utri, descrive Mangano come vero e proprio capo mandamento di Porta Nuova durante gli anni delle stragi del '92 e '93.

Il nome di Mangano viene citato per la prima volta dal Procuratore della Repubblica Paolo Borsellino in una intervista rilasciata il 19 maggio 1992[10] (due mesi prima di essere ucciso nell'attentato di via d'Amelio), riguardante i rapporti tra mafia, affari e politica. Borsellino affermò che Mangano era "uno di quei personaggi che ecco erano i ponti, le teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia".

Il 19 luglio 2000 Mangano fu condannato all'ergastolo per il duplice omicidio di Giuseppe Pecoraro e Giovambattista Romano, quest'ultimo vittima della "lupara bianca" nel gennaio del 1995. Di questo secondo omicidio Mangano sarebbe stato l'esecutore materiale.

Mangano, malato di tumore, morì pochi giorni dopo la sentenza, il 23 luglio 2000, in carcere, dove già da cinque anni stava scontando la pena a cui era stato precedentemente condannato (traffico di stupefacenti, estorsione).

Verrà inoltre sospettato di aver rapito il sedicente principe Luigi D'Angerio dopo una cena alla villa di Silvio Berlusconi, il 7 dicembre 1974.

Il pentito Salvatore Cancemi divulgò la notizia che la compagnia Fininvest di Berlusconi, attraverso Marcello Dell'Utri e Mangano, pagò a Cosa Nostra 200 milioni di lire (100.000 €) annualmente e in base agli accordi presi con Cancemi.[

L'8 aprile 2008 Marcello Dell'Utri durante un’intervista ha suscitato molte polemiche definendo Mangano un uomo che fu "a suo modo un eroe" perché, a suo dire, pur malato terminale di tumore si rifiutò di inventare dichiarazioni contro Berlusconi o lo stesso Dell'Utri nonostante i benefici che ciò avrebbe potuto portargli.[16] Il giorno dopo (9 aprile) lo stesso Berlusconi durante la trasmissione televisiva Omnibus su La7 sostiene questa tesi commentando: "Su Vittorio Mangano ha detto bene Dell'Utri: quando era in carcere ed era malato, i pm gli dicevano che se avesse detto qualcosa su Berlusconi sarebbe andato a casa e lui eroicamente non inventò mai nulla su di me, i pm lo lasciarono andare a casa solo il giorno prima della sua morte. Mangano era una persona che con noi si è comportata benissimo, stava con noi e accompagnava anche i miei figli a scuola. Poi ha avuto delle disavventure che lo hanno portato nelle mani di una organizzazione criminale, ma non mi risulta che ci siano sentenze definitive nei suoi confronti. Poi quando era in carcere fu aggredito da un male che lo fece gonfiare in maniera spropositata. Quindi bene dice Dell'Utri nel considerare eroico un comportamento di questo genere", posizione ribadita poi intervenendo a 28 minuti, trasmissione di RadioDue dello stesso giorno. La stessa posizione è stata recentemente ribadita il 29 novembre 2009 da Dell'Utri stesso nella trasmissione In mezz'ora condotto dalla giornalista Lucia Annunziata.

Continua a leggere...

venerdì 11 dicembre 2009

Telefonata Berlusconi Dell'Utri su Mangano




Lascio a chi lo vuol vedere, ogni commento e.. per chi non ha la linea veloce.. ecco il testo:

Silvio: Pronto?

Marcello: Pronto.

Silvio: Marcello!

Marcello: Eccomi!

Silvio: Allora, è Vittorio Mangano.

Marcello: Eh!

Silvio: ...che succede se ha messo la bomba.

Marcello: Non mi dire!

Silvio: Sì.

Marcello: E come si sa?

Silvio: E... da una serie di deduzioni, per il rispetto che si deve all'intelligenza.

Marcello: Ah, è fuori?

Silvio: Sì, è fuori [fuori dal carcere, in libertà].

Marcello: Ah, non lo sapevo neanche.

Silvio: Sì; questa cosa qui, da come l'ho vista fatta con un chilo di polvere nera, una cosa rozzissima, ma fatta con molto rispetto, quasi con affetto... è stata fatta soltanto verso il lato esterno. Secondo me, come un altro manderebbe una lettera o farebbe una telefonata, lui ha messo una bomba.

Marcello: Alla Mangano, sì sì.

Silvio: Un chilo di polvere nera, cioè proprio il minimo...

Marcello: Sì, sì, cioè proprio come dire mi faccio sentire, sono qui presente.

Silvio: Sì. Uno: "ma è arrivata una raccomandata, caro dottore?" Lui ha messo una bomba.

(risate)

Marcello: Lui non sa scrivere!

(risate)

Continua a leggere...

martedì 8 dicembre 2009

PELLICCE DI CANE E GATTO



Inserti per guanti, colli, cappelli, giocattoli, fodere di cappotti e giacche, suole per scarpe e stivali: ecco come vengono utilizzate le pelli di cane e di gatto.
Ogni anno questo terribile commercio causa oltre 2 milioni di vittime, tra cani e gatti. I più grandi allevamenti si trovano in Cina, specialmente al nord, dove la pelliccia degli animali, esposti a temperature rigidissime, cresce folta durante i freddi inverni.
Le condizioni degli allevamenti sono spaventose, e gli animali affrontano un vero e proprio calvario fino alla fine dei loro giorni. Molto spesso i cani e i gatti non provengono neanche dagli appositi allevamenti, ma sono cresciuti in piccole aziende a gestione familiare, dove vivono stipati in minuscole gabbie per poi morire in maniera agghiacciante davanti agli occhi dei loro compagni.

I cani vengono sgozzati e fatti morire dissanguati, oppure bastonati sulla testa. I gatti vengono spesso impiccati con cappi metallici.

In Italia l'allevamento, l’importazione e il commercio delle pelli di cane e di gatto è illegale (Legge 189/04 sui maltrattamenti degli animali).

Tuttavia bisogna prestare attenzione al fatto che, per nascondere la provenienza delle pelli ai consumatori, sull'etichetta (quando presente) vengono utilizzati pseudonimi e nomi di fantasia.

Nome sull'etichetta per le pellicce di cane e gatto:

asian jackal
genette
asiatic racoonwolf
goyangi
asian wolf
housecat
corsak fox
katzenfelle
dogue of China
lipi
finnracoon
mountain cat
finnracoon asiatico
wildcat
fox of Asia
special skin
gae wolf
gubi
kou pi
lamb skin
loup d'Asie
nakhon
pemmern wolf
sakhon
sobaki
special skin

dati da http://www.oipaitalia.com/

solo una mia riflessione: va benissimo turbarsi per il pelo di cani e gatti ma saranno contenti i vitelli, di diventare cinture e/o borsette? siamo una civiltà senza speranze...

Continua a leggere...

RECENSIONE 30 Seconds To Mars: This Is War

A cinque anni da "A beautiful lie", che li aveva consacrati re della scena emo-frangiomane, il gruppo sbarca con un approccio sicuramente diverso e con diverse frecce al suo arco. Presupponiamo che a mio giudizio siamo ben lontani dal capolavoro "space rock-post grunge" che era stato il primo disco, omonimo, non togliendo che questo "This is War" può potenzialmente attirare a sè sia i fan storici che coloro che si erano affezionati alle melodie catchy del secondo lavoro.

Cosa emerge? Sicuramente, prima fra tutte, la voce di Leto, che dimostra e conferma un gran talento e una malleabilità invidiabile, passando da acuti "grattati" a dolci sussurri, sfoggiando un registro capace di passare dal rock più duro a un pop ben interpretato. Secondo poi il fratellone batterista, che si rivela sia un grande sperimentatore elettronico sia un player da urlo, che sfodera ritmiche perfette ad ogni situazione e mai scontate. E dulcis in fundo, l'intero album sembra circondato da una grande ispirazione e sperimentazione, anche se, purtroppo, in alcune circostanze non pienamente sviluppato. Tra gli episodi minori dell'LP potrei porre "Alibi", una ballata dolce e orecchiabile, ma già sentita e pure parecchio, oppure "100 suns" trainata da un chorus scontatissimo o infine "Stranger in a strange land", che potrebbe richiamare al primo disco, dico potrebbe perché non lo fa in totalità e annoia parecchio. Spiccano invece il singolo trainante "Kings and Queens", tanto catchy quanto mastodontico e potente, la title track, in cui Leto sfonda le casse con acuti meravigliosi, o anche la chiacchieratissima "Hurricane", che vede il featuring con Kanye West e una buona dose di elettronica. Cito ancora "Search and Destroy", forse un po' meno "pensata" ma altrettanto coinvolgente ed emozionale. Interessantissima poi l'iniziativa del gruppo di campionare migliaia di voci di fan per poi inciderle nei cori delle canzoni (Kings and Queens, Vox Populi), il che fa capire quanto sia importante per loro la partecipazione al di là della musica.

Che dire, Leto e compagni sono tornati più carichi che mai e a quanto pare in vena di stupire gli ascoltatori.
zeandres

Continua a leggere...

lunedì 7 dicembre 2009

Ex SS scoperto da uno studente sull’elenco telefonico

Come trovare un ex gerarca delle SS? Semplice, guardando in un elenco telefonico. E’ cosi’ che e’ stato trovato da un ragazzo di 28 anni, dopo 60 anni di latitanza, Adolf Storms, un Sergente delle Waffen SS, che partecipo’ all’eccidio di Deutsch Schützen-Eisenberg.

Andreas Forster e’ un giovane ragazzo austriaco, che stava cercando maggiori informazioni sull’eccidio del 1945 di questa citta’ al confine austro ungarico, nel quale persero la vita 58 ebrei. Tra i sergenti delle SS c’era anche questo Adolf Storms. Il ragazzo si e’ messo a cercare il suo nome sugli elenchi telefonici tedeschi. E sopresa: lo ha trovato a Duisburg.

Insieme al suo professore, Walter Manoschek, ha voluto vederci piu’ chiaro, per capire se non si trattasse solamente di omonimia: ma dalle interviste e’ saltato fuori che era proprio lui. Ora tutte le sue dichiarazioni sono finite in tribunale, che ha formalmente accusato questo pensionato tedesco di quell’eccidio.

Negli ultimi 60 anni lui aveva vissuto tranquillamente, come addetto ferroviario, senza che nessuno lo rintracciasse, anche perche’ l’uomo non era ufficialmente ricercato e si e’ nascosto cambiando semplicemente la grafia del suo nome. Finora, almeno.

Continua a leggere...

I gel disinfettanti per le mani funzionano davvero?

I gel disinfettanti per le mani sono diventati una vera e propria mania in tutto il mondo dopo lo scoppio della pandemia influenzale da virus H1N1 e la campagna mediatica sulla pulizia delle mani come misura profilattica più efficace. Ma questi prodotti sono realmente efficaci? E qual è il modo corretto di utilizzarli?

Anne Schuchat, direttrice del National Center for Immunization and Respiratory Diseases, ha recentemente fatto un appello alla popolazione statunitense affinché si lavi e disinfetti le mani più volte al giorno per combattere la diffusione dei virus influenzali.

“L’ingrediente attivo nei gel disinfettanti per mani, di solito l’alcol”, osserva Andrew Pekosz della Johns Hopkins University Bloomberg School of Public Health, “distrugge gli strati esterni di batteri e virus, di fatto disattivandoli”. “Ma i disinfettanti agiscono per contatto”, avverte Lisa Bernstein della Emory University School of Medicine, “quindi basta tralasciare una piccola parte della mano, magari tra le dita, per lasciare intatti milioni di batteri o virus”. Ecco qualche regola dettata dagli scienziati per ottenere il massimo risultato dai gel disinfettanti:

- I gel disinfettano le mani ma non hanno azione protettiva, quindi possono passare pochi minuti per avere le mani di nuovo infette

- Le mani vanno coperte interamente dal gel, sciaquate e asciugate con cura

- Durante un normale giorno di lavoro le mani andrebbero disinfettate almeno cinque volte

- Se si starnuta o tossisce sulle mani si devono disinfettare spesso

- Lavare le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi è più efficace che usare il gel, perché virus e batteri così vengono rimossi e non solo disattivati.

Se non utilizzati correttamente, i gel disinfettanti sono assolutamente inutili: “Ti danno la sensazione di star facendo qualcosa di utile, ma è qualcosa di emozionale più che di reale”, avverte la Bernstein.
Fonte: Landau E. Hand sanitizer: how it protects you. CNN 27/11/2009.

Continua a leggere...

domenica 6 dicembre 2009

E' troppo focoso, si rompe il pene


Si è impegnato troppo, ci ha messo troppa foga, e il risultato è stato che un impiegato 40enne di Treviglio, nella Bergamasca, non è riuscito ad arrivare alla fine. Anzi: è finito direttamente in ospedale. Proprio sul più bello, durante un incontro particolarmente focoso con un'amica, ha sentito un dolore fortissimo: la sua partner ha dovuto chiamare il 118, e quando l'uomo è arrivato in ospedale la diagnosi è stata impietosa: "frattura del pene".
Il "fattaccio" è accaduto domenica scorsa: l'uomo era andato al cinema con la ragazza, dopodiché insieme hanno raggiunto il suo appartamento. Il clima era ideale e la coppia ha presto raggiunto la camera da letto decisa a consumare una focosa nottata. Dopo due ore intense di effusioni i due stavano per arrivare al culmine del loro amore quando è successo l’imprevedibile.
"Non avevamo fatto niente di strano - spiega il 40enne al Giornale di Treviglio, che riporta la notizia -. Era un rapporto normalissimo che stavamo terminando, quando all’improvviso ho sentito un 'crack' e un dolore fortissimo". E il suo organo genitale si è gonfiato a dismisura, diventando nero in pochi secondi. "Poi è cominciata l’emorragia - continua l'uomo -. Io non capivo niente, pensavo di morire, mentre lei era sotto shock". A salvare la situazione è stata proprio la donna, che ha chiamato immediatamente il 118 e, in attesa dell'ambulanza, ha applicato impacchi di ghiaccio alla "ferita".
L'uomo è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso, dove gli è stata diagnostica la cosiddetta sindrome della "frattura del pene": "Mi hanno detto - spiega - che si era spaccato uno dei corpi cavernosi e si era rotta anche l’uretra". Medicato, il 40enne è stato trasferito nel reparto di Urologia, dove i medici l'hanno operato per restituire la forma all'organo, rimasto piegato a causa dell'emorragia. La delicata operazione è stata un successo, e il 40enne ha potuto lasciare l’ospedale: "La lettera di dimissioni consiglia di non praticare il sesso per 35 giorni - conclude - ma non credo che riuscirò a rispettare la prescrizione medica...".

Continua a leggere...

AMICI PUNTATA SABATO 5 dicembre 2009

Mentre oggi nelle piazze centrali della Capitale si teneva il No B. Day, dall’altra parte della città, precisamente negli studi di Cinecittà, si consumava la seconda tappa dell’operazione “Ripuliamo la classe di Amici”, iniziata la scorsa settimana con la messa in discussione del banco di Nicolò davanti alla Super Commissione.
Dopo la fantasmagorica sigla entra in studio la presentatrice più femminile della storia della tv italiana con indosso una maglietta con il mezzobusto di Susanna tutta panna dei formaggini Invernizzi.
Si parte subito con l’esame di Grazia, ballerina classica prima fortemente voluta dalla Celentano e poi rinnegata: oggi viene giudicata dalla Super Commissione formata da Luciano Cannito, Robert North e Irina Kolpakova.
La ballerina, con una cera pari a quella di Marylin Manson il giorno che ha scoperto di aver finito la sua scorta di kajal, comincia l’esame con un adagio puro che mette in mostra la sua eleganza e leggerezza, quindi un allegro che sottolinea la sua capacità tecnica e un pezzo di repertorio classico. Dopo la pubblicità si esibisce in un passo a due accompagnata da Amilcar tratto dal Don Chisciotte.

La Super Commissione chiede un'altra esibizione e Grazia li accontenta con l’Esmeralda.
Prima di sapere se Grazia passerà l’esame ci ritroviamo davanti al solito siparietto della Celentano che, supportata dal Direttore del San Carlo di Napoli, si scaglia contro il responso già velatamente positivo dei 3 giudici: in poche parole per la Celentano è più probabile che stasera Obama e Osama siano in prima fila al Teatro Margherita del Bagaglino ad applaudire Martufello e che Hilary Clinton in perizoma a stelle e strisce sostituisca una delle primedonne dello show che Grazia calchi il palcoscenico di qualche teatro italiano.
Ma la Supercommissione “francamente se ne infischia” e all’unanimità decide che Grazia continuerà il suo percorso nella scuola: la Kolpakova, addirittura, la definisce vera artista (qualcosa ne capirà).

Inizia quindi la sfida Sole contro Luna con il canto e precisamente un duetto.
Per la Luna abbiamo Emma e Pierdavide con un pezzo di Lou Reed: Emma si presenta con le mutande della Marini in testa che, vista la taglia, sarebbero entrate comodamente su una testa Moai dell’isola di Pasqua. Comunque bel duetto.
Per il Sole Matteo e Loredana che cantano Caruso di Lucio Dalla: lei tarantolata, lui permanentato.
La Commissione è indecisa fino all’ultimo e per un solo punto vince la Luna.

Seconda esibizione è il passo a due di Garrison, Borana per il Sole, Elena per la Luna. La prima sembra più che altro una navigata ballerina di lap dance, la seconda la vedo poco portata per questi balletti da velina. La Commissione comunque premia in toto Elena.

Torniamo al canto e finalmente con due cantanti poco “sfruttate” nelle sfide, Arianna per il Sole contro Anna per la Luna. Anna penso che se fosse entrata in un’altra edizione di Amici avrebbe avuto più visibilità, Arianna non mi convince… soprattutto quando cerca di fare la sexy. La Commissione premia di nuovo la Luna.

Ospite della puntata è la bravissima Malika Ayane, per la quale la De Filippi dimostra una non velata simpatia e che ci canta “Controvento”.
Di corsa ci viene data la classifica di gradimento: Matteo, Michele, Davide, Arianna, Emma, Nicolò, Loredana, William, Elena, Enrico, Stefanino, Gabriele, Pierdavide, Anna, ecc. ultima Grazia ma si spera che dopo l’esibizione di oggi il pubblico rivaluti una ballerina così brava.

Dopo la pubblicità saluti in studio del professor Mandelli che ci invita a mandare un sms di due euro al 48545 per supportare la ricerca contro la leucemia.

Come finirà la sfida Sole contro Luna? Lo sapremo in settimana.

Continua a leggere...

sabato 5 dicembre 2009

E' MORTO UMAGA

Eddie Fatu, meglio conosciuto nel mondo del wrestling come Umaga, Jamal ed Ekmo, è morto ad appena 36 anni. I medici dell'ospedale di Houston, nella tarda nottata di venerdì 4, ora italiana, hanno smesso di applicare ad Umaga (Eddie Fatu) le terapie necessarie per mantenerlo in vita. La notizia è stata data sul suo blog da Jim Ross, che aveva parlato con un membro della famiglia del wrestler. Già da alcune ore, però, alcuni colleghi ed amici di Umaga, come Ken Anderson e Bobby Lashley, avevano lasciato messaggi su Twitter in cui invitavano tutti a pregare per Umaga e avevano lasciato capire che per lui ci fossero ben poche speranze.

Umaga era stato portato in ospedale dopo che la moglie aveva chiamato l'ambulanza dopo averlo trovato sul divano di casa in condizione di arresto respiratorio. Il wrestler perdeva sangue dal naso e dalla bocca. Le sue condizioni sono sembrate subito gravissime al punto che ai membri della famiglia è stato detto di recarsi in Texas il prima possibile per dargli l'estremo saluto.

Alcune fonti parlano di un possibile infarto e addirittura di un secondo una volta arrivato in ospedale, ma alcuni particolari della morte (la perdita di sangue da naso e bocca) lasciano pensare che la scomparsa sia stata causata da abuso di farmaci e sostanze illecite. Ovviamente i dettagli ufficiali si avranno solo quando gli esami del caso saranno completati.

Umaga fu licenziato dalla WWE a giugno quando si rifiutò di sottoporsi ad una terapia riabilitativa per l'abuso di farmaci. Da pochissimi giorni era tornato negli Usa dall'Australia, dove aveva lottato nel tour organizzato da Hulk Hogan ed Eric Bischoff. Eddie aveva lottato numerose volte in Italia, sia con la WWE che con la NWE. Nella WWE ha lottato anche in diverse occasioni per il titolo mondiale e in uno dei match più importanti di Wrestlemania 23 (contro Bobby Lashley). La stessa WWE appena la notizia è stata ufficializzata ha pubblicato sul proprio sito un messaggio di condoglianze. Indubbiamente, per il mondo del wrestling è una giornata molto triste.
by Carlo Di Bella

Continua a leggere...

giovedì 3 dicembre 2009

X-FACTOR 13 PUNTATA LA FINALE 2 dicembre 2009

Lo so, ve l’ho detto anche in occasione della seconda edizione: siamo alla finale di X Factor 2009, e stavolta sarà davvero così. A meno che non organizzino qualcosa entro un mese, stasera si chiude e l’appuntamento (molto in forse) sarà per non prima dell’anno prossimo. Entrano per primi i giudici, con una Claudia Mori in parruccona bionda, e Francesco che entra presentato da quattro ballerini d’eccezione (ma anche lui se la cava), spuntando da un’anfora bianca presente sul palco. Facchinetti ci ricorda che il vincitore di oggi (da lui chiamato “nuova stella della musica italiana”, un po’ come gli Aram Quartet e Matteo Becucci, in effetti) andrà a Sanremo.
I primi ad esibirsi sono alcuni cantanti di quest’edizione (Marco, le Yavanna sulla slitta a mò di renne, Chiara, Damiano, Sofia, Giuliano e i Luana Biz) in “All I Want For Christmas is you”, contenuta nella compilation di Natale. Giuliano ci fa capire ben presto che si tratta di un playback scandaloso, mentre Chiara più furbamente si tiene il microfono a ridosso della bocca (o sarà per appetito, che ne so). E se ho sorvolato di dire che sono tutti vestiti di bianco con piume e copri orecchie pelosi, ci sarà un perché.
Francesco presenta il cd e poi manda un video che riepiloga tutta la storia dell’edizione, dal primo provino ad oggi, comprese tutte le eliminazioni di queste dodici settimane. “Il fato ha deciso che rimanesse un cantante per categoria”. Eh sì, il fato. Ma a proposito di Sanremo (il vincitore ci va e bla bla bla), facciamo entrare Antonella Clerici, che a momenti mi si pialla muso sul palco, cadendo dalle scale. Non so se la gravidanza me l’ha spenta o le preoccupazioni per il festival si fanno forti, ma la trovo un po’ sciupatina. La Clerici ha buone parole per tutti, conduttore, giudici, assistenti al suono e alle luci e viene congedata. Certo che se gli ospiti di stasera li facciamo fuori a questo ritmo…
I codici del televoto saranno i seguenti: 1 per Giuliano, 2 per Yavanna, 3 per Marco (e parte il boato). Ci saranno davvero dubbi sul vincitore di questa sera? Francesco si collega con le piazze: Ronciglione – per Marco – Bra per le Yavanna e Sassari per Giuliano. Alle prese coi sardi c’è Daniele Battaglia, un altro figlio di pooh in cerca di collocazione. Nientemeno che Laura Barriales, invece, in quel della provincia di Cuneo, sommersa da luci e coriandoli. Per concludere questo losco sottobosco di piattole televisive, andiamo a Ronciglione, patria di Marco, una pazza esagitata che urla “Marco Marco” a intervalli irregolari.

La prima manche sarà da subito dedicata ai duetti. Giuliano intona strofa e ritornello di “Caruso”, prima che Lucio Dalla arrivi a rubargli la scena con i soliti “dabadidabdababa”. Piccola incertezza per Giuliano, ma Dalla fa di peggio al momento di creare le armonie. Cocciante, Matteo, dove siete? Dalla azzarda “finalmente ho sentito questa canzone cantata come deve essere fatta”, ma Morgan si picca: “l’ha fatta anche Becucci l’anno scorso”, alchè il cantautore risponde “l’han cantata anche Minnie e Paperino”. Dopo la pubblicità va avanti ad alternare frasi sensate a gorgheggi e parolacce. Ma la semi infermità mentale quando gliela concedono?
Tocca alle Yavanna, impietosamente abbinate a Max Pezzali. Voglio dire, ma che c’entra? A quel punto gli davate Paola e Chiara e perlomeno si rideva stando svegli. Partono le prime note di “Come mai”, ed è subito karaoke in un campo rom. Non capisco se questa canzone si sente il bisogno di cantarla perché è veramente un classico della musica italiana o se è semplicemente per non sentire Pezzali. Relegate a coriste degli 883, che brutta cosa.
A Marco, in realtà, non è andata granchè meglio. In “Oggi sono io”, duetta naturalmente con Alex Britti. Grande inizio di Marco, l’intervento di Britti spezza un po’ l’atmosfera, ma per fortuna poi la palla torna al vincitore annunciato. Altra esibizione riuscitissima, sugli alti ancora una volta ha dato il meglio di sé. I giudici di Britti riescono a dire solo “ottimo chitarrista e bel ragazzo”.

Il collegamento con la sala stampa non si fa attendere: a Paolo Giordano son piaciuti Giuliano e Dalla, mentre la talpa Luca Dondoni fa i complimenti alle giudici donne, poi parte la polemica con Morgan (e sulla sua eventuale presenza ad un’altrettanto eventuale quarta edizione), ma Francesco e la Di Cioccio la spengono al volo.
Per cosa poi? Per 50 Cent? Ah beh… La sua esibizione dura un mese, poi Facchinetti gli si prostra, chiedendo se i suoi tatuaggi bastano ad entrare nella sua “crew”. Alti dialoghi. Poi il conduttore fa alzare in piedi il pubblico e li fa urlare a tempo per ingraziarsi il rapper, che però ignora imbarazzato, credo voglia solo andarsene. Invece rimane, in veste di quarto giudice d’eccezione.

Per mantenere il livello sul basso andante, un bel video sui talenti incompresi è proprio ciò che ci voleva (ma perlomeno strappa qualche sorriso). La Maionchi approccia 50 Cent con il suo caratteristico inglese, ma Facchinetti è veramente terrorizzato “non fatelo arrabbiare”.

Le Yavanna aprono il secondo giro, con “Zombie”. A parte che esigo che mia figlia abbia i capelli di Anita (e il talento musicale, vabbè), in questa canzone non mi hanno convinto al 100%. Sarà che nella strofa sembrano possedute peggio dei tempi di “Babooshka” e “Smells like teen spirit”, ma solo nel ritornello mi sono piaciute davvero. Si è capito che stasera i giurati non possono dare commenti negativi, e questo spirito ha coinvolto anche il rapper ospite. Alle ragazze viene mostrata anche una parodia meravigliosa che ha spopolato su youtube.
Marco canta invece un pezzo proprio di Morgan, “Amore assurdo”. Ogni anno deve dare un pezzo suo? È nel contratto? Ma tutta sta insistenza per dare un pezzo così brutto? Ma soprattutto cosa c’entra con la voce di Marco? Complimenti da tutte le parti, solo io l’ho trovata veramente indegna? Il testo sembrava una pagina di un diario di Morgan da ragazzino.
È Giuliano a chiudere il secondo giro di valzer con “Bella senz’anima” di Cocciante. Semplicemente immenso, se la finale di questa sera fosse “ai punti” avrebbe sovvertito i pronostici, ma il tutto è in mano al televoto, ricordiamocelo. Anche la coreografia di Tommassini, a questo giro, è stata decisamente azzeccata. Complimenti da più parti, l’azzardato “è stata una scelta un po’ facilotta” di Morgan viene sommerso dai boo del pubblico. 50 Cent addirittura dice che stasera “non sentiremo niente di meglio”.

Annuale ovazione per Luca Tommassini, che ringrazia lo staff di X Factor mentre Morgan non perde l’occasione di fare il pagliaccio. Ma all’improvviso Luca annuncia degli ex concorrenti di X Factor, e da dietro i led entrano Ilaria Porceddu, Antonio Marino (dalla prima edizione), Enrico Nordio, Andrea Giops (dalla seconda), Francesca Ciampa e Chiara Ranieri (dalla terza), che si scopre essere i protagonisti di un musical in giro per l’Italia. A far compagnia all’allegra brigata chi, se non Lorella Cuccarini, pettinata con la forchetta elettrica per gli spaghetti. I due parlano del contenuto del loro musical, poi si siedono come quarto e quinta giudice per la prossima manche.
In collegamento da Radio Due ci sono Silver e Damiano (oltre alle deejay) che dicono di avere apprezzato il duetto Britti-Marco. Solo voi, credo.

Per la prossima manche di gara ogni esibizione sarà anticipata da una “video-celebrazione” del rispettivo giudice. Si parte da Morgan che, quindi, si trova ad annunciare il suo Marco. Il talento viterbese canta il suo inedito “Dove si vola”, che non aveva convinto tutti settimana scorsa. Ha alternato momenti di perfezione assoluta ad alcune imprecisioni, ma la difficoltà massima di questo pezzo lo giustifica. Quanti cantanti italiani canterebbero un pezzo del genere live (al di là del fatto che sia brutto e tutti si rifiuterebbero)?
Francesco saluta i 4 pm del “processo”. Antonella Elia deve aver perso 20 chili da sabato scorso ad oggi, la vedo particolarmente violenta.
Il secondo video celebra l’enorme crescita di Claudia Mori, entrata con più di un dubbio e uscita in modo più umano e sincero (parlo di analisi più profonde di quelle alla “il problema di quest’edizione è stato la Mori” che si legge in giro per il peggio della rete); canta, quindi, Giuliano. La sua “ruvido” è la canzone più interessante proposta, lui la esegue magistralmente. La Cuccarini dice di lui: “discograficamente si riconosce nell’immediato”.
La celebrazione di Mara è probabilmente il video più riuscito. Al ritorno in studio, con la standing ovation del pubblico, infatti, la Maionchi si commuove anche, infilando un paio di parolacce tattiche per ottenere l’ovazione definitiva. Le Yavanna presumibilmente danno il loro saluto finale a quest’edizione col loro inedito: “Una donna migliore”. Non potevano fare miglior figura, in effetti: belle, brave e intonate, oltre che provette ballerine in certi momenti. Anche i commenti dei giudici sanno già un po’ di “congedo”.

Secondo video sulla partecipazione dei ragazzi allo show, poi torna Lucio Dalla per promuovere un estratto dal suo nuovo cd.
All’alba della mezzanotte ci si decide a chiudere il (primo) televoto e a salutare Lorella Cuccarini. Chiediamo a Gori com’è andato il suo provino per l’anno prossimo?
Entrano i cantanti sul palco. Francesco apre la busta e legge: vanno in finale… GIULIANO e MARCO. Le Yavanna si classificano al terzo posto. Applausi scroscianti e perfino molte persone in piedi, oltre al video con la loro storia. Sicuramente tra le protagoniste indiscusse di quest’anno, complimenti alle tre sorelle che in più occasioni ci hanno fatto innamorare di loro.

Francesco lancia un altro rwm che riepiloga tutti i superospiti italiani e stranieri che si sono alternati quest’anno, culminando nell’ultima, Gianna Nannini, che è tornata sul palco di X Factor dopo la semifinale della seconda edizione. Non un granchè sta canzone, a tratti mi ha ricordato “Sei nell’anima”.

Televoto azzerato e riaperto: codice 1 per Giuliano, 2 per Marco.
Parte quindi il sardo: Giuliano canta un medley delle sue cover più riuscite (Warwick Avenue, Back to Black e L’immensità) in quella che sembra essere la maratona finale di Ballando con le Stelle. Marco risponde con “Psyco Killer”, “My baby just care for me” e “Almeno tu nell’universo”. È bastato questo confronto a livellare la situazione e, anzi, a riportare Marco un gradino sopra il suo avversario.
La finalissima si chiude così come cominciarono al primo provino, ossia senza base, con la sola voce dei due finalisti. Dopo le esibizioni (che confermano l’alto livello di questo ultimo scontro), le loro storie ci vengono mostrate con i soliti rwm; per concludere, i due giudici in gara (Mori e Morgan) fanno i loro ultimi appelli.
Ore 00.46: Francesco chiude per l’ultima volta il televoto.
Ringraziamenti di rito per chi ha lavorato a quest’edizione, ma è tempo di leggere l’ultima busta.

Il vincitore della terza edizione di X Factor è… MARCO MENGONI, Morgan trionfa per la terza volta consecutiva.

Antonella Clerici va a prendersi il “primo big ufficiale” di Sanremo 2010, mentre a Ronciglione si fa festa e Facchinetti ci mostra il cd di Marco. Il cantante vince anche un contratto da 300 mila euro con la Sony; Facchinetti saluta la RAI e il pubblico, dando appuntamento a un non ben precisato 12 gennaio.

Ci rileggiamo per la quarta edizione (?)

Continua a leggere...

mercoledì 2 dicembre 2009

L'ex Miss Argentina è morta per essere ancora più bella

Il caso di Solange Magnano la 38enne ex Miss Argentina morta domenica per un'embolia polmonare, seguito a un intervento di gluteoplastica (sollevamento del sedere), è solo l’ultimo caso di ossessione per la bellezza e giovinezza eterna finito in tragedia.

Donne sfigurate da lifting facciali, rovinate da liposuzioni eccessive, che mettono a rischio la propria vita pur di restare belle e sode come e più che a vent’anni. L’episodio più recente e ancora "caldo", quello di Alessandra Pierelli che a 30 anni e per un banale intervento di lipoaspirazione ha rischiato la vita. Tanto da scrivere in un libro il suo calvario.

Per non parlare del caso eclatante Laura Antonelli, sex symbol degli anni 70-80, che vive ormai da rinchiusa in casa dopo essere rimasta sfigurata per la reazione allergica a delle iniezioni di collageneal viso.

Per non parlare di un'altra star anni '80, Nadia Cassini, ritiratasi dalle scene da parecchio tempo a causa di un intervento di chirurgia plastica che le deturpato il viso fino a privarla del padiglione auricolare destro

Solange, 1,80 cm di bellezza latina, divenuta miss nel 1994, con un passato da modella, moglie e madre di due gemelli di otto anni, alla soglia dei 40 non si rassegnava al normale trascorrere del tempo. Voleva tornare alle forme sode che le avevano permesso di guadagnare la fascia di più bella del Paese, e di concorrere a Miss Universo, 15 anni prima. Levare quel po' di cellulite in più, normale per una quarantenne, insopportabile per chi aveva fatto della perfezione fisica il suo lavoro e obiettivo di vita. E quello che doveva essere un intervento tranquillo si è trasformato nella sua condanna a morte.

Continua a leggere...

Bambini maltrattati, arrestate 2 maestre

PISTOIA - Due maestre di un asilo nido privato di Pistoia sono state arrestate dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti su fanciulli. Tra i maltrattamenti a cui venivano sottoposti i piccoli dell'asilo 'Cip-Ciop' c'é anche quello di "mangiare il loro vomito", come ha rivelato il procuratore di Pistoia, Renzo Dell'Anno. Le arrestate sono la responsabile dell'asilo nido, 41 anni, di Pistoia, e l'insegnante, 28 anni, residente a Pistoia.

Gli arresti delle due donne, secondo quanto reso noto dalla polizia, sono stati eseguiti dopo "una complessa attività di indagine", iniziata nell'agosto scorso dopo le segnalazioni e le denunce presentate dai genitori di alcuni bambini che in passato avevano frequentato l'asilo nido. I riscontri sono stati possibili anche grazie all'utilizzo di di telecamere di videosorveglianza installate dalla squadra mobile nei locali dell'asilo.

Un bambino di otto-dieci mesi che vomita, gli schiaffi sulla sua nuca da parte di una educatrice, il piccolo che cade sul vomito e la donna che lo solleva da terra prendendolo per un braccio con violenza. E' questo l'episodio, avvenuto questa mattina, che ha portato la polizia a compiere l'arresto in flagranza delle due donne. "Davanti a questa immagine ripresa dalle telecamere che avevamo installato nella scuola - ha detto il procuratore Renzo Dell'Anno - non potevamo attendere oltre. Dovevamo tutelare i bambini e non potevamo permettere altri maltrattamenti".

Maltrattamenti il cui elenco e' lungo, secondo i genitori dei bambini iscritti all'asilo nido Cip-Ciop di Pistoia che hanno denunciato alla questura gli episodi facendo scattare indagini che hanno portato all'arresto delle due educatrici. Oltre a costringere i piccoli a mangiare il loro vomito, secondo le accuse, i piccoli subivano vari castighi. Sarebbero stati tenuti chiusi al buio nei bagni, non veniva dato loro da bere, venivano fuori dalle aule al freddo, venivano strattonati con forza tanto che spesso alcuni sarebbero tornati a casa con arrossamenti.

Tempo fa un bambino tornò a casa con una spalla lussata ma all'episodio non venne dato particolare peso in quanto i genitori pensavano potesse essere stato un episodio banale durante il gioco tra bimbi. "Ora, alla luce di quanto registrato dai filmati, rivaluteremo tutte le segnalazioni avute anche in passato", ha detto il procuratore Renzo dell'Anno.

Tra i maltrattamenti che i filmati della questura hanno registrato ci sono anche scappellotti ai bambini e pressione sulla bocca al momento dei pasti per costringere i piccoli a mangiare. Questi particolari sono stati rivelati dal procuratore. Questa mattina, dopo aver visionato il filmato, gli agenti si sono presentati a scuola e, intorno alle 11, hanno arrestato la prima donna. Gli agenti della Mobile si sono presentati ai cancelli della struttura ed hanno invitato l'educatrice a seguirli in questura. Più tardi, alle 11.40, è avvenuto il secondo arresto. Il procuratore ha immediatamente avvertito il sindaco di Pistoia Renzo Berti della situazione, che ha provveduto con l'invio di personale specializzato, a gestire la scuola.

GENITORI STUPITI, SOLIDARIETA' MAESTRE

Stupore, sorpresa, solidarietà alle maestre. Davanti all'asilo nido Cip e Ciop di Pistoia tra i genitori regna l'incredulità e c'é anche chi, come la signora Greta Mazzei, madre di un bimbo di due anni, che manifesta solidarietà alle maestre. "Prima di iscrivere mio figlio all'asilo nido avevo raccolte tutte le informazioni sulla scuola.

La maestra Laura era descritta come una persona rigida, ma tutti mi avevano detto che i suoi metodi educativi erano validi. In questi mesi mai mi sono accorta che qualcosa non andava e mio figlio è sempre stato sereno. Voglio esprimere solidarietà alle maestre. Qualche volta mio figlio mi raccontava che la maestra Laura lo aveva brontolato, ma niente di più". Davanti alla scuola ci sono anche mamme che hanno i figli da tre anni iscritti alla scuola tutte concordano nel manifestare stupore e meraviglia per quanto accaduto. "I bambini non si sono mai lamentati. Sapevamo di alcune denunce ma per noi non avevano senso siamo confuse. Abbiamo appreso la notizia dalla tv, mentre il Comune aveva cominciato a contattarci. Un papà, invece per dimostrare la bontà delle insegnanti ha detto: "Quando mio figlio, a casa, piangeva per una bizza gli dicevo che se non avesse smetto il giorno dopo non lo avrei mandato all'asilo".

Dal portone dell'asilo nido esce una mamma visibilmente adirata e grida più volte vergogna verso i poliziotti che da tempo sostano davanti al cancello del nido. "Si, ho gridato vergogna verso i poliziotti perché non si compiono azioni di questo genere davanti a bambini piccoli nel pieno dell'attività, potevano usare altri metodi".

ARRESTATA GESTISCE ALTRO ASILO, SOSPESA ATTIVITA'

Laura Scuderi, l'educatrice arrestata questa mattina per i maltrattamenti sui bambini dell'asilo nido Cip-Ciop, gestisce un'altra struttura identica nel comune di Quarrata (Pistoia). Lo rende noto la questura. Secondo i poliziotti nell'asilo nido di Quarrata non sono stati verificati episodi di maltrattamenti. E' stata comunque sospesa l'attivita' della struttura, 'Il bosco magico'.

Il procuratore Renzo dell'Anno ha avvertito dell'arresto della signora Scuderi il sindaco della cittadina pistoiese, Sabrina Sergio Gori alla quale è stato dato incarico di verificare se esistono le condizioni, da parte dell'amministrazione comunale di poter gestire l'asilo in assenza della titolare.


Continua a leggere...

hellcircles live

Continua a leggere...

SORPRESA MICIO Surprised Kitty

Continua a leggere...

lunedì 30 novembre 2009

Distrutta la Lamborghini della polizia




La Lamborghini in dotazione alla polizia stradale di Bologna, da giovedì in mostra al Salone dello Studente a Cremona, è andata distrutta in un incidente avvenuto a Cremona. Il 'bolide' si è infatti andato a schiantare contro delle auto in sosta per evitare una vettura che le avrebbe tagliato la strada. I due agenti a bordo sono rimasti feriti in modo non grave. La vettura, 5.000 di cilindrata, era preceduta da un'altra volante della polizia, diretta a Castelvetro Piacentino per imboccare l'autostrada e rientrare a Bologna. Un'auto è però uscita da un distributore di benzina, tagliando la strada agli agenti. Per evitarla, il conducente della Lamborghini ha sterzato sulla destra e si è schiantato contro due vetture in sosta. I due agenti a bordo della Lamborghini sono rimasti feriti in modo non grave: il conducente ha riportato lo schiacciamento di una vertebra e la frattura di una costola, l'altro solo contusioni (corriere.it)

Continua a leggere...

domenica 29 novembre 2009

AMICI PUNTATA SABATO 28 NOVEMBRE 2009

Sono riuscito a mandare giù il fatto che Tina Cipollari abbia trovato un posto fisso in tv, che Raffello Tonon sia stato promosso opinionista e che Sonia Grey mi dia la ricetta del coniglio con le cozze, ma proprio non riesco a digerire la sigla di questa nona edizione di Amici, un tributo mal riuscito al compianto Michael Jackson. Per quanto fosse di animo buono e gentile penso che se sentisse questa sigla li caricherebbe tutti su un cargo battente bandiera liberiana e spedirebbe in Africa a sminare la Somalia italiana. Da segnalare l’ennesimo cambio di pettinatura per il tenore Matteo, che oggi sembrava Marcella Bella con la frangetta di un bobtail appena fonato per la finalissima di "Stelle a quattro zampe".
Sarà un sabato al cardiopalma per Nicolò, Michele, Maddalena, Gabriele e Grazia, etichettati da Alessandra Celentano come ballerini di “serie B” non idonei a proseguire il programma e che quindi dovranno sostenere un esame giudicati da tre commissari esterni (Luciano Cannito, Luc Bouy, Irina Kolpakova).

Comincia Nicolò (preparato in settimana da Steve) che prima di ballare subisce una visita medica in diretta dalla Celentano: a suo dire è basso, corto, tozzo, soffre di alitosi, ecc insomma uno dei bassotti di Costanzo.

Si esibisce con 2 microscopiche variazioni (passo a due e assolo) e termina con una coreografia di Steve. Poi gli viene chiesto di improvvisare su un pezzo, immaginando di trovarsi per la prima volta davanti a della neve che cade: visto il risultato sembra più che altro si disperi per una fastidiosa forfora.
Dopo la pubblicità la Commissione delibera unanimemente a favore della permanenza nella scuola del ballerino: Garrison si scioglie in un pianto di felicità, la Celentano ingoia le borse sotto gli occhi.
Sabato prossimo toccherà a Grazia passare sotto le grinfie della “super commissione”.
Si comincia con la sfida Sole contro Luna e precisamente con il canto, Matteo contro Davide con “Sorry seems to be” di Elton John.
Inizia Davide… non infierisco ma vi dico solo che all’ultimo gorgheggio dai monti della vicina Rieti sono cominciati a scendere branchi di lupi attirati dal richiamo; prosegue il tenore, che nemmeno a dirlo se lo mangia in un sol boccone.
La Commissione premia il Sole.

Continuiamo con il ballo, passo a due di Garrison, Michele contro Stefano: non posso giudicare i due perché avendo ballato il primo con l’eterea Anbeta (ma perché questa non lavora come prima ballerina in un programma tv?!) e il secondo con l’affascinante Eleonora, l’attenzione si è spostata solo su di loro.
La Commissione premia la Luna, quindi parità.

Passiamo ad Emma contro Loredana con “Gli uomini non cambiano”: Emma oggi sembra Geri Halliwell post-spice, Loredana la Bertè dopo un pic-nic all’Oktoberfest. Comunque la prima più equilibrata della seconda anche se ho sentito qualche stecca, la seconda più intensa della prima anche se troppo esagitata. La Commissione indecisa fino all’ultimo premia Loredana.

Dopo la pausa pubblicitaria si riprende la sfida (coreografia di Garofalo) Michele, Antonio e Borana per il Sole, Elena, Stefano e Gabriele per la Luna: la coreografia è una chiara rappresentazione dell’allestimento di una vetrina dell’Upim sotto il periodo dei saldi con i 3 ballerini di ogni squadra nella parte dei manichini. La Luna fa l’en plein con i voti della Commissione.

Ospite internazionale di questa puntata è la bravissima Nelly Furtado che canta una canzona dal titolo “MAS”, cioè l’ennesima ospitata promozional-marchettara per sponsorizzare i Grandi Magazzini a Roma di cui Alvaro Vitali e compagna sono i testimonial.

Dopo la pausa pubblicitaria Maria legge velocemente la classifica: Matteo, Nicolò, Enrico, Davide, Michele, Arianna, Loredana, Stefano, Anna, Antonio, Pierdavide, William, Stefanino, Valeria, Emma, Elena, Maddalena, Grazia, Borana e Gabriele.
Lunedì sapremo come finirà la sfida Sole contro Luna.
realityhouse

Continua a leggere...